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paragone tre il XXVI canto dell'inferno di Ulisse e la poesia se questo è un uomo, Slide di Italiano

paragone tre il XXVI canto dell'inferno di Ulisse e la poesia se questo è un uomo

Tipologia: Slide

2019/2020

Caricato il 31/10/2020

Lucia-carpino03
Lucia-carpino03 🇮🇹

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Scarica paragone tre il XXVI canto dell'inferno di Ulisse e la poesia se questo è un uomo e più Slide in PDF di Italiano solo su Docsity! CONFRONTO TRA IL XXVI CANTO DELL’INFERNO E LA POESIA “SE QUESTO È UN UOMO” Carpino Lucia IV^E Spiegazione poesia se questo è un uomo Jean è un compagno di prigionia di Levi a cui i Tedeschi hanno affidato l’incarico di “Pikolo”. Il “Pikolo”aveva diverse incombenze fra cui quella di prelevare e trasportare il rancio per il proprio gruppo di internati. Trasportare la marmitta piena di zuppa era un lavoro troppo pesante per una persona sola per cui, di volta in volta, Jean poteva scegliere una persona disposta ad aiutarlo Un giorno sceglie Primo Levi. Durante il percorso che va dalla cisterna interrata alle cucine dove Jean e Primo si devono recare per riempire la marmitta, Primo tiene al suo amico una lezione. Jean, che già parla perfettamente il francese e il tedesco perché ha origini alsaziane, chiede al suo amico di insegnargli l’italiano. Levi è ben contento e decide di utilizzare, come primo approccio il canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia, quello di Ulisse. Per quanto la scelta paia strana e poco adatta per insegnare una lingua straniera ad un principianti, il canto servirà per fare una riflessione sulla condizione dei deportati in un campo di concentramento.  Il naufragio di Ulisse richiama il naufragio di Primo e di Jean: i due internati, grazie a Dante, hanno per un attimo ritrovato la loro dignità umana che tuttavia, subito dopo, viene nuovamente sommersa dalla realtà di Auschwitz con tutte le sofferenze e la triste realtà quotidiana  Il ricordo di Dante fa risalire in superficie la memoria della vita vissuta fino ad ora da Jean e Primo (le montagne, il mare), che la logica dello sterminio nazista cerca in tutti i modi di annullare, riducendo gli uomini solo ad un numero di matricola, arrivando così ad annientare la dignità umana E’ così che il XXVI canto dell’Inferno, fa affiorare l’identità profonda dell’io umano, salvando i ricordi. In pratica il canto di Ulisse serve ai due internati per ritrovare se stessi in quell’abisso del nulla costituito dal campo di concentramento.  Ulisse rappresenta la volontà di conoscere che è la qualità essenziale dell'uomo moderno; una vita priva di questo desiderio costituisce un'esperienza degna solo di un’animale. E’ così che il XXVI canto dell’Inferno, fa affiorare l’identità profonda dell’io umano, salvando i ricordi. In pratica il canto di Ulisse serve ai due internati per ritrovare se stessi in quell’abisso del nulla costituito dal campo di concentramento.  Il percorso di Dante è un percorso ascensionale di redenzione e ciò con cui Dante si rapporta nell’inferno non è l’orrore del male, ma la giustizia divina “vista attraverso gli esiti prodotti dalla sua negazione”. Se è vero che l’inferno di Auschwitz e l’inferno di Dante sono la negazione dell’essenza della natura umana è anche vero che la negazione, nel caso di Auschwitz, è il frutto di migliaia di aguzzini al servizio del male.
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