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Parini: le Odi, il Giorno e alcuni testi, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Sintesi contenente le informazioni necessarie per un'interrogazione su questo argomento

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 21/04/2023

francesco.marinellii
francesco.marinellii 🇮🇹

3.3

(4)

50 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Parini: le Odi, il Giorno e alcuni testi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! PARINI LE ODI: Le Odi sono una delle maggiori opere di Parini pubblicate e poi raccolte in 2 edizioni, la prima nel 1791 e la seconda ( di 25 componimenti )( la più completa ) nel 1795. Le Odi possono essere suddivise in 3 gruppi principali : -Le “Odi illuministiche” scritte tra gli anni 50’ e 60’ che raccontavano di vicende di vita rustica, di musica, di educazione, la primavera e il bisogno. -Il secondo gruppo, che comprende componimenti scritti tra gli anni 70’ e gli anni 80’, riguardanti QUESTIONI ETICHE quali possono essere il piacere e la virtù, il brindisi, le nozze, la laurea e la caduta. -Le “Odi neoclassiche” come il pericolo, il dono, il messaggio e A SILVIA ( da non confondere con la poesia di Leopardi ) Inizialmente l’attenzione del poeta è rivolta principalmente verso i problemi sociali; Infatti, ad esempio, attraverso l’ Ode LA VITA RUSTICA espliciterà il proprio disgusto nei confronti della vita urbana, la quale è una vita dove la prepotenza e lo sfruttamento incombono sul cittadino. Parini, con spirito illuminista, cerca di rendere meno faticoso e decisamente più moderno il lavoro dei campi che ogni pastore deve godere. PRIMA FASE: Ad esempio nell’opera la SALUBRITA’ DELL’ARIA lui protesterà contro l’aria viziata della città, nell’ INNESTO DEL VAIUOLO lotterà per difendere la sperimentazione delle nuove tecniche immunitarie, Nella MUSICA evidenzierà le scelte sbagliate di preservare i bambini e quindi di escluderli dal canto per conservarli in futuro. SECONDA FASE: La LAUREA che celebra i successi e la figura di Maria Pellegrina Amoretti, una donna brillante e intellettuale e infine la CADUTA la quale è l’Ode più celebre di Parini, la quale narra del poeta che cadendo per strada viene aiutato da un passante il quale esorterà il poeta stesso a trarre benefici e vantaggi da egli stesso. TERZA FASE: Nella terza fase i toni si fanno più distaccati e le questioni più personali, attraverso l’aggiunta del tema amoroso, nel quale il poeta, ormai anziano, si sente escluso. Con autoironia e con maliconia si sente fuori dai giochi di provare attrazione e amore verso un’ altra donna. ( A SILVIA e ALLA MUSA parlano del modo di vestirsi delle donne con “vestiti alla ghigliottina”). Essendo una mente illuminista, è sostanzialmente contro il tradizionalismo e a favore dello sviluppo e del progresso ( innovazione ). E’ sicuro delle sue idee e si comporta come un educatore dati i sani principi che vuole trasmettere. Il linguaggio utilizzato durante le tre fasi è chiaramente diverso, considerando che se durante la prima fase il poeta credeva e spingeva per un cambiamento sociale e politico nella seconda e nella terza fase applica un tono meno spinto e meno aggressivo, più pacato e tranquillo dove la delusione prevale la fiducia del cambiamento. LA CADUTA SIGNIFICATO: Parini, aiutato da un passante a rialzarsi non vuole accettare i beni offertogli da costui ma vuole preservare i suoi principi morali da poeta, insultandolo e restando fermo sulle sue convinzioni RIASSUNTO: Dall’ode emerge il ritratto di un uomo serio, onesto, impegnato quale il Parini fu, lasciandosi apprezzare, oltre che per le doti poetiche, pure per la coerenza con cui mise in pratica i suoi principi morali, difesi anche a costo della povertà e della solitudine.In un giorno d’inverno, il poeta cade mentre sta camminando in mezzo al fango ed al traffico di Milano. Un passante lo soccorre, ma, riconoscendolo per l’artista da lui tanto apprezzato, si meraviglia di trovarlo in quelle condizioni, costretto a procedere solo ed a piedi, senza neanche l’agio di muoversi in carrozza. Poi pensa bene di dargli dei consigli per uscire dalla povertà: può mettere il suo genio poetico al servizio di qualche potente, in modo d’ingraziarsene il favore; può unirsi allo “stuol de’ clienti” che frequentano ed adulano quegli infimi individui i quali, entrati nelle grazie dei potenti, riescono ad influenzarne le decisioni; può, infine, darsi alla politica, traendo profitto dalla corruzione e dall’uso improprio del denaro pubblico. Alle parole dello sconosciuto il poeta risponde sdegnato che non metterà mai la sua arte al servizio dei potenti: meglio restare un cittadino povero, ma onesto, che umiliare la propria dignità di uomo e di poeta.E quando, ormai vecchio, solo ed indigente, chiederà con discrezione aiuto agli uomini e questi si mostreranno insensibili a quella richiesta, troverà pur sempre conforto nella sua superiore coerenza di uomo onesto, che “né si abbassa per duolo, né s’alza per orgoglio”. Dai versi finali emerge la determinazione del poeta che, nonostante la vecchiaia, gli affanni economici e gli acciacchi di salute, difende con orgoglio le sue scelte morali ed intellettuali. SCHEDA: Il poeta cadendo, a causa della debolezza della vecchiaia e dalle sue poche forze, cade e viene prima deriso e poi aiutato da un ragazzo ( il quale rappresenta la giovinezza e il nuovo mondo ) il quale lo disprezza e lo incita di adattarsi ai tempi. Il disprezzo che Parini condivide nel mettersi in grazia dei potenti andando a supplicare favori e andando a rubare al popolo per soddisfare i nobili. Importante è il pensiero di Parini che si considera un uomo giusto, il quale con onestà e dignità va incontro ai problemi della vita nonostante la situazione della vecchiaia attraverso l’ uso dello scudo ed usbergo. ( Ovvero della costanza e dell’ impegno ) LE SCELTE STILISTICHE: Il testo è suddiviso nel dialogo con il ragazzo, nel dialogo con il passante, nelle considerazioni del poeta e infine sul suo ritorno a casa. Mentre Il lessico utilizzato dal passante è di carattere negativo, il linguaggio di Parini è alto e misurato, con riferimenti a latinismi ( pondus = peso, che rappresenta il corpo mortale in contrapposizione all’ anima. ) Riferimenti danteschi = Sdegnosa anima! ( Alma sdegnosa, inferno da Virgilio a Dante ) L’immagine del poeta costretto ad arrampicarsi su erte scale fa riferimento ad alcuni passi del paradiso. Il poeta, cosi come Dante, in certi momenti della sua vita ha dovuto rassegnarsi alle figure dei potenti. IL GIORNO L’opera è composta da circa 4000 endecasillabi sciolti,le parti compiute mentre era in vita sono il Mattino e il Mezzogiorno, a questi voleva aggiungere un terzo poemetto, ‘La Sera’,poi però cambia idea, progettando la composizione di un unico poema diviso in 4 parti: il Mattino, il Meriggio, il Vespro e la Notte, titolo finale dell’opera doveva essere ‘il Giorno. Il Giorno si presenta come una raccolta di insegnamenti forniti da un precettore a un semplice allievo.L’ironia dell’opera sta nel fatto che tali precetti siano falsi, essendo mirati a lodare i vizi e a danneggiare le virtù.Nell’opera è narrata la descrizione della vita quotidiana di un aristocratico.Nel Mattino si assiste al risveglio del giovin signore che è andato a letto tardi dopo balli e feste ed apre gli occhi solo quando il sole è alto e il resto del mondo è già a lavoro, dopo la colazione, prima della toeletta svolge i suoi doveri da cicisbeo, mandando un valletto a chiedere notizie della salute della dama di cui è cavalier servente, dopo una digressione del poeta sull’origine del cicisbeismo,il protagonista parte in carrozza per le vie
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