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Il Parlamento Italiano: Origine e Caratteristiche del Bicameralismo, Dispense di Diritto

Storia della Costituzione ItalianaGovernance e istituzioni italianePolitica italiana

Questa lezione spiega come il parlamento italiano è diventato un parlamento bicamerale secondo un modello di cameralismo perfetto e paritario. Esplora la storia del compromesso storico tra le sinistre e la democrazia cristiana che ha portato all'istituzione di due camere identiche, con funzioni e composizioni simili. Il documento illustra anche le differenze minime tra le due camere, la loro composizione, i senatori a vita e la loro durata.

Cosa imparerai

  • Come è nato il modello bicamerale del Parlamento Italiano?
  • Come sono composte le due camere del Parlamento Italiano?
  • Che funzioni hanno le due camere del Parlamento Italiano?

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 08/03/2022

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stellina3355 🇮🇹

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Scarica Il Parlamento Italiano: Origine e Caratteristiche del Bicameralismo e più Dispense in PDF di Diritto solo su Docsity! LEZIONE 5 14/10/2021 IL PARLAMENTO E IL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO La caratteristica principale del parlamento è quella di essere un parlamento bicamerale secondo un modello di cameralismo perfetto e paritario. Le 2 camere hanno sostanzialmente la stessa composizione e hanno le medesime funzioni. COME SI È ARRIVATO A QUESTO MODELLO? La nostra Costituzione è di carattere compromissorio, cioè non vi è l’imposizione di una forza politica sull’altra ma vi è il tentativo di raggiungere un accordo (contrattazione tra le forze politiche). Il bicameralismo è il risultato tra un compromesso tra le sinistre cioè tra il partito comunista e la democrazia cristiana. Le sinistre prediligevano il MODELLO UNICAMERALE (ideologia dalla sinistra poco favorevole al bilanciamento tra gli organi dello Stato). Prevedeva una sola camera rappresentativa del popolo con il compito di fare le leggi. Viceversa, si opponeva l’idea democristiana più favorevole ad un sistema bilanciato tra i poteri di 2 camere con funzioni differenti tra loro. Una rappresentativa del popolo, eletta dal popolo e titolare dei poteri collegati alla rappresentanza popolare, l’altra invece che potesse avere funzioni e composizioni diverse, come rappresentanza di interventi diversi. Tuttavia, da una parte viene subito scartato il modello delle sinistre poiché inaccettabile per la democrazia cristiana, dall’ altro la democrazia cristiana accetta il PRINCIPIO DELLA PARITA’ DELLE ATTRIBUZIONI, cioè chi siede in parlamento (Camera e Senato) ha gli stessi poteri. COME SI COMPONE LA 2 CAMERA? Vengono proposte diverse soluzioni: -Mortati propone una camera rappresentativa degli interessi e delle categorie professionali dove vi potessero essere soggetti eletti da corpi intermedi (sindacati, associazioni di categoria). Questa ipotesi, però, non trova riscontro. -Un'altra proposta è quella più consona all’ordinamento regionale che si andava affermando con l’Assemblea costituente poiché le regioni nascono con l’Assemblea costituente. Una delle 2 camere avrebbe rappresentato le autonomie territoriali. Prevalse su questa scelta una terza opzione sostenuta dalle sinistre di avere 2 camere omogenee. Ecco il compromesso costituente. La sinistra rinuncia al bicameralismo ma ottiene che le 2 camere fossero composte in maniera omogenea elette entrambe dal popolo. La democrazia cristiana ottiene un modello bicamerale ma è costretta a cedere sulla differenzazione delle 2 camere. Viene fuori un sistema unico al mondo dove le 2 camere sono identiche per funzione e nella loro composizione restano pochissimi elementi di differenziazione talvolta casuali. LE DIFFERENZE TRA LE CAMERE NELLA COMPOSIZIONE 630 DEPUTATI 315 SENATORI ELETTORATO ATTIVO (cioè chi ha il diritto di votare per la Camera dei deputati e chi per il Senato). Camera = bisogna avere 18 anni Senato = bisogna avere 25 anni ELETTORATO PASSIVO (cioè chi ha il diritto di essere eletto) Camera = bisogna avere 25 anni per essere eletti onorevoli Senato = bisogna avere 40 anni per essere eletti senatori. La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni per la camera avviene in base alla popolazione cioè ogni deputato rappresenta lo stesso numero dei cittadini. Per il Senato vi è la regola dell’elezione a base regionale cioè il Senato deve essere eletto a base regionale e la ripartizione dei seggi tra le regioni avviene in base alla popolazione ma entro certi limiti con una correzione: nessuna prolunga autonoma può avere un numero di Senatori inferiore a 3; il Molise ne ha 2, la Valle d’Aosta 1. Cioè alle regioni viene assegnato un numero di senatori in base alla popolazione ma questo numero non può essere inferiore a 3. Questi sono tutti elementi che accennano ad un potenziale ruolo diverso del Senato. Una camera di riflessione, di controllo, di contenimento rispetto alla camera dei deputati. Sono affermazioni che viste così sono del tutto casuali e sono il risultato del compromesso storico. Nel Senato troviamo i Senatori a vita:
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