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Giovanni Pascoli: La Vita e Opere - Biografia e Analisi, Sintesi del corso di Italiano

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Biografia di giovanni pascoli, poeta italiano nato a san mauro di romagna nel 1855. Esploriamo la sua infanzia, gli studi, la carriera e le opere, con un focus sul tema del 'fanciullino' e la sua poesia simbolica.

Cosa imparerai

  • Che anni è nato Giovanni Pascoli?
  • Che opere ha pubblicato Giovanni Pascoli?
  • Che tema ricorre frequentemente nella poesia di Giovanni Pascoli?

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 26/10/2022

Abcdefghilmna
Abcdefghilmna 🇮🇹

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Scarica Giovanni Pascoli: La Vita e Opere - Biografia e Analisi e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 1855 – Bologna, 1912 ) La vita Nacque nel 1855 a San Mauro di Romagna ed era quarto di 10 figli; fin da piccolo ebbe buoni insegnanti che gli trasmisero la passione per i classici. Purtroppo nel 1867 il padre fu assassinato tornando da un viaggio a Cesena, e questo gli segnò la fine dell’infanzia e l’ingresso al mondo degli adulti. Nel giro di pochi anni morirono altri parenti e per Pascoli si era rotto ciò che lui definiva “nido” familiare. Intanto le condizioni economiche stavano peggiorando però grazie ad una borsa di studio riuscì a continuare gli studi a Bologna nella facoltà di lettere. Però durante questi anni visse in un periodo di crisi, preoccupato per le difficoltà economiche e per la lontananza dalla famiglia. Pascoli fu arrestato per aver partecipato a una manifestazione a favore degli anarchici, ma fu presto liberato grazie all’aiuto di Giosuè Carducci. Finì gli studi, si laureò e iniziò ad insegnare latino e greco.  Nel 1891 → pubblicò il Myricae, una raccolta poetica. Nel 1894 entra a Roma nell'esclusivo ambiente della rivista “Il Convito” dove incontrerà per la prima volta Gabriele D'Annunzio. Nel 1895 insieme una sorella Maria si trasferiscono a Castelvecchio di Barga.  Nel 1897 → raccolta in volume I poemetti;  Nel 1903 → pubblica Canti di Castelvecchio composti durante la vacanza messinese a Castelvecchio e la versione definitiva de Il fanciullino. Nello stesso anno si trasferisce all'università di Pisa.  Nel 1904 escono I poemi conviviali proposito di una poesia più alta nel tono e nei contenuti rispetto agli uomini liriche di Myricae. Nel 1905 viene nominato successore di Carducci a Bologna.  Nel 1906 → stampa Ode e Inni una raccolta di tono civile, chiama poesia di intonazione più aulica.  Nel 1907 → raccoglie prose letterarie e politiche nel volume Pensieri e discorsi  Nel 1909 → escono Nuovi poemetti  Nel 1911 → Poemi italici Muore a Bologna nel 1912 per cirrosi epatica. Nel 1912 → esce postumo Poesie varie che raccolgono componimenti ante Myricae. Lo stile Pascoli si sofferma sugli elementi della natura, descrivendoli con precisione con lo scopo di attribuire ad essi un valore simbolico, che rimanda alle esperienze e ai traumi del poeta. Sono ricorrenti le immagini della “siepe”, della “nebbia” e soprattutto del “nido”, simbolo del nucleo familiare perduto. Il tema della morte è fondamentale ed è presente nel paesaggio e nei pensieri dell’autore. La sintassi abbandona le strutture articolate e predilige le frasi brevi con un uso frequente di metafore, analogie e sinestesie. Le opere Il fanciullino → in questo saggio, Pascoli parla del fanciullino che è dentro ogni persona. Il fanciullino è in grado di guardare ogni aspetto della realtà con stupore e meraviglia e di soffermarsi sulle cose più piccole della natura a cui gli adulti non badano, descrivendo con immaginazione il significato che ha per lui la realtà. Il fanciullino si identifica con l’ispirazione poetica, che non è razionale, ma intuitiva ed emozionante → attraverso la metafora del fanciullino, Pascoli esprime la sua idea di poesia: essa ha origine da una curiosità nei confronti del mondo, che induce il poeta a osservare le cose e a coglierne il significato che sta dietro attraverso strumenti non razionali, come l’intuizione e l’immaginazione. Da bambini il fanciullino coincide con la nostra personalità, ma crescendo esso rimane piccolo dentro di noi e viene accantonato, in quanto prevale la razionalità. Potenzialmente tutti potrebbero essere poeti perché il fanciullino è presente in ciascuno di noi, ma non tutti riescono a farlo venire fuori; il poeta è quindi colui che riesce a dare voce a ciò che gli altri non riescono a dare. La metafora del “poeta-fanciullo” è legata al desiderio di fuga dalla realtà adulta. Analisi  Sono presenti piccole cose di vita quotidiana (“la cinciallegra che canta”, “il fiore che odora”);  Il fanciullino è “Adamo che mette il nome a tutto ciò che vede e sente”, infatti dare il nome a qualcosa significa farla esistere.  Il poeta lascia la parola al “fanciullino”, ciò permette di servirsi di un linguaggio nuovo e infantile, ricco di onomatopee e anafore che conferiscono musicalità. Il mondo è visto da un’ottica infantile e ingenua, per questo sono presenti collegamenti inconsueti.  Le caratteristiche del fanciullino sono la curiosità, la paura del buio, il fatto che piange e ride senza perché.  Il fanciullino si basa sull’istinto e i sentimenti sono importanti. Myricae → è la prima raccolta di liriche dell’autore, che comprende poesie che vanno dagli ultimi anni Settanta dell’Ottocento al 1900. Il nome deriva da un verso della quarta egloga di Virgilio e significa letteralmente “tamerici”, la parola che usa il poeta latino per indicare i suoi carmi bucolici → la scelta del titolo indica quindi la volontà di una poesia umile, legata a oggetti comuni e modesti, a situazioni quotidiane in cui però vi è dominante la memoria dolorosa del trauma familiare. La poesia di Myricae presenta una visione simbolica e onirica del mondo con intuizione e rivelazione delle analogie e delle arcane corrispondenze tra le cose, un senso della vita carico di perplessità e smarrimento.
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