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Giovanni Pascoli: Vita, Poesia e Ideologia, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Poetica e stile in PascoliFamiglia e poesia in PascoliStoria della letteratura italiana

Biografia e analisi della vita e dell'opera di giovanni pascoli, poeta italiano del primo novecento. Esploriamo temi come la famiglia, la poesia come forma di conoscenza, il fanciullino e il simbolismo pascoliano.

Cosa imparerai

  • Come Pascoli ha influenzato la letteratura italiana del primo Novecento?
  • Che temi trattava Giovanni Pascoli nella sua poesia?
  • Che ruolo ha avuto la famiglia nella vita e nella poesia di Pascoli?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 15/03/2022

eli-albatros-yaman
eli-albatros-yaman 🇮🇹

4.5

(2)

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giovanni Pascoli: Vita, Poesia e Ideologia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Pascoli La vita di Pascoli sin dalla nascita è segnata da una serie di lutti famigliari. Nasce a San Mauro di Romagna (Emilia Romagna) nel 1855. Il padre Ruggero, amministratore di una tenuta dei principi Torlonia, viene ucciso con una fucilata: il poeta indagherà sulle cause del delitto, rimasto impertinente.  Gli studi classici – Nel 1873 si trasferisce a Rimini e si iscrive alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, ma per aver partecipato a una dimostrazione contro il Ministro della Pubblica Istruzione dove nel 1876 perde il diritto alla borsa. Si avvicina in questo periodo agli ambienti socialisti e nel 1879 partecipa a una manifestazione che gli costa mesi di reclusione, dopo i quali si allontana dalla politica attiva e riprende gli studi, laureandosi nel 1882.  In Pascoli si parla anche di “rapsodismo pascoliano”, la tendenza a lavorare contemporaneamente a più generi di scrittura.  Il “Nido” famigliare - Esclusa dalla propria vita ogni relazione sentimentale, punta alla ricostruzione nel nucleo familiare paterno: Nei componimenti di Giovanni Pascoli è particolarmente ricorrente il tema della protezione dagli eventi esterni che si può trovare solo nella famiglia. Questa idea di protezione è la casa familiare, il focolare, indicato spesso come “nido”. L’importanza data al nido dal poeta, presente molto spesso nei testi, deriva dalle tragedie giovanili che causarono il disfacimento della famiglia di Pascoli. Nel 1887 si stabilisce a Massa in Toscana insieme alle sorelle Ida e Maria.  Esperienze universitarie - Nel 1891 esce la prima edizione di Myricae. Dopo aver insegnato in diversi licei d’Italia, nel 1895 viene nominato professore di grammatica greca e latina all’Università di Bologna. Nel 1897, anno di pubblicazione dei Poemetti, passa a insegnare all’Università di Messana e nel 1903 all’Università di Pisa, anno di pubblicazione dei Canti di Castelvecchio. Nel 1905 diventa titolare della cattedra di Letteratura italia a Bologna. La partecipazione di Pascoli alla vita culturale fu costante ma senza momenti clamorosi, segnata solamente da collaborazioni alle riviste più prestigiose del periodo.  Poco prima della morte, pronuncia l’importante discorso La grande Proletaria si è mossa, dedicato a sostenere l’impresa coloniale italiana in Libia. Muore nel 1912 a Bologna. Collocazione storica Pascoli rappresenta un momento di passaggio fra elementi continuità con la tradizione Ottocentesca ed elementi di innovazione con il Novecento: tradizione e innovazione di contemperano in lui in modo equilibrato, così da farne l’ultimo dei classici e il primo in Italia dei moderni.  Linguaggio basso (dialettale, popolaresco) e alto (privilegio e umiltà)  Sublime ottocentesco e democrazia novecentesca Il fanciullino L’ideologia e la poetica del fanciullino presuppone ambiguità e duplicità: il fanciullino è presente in ogni uomo, una figura umile e piccola; solo il poeta conosce il privilegio di farlo rivivere, sapendo scorgere il significato profondo delle piccole cose che un adulto trascura, dunque ha in sé una vocazione alla superiorità, che induce a far divenire Pascoli, poeta-vate. La prosa intitolata “Il Fanciullino”, è il più importante ed esplicito discorso programmatico di Pascoli sul poeta e sulla poesia, contiene la sua personale poetica: il poeta coincide con il fanciullino la quale trova libera espressione, rappresenta la parte infantile dell’uomo che negli adulti tende ad essere soffocata dalla ragione.  Vede ciò che in genere passa inosservato, attraverso vie intuitive e percezioni arazionali;  Rovescia le proporzioni classiche  Guarda il mondo con stupore infantile alla luce del quale ogni cosa è una nuova scoperta  Si sottrae alla logica ordinaria, alla prospettiva comune, grazie alla propria attività fantastica e simbolica Il testo programmatico del fanciullino, l’autore esprime la propria visione del mondo e la propria concezione poetica; gli studi e i progressi scientifici hanno aumentato la conoscenza dell’uomo, privandolo della sua ingenua spontaneità, della capacità di meravigliarsi e commuoversi. La dimensione di purezza sentimentale sopravvive all’interno di ciascuno di noi; il fanciullino sa molte più cose dell’uomo adulto. Filtrata dall’intuizione, stabilisce legami e inconsueti tra le cose, la realtà può apparire come nuova, svelata nel suo senso profondo, la concezione dell’universo come grande mistero. È necessario che l’individuo riscopra la propria parte infantile, il fanciullino nascosto dentro di sé: solo questa parte segreta dell’io, che si sottrae alla logica ordinaria è in grado di scoprire nelle cose le somiglianze e le relazioni più ingegnose. Innovazione 1900 Tradizione 1800 • Poesia come forma previlegiata di conoscenza • Funzione sociale del poeta • Il fanciullino ha il privilegio di intuire la verità segreta delle cose • Preziosismo delle scelte linguistiche e della combinazione di alto e basso • Umiltà delle piccole cose • Il fanciullino è presente in ogni uomo e costituisce un modello alternativo al superuomo di d’Annunzio • Sperimentalismo formale e democrazia linguistica Simbolismo pascoliano e ideologia poetica-politica Il simbolismo pascoliano indica la via della rivelazione di una verità segreta, accessibile e appartenente solamente dal poeta. Si avvale del senso del mistero, si esprime attraverso una serie di analogie simboliche. Punta alla valorizzazione del particolare, scavando nella realtà e valorizzando figure retoriche, onomatopee e fonosimbolismi. L’ideologia poetica di Pascoli considera l’utilità e la funzione sociale e morale della poesia, come luogo in cui l’uomo dà voce al fanciullino che è in lui e come consolazione e pacificazione delle tensioni sociali (secondo schemi del mondo classico), il quale spinge gli uomini verso bontà, solidarietà e un desiderio di cambiamento (reintegrazione attraverso la bellezza dell’armonia tra gli uomini). Questa ideologia allontana Pascoli dal Decadentismo europeo: il quale si fonda sulla ribellione estrema dell’artista alla propria oggettiva condizione di emarginazione sociale, il poeta decadente si pone in modo violentemente polemico nei confronti della civiltà industriale L’adesione all’ideologia piccolo-borghese (poeta fanciullo) – diviene esplicita nel discorso “La grande proletaria si è mossa”, nel 1911, a sostegno dell’impresa coloniale italiana in Libia. Passando da un socialismo giovanile a un populismo conservatore, sostenne la propria tesi in nome delle necessità del popolo italiano (ricerca di lavoro e contro l’emigrazione). Gabriele D’Annunzio e Giovanni pascoli Troviamo analogie e differenze tra i due poeti più famosi del Decadentismo Italiano: d’annunzio e Pascoli; D). Ha una cultura moderna, vasta e aggiornata, in contatto diretto con i modelli del simbolismo Francese P). Ha una solida formazione classica, non corrisponde un interesse per la poesia europea contemporanea, appartiene al filone del Simbolismo Decadente.  Entrambi tendono al sublime e al ruolo di Poeta vate D). Sublime - mirato direttamente all’innalzamento e all’amplificazione. P). Sublime – mirato dal basso, nel quotidiano, esaltando la famiglia D.) Ruolo poeta vate (guida) – Il poeta superuomo P). Ruolo poeta vate (profeta) – il poeta fanciullo D). Modo di vivere il rapporto con la società letteraria – rinnova e modernizza estremisticamente ambiti sociali, proponendosi figura pubblica che dà scandalo, stupore P). Modo di vivere il rapporto con la società letteraria – mantenersi entro i confini tradizionali del letterario ottocentesco “Canti di Castel Vecchio” – pubblicati a Bologna nel 1903; nell’ambientazione di Castelvecchio, un paese nei pressi di Barga in Gaefagnana (Lucca), dove Pascoli aveva acquistato una villetta e stabilito la propria dimora insieme alla sorella Maria. Scorge un evidente legame e continuità con il Myricae, il libro appare più diluito, volto a spiegare il significato dei termini popolari e dialettali impiegati. Nella struttura agiscono due motivi: quello naturalistico (trascorrere delle stagioni) e quello famigliare (centrato sulla tragedia dell’uccisione del padre). È presente il tema della morte con tendenza perturbante ed espressione di minaccia, il tema della ricordanza e il motivo rapporto uomo-natura. È presente una ricerca di musicalità, che spinge Pascoli a sperimentazioni metriche e originari recuperi della metrica classica. La lingua utilizzata è dal basso (voci popolari) all’alto (termini aulici). “I poemetti” – pubblicati nel 1897 con una seconda edizione pubblicata nel 1900 e una terza definitiva nel 1904 e nel 1909 con il titolo “Nuovi poemetti”. I poemetti raccolgono un secondo filone della ricerca pascoliana: recupero del frammentismo attraverso testi lunghi divisi in sezioni e la tendenza narrativa, con l’introduzione di veri e propri personaggi che sostengono dialoghi. Vi è ricorso a lingue speciali e alla ripresa della terzina dantesca; i temi impiegati sono la decadenza, la corruzione e la morte e della sofferenza del mondo popolare (Poemetti più vicini al Decadentismo europeo) “Myricae” (Pubblicazione a Livorno 1891/1900) La prima edizione delle tre critiche in raccolta, rappresenta la parte più viva e intesa della produzione poetica pascoliana.  La prima edizione del 1891 contiene 22 testi, la quinta edizione definitiva del 1900 contiene 156 testi  Frammentismo (privi di un centro) e impressionismo, tendenza lirico-simbolica e narrativa sono strettamente intrecciati  Il testo è formato da un susseguirsi di impressioni soggettive – ad essere registrate sono le impressioni ricavate dal mondo naturale assumendo significato simbolico. La loro simbolicità rimanda a un sentimento di mistero e di sospensione (dovuto ai continui punti di sospensione nei testi). La natura e il paesaggi nascondono un significato simbolico e sono sempre filtrati da impressioni soggettive, da una carica segreta di angoscia e di mistero insolubile  Il linguaggio è innovativo, accogliendo modi popolari e termini tecnici relativi al mondo naturale (specificare la tipologia di pianta/animale)
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