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Pascoli, Stile, Vita, Temi, Myricae, poesie, appunti maturità., Dispense di Italiano

Il movimento letterario del Decadentismo e la poetica di Giovanni Pascoli, con particolare attenzione ai temi del Fanciullino, del Nido e della Nebbia. Si analizzano le caratteristiche dell'estetismo e dell'irrazionalismo, la tendenza all'anticonformismo e alla ricerca del bello. Si esplorano inoltre le tematiche della natura, dell'infanzia e del simbolismo presenti nelle opere di Pascoli. una panoramica completa del contesto storico-culturale e delle opere del poeta.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 04/10/2023

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Scarica Pascoli, Stile, Vita, Temi, Myricae, poesie, appunti maturità. e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALIANO PASCOLI Decadentismo: è il declino degli ideali risorgimentali e post-unitari. Si conosce per via razionale (causa-effetto) oppure per via irrazionale (alogica, epifanica). In narrativa, c’è più la tendenza all’estetismo, cioè la concezione della vita come ricerca del bello. L’esteta decadente ha degli atteggiamenti raffinati e anticonformisti con un’immagine piuttosto aristocratica. L’esteta dà un valore musicale all’opera e si concentra sulla fuga verso una bellezza insolita e ricercata. I maggiori temi sono: la letteratura del negativo (presenti gli inetti, personaggi inadatti alla vita, senza un lieto fine e con eccessi autodistruttivi); il mondo interiore, per cui c’è un disagio esistenziale (l’artista si auto-punisce e non distingue il bene dal male e risponde agli impulsi), lo sdoppiamento dell’io tra il bene e il male (non può fare a meno del male perché gli appartiene), e il sogno (una nuova percezione del reale dove il poeta è veggente, rivelatore dell’ignoto); la fuga nell’altrove, in cui c’è un’attrazione verso culture diverse (esotismo) e il desiderio di incontrare il divino in questa vita (misticismo). Giovanni Pascoli viene considerato il secondo poeta che esprime meglio il decadentismo italiano. Di fatto D'Annunzio evidenzia aspetti del decadentismo più spettacolari, invece in Pascoli ci sono elementi tipici del decadentismo, ma essi sono più nascosti e sono meno significativi. Pur essendo entrambi molto attenti alla realtà, D’Annunzio lo fa in maniera esasperata mentre Pascoli lo fa in maniera introspettiva, più ripiegato su se stesso. VITA: Giovanni Pascoli nasce nel 1855 vicino a Forlì. Nel 1867 il padre, che per lui era un riferimento fondamentale, viene ucciso mentre stava tornando a casa e un anno dopo muoiono anche la madre e la sorella maggiore. Questi episodi sono per lui significativi ed influenzeranno la sua vita e la sua poetica, infatti lui non si riprenderà più da queste perdite, ma svilupperà un attaccamento morboso per le sorelle e il nido familiare. Il ricordo della madre, del padre e della sorella con gli anni diventa sempre più ossessivo, per cui non riuscirà più ad avere un rapporto sano con la realtà esterna, infatti lui non avrà mai relazioni amorose, anche perché le sue esigenze affettive vengono esaudite nel nido familiare. TEMI: -Fanciullino: secondo Pascoli, nell’età adulta, in ognuno di noi c’è un fanciullino che osserva il mondo con meraviglia, come se fosse la prima volta. Di fatti, Pascoli utilizzerà una lingua ingenua, pre-grammaticale, rivelando la verità del mondo in modo autentico, puro e libero da ogni condizionamento culturale. C’è dunque una nuova condizione della poesia, fondata sull’intuizione ed immaginazione, la poesia è dunque il luogo della conoscenza istintiva delle cose e della natura, nella sua intima essenza. L’emozione del fanciullo rivela il valore segreto delle cose più umili. Il carattere alogico permette di scoprire cose che sfuggono ai nostri sensi, è un atteggiamento irrazionale, dunque si usa un linguaggio con analogie e collegamenti sottintesi. La poesia è molto metaforica, adotta un linguaggio pre-grammaticale, dunque personificando le cose e instaurando un rapporto magico tra realtà ed immaginazione (dare caratteristiche umane ad animali o piante). -Il Nido: l’amore cerca di trovare sicurezza negli ambienti più cari, la famiglia, la casa; infatti, c’è l’dea di un’opposizione tra esterno ed interno della casa, in cui l’interno è come calore, amore, purezza, e l’esterno come freddo e dolore. Pascoli ha il desiderio di un mondo semplice e senza violenza, ma ha paura che il mondo nuovo urbanizzato porti l’uomo a nuovi pericoli; dunque, l’unica possibilità per conservare la propria integrità sta nel progredire all’età dell’infanzia, in cui c’era la protezione dei genitori. Esiste l’opposizione tra nido e camposanto, i quali sono i luoghi più protetti; il nido è il luogo della ricomposizione dell’unità familiare e un riparo dalla società brutale, mentre il camposanto è il luogo in cui si può ripristinare un colloquio con quello che si è perduto per sempre nella realtà. La madre è il simbolo del nido, della felicità dell’infanzia prima di conoscere il male. La violazione del nido comporta la scoperta del male all’esterno di esso. Il poeta è quindi incerto, smarrito e ha paura, però il ricordo della felicità infantile è negativo perché è il rimpianto di non poter più vivere in quel paradiso. Il ricongiungimento con il passato non può avvenire se non nel sogno e nell’immaginazione. -Nebbia: Nebbia è una barriera che protegge ciò che c’è fuori. -Siepe: Siepe circoscrive il mondo esterno dall’interno. All’esterno c’è la cattiveria dell’uomo sociale. La siepe è un elemento della natura. -Simbolismo: nelle opere di Pascoli, i particolari rimandano sempre a qualcos’altro di più profondo ed ignoto. Il poeta usa le proprie conoscenze, sensazioni e dunque la sua soggettività nell’esprimere qualcosa. Il simbolo non è esplicitato in termini razionali, infatti il significato si coglie grazie ad associazioni ai sensi come suoni, immagini. Il lettore deve afferrare i sensi riposti, la verità del mondo che proviene da aspetti che fuggono dai nostri sensi e ragione. MYRICAE Il titolo è tratto dalla 4a bucolica di Virgilio ed indica le tamerici, cioè degli arbusti che sono sempre verdi; emblematicamente, indicano la semplicità dei pastori-vita pastorale. Pascoli vuole indicare che l’argomento delle sue poesie sarà una realtà semplice, una predilezione per gli argomenti umili che si distinguerà dalla magniloquenza. Componimenti brevi che rappresentano dei quadri di vita campestre e rappresentano natura non in modo oggettivo bensì alludendo a qualcosa di misterioso. Va alla ricerca della genuinità che Pascoli riassume nella figura del fanciullino. - Tematiche ● La natura. Tanti fiori uccelli fenomeni atmosferici , tanti paesaggi. La natura è rappresentata come fonte di consolazione, partecipante e compassionevole delle sofferenze del poeta. Rappresenta la memoria. ● L’infanzia. Bambini tristi malati piangenti. Su questi ricade proprio la sofferenza del poeta= trasmettere la sua pena parlando di loro. Il nido in questo caso viene presentato come un luogo sicuro, che protegge queste anime tormentate. È una realtà passata distrutto dall’assassinio che li provoca nostalgia. ● Il mistero. Pascoli è affascinato da ciò, anzi diventa il centro della sua meditazione. Mistero legato a fitta rete di corrispondenze tra suoni - profumi- immagini che sono solo percepite. Forte attenzione ai sensi. ● Il male. È la fuga all’interno del nido. È insanabile e non se lo riesce a spiegare. È l’uomo sociale che lo provoca , mentre quello + primitivo lo spinge a rinchiudersi dentro al nido famigliare per sfuggire alle minacce. ● Morte. Ciò che separa i vivi dai cari. Viene vista con sgomento. È un distacco che lui cerca di colmare cercando una comunicazione con i defunti. Essi possono incontrare i vivi nell’immaginazione , nel sogno e lo possono fare nel ricordo e nella coscienza di chi sopravvive. - Stile ●Pascoli preferisce una movimentazione del discorso. ●Usa vocaboli tradizionali letterari, poichè egli è di formazione classicista. ●Compaiono elementi di linguaggio pre-grammaticale, dunque un linguaggio non istituzionale con ad esempio onomatopee, ma anche un linguaggio post-grammaticale, dunque vocaboli specialistici. ●Usa una precisione ed oggettività lessicale, ma con un fondo di indeterminatezza e un valore simbolico ed allegorico che fa perdere concretezza. ● L’autore sceglie la paratassi e un andamento ellittico, quindi senza soggetti espliciti. ●Scelte retoriche: analogie, sinestesie, onomatopee, fonosimbolismo (utilizzo di parole già esistenti come sussurro, rimbombo, scricchiolio); rivisita la metrica tradizionale con effetti musicali, sonori e pause. POESIE: • “X Agosto” Questa poesia fa riferimento alla morte del padre di Pascoli (= ucciso mentre tornava a casa): il titolo della poesia, infatti, è l’esatto giorno della morte del padre. →Non si sa la motivazione della sua uccisione, né chi lo abbia ucciso. Pascoli aveva solo 12 anni quando questa immagine gli è rimasta scolpita nella sua mente, non riuscendo a trovare una spiegazione razionale, tanto che questa poesia fu scritta 30 anni dopo. La poesia può essere suddivisa in 4 parti: o Vv. 1-4 = Pascoli dichiara di sapere il motivo per cui la notte di San Lorenzo è piena di stelle cadenti: il Cielo partecipa al dolore del poeta. o Vv. 5-12 = Vi è una similitudine: una rondine torna al suo nido portando il cibo per i suoi piccoli, ma viene uccisa senza nessuna motivazione. o Vv. 13-20 = Viene compiuto il paragone tra la rondine e l'uomo: la rondine uccisa mentre portava il cibo ai piccoli e l'uomo ucciso mentre tornava a casa portando dei doni ai figli.
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