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È la prima raccolta di poesie di Pascoli, ma molti dei
testi che la compongono erano già usciti in rivista.
Come le altre raccolte poetiche di Giovanni Pascoli,
nelle edizioni successive: dalle 22 poesie della prima
edizione si arriverà alle 156 dell'ultima.
Il titolo, in latino, è una citazione dalla quarta bucolica
* di Virgilio, in cui le piccole tamerici ('myricae' in latino)
indicano la poesia umi
Myricae raccoglie in prevalenza componimenti brevi,
© che ritraggono la vita campestre e la natura attraverso
immagini, suoni, colori e impressioni
@ Gli oggetti intorno ai quali il poeta si concentra si
caricano di valenze simboliche.
A questo si aggiunge l'immagine ricorrente dei
familiari morti del poeta.
contadina, celebra la piccola borghe:
campestre, risiedono valori come la solida
laboriosità,
intitolato a una delle operazioni dei campi.
Dal punto di vista metrico si nota, a differenza di
Myricae, l'uso della terzina dantesca.
rimanda alla poesia epica e conferisce er
personaggi della campagna.
Pascoli definisce queste poesie come delle ‘myricae',
collegandole dunque
Ritornano le immagini naturali e la vita di campagna e
| si torna al verso breve e alla dimensione lirica, che
Pascoli aveva abbandonato nei 'Poemetti’.
Nella natura il poeta cerca una consolazione al
|. dolore; lo capiamo dalla riproposizione dei temi del
lutto familiare e della morte.
Il titolo deriva dal fatto che la maggior parte di queste
poesie furono pubblicate sulla rivista «Il Convito».
Si tratta di poemetti dedicati a personaggi e fatti del mito
ini: vi compaiono personaggi come Achille, Ulisse,
Elena, Solone, Socrate, Alessandro Magno.
Il linguaggio di Pascoli mira qui a riprodurre in italiano la
® poesia classica, ma sotto le vesti classiche appaiono i temi
consueti della poesia pascoliana.
ll mondo antico non si presenta immobile e perfetto, ma
carico delle angosce della modernità.
Myricae (1891)
Poemetti (1897)
Poesie
VELIA
VISITI
Romagna (Forlì), quarto di dieci figli.
Nel 1862 entra nel collegio degli Scolopiti a
Urbino, dove riceve una formazione classica.
Nel 1867 il padre viene assa:
misteriose, la madre muore l'anno seguente.
Riesce a terminare il liceo e, grazie a una borsa
di studio, a iscriversi a Bologna alla facoltà di
lettere, dove si avvicina ai circoli soci
Nel 1879 viene arrestato durante una manifestazione
e trascorre alcuni mesi in carcere; questa esperienza
lo allontana dall'attivismo politico.
Dal 1882 al 1895 insegna in vari SA
Vive con le sorelle Ida e Mariù, con cui ricostruisce
quel nucleo familiare che aveva perso da ragazzo,
ma questo lo allontana dal mondo esterno e lo fa
chiudere nel suo pessimismo.
Vita
Dal 1895 al 1904 soggiorna spesso a Castelvecchio,
vicino Lucca, dove trascorre vita appartata e di
campagna, e inizia la sua carriera di professore
universitario, prima a Bologna, poi a Messina e Pisa. In
questi anni la sorella Ida si sposa e Pascoli vede in
questo un tradimento del nido familiare.
Nel 1905 subentra a Giosuè Carducci nella cattedra
tteratur: a dell'Università di Bologna. Nel
frattempo la sua fama di poeta si è ormai
consolidata.
Nel 1911 ormai figura di spicco nel panorama
grande proletaria si è mossa', con il quale esprime il
suo appoggio alla guerra coloniale.
Muore a Bologna nel 1912.
@ La natura e la campagna
® Le piccole cose
Pascoli: vita, poesie e temi 1. Vita 1.1. Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), quarto di dieci figli. 1.2. Nel 1862 entra nel collegio degli Scolopiti a Urbino, dove riceve una formazione classica. 1.3. Nel 1867 il padre viene assassinato in circostanze misteriose, la madre muore l’anno seguente. 1.4. Riesce a terminare il liceo e, grazie a una borsa di studio, a iscriversi a Bologna alla facoltà di lettere, dove si avvicina ai circoli socialisti. 1.5. Nel 1879 viene arrestato durante una manifestazione e trascorre alcuni mesi in carcere; questa esperienza lo allontana dall'attivismo politico. 1.6. Dal 1882 al 1895 insegna in vari licei italiani. 1.7. Vive con le sorelle Ida e Mariù, con cui ricostruisce quel nucleo familiare che aveva perso da ragazzo, ma questo lo allontana dal mondo esterno e lo fa chiudere nel suo pessimismo. 1.8. Dal 1895 al 1904 soggiorna spesso a Castelvecchio, vicino Lucca, dove trascorre vita appartata e di campagna, e inizia la sua carriera di professore universitario, prima a Bologna, poi a Messina e Pisa. In questi anni la sorella Ida si sposa e Pascoli vede in questo un tradimento del nido familiare. 1.9. Nel 1905 subentra a Giosuè Carducci nella cattedra di letteratura italiana dell’Università di Bologna. Nel frattempo la sua fama di poeta si è ormai consolidata. 1.10. Nel 1911 ormai figura di spicco nel panorama culturale italiano, Pascoli pronuncia il discorso 'La grande proletaria si è mossa', con il quale esprime il suo appoggio alla guerra coloniale.