Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Giovanni Pascoli: Vita e Opere - Trauma Familiare e Poesia, Appunti di Italiano

LetterelinguisticaPoetica

Biografia di giovanni pascoli, noto poeta italiano, che racconta la sua infanzia traumatica a san mauro di romagna, gli studi presso i padri scolopi a urbino, la tragedia della morte del padre e l'influenza di questi eventi sulla sua poesia. Il documento include anche informazioni sulle sue università studies a bologna, la sua poetica e le sue opere myricae, poemetti e i canti di castelvecchio.

Cosa imparerai

  • In quali università ha studiato Giovanni Pascoli?
  • Che temi ricorrono frequentemente nella poesia di Giovanni Pascoli?
  • Che eventi drammatici hanno influenzato la vita e la poesia di Giovanni Pascoli?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 08/03/2022

stefania-italia
stefania-italia 🇮🇹

1 documento

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Giovanni Pascoli: Vita e Opere - Trauma Familiare e Poesia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Pascoli La vita e le opere Un’ infanzia traumatica: nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna in pr. di Forlì. Quarto di 10 figli, trascorre l’infanzia agiata in campagna nella tenuta “La Torre” di cui il padre Ruggero è amministratore per conto dei principi Torlonia. A 7 anni inizia gli studi in un collegio a Urbino presso i padri scolopi, dove vi rimane fino al 1871. il 10 agosto 1867, una tragedia sconvolge la famiglia: il padre Ruggero viene assassinato con un colpo di fucile sul proprio calesse mentre torna a casa da Cesena. L’assassinio del padre, è alla base del suo carattere riservato, ritornerà ossessivamente nelle sue liriche diventando il simbolo di un mondo ingiusto e minaccioso capace di distruggere senza motivo quel nido familiare che egli non smetterà di rimpiangere. Le ragioni del delitto, forse di natura politica o forse dovute a contrasti di lavoro, non furono mai chiarite e i responsabili rimasero ignoti e nonostante la famiglia avesse forti sospetti sull'identità dell'assassino, come traspare evidentemente nella poesia La cavalla storna. Il poeta rievoca l’assassinio, rimasto impunito, del padre Ruggero Pascoli, avvenuto il 10 agosto 1867 anche nella poesia X Agosto. Questo trauma lasciò segni profondi nel poeta. A questo evento drammatico seguono nel giro di pochi anni altri gravi lutti: nel 1868 muoiono la sorella maggiore Margherita e la madre; nel 1871 la madre, nel ‘76 i 2 fratelli. Il poeta così esclude dalla propria vita ogni relazione sentimentale e punta alla ricostruzione del nucleo familiare d’origine. Gli studi universitari a Bologna: Dopo gli studi liceali, nel 1873 vince una borsa di studio all’università di Bologna e può così iscriversi alla facoltà di lettere. Negli anni universitari entra in contatto con gli ambienti anarchici e viene privato delle sovvenzioni per aver partecipato a una manifestazione studentesca contro il ministro dell’istruzione. Spinto da un’esigenza di giustizia sociale, viene arrestato durante una manifestazione a favore dell’anarchico Giovanni Passanante che aveva attentato alla vita del re Umberto I e nel 1879 . Pascoli trascorre 3 mesi in carcere. Liberato e assolto dall’accusa di sovversione , Pascoli abbandona la politica e riprende gli studi laureandosi con lode nel 1882. Le due sorelle Ida e Maria uscite di convento, chiesero aiuto al fratello Giovanni, che dopo la laurea insegna prima nei licei di Matera poi a Massa e nel 1887 a Livorno; qui prende in affitto una casa dove abita con le sorelle Ida e Maria nel tentativo di ricostruire quel nido familiare. Il trasferimento a Castelvecchio: nel 1892 partecipa per la prima volta al concorso internazionale di poesia latina ad Amsterdam, vincendo il primo premio. Lo vincerà altre 12 volte e la sua fama di latinista gli permetterà di lasciare l’insegnamento liceale per quello universitario a Bologna. Nel 1895 turbato dal matrimonio della sorella Ida vissuto come un doloroso abbandono. Pascoli prende in affitto una casa a Castelvecchio di Barga (Lucca) che poi acquista e si trasferisce con la sorella Maria che resterà sempre accanto al poeta e non si separerà più divenendo la curatrice degli inediti e l’erede letteraria. La poetica del fanciullino La poetica di Giovanni Pascoli è condensata nel saggio del Fanciullino. I primi 3 capitoli del pubblicati sulla rivista il Marzocco nel 1897 . In seguito ampliò le sue riflessioni fino a pubblicarle in volume nel(1907). Secondo Pascoli nell’animo di ogni uomo vive un fanciullino capace di osservare il mondo con stupore, meraviglia e di emozionarsi per gli aspetti più minuti della realtà quotidiana scoprendo in esse somiglianze e relazioni, nessi , nascosti. Mentre gli altri individui perdono questa capacità con l’età adulta perché prevale la razionalità; il poeta è appunto colui che riesce a mantenere viva la voce del fanciullino. Dunque: da un lato il fanciullino è presente potenzialmente in ogni uomo; è figura umile e piccola e sembra porsi in alternativa al superuomo dannunziano; dall’altro solo il poeta conosce il privilegio di farlo rivivere e parlare riuscendo a scorgere il significato profondo di quelle piccole cose che l’adulto normale trascura. il poeta coincide quindi con il fanciullino che riesce a osservare le cose con sguardo vergine e a coglierne il vero e profondo significato non attraverso la ragione ma attraverso strumenti irrazionali: intuizione e immaginazione. Grazie la sua capacità di guardare la realtà da un’ottica diversa il poeta fanciullino scopre quelle corrispondenze tra le cose e sa vedere oltre le apparenze. Egli si concentra sulle piccole cose quotidiane , sugli oggetti più comuni. La poesia è concepita come forma di conoscenza di tipo intuitivo rivolta alle piccole cose. Nella seconda parte del saggio, sostiene il principio dell’arte per l’arte che ( non deve proporsi intenti celebrativi) ma deve cantare “ciò che il fanciullino detta dentro”. Tuttavia pur senza ricercare scopi pratici, il poeta diventerà naturalmente ispiratore di buoni e civili costumi, ) Temi : natura , la morte, il nido familiare , la regressione all’infanzia. Stile : Pascoli disintegra la forma tradizionale del linguaggio poetico: con lui la poesia italiana perde il suo tradizionale supporto logico, procede per simboli e accostamento di immagini, con frasi brevi, musicali e suggestive. Il linguaggio è fonosimbolico con un frequente uso di onomatopee, metafore, sinestesie, allitterazioni, anafore. Myricae : nel 1891 pubblica la sua prima raccolta poetica Myricae “tamerici” (un tipo di arbusto della macchia mediterranea .) Il titolo ripreso da un verso della quarta bucolica di Virgilio e già dal titolo trapela l’intenzione di dedicarsi a una poesia
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved