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Françoise Dolto: La Medica e Pedagoga che ha Shapeato la Infanzia e i Genitori, Appunti di Pedagogia

PsicanalisipedagogiaEducazione infantilePsichiatria

Biografia di Françoise Dolto, una figura poco conosciuta ma di grande influenza nella prima infanzia e nei servizi per le famiglie. Nata in una famiglia borghese, ha deciso di diventare medico a 8 anni, ha studiato psichiatria e psicanalisi, e ha dedicato la sua vita a ascoltare bambini e madri negli ospedali psichiatrici. Ha scritto libri innovative e ha avuto successo solo a 65 anni, quando ha iniziato a dare consigli ai genitori in una trasmissione radiofonica.

Cosa imparerai

  • Come Françoise Dolto ha influenzato la vita dei bambini e dei genitori?
  • Che ruolo ha Françoise Dolto nella pedagogia e nella psicanalisi?
  • Quali sono le idee innovative di Françoise Dolto sulla pedagogia e sulla psicanalisi?

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 07/05/2018

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4.3

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Scarica Françoise Dolto: La Medica e Pedagoga che ha Shapeato la Infanzia e i Genitori e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! 12/03 Figure che si sono occupate dell’infanzia dei bambini e dei genitori, con lei si chiude. Francoise Dolto Poco conosciuta ma in realtà ha condizionato molto, si è concentrata sui 0-3 anni durante le prime fasi di vita ha condizionato i servizi dell’infanzia come asilo nido, e i tempi per le famiglie. Storia: Biografia Nata a Parigi nel 1908, in una famiglia di alta borghesia e numerosa lei è la 4 di 7 fratelli, non nasce in un contesto di povertà e non cresce accudita dalla madre(che avrà dei problemi di depressione) e sarà seguita da una figura chiave, una istitutrice Fin da bambina 8 anni aveva deciso di fare il medico, vocazione nata in famiglia, un medico di educazione, non maestro ma medico che si occupa di educazione (adesso psichiatra) sensibile alle fragilità umane perché vede le fatiche quotidiane della madre. Aveva una tata che si è presa cura di lei rispetto agli altri fratelli, faceva fare le gite, giocava con lei, insegnava l’uncinetto, e gli ha insegnato anche a leggere e scrivere perché non andava a scuola. HA sperimentato tutte e due le cose Ha visto la sofferenza psichica ma anche le cure amorevoli ha avuto la bellezza di vedere in faccia l’amore e avere qualcuno che si occupa di lei —-> da qua desiderio di occuparsi ma attraverso l’educazione A 15 anni muore la sorella maggiore (18 anni la preferita della madre) ammalata da tempo, famiglia molto credente, la madre chiedeva a F. Di pregare per la sorella, la madre cade in depressione e accusa F. Di non avere pregato abbastanza per la guarigione della sorella —-> tema del senso di colpa 
 il padre e la madre la ostacoleranno perché non volevano che lei si iscrivesse a medicina e lei si è diplomata al liceo e si diploma come infermiera (era tollerato) a 21. Ormai ha un titolo lavoro e dipendenza e a 25 anni si iscrive a medicina pagandosi lei gli studi e realizza il suo sogno, la frequenta a Parigi e durante questi anni si appassiona a pediatria e psicanalisi (psichiatria ). Ci mette tempo per laurearsi e nel 1939 a 31 anni lei si laurea in medicina si iscrive all’ordine dei medici e non fa in tempo ad iscriversi che viene vietato in tutta la Francia il divieto di professione di medico (per tutto il periodo dell’occupazione tedesca) solo crocerossine, e lei va ad lavorare negli ospedali militari, allora si sposta sulla psichiatria(non considerata ramo della medicina quei tempi, non si conosceva bene questa materia) e riesce comunque a realizzare il suo desiderio. Lei è allena di Lacan che lavoreranno molto insieme, in ambito psichiatrico ma con i bambini Nel 1942 sposa un fisioterapista Borsi Dolto (il fondatore di un nuovo metodo di fisioterapia) e avranno tre bambini, e per 30 anni fino anni 70 lei dedica la sua vita ad ascoltare bambini e madri negli ospedali psichiatrici. Nonostante tutto questo nessuno la calcolava, ha scritto dei libri, idee innovative, e a 65 anni fa qualcosa che ha successo, va in radio con una trasmissione rivolta ai genitori una rubrica radiofonica e comincia a dare i consigli e da qua (partecipa per 5 anni) diventa un PERSONAGGIO della pedagogia e della psicanalisi in tutto il mondo. (famosa solo per gli ultimi anni della sua vita) In Italia conosciuta per altro In quegli anni viene allontanata dalla società di psicanalisi francese perché era una comunista e se ne fonda una sua con Lacan e altri autori ispirata a Freud. Per tutta la vita non ha mai smesso di lavorare con i bambini, e nel 79 creerà una sua casa per i bambini all’età di 71 in cui lei lavorerà tutti i giorni a Parigi (maioson verd) Lei medico specializzato in psichiatria e poi diventerà una psicanalista La psicanalisi gli ha dato un metodo: cioè la ‘’psicanalisi ci serve a capire come noi viviamo adesso perché quello che siamo è qualcosa che non ha nome, che non è stato detto.. le paure che hai le risorse, i sogni i desideri non si sa fino infondo da dove derivano mentre per lei la psicanalisi ce lo permette Certi problemi che abbiamo di carattere, e dei problemi del corpo li abbiamo perché no siamo riusciti ad esprimere con le parole quello che abbiamo vissuto. Quando i traumi diventano parola escono , quello che non nominiamo resta nel corpo e nel carattere. I bambini accumulano più quello che i genitori non dicono perché lo percepiscono e lo esprimono in un ordine se va tutto bene altrimenti in un disordine. i bambini respirano e accumulano le relazioni famigliari Il bambino è o specchio del gruppo in cui vive e quindi sono gli psicoterapeuti portano fuori tutte le dinamica in cui vivono. Per lei educare non significava soddisfare i bisogni materiali, perché hanno bisogno di altro piuttosto è una spinta all’umanizzazione significa farli diventare più umani a partire dal riconoscimento del desiderio della persona. DI avere un desiderio fino a farlo coltivare (come peterpan)per lei è importante stare sempre in comunicazione con i bambini, con la capacità simbolica. Cioè stare in relazione, ascoltare il linguaggio dei bambini. Perchè lei ci ha aiutato a capire che i bambini fin da piccoli sanno comunicare. Importanza del linguaggio per lei che è presente fin da piccoli —> non occorre parlare per essere competenti Non sono mai eventi che portano il bene e male, non è solo quello che accade che può portare cose negative o positive ma come vengono elaborate Il bene è quindi costruirlo, il male quindi paralizzarlo. Non gli eventi ma la qualità della parola con cui questi casi sono detti attorno a lui-> dipende da come gli vengono spiegati. Non è la ricchezza o povertà o salute o malattia che fanno la differenza ma l’autenticità della relazione che vi si realizza attorno. E quello che cerca di fare è far riflettere i genitori che la più grande sofferenza dell’essere umano è non comunicare, i bambini hanno bisogno di comunicare ma anche le cose brutte. Rispondere sempre alle domande dei bambini, meglio una parola detta non correttamente del silenzio perché il silenzio sottrarre la possibilità di elaborare Per esempio la scomparsa della nonna ‘’è all’ospedale’’ ‘’è in viaggio’’ sbagliato non li si aiuta a soffrire meno si devitalizzano (perdono passione per la vita) perchè non hanno parole per dire dove è la loro sofferenza. Bisogna dire subito la verità perché possano vivere le emozioni nello stesso tempo che la vive la famiglia, non dirgli le cose vuol dire trattarsi da animali domestici. Educarli non bisogna sempre e solo far piacere ai bambini bisogna introdurli da soggetti responsabili nel mondo degli adulti —> non si ricorderà come gli spieghi le cose ma inconsciamente ne suo modo del concepire le cose resterà il segno dell’essere stato unito alla famiglia come essere umano Perché la persona nella sua essenza non ha età è adulto subito, non bisogna aspettare che diventi grande per spiegargli le cose, se non ne abbiamo il coraggio noi basta dire ‘’mi fa troppo male, non posso dirtelo io’’ perché lo indirizziamo comunque a conoscere la verità. È riuscita a dire queste cose perché le ha elaborate, in radio le si chiedeva ‘’ma come fai?’’ Tu grande donna che studi e tuo figlio che fa il cabaret lei diceva ‘’perchè dovrei meravigliarmi? I figli non ci appartengono’’ profondo rispetto della vita del figlio e della sua individuialità, non mi appartiene la sua vita non la decido io Lei diceva che ‘’i genitori devono adottare i propri figli e purtroppo non lo fanno cioè ‘’non si ha mai un figlio come lo si è sognato’’ nei 9 mesi ti fai i film e nella nostra mente puntualmente arriva come non te lo sei immaginato—> non è facile accettare che tuo figlio sia una persona diversa da te, perché lui ha una vita sua. Devi farlo crescere secondo la sua verità. Dolto diceva ‘’gli adulti parlano spesso dei bambini ma non parlano ai bambini’’ una critica gli adulti non fanno parlare i bambini ma è una cosa che nuoce al bambino perché gli togli la parola Non dobbiamo educare i bambini ma rieducare gli adulti —> esperienza che fa negli ultimi anni ed apre una casa a Parigi che non è un vero asilo, ma è costruito come un asilo. In cui i bambini non entrano senza genitori. Asilo nido per bambini di 0-3 anni in cui vanno con i loro genitori (la maison verte) gli orari sono flessibili, vanno li per il tempo che possono stare. In Italian arriva intorno agli anni 90 da noi si chiamano tempi per le famiglie e in Emilia centri per famiglie e genitori Non è un luogo di terapia individuale o di gruppo ma un luogo per giocare e incontrare altre persone, non vanno li per fare terapia —> questa è la missione Cosa succede? Vivono esperienza di convivianità, giocano e PARLANO tra di loro
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