Scarica Marx: Storia come Lotta di Classi - Ideologia, Socialismo e Rivoluzione Sociale e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! MARX A metà dell'800 parlerà dello sistema classe dominante-dominata di Rousseau e lo chiamerà ideologia (→ ideologos: studio delle idee): - oggi: idea politica, interpretazioni generali della società - in Marx: visione della realtà/società + valori con i quali si falsa la realtà con lo scopo di giustificare dei privilegi da parte di chi ne gode: in ogni epoca c'è la classe dominante e quella dominata e la prima ovviamente giustificava se stessa e la loro posizione di dominio con una propaganda (sistema di valori); aveva ricchezza, proprietà, autorità. Socialismo scientifico: vuole fondare una politica basata sull'analisi scientifica e boccia le altre idee socialiste ritenute utopistiche. La storia finora è sempre stata storia di lotte di classi (forse solo nei tempi primitivi non era così ma poi si creò distinzione tra chi possedeva e chi no): - antica Roma: patrizi e plebei - Medioevo: cittadini servi e feudatari + classi intermedie - col capitalismo industriale le altre classi scompaiono e restano solo una massa di nullatenenti e industriali. Da tante, le classi sono diventate sempre meno: - borghesia: classe di moderni capitalisti che hanno i mezzi di produzione - proletariato: classe di moderni operai salariati che non hanno i mezzi di produzione e per vivere hanno bisogno di lavorare diventando dipendenti da una fabbrica per un salario. I borghesi impongono delle condizioni grazie alle quali riescono a sfruttare il lavoro dei proletari. Fin dall'origine probabilmente lo stato di natura non c'è mai stato, l'uomo quindi ha sempre vissuti in comunità (non abbiamo testimonianze contrarie). L'uomo per sopravvivere deve lavorare, produce secondo una determinata organizzazione: modo di produzione → - antico: patrizi e schiavi - Medioevo: signori e contadini - moderno: borghese e proletario Per trattare in modo più scientifico l'argomento usa termini “scientifici”: - forza-lavoro: forza sommata dagli operai per lavorare - rapporto di produzione: rapporto tra chi lavora e chi dà il lavoro - forze produttive: es. proletariato Rivoluzione sociale → capovolgimento violento dei rapporti di produzione perché in un'epoca cambiano le forze produttive che sono talmente estese che la “maglia” scoppia e c'è un capovolgimento, dando vita ad una nuova epoca di rapporti di produzione. Es.: prima c'era una classe dominante, poi nasce la borghesia che dopo essersi accresciuta ha rotto le maglie dell'antico regime (rivoluzione francese) mutando i rapporti di produzione e ora ha sotto di sé il proletariato. La borghesia fa nascere la classe del proletariato quasi come un processo naturale ma poi con la rivoluzione socialista/comunista. Organizzazione strutturale: Precapitalismo: merce → vendita → denaro → merce Capitalismo: denaro → merce (forza-lavoro) → + denaro = profitto (plus valore) che resta nelle mani del capitalista (lo investirà) e per averlo deve sottrarre una parte del lavoro agli operai, non pagandoli per tutto il lavoro svolto. => sviluppo economico: si produce sempre di più, si guadagna sempre di più, si lavora sempre d più e alla fine l'operaio dovrà pagare per ciò che lui stesso ha fatto e per il quale è stato pagato di meno. Il capitalismo funziona alla grande per il capitalista ovviamente ma non per l'operaio, però anche il capitalismo va incontro a delle crisi (crisi di sovrapproduzione) che portano a dei licenziamenti perché si deve comunque mantenere un profitto nonostante le crisi. Secondo Marx tutto il paese sarà invaso dalle merci, l'uomo stesso sarà facile da sfruttare. Le organizzazioni operaie si unisono nella lotta e fanno una rivoluzione eliminando la società borghese, i mezzi diventeranno proprietà comune invece che privata => fine della società per classi. Questo perché “la storia umana è storia di lotta di classi”; non esiste borghesia senza proletariato e viceversa, se il proletariato abbatte la borghesia abbatte anche se stesso e quindi non ci sono più classi e finisce la storia umana. Tra la rivoluzione del proletariato e l'instaurazione del comunismo c'è la dittatura del proletariato. Marx però voleva eliminare la classe borghese non le persone, ma la rivoluzione può essere sanguinosa quindi molti oppositori/borghesi muoiono nello scontro. Da questa rivoluzione il proletariato ne esce vincitore e deve dunque stabilire il proprio potere, impadronendosi dello stato borghese e instaurando appunto la propria dittatura (un periodo limitato di potere assoluto imponendo un'ideologia non curandosi delle opposizioni). Una volta finito il periodo di dittatura, quando la società sarà matura in senso capitalistico (e avrà abbandonato pregiudizi), la forzatura dovrebbe cessare come i partiti opponenti, come le lotte e la società e lo stato si estinguerà: si introdurrà un'ordinaria amministrazione dove ognuno lavorerà in armonia. Nel marxismo c'è del messialismo ma Marx non vuole scrivere un'utopia ma semplicemente una visiona secondo una dialettica (contrapposizione) per la quale la storia è un continuo miglioramento attraverso un susseguirsi di tante idee opposte. Es.: tesi: aristocrazia antitesi: borghesia (nel mentre genera il proletariato) La borghesia diventa tesi e l'antitesi è il proletariato => la negazione della negazione ha un risultato positivo.