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percorso multidisciplinare energia, Dispense di Letteratura Classica

percorso multidisciplinare energia

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 15/12/2020

mari-di-1
mari-di-1 🇮🇹

4.4

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Scarica percorso multidisciplinare energia e più Dispense in PDF di Letteratura Classica solo su Docsity! ENERGIA -filosofia(Nietzsche): Il dirompente e l’energetico pensiero di Nietzsche ha scardinato assiomi e certezze, e ha aperto interrogativi drammatici, ancora privi di risposta. Nietzsche inizialmente ha forti legami con la filosofia di Schopenhauer: il suo pensiero si situa in un orizzonte antropologico e cosmologico; è espressione anarchico-aristocratica della crisi dell'ultimo Ottocento; rifiutando l'idealismo classico e il positivismo ed è orientandosi in senso irrazionalistico. Tuttavia Nietzsche rientra solo in parte nello schopenhauerismo, in quanto da quest’ultimo si distacca poichè accetta la vita e rifiuta la sua concezione ascetica e pessimistica. Inoltre sempre nella fase giovanile domani l’interessa per Wegner, con il quale è d'accordo nel considerare l'arte come un mezzo di liberazione che si sostituisce alla libertà morale. Per Nietzsche,infatti, la cultura artistica è la forma più alta di ogni cultura e la tragedia è la forma più elevata di cultura artistica. In Wagner egli vede l'artefice della rinascita della tragedia, dopo la crisi avviata dal pensiero socratico che ha pervaso di moralismo ogni aspetto della cultura, offuscando l'autentico spirito originario della tragedia di Eschilo e Sofocle. Secondo Nietzsche la decadenza della cultura occidentale comincia dal mondo greco, dalla tragedia euripidea e in quest’ultima il filosofo ravvisa una complementarietà tra lo Spirito Apollineo e lo Spirito Dionisiaco. Lo Spirito Apollineo è una sublimazione formale, è una sublimazione del divenire, della gioia e del dolore della vita, e si esprime nella struttura della poesia epica. Invece, lo Spirito Dionisiaco, che si esprime nella musica e nella poesia lirica, è il simbolo dell'ebbrezza , della dimensione orgiastica della vita, contemporaneamente della gioia e del dolore, della vita così com’è, senza nessuna forma sublimante. Nietzsche sostiene che lo spirito originario della civiltà greca è quello dionisiaco, non quello apollineo. Dioniso, in quanto dio dell'ebbrezza, è il simbolo del superamento del “principium individuationis”. Nietzsche sostiene che lo spirito originario della civiltà greca è quello dionisiaco, non quello apollineo. Dioniso, in quanto dio dell'ebbrezza, è il simbolo del superamento del “principium individuationis” di cui aveva parlato Schopenhauer (superamento del velo di Maya, superamente del fenomeno). Dunque Nietzsche afferma che La tragedia greca di Eschilo e di Sofocle è l'espressione più alta di questa civiltà fondata su queste due componenti: apollinea e dionisiaca, e l’uomo deve essere come Dionisio, deve saper danzare nel mondo, nella gioia e nel dolore, deve cioè accettare la vita così com’è. Tuttavia questo equilibrio fu rotto da Socrate, il quale introdusse nella mentalità greca un elemento di distacco dalla realtà, in quanto l’uso della ragione implica pur sempre un mettere le cose a una certa distanza per poterle analizzare, una modalità opposta al coinvolgimento dionisiaco. L'influenza di Socrate si ripercosse anche sulla tragedia di Euripide, nelle cui opere i personaggi si dedicano a ragionare e a discutere.Dunque con Socrate, che infetta Euripide, si rompe l'armonia di apollineo e dionisiaco della tragedia greca, si rompe l'equilibrio della personalità greca. Nella seconda fase della sua filosofia,ossia il ‘Periodo illuministico’, durante la quale adotta un metodo storico, critico e genealogico, Nietzsche è mosso dal proposito di liberare la mente degli uomini da un “errore” fondamentale: la metafisica, infatti sottoporrà a critica metafisica, religione e arte in quanto non valgono più come verità ma sono illusioni. Inoltre nella Gaia Scienza Nietzsche afferma che La scienza non è conoscenza oggettiva del mondo ma è solo una interpretazione del mondo. per Nietzsche sia la scienza sia la morale sono tecniche adattive del mondo. Nietzsche Recupera lo spirito dionisiaco, vitale ed è aderente alla natura, recuperando i presocratici (l’archè era la physis)..I concetti nei quali si concretizza la filosofia illuministica e genealogica di Nietzsche sono lo SPIRITO LIBERO E LA FILOSOFIA DEL MATTINO. Lo spirito libero si identifica con il ‘viandante’ che esplora il mondo con spirito libero, colui che grazie alla scienza riesce ad emanciparsi dalle tenebre del passato, inaugurando una filosofia del mattino basata sulla concezione della vita come transitorietà e come libero esperimento senza certezze precostituite La critica alla metafisica si concretizza nella nota espressione della “Dio è morto” e il filosofo affermerà che è stato proprio l’uomo a provocare tale morte. Infatti, Secondo Nietzsche, Dio non aveva un’esistenza reale prima della sua uccisione, però aveva un’esistenza nella coscienza degli uomini; ma la società occidentale, che si è fondata sull’esistenza di Dio, si è poi nei secoli ,allontanata da lui smettendo dunque di essere il fine ultimo degli esseri umani. In realtà, secondo Nietzsche, la morale cristiana altro non è che l’istinto del gregge nel singolo, ovvero Nietzsche è convinto che l’instaurarsi di una determinata credenza nel singolo altro non è che una forma di rassicurazione dell’individuo, di credere che in qualche modo ci sia un senso nelle cose. Quindi Dio per l’uomo rappresenta una forma di rassicurazione nei confronti degli eventi che accadono. Se Dio è morto ne consegue che i princìpi morali non hanno più nessun fondamento, e tutto diventa lecito. Senza Dio, infatti, l’uomo diventa “arbitro di se stesso”, e può innocentemente assecondare la propria natura animalesca. Ne consegue che l’uomo può fare tutto e agire in modo immorale in perfetta innocenza, senza il timore di essere giudicato. La morale è ciò che avvicina l’uomo a Dio, in quanto Dio è ispiratore della morale e lui stesso è un modello di perfezione morale. La morte di Dio però, può gettare nella più cupa disperazione colore che, infelici e stanchi della vita, avevano riposto le loro speranze di appagamento e di felicità in una vita futura. MA è proprio la capacità di fare a meno di un senso che ,per Nietzsche, determina la forza nell’individuo. Il termine che Nietzsche utilizza per definire l’uomo più profondo e ben riuscito è ‘superuomo’. Il superuomo è colui che è in grado di accettare la dimensione tragica e dionisiaca della vita, di reggere la morte di Dio e la perdita delle certezze assolute, ponendosi come ‘ volontà di potenza’, quest’ultima per il filosofo coincide con la vita stessa nel suo continuo espandersi. (Quest’ultimo è uno dei concetti fondamentali della filosofia di Nietzsche e consiste nella ripetizione di ogni evento in eterno). Il superuomo si distingue dagli altri uomini poiché accetta la vita per come essa è (dice di si alla vita), crea i valori che vuole, è capace di sostenere la morte di Dio, cioè la fine di ogni illusione metafisica e desidera l’eterno ritorno dell’uguale. Quest’ultimo è uno dei concetti fondamentali della filosofia di Nietzsche e consiste nella ripetizione di ogni evento in eterno. Il superuomo accetta la sua vita in ogni sua sfumatura, e desidera riviverla in eterno, con tutti i dolori e le gioie, senza modificarla. Egli non subisce lo scorrere del tempo e vive il presente senza temere il peso del passato e senza avere prospettive per il futuro. italiano (L’energia del superuomo Dannunziano): In entrambe le versioni Matisse utilizza solo tre colori puri, che creano un contrasto profondo. Nella prima sono più tenui, nella seconda sono invece più accesi: il verde, presente nella parte bassa del quadro, rappresenta la terra con la curvatura sferica, il blu profondo, nella parte alta, richiama il cielo o, forse, più verosimilmente, lo spazio dell’Universo; il rosso è invece il colore dei corpi che danzano in un movimento senza fine. La scelta di questo colore brillante, oltre a far risaltare il gruppo rispetto allo sfondo, diventa l'espressione visibile di un calore interiore nato dal movimento vorticoso della danza. Il colore caldo delle figure emerge con forza rispetto al blu e al verde del contesto spaziale che sono colori freddi, mentre il contorno scuro accentua ancor più la contrapposizione. Henri Matisse, La danza, 1909, Museum of Modern Art, New York I corpi danzano su una linea di confine tra terra e cielo e creano con i loro gesti e le loro posizioni un ritmo compositivo musicale, rapido e fluido, poiché basato su linee dall’andamento curvilineo e su volumi morbidi ed elastici. Il cerchio occupa l’intero spazio della tela; quest’ultima pare contenere a malapena la loro vitalità. Le figure sono completamente abbandonate alla loro danza, lontane da ogni obbligo e preoccupazione della vita quotidiana. Matisse non si concentra sull'aspetto individuale dei ballerini, ma sul movimento e sul ritmo che creano insieme, per esprimere un simbolo universale: l’energia vitale dell’umanità in comunione con la natura, ricordando in qualche modo il pensiero del filosofo Nietzsche secondo cui l'uomo deve essere come Dionisio, deve saper danzare nel mondo, nella gioia e nel dolore, deve cioè accettare la vita così com’è. La nudità e la mancanza di dettagli delle figure le rende libere e leggere: «L’insieme è il nostro ideale – dichiarò lo stesso artista -. I dettagli diminuiscono la purezza delle linee, danneggiando l’intensità emotiva». Inoltre è proprio l’essenzialità delle figure, che appaiono contorte fino alla deformità a causa del ritmo vorticoso della danza, a rendere così espressivi i corpi dei danzatori. La danza diventa per Matisse l’espressione dell’energia vitale e dell’armonia del cosmo, dell’eterno rigenerarsi della vita, del gioioso rapporto che lega gli uomini tra loro e alla natura. L'opera costituisce pertanto un simbolo dell’unità perfetta tra uomo, cielo e terra; essa rappresenta un’allegoria del rinnovarsi della vita umana, fatta di un movimento continuo sempre teso all’unione con gli altri. E tutto ciò avviene su quella linea di confine che separa la terra dall'universo infinito. Il vortice circolare in cui sono trascinate le cinque figure, tuttavia, ha sia i caratteri gioiosi del ritmo incessante della vita, sia il senso angoscioso dell’inevitabilità di una danza che non può avere mai fine. Attraverso le figure prese per mano sembra propagarsi una grande energia. Le figure sono completamente isolate dal mondo che le circonda, profondamente assorbite nel ballo, che richiama un’antica danza tribale cerimoniale. Si noti che per nessuno è possibile distinguere completamente il volto in quanto tutti hanno la testa bassa, come se fossero in trance. Solo uno dei ballerini ci offre il proprio volto, i cui occhi chiusi ci fanno intuire l'interiorità del ritmo della danza. Le figure si tengono per mano cercando di mantenere unito il cerchio, ma i due ballerini in basso si sono staccati e protendono le mani per riallacciare il legame. La donna in primo piano, in particolare, è rappresentata in modo diverso dalle altre, che rispettano una certa verticalità: è infatti dipinta in diagonale e allungata, creando un senso di sbilanciamento e di rottura dell’armonia dell’insieme, ma anche di grande dinamicità, come se stesse invitando l’osservatore a unirsi in quella danza che non è altro che l’energia della vita. inglese (oscar Wilde): The English Aestheticism rises as a form of opposition to the hypocrisy of the Victorian society. The movement flourishes particularly with the Irish poet Oscar Wilde, reaching its greatest splendour with his truly emblematic production for the movement. Central to the Aesthetic vision is the conflict with the social conventions of society as well as the “Victorian compromise”, which refers to the emphasis that the Victorian society puts on respectability in juxtaposition with its hidden darkness, expressed through the denunciatory words of poets like Charles Dickens. On the other hand, the answer that Aestheticism provides to this dysfunctional society is not a condemnation, but a genuine opposition: the Aesthetic movement reveres/glorifies the cult of beauty and art at the expenxe of the shallowness of a society whose values had been obscured by a rising culture of materialism and economic interests. [traduzione:L’Estetismo inglese, che raggiunge il massimo splendore con Oscar Wilde, nasce come opposizione all’ipocrisia della società vittoriana. Infatti, l’Estetismo vuole opporsi alle convenzioni sociali inglese ed al victorian compromise, ovvero al perbenismo della società vittoriana contrapposto di fatto ad una oscurità celata dietro a problematiche che autori come Charles Dickens hanno cercato di denunciare. La risposta degli Esteti non è di denuncia ma di opposizione, cercando di imporre e contrapporre come valori assoluti il culto della bellezza e dell’arte a discapito degli interessi puramente economici che smuovevano le classi più abbienti della società vittoriana.] Oscar Wilde is one of the most important author of the Victorian Age. He adopted the ‘aesthetic ideal’, as he affirmed in one of his famous conversations: ‘My life is like a work of art’. He lived the double role of rebel ad dandy. Wilde’s dandy is an aristocratic whose elegance is a symbol of the superiority of his spirit; he uses his wit of shock and he is an individualist who demands absolute freedom. Since life was meant for pleasure, and pleasure was an indulgence i the beautiful, Wilde’s interest in beauty had no moral stance. In the ‘Preface’ to his novel e affirmed : ‘There is no such thing as a moral or an immoral book. Books are well written, or badly written. That is all.’ In this way he rejected the didacticism that had characterised the Victorian novel in the first half of the century. The Aesthetic Movement visioned art as a spiritual dimension that served as an escape from the ordinary life. In his literary production Wilde confers a rather powerful sense to his conception of art: it is nature that emulates the beauty of art, not the contrary. In doing so, Wilde reclaims the ability that art has to shape the conventions and the intellectual schemes that rule the perception of the world. The philosophical novel “The Picture of Dorian Grey” is considered to be a manifesto of the Aesthetic movement and to truly embrace the ideals of the movement: the ‘scandalous’ novel dealt with the crucial role of art as well as the pretentious façade of society, serving as a critique to a shallow Victorian society. The central idea of “The Picture of Dorian Grey” is that art does not function as an imitation of reality, instead it unveils hidden aspects of reality: for this reason it is Dorian’s portrait to reveal the truly narcissistic nature of the protagonist. Art, within Wilde’s novel, has the power to demystify reality and demolish the pretentious façade/mask of appearance (to ultimately restore the truth). The protagonist of the novel, Dorian Grey is a young man gifted with an exceptional beauty, that hides a hideous soul that is only revealed through his portrait. In fact, according to Wilde’s vision, art is the ultimate form of beauty, as it is pure and authentic: art conveys the truth, and therefore is not a mere imitation of reality. [traduzione:L’estetismo vede nell’arte una dimensione spirituale che si oppone con forza energetica alla banalità dell’esistenza quotidiana: nelle sue opere Wilde dà piena espressione alla sua concezione dell’arte, in base a cui è la natura a imitare l’arte e non viceversa, rivendicando la capacità dell’arte di modellare le convenzioni e gli schemi intellettuali con cui viene percepito il mondo. Il ritratto di Dorian Gray stesso suscitò grande scandalo. Si tratta, infatti, di un manifesto di Estetismo in quanto riflette sul ruolo dell’arte, ma anche di una metafora delle maschere che portiamo come volti e quindi di una critica alla società che si ferma alla mera apparenza. Il principio chiave de Il ritratto di Dorian Gray, in cui il ritratto di Dorian diventa orrendo a causa della bassezza morale del soggetto, è una concezione secondo cui l’arte non è l’imitazione della vita, ma ne rivela aspetti nascosti. L’arte squarcia il velo di Maya e demistifica la realtà, toglie la maschera all’apparenza. Dorian è un giovane di una bellezza eccezionale in apparenza, ma cela un animo malvagio, che il pittore ha rivelato nella sua opera. Secondo Oscar Wilde l’arte è infatti la suprema forma di bellezza in quanto è pura e autentica. Pertanto, l’arte è in grado di rivelare il vero di ciò che ci circonda, non lo riproduce semplicemente.] storia (le contestazioni studentesche) chimica: il metabolismo energetico: Per metabolismo si intende l’insieme di quei processi chimici e fisici mediante i quali viene prodotta e conservata la materia vivente e l’energia chimica viene trasformata per essere utilizzata dagli organismi. (biomolecole=carboidrati, gli acidi nucleici, le proteine ed i lipidi.) Il metabolismo cellulare è dunque la base chimica della vita e svolge tre funzioni principali: 1. Ricavare energia utile per la cellula attraverso la degradazione di sostanze nutrienti.La degradazione enzimatica delle sostanze nutritive principali (carboidrati, lipidi e proteine) procede attraverso una serie di reazioni che hanno lo scopo ultimo di generare energia chimica. Questa energia viene utilizzata per tutte le reazioni cellulari, ivi comprese quelle anaboliche (biosintesi). (Le sostanze complesse assunte con l’alimentazione o immagazzinate come riserva energetica sono demolite e degradate fino a generare prodotti di rifiuto. L’energia ricavata da questo processo può essere impiegata dalla cellula in diversi modi, per es. per compiere lavoro utile, prevalentemente di tipo chimico, elettrochimico e meccanico.) 2. Convertire i nutrienti in molecole utili per la cellula (Es. a partire dalle vitamine si producono i coenzimi. In genere queste trasformazioni richiedono il consumo di parte dell’energia ricavata dalla degradazione dei nutrienti e delle riserve energetiche.) 3. Sintetizzare macromolecole e polimeri a partire dai precursori(molecole più semplici). (Anche in questo caso i processi di biosintesi implicano il consumo dell’energia metabolica). Le reazioni metaboliche sono lente e vengono quindi catalizzate da enzimi che garantiscono lo svolgimento delle reazioni in tempi molto rapidi senza modificare l’equilibrio delle reazioni stesse. 1. Fotoautotrofi= piante, alghe e alcuni batteri 2. Chemioautotrofi= alcuni batteri litotrofi 3. Fotoeterotrofi= alcuni rari tipi di batteri 4. Chemioeterotrofi=animali, la maggior parte dei funghi, dei protisti e dei batteri GLUCOSIO COME FONTE DI ENERGIA Nel processo di energia cellulare il glucosio(monosaccaride) è il principale combustibile. In tutti gli organismi viventi, la demolizione della molecola di glucosio ha inizio con la GLICOLISI, una via metabolica che, attraverso una serie di reazioni, converte il glucosio in piruvato(molecola a tre atomi di carbonio). ● Se la glicolisi si svolge in condizioni anaerobiche si ha la fermentazione,un processo che porta alla demolizione incompleta della molecola di glucosio. Il piruvato ottenuto dalla glicolisi viene infatti trasformato come acido lattico (fermentazione lattica) ed etanolo (fermentazione alcolica) che sono ancora ricchi di energia. La fermentazione produce una quantità di energia nettamente più bassa rispetto alla respirazione cellulare. ● Se la glicolisi si svolge in condizioni aerobiche si ha la respirazione cellulare,ossia l’insieme dei processi metabolici con cui le cellule contengono energia attraverso la scomposizione di nutrienti in molecole più semplici. è un processo che porta all’ossidazione completa delle biomolecole combustibili. La glicolisi è la principale via metabolica attraverso cui la maggior parte degli organismi demolisce la molecole del glucosio allo scopo di trarne energia. Dal punto id vista chimico, la glicolisi determina una parziale ossidazione del glucosio: da una molecola a 6 atomi di carbonio si ottengono 2 molecole di piruvato a tre atomi di carbonio. Il processo si accompagna alla riduzione di due molecole di NAD+ e NADH e fornisce l’energia necessaria per formare due molecole di ATP. La glicolisi è la via di degradazione del glucosio (a 6 atomi di C) a piruvato (a 3 atomi di C). ● In condizioni anaerobiche, il piruvato sarà ridotto ad acido lattico (fermentazione lattica). ● In condizioni aerobiche, il piruvato sarà usato per generare acetil-CoA (a due atomi di C) che entrerà nel ciclo di Krebs. Le fasi della glicolisi: Le reazioni della glicolisi sono organizzate in due fasi principali: 1. La fase di preparazione,in cui viene investita l’energia di 2 ATP per generare il fruttosio 1,6- bisfosfato. 2. La fase di recupero energetico ,in cui si generano due piruvato e si producono 4 ATP. CICLO DI KREBS ( fotosintesi clorofilliana)La fotosintesi clorofilliana è un processo biochimico che permette di sintetizzare composti organici utilizzando energia luminosa e fonti di carbonio inorganico. La luce viene catturata tramite la clorofilla e trasformata in energia chimica, la quale viene utilizzata per sintetizzare molecole di glucosio a partire dall’anidride carbonica prelevata dall’atmosfera.Durante il processo viene liberato ossigeno. Questa via metabolica è presente negli eucarioti fototrofi come piante e alghe verdi, così come i alcuni procarioti che contengono la clorofilla. In altri batteri avviene invece la fotosintesi anossigenica, la quale si serve di pigmenti diversi dalla clorofilla (chiamate batterioclorofille) e non produce ossigeno tramite la fotolisi dell’acqua (H2O), ma utilizza altre fonti di elettroni come l’acido solfidrico (H2S), i nitriti (NO2-), il ferro (Fe 2+), o altri composti. Negli eucarioti la fotosintesi viene attuata all’interno di organelli cellulari, i cloroplasti. La reazione netta della fotosintesi clorofilliana è: 6CO2+ 6 H2O+ Luce -> C6H12O6 (Glucosio)+ 6 O2 La fotosintesi clorofilliana si svolge in 2 fasi distinte: 1. La fase luminosa della fotosintesi avviene nelle strutture dei cloroplasti chiamate tilacoidi. Essa consiste in una catena di trasporto degli elettroni che sfrutta la luce (fotoni ) per produrre energia sotto forma di molecole di ATP e potere riducente sotto forma di molecole di NADPH (entrambi verranno utilizzati durante la fase oscura). 2. Il ciclo di Calvin detto anche ‘fase oscura della fotosintesi clorofilliana avviene nello stroma(=fluido che si trova nella parte interna di un cloroplasto) del cloroplasto ed effettua la conversione del carbonio inorganico presente nell’anidride carbonica in molecole di carbonio organico, come il glucosio.
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