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Percorso tematico maturità sulla frammentazione dell'io, Collegamenti Interdisciplinari di Italiano

Percorso tematico maturità liceo linguistico a.s 2021-2022

Tipologia: Collegamenti Interdisciplinari

2021/2022

Caricato il 19/01/2023

francesco.palmieri23
francesco.palmieri23 🇮🇹

4.4

(13)

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Scarica Percorso tematico maturità sulla frammentazione dell'io e più Collegamenti Interdisciplinari in PDF di Italiano solo su Docsity! LA FRAMMENTAZIONE DELL’IO FILOSOFIA — Freud + Kierkegaard Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento si sviluppa nella letteratura, nella filosofia e nell'arte il tema dell'irrazionalità, della frammentazione e della crisi dell'io, si inizia a comprendere che l'essere è frammentato assistendo ad una conseguente crisi dell'identità nell'uomo. Il contesto storico ha contributo alla crisi interiore dell’uomo — Il 900 è un secolo segnato da due catastrofiche guerre mondiali + conflitti sociali violenti + genocidi + regimi dittatoriali e totalitari. In questo contesto: • Bergson— fa una distinzione tra tempo cronologico e tempo vissuto. Il tempo cronologico è il tempo come realmente scorre. Il tempo vissuto dipende dalle esperienze personali di ognuno e come lo percepiamo nella mente. • Einstein — scopre la teoria della relatività ossia che il tempo e lo spazio sono relativi. Quindi non soltanto l’io è frammentato ma anche il mondo che lo circonda. • Freud — con i suoi studi porta alla luce la tematica sulla psicanalisi e la sua teoria della frammentazione dell'io che lo suddivide in diverse sfere: Teoria della frammentazione dell’io - Prima topica L’Io non è unitario e pienamente cosciente ma si compone di strati, come un iceberg una è parte nascosta alla vista. ● Conscio: è ciò di cui siamo consapevoli, abbiamo accesso solo a questo. ● Inconscio: contiene desideri, pulsioni e vergogne che non ammetteremmo mai a nessuno tantomeno a noi stessi, sono censurate attraverso un meccanismo di rimozione dall’io conscio (es. desideri immorali). Tuttavia sussistono e non smettono di avere effetto sulla parte conscia. ● Preconscio: a metà tra conscio e inconscio ricordi momentaneamente inconsci ma con un uno sforzo di attenzioni possono divenire coscienti. Seconda topica (topica da topos luogo) Spiega un’altra serie di nozioni ma la seconda non sostituisce la prima e non la nega. Ognuna è sia conscia che inconscia. Divide l’io in: - ES = parte di noi dove elaboriamo e tratteniamo tutte le passioni pulsioni senza tener conto dei principi della logica quindi anche contrastanti, vanno contro morale e primo principio della logica di non contraddizione e al di fuori della linea temporale, in quanto comprendono anche quelli sviluppati nell’infanzia come sentimento verso i genitori che passa da amore incondizionato a critica. Coscienza sta nel riconoscere contraddittorietà e agire verso la correttezza. - SUPER-IO = esatto contrario dell’ES che ha bisogno di un bilanciamento. Ideale di perfezione morale, si tratta dell'introduzione dei principi morali impartiti dapprima dai genitori poi da insegnanti. Si radicano nella mente e compongono morale interna a partire da quella esterna. In parte super-io è conscio perché consapevole e spiegabile ma anche inconsapevole perché a volte ci sentiamo legati a determinati comportamenti che riteniamo giusti ma senza sapere perché. - IO = parte che media tra irrazionali pulsioni e estrema moralità di ES e SUPER-IO. IO è precario e può mutare le sue tendenze verso una o l’altra parte nel corso della vita. Freud cancella la linea netta tra normalità e patologia: secondo lui avendo tutti la stessa struttura mentale siamo colpiti da questa lotta tra parti e abbiamo equilibri precari. Ci sono persone in cui ciò viene gestito meglio e altre in cui per motivi di storia personale o di gestione peggiore ci riesce peggio e manifesta ciò che la società chiama patologia. Tra i precursori di questa ideologia troviamo Kierkegaard che muove una critica all’io sulla base dei limiti dell’individuo. Uno di essi è posto in relazione al mondo esterno dove l'io si trova davanti alla possibilità di scegliere tra il bene e il male, consapevole del rischio di errore in ogni scelta. Un altro limite dell'individuo sta nel rapporto con se stesso che si manifesta con il sentimento della disperazione. Inoltre nell'opera "Aut-aut" descrive i primi due stadi dell'esistenza che sono due alternative inconciliabili tra loro e che quindi conducono l'uomo a fare una SCELTA. Scegliere per Kierkegaard significa formare la propria personalità, ed è proprio il dover scegliere tra infinite possibilità che conduce l'uomo al sentimento dell'angoscia che può essere superato solo grazie alla fede. ITALIANO — Pirandello: il Fu Mattia Pascal + Uno, nessuno, centomila. Calvino: Il visconte dimezzato. Italo Svevo. Nei primi anni del Novecento il tema della frammentazione dell'io si diffuse a tal punto da influenzare il pensiero di molti letterati come ad esempio Luigi Pirandello. Secondo la concezione pirandelliana, la vita è un flusso spontaneo e inarrestabile che le convenzioni, i ruoli, i doveri e le abitudini della società ci costringono a bloccare in “forme”. Questo contrasto tra "vita" e "forma" genera la crisi d'identità e la dissociazione dell'lo. Costretto a vivere nella "forma", l'individuo non è infatti più inteso come unità ma è ridotto a maschere, che ognuno di noi indossa a seconda del contesto in cui ci troviamo.   In particolare ci sono tre romanzi che esprimono questa concezione: 1 - Il fu Mattia Pascal (1904) di Pirandello che narra di: Mattia Pascal, un bibliotecario che un giorno fugge di casa e va a Montecarlo. Sulla via del ritorno legge su un giornale la notizia della sua morte — i suoi parenti l’hanno riconosciuto nel cadavere di un suicida vicino al suo paese. Mattia decide di sfruttare la situazione e di costruirsi una vita libera (si stabilisce a Roma e cambia nome, diventando Adriano Meis). Ben presto però si rende conto che la sua è una libertà illusoria e che in realtà si trova in una situazione ancora più amara della precedente (non può portare a termine nessun progetto in quanto non c’è nessun riconoscimento burocratico della sua identità). Torna allora a casa ma scopre che neanche lì c’è ormai più posto per lui: rimanendo quindi spaccato tra il suo io passato e quello presente, senza poter essere né l ’ uno né l ’ altro . L’esperienza di Mattia Pascal mette in evidenza l’incapacità umana di liberarsi dalle maschere che la società impone all’uomo e l’immobilità della propria condizione: Mattia Pascal è un uomo scisso, sdoppiato, che sente di essere solo uno spettatore estraneo della vita e continua la sua esistenza sentendosi sperduto, solo, senza casa, senza meta. 2 - “Uno, nessuno, centomila” (1925) in cui Pirandello tratta il tema della “scomposizione della personalità”. Il protagonista Vitangelo Moscarda vive inizialmente una vita tranquilla. All’improvviso questa tranquillità viene turbata da un’osservazione della moglie sul suo naso, con la quale Moscarda si rende conto che la propria immagine di sé non corrisponde all’immagine che gli altri hanno di lui. Questa presa di coscienza provoca delle reazioni a catena: Moscarda perde le certezze di sé, sui rapporti con gli altri, sul mondo e comincia a comportarsi in modo stravagante. La moglie lo lascia, e i soci in affari iniziano a considerarlo pazzo. Moscarda scopre di non conoscersi, di non essere “uno” (ovvero chi credeva di essere) ma “centomila” (uno per ogni persona che conosce) e perciò finisce per essere “nessuno”. Alla fine del romanzo, va a vivere in un ospizio finalmente in pace con sé stesso — mostrando quindi che l’unico mezzo per liberarsi dalla forma è la follia. 3 - Parlando di Italo Svevo, nonostante lo scetticismo riguardo il valore terapeutico della psicanalisi freudiana con cui viene a contatto attraverso il cognato che va in analisi da Freud stesso, riprende alcune delle implicazioni teoriche del suo pensiero tra cui il ruolo preponderante dell’inconscio nel determinare i comportamenti individuali, l’incapacità dell’uomo di Molly is thinking about his adolescence, when she lived in Spain and she has thoughts about these times while she’s laying in her bed She thinks about people that were part of her adolescence, how hot it was (she had to wear an helmet, the Spanish girls, the fowl market and the people coming from every part of the world to buy things, a girl called Ronda who used to kiss his boyfriend) In the last part, she starts talking about her husband Leopold, she remembers her first sexual intercourse described quite in detail-, her saying yes is not just her consent to the physical approach but also a global yes towards the acceptance of reality and life, it is repeated because it has this metaphorical meaning In the novel, Leopold is a kind of modern antihero because his wife cheats on him and he’s aware but he accepts life the way it is without any particular strong reaction, not able to escape this psychological paralysis. SPAGNOLO — Unamuno:Niebla. Pío Baroja: El árbol de la ciencia. El filósofo y escritor español Miguel de Unamuno trata el tema del desdoblamiento del yo en su obra. El es uno de los escritor mas importantes de la Generación del 98. En su obra, el trata de la preocupación por la mortalidad y de la fe individual y personal que lleva el hombre a una crisis porque por un lado necesita Dios para afirmarse, por el otro es un ser racional y no puede creer ciegamente en Dios. Su filosofía es antropológica porque pone el hombre al centro de todo y también vitalista porque quiere construir una filosofía cerca de la vida cotidiana y trata de las experiencias humanas. El tema del desdoblamiento del yo lo podemos ver en Vida de Don Quijote y Sancho (1905) donde tenemos un enfoque en la figura del Quijote y se habla de distinción entre personaje y persona (sanchificación de Don Quijote y quijotización de Sancho Panza) Otra obra donde encontramos esto tema es Niebla en la que encontramos un desdoblamiento entre la figura del autor Unamuno y la del protagonista Augusto Pérez. De hecho en el capítulo 31, hay un diálogo entre ambos en el que: Pérez le dice a Unamuno que quiere suicidarse yel autor se lo impide porque es sólo un producto de su imaginación y no un hombre de carne y hueso, pero Augusto le responde afirmando que es un hombre de verdad y cuestionando la existencia del autor. Surge así una dicotomía entre las dos figuras de autor y personaje. Pío Baroja también trata de la crisis interior del hombre, y lo hace en su obra cumbre El árbol de la ciencia. El es un novelista muy importante, que viaja mucho en toda su vida y se caracteriza por su escepticismo y su hastío hacia el genero humano, él considera el hombre como un animal cruel pero no obstante eso da importancia a los marginados y a los problemas de España. El árbol de la ciencia es una historia de desorientación existencial y inadaptación humana, que cuenta la vida de Andrés Hurtado, reflejo de la vida de Pio Baroja mismo, un hombre perdido en una vida sin sentido que lleva a continuos desengaños Dividida en 7 partes que suman 53 capítulos pero, interiormente, se divide en 2 etapas de la vida de Hurtado - 2 primeras partes — dedicadas a la formación del protagonista, su familia y estudios. - Tercera parte — estudia medicina (como Baroja) pero el contacto con los enfermos lo deprime mucho. Aparece Lulú, mujer que luego influirá mucho en él. Muerte de su - hermano — lo lleva hacia el escepticismo ante la ciencia. Cuarta parte — separa las 2 etapas de la obra: es un diálogo con su tío donde - debaten el problema del árbol de la vida y el de la ciencia - Quinta y sexta — Andrés conoce la ciudad de Alcolea (pueblo manchego) y Madrid Séptima — se casa con Lulú (empieza a tener cierta paz, pero no completa). Después ella se muere y también su hijo — única salida es el suicidio. FRANCESE — Rimbaud : lettre du voyant. Proust Le poète symboliste Arthur Rimbaud écrit une sortie de testament poétique appelée Lettre du Voyant où il parle d’une dérèglement de sens que lui permet d’entrer dans une autre réalité où se n’est pas lui qui parle mais un autre ; il s’agit d’une lettre écrite à un ami et à son professeur sur sa profession de foi poétique, un texte capital où un jeune homme affirme qu’il faut renouveler l’inspiration poétique → le poète doit chercher du nouveau et donc il doit se faire voyant pour entre en contact avec l’univers, dans cette façon il peut conduire l’humanité vers le vrai progrès Il s’agit d’une révolution de l’œuvre pour le langage et le rapport du poète avec l’œuvre même : il refuse avec violence la poésie subjective parce que le poète ne doit pas exprimer sois même avec le langage mais, au contraire, le langage doit s’exprimer avec le poète qui n’a plus la capacite de contrôle (il s’agite d’un autre homme dans l’univers de mots « Je est un autre » : division entre homme-homme et homme-poète) Nous avons parlé avec Svevo d’un voyage introspective de l’homme qui découvre soit même à travers les souvenirs et aussi change la perception des évènements dans sa vie. A cet égard on peut parler de Marcel Proust, maitre novateur du roman moderne qui fait de la littérature le moyen d’introspection des sentiments plus intimes et profonds. Il écrit une seule grande œuvre, À la recherche du temps perdu, divisée en sept romans ; le protagoniste est celui qui raconte, Marcel, qui fait sa propre autobiographie (pas Proust même s’il y a de ressemblances) conduisant le lecteur dans les différents milieux qu’il a fréquenté, de la bourgeoisie à l’aristocratie et en faisant une recite de sa vie il essaye de trouver l’immortalité et de vaincre le temps. Il s’agite de l’itinéraire d’une conscience et la recherche de son identité, seulement à la fin il découvre la vérité → la vie trouve sa signification grâce à l’art e à l’écriture qui fixe le passé La recherche de la vérité et de l’identité exige que l’on se tourne vers le passé mais il y le temps qui abolit et change tout, surtout le « moi » qui évolue sans cesse Pour retrouver la vérité dans les émotions il fait recours à la mémoire involontaire et il expérimente les intermittences du cœur : à travers une sensation il a un souvenir d’émotion qui lui fait comprendre une émotion qu’il n’avait pas compris profondément. Il suivre la théorie de Freud et la théorie de Bergson (primauté de l’intuition sur l’intelligence) - division entre temps abstrait, le temps mécanique qui contredit l’idée de création (toujours le même) et le temps vécu, le temps personnel de l’individu qui change toujours et donc qui veut utiliser Proust La science et la théorie de la relativité ont une influence sur la littérature de Proust, Svevo et Joyce - il y a la probabilité dans la réalité, on peut seulement décrire ce qu’est vrai mais pas les mécanismes parce qu’il y a seulement de probabilités, l’écrivain n’a pas de la confiance dans son écriture EDUCAZIONE CIVICA — art.32 + agenda 2030 obiettivo 3 + bonus psicologo 2022 Art.32 — Salute e benessere: si investe sempre di più sulla salute anche psicologica del cittadino. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Agenda 2030 Obiettivo 3 — Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Bonus psicologo 2022 — È stato introdotto a causa dell’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica causato dalla pandemia e dalla crisi socio economica. L’obiettivo è quello di contrastare tutte le situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress. EDUCAZIONE FISICA — lo psicologo nello sport La Psicologia dello Sport è lo studio dei fattori mentali e psicologici che influenzano e sono influenzati dalla partecipazione e dalla prestazione nello sport, nell'esercizio e nell'attività fisica e l’applicazione delle conoscenze acquisite attraverso questo studio che ogni giorno viene effettuato. Per avere delle ottime performance agonistiche non basta un duro allenamento fisico: una buona preparazione prevede anche di sviluppare quelle che sono le capacità e le abilità mentali dell’atleta e dello sportivo in generale. Lo psicologo sportivo non si occupa solo di alto agonismo e massime prestazioni ma dedica maggiore importanza allo sportivo come persona che sia di basso, di medio o di alto livello aiutandoli a superare momenti critici o migliorare aspetti specifici della performance Due aree di intervento sono quelle maggiormente indicate quando si fa riferimento ad uno psicologo dello sport:  Per migliorare la performance sportiva attraverso programmi dedicati di preparazione psicologica volti a migliorare la concentrazione e a strategie mentali efficienti  Per gestire lo stress che diventa una fonte di malessere dello sportivo
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