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Peter Behrens (1868-1940), Appunti di Storia Dell'architettura

Vita e opere Peter Behrens (1868-1940)

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 14/08/2021

riadamo
riadamo 🇮🇹

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Scarica Peter Behrens (1868-1940) e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura solo su Docsity! Peter Behrens L'architetto in questione ed il suo allievo Mies Van der Rohe, tra fine ‘800 e metà ‘900, hanno dato un potente contributo a quella che è la definizione della nozione di modernità come noi oggi la conosciamo e la utilizziamo Entrambi, attraverso la loro opera, compiono quelli che erano i pre- supposti dell'inizio ‘800, arrivando con Mies fino a metà ‘900, allungando di molto la fine del XIX secolo, la quale ipoteticamente non avviene nel 1899 Uno dei concetti fondamentali al quale tutti gli architetti dovrebbero far affidamento è proprio quello dell'incapacità di inventare un nuovo linguaggio: l'architetto non può inventare un nuovo linguaggio, difatti egli deve sempre utilizzare la lingua del presente, utilizzando vocaboli e forme che sono a sua disposizione nel presente, e quindi, come avviene l'invenzione di un nuovo linguaggio Come questi architetti continuano ad utilizzare il linguaggio degli ordini dell’architettura storica hanno una precisa consapevolezza della nozione di modernità, la nozione di forma e di spazio. L'architettura dell'800 è stata sempre inadeguata, incapace a tradurre in forma completa ciò che in quegli anni veniva pensato e scritto L'opera di Behrens ci aiuta a sondare quelli che sono i più profondi recessi nei quali avviene questa metamorfosi, facendo così fuoriuscire la farfalla della modernità da quello che era il bozzolo che rappresenta l'architettura dell’800 Questo processo avviene nei primi anni di formazione di questo grande architetto. Le modalità risultano ancora oggi però non completamente delineate, sopratutto per quello che riguarda i primi anni di formazione di Behrens, che sfuggono ad ogni possibile ricostruzione storica, in quanto egli estremamente restio a fornire informazioni sui primi anni della sua biografia Lo stesso Behrens si è sempre definito autodidatta; egli stesso infatti sottolinea il fatto di non aver avuto un maestro, il fatto che il percorso compiuto si svolge tutto dentro quello che erano le private letture e ricerche compite dal giovane Behrens, non percorsi istituzionali, di formazione Behrens sottolinea il fatto che non ha avuto scuole, curriculum formali, maestri, è stato un autodidatta, da solo ha trovato faticosamente una strada che l’ha portato a diventare uno dei più importanti architetti tedeschi dell'inizio del ‘900 Nello studio di Peter Behrens, inoltre, si è formata tutta la generazione degli architetti del movi- mento moderno, come Walter Gropius, Le Corbusier, Mies Van der Rohe, poiché era possibile compiere un tirocinio ed era ritenuto il più innovativo studio da frequentare All'inizio del ‘900, la Germania che aveva occupato un posto secondario rispetto alle potenze europee, che detenevano il primato (Inghilterra e Francia), inizia a consolidare e ad affermarsi come grande potenza industriale e Behrens diventa l’architetto che darà voce ai grandi industriali. Produceva architetture e si fa portavoce per l’AEG, per la Continental e la Mannersmann, grandi industrie. Industrie di base, per la quale produrrà non solo il prodotto, ma l’immagine, ciò che oggi chiamiamo l’identity corporation, l'immagine di una società Nei primi decenni del ‘900, in Germania, l'industria, la cultura si trovano a vivere una sorta di entusiasmo per gli incredibili successi raggiunti in un tempo così breve che portano ad un primato della Germania, tanto da far compiere al paese un terribile errore di sopravvalutazione delle forze che lo porterà al disastro della prima guerra mondiale Behrens nasce vicino ad Amburgo; egli ha un'infanzia molto problematica per ragioni familiari, il quale porterà Behrens a mantenere sempre un enorme riservo riguardo la propria origine Nel 1884 circa esprime il proprio desiderio di diventare un pittore; aveva la grande passione del disegno e difatti, dopo aver sostenuto un viaggio alla ricerca di una buona scuola, si iscrive in un'importante accademia di belle arti tedesca, la Karlshrue, dove insegna Friedrich Kallmorgen. Molto presto si trasferisce a Monaco dove diventa allievo di Kotschenreiter. Nel primo come nel secondo caso non abbiamo a anche fare con pittori di rango internazionale, bensì con pittori che conoscevano bene il loro mestiere È a Monaco che Behrens svolge il suo obbligo militare tra l'87 e l'88; nello stesso anno si trasferisce a Dusseldolf ed è per questo che egli non ha ancora una residenza fissa Si sposa nel 1890 a Monaco quando compie un importate viaggio in Olanda, dove stringerà amicizia con altri pittori, allora noti come ad esempio Josef Israel È Monaco in qualche modo la città che in quel momento rappresenta il luogo privilegiato di elezione per la propria residenza ed infatti vive in quello considerato il quartiere degli artisti Nel 1891 Behreens partecipa alla sua prima esposizione, al Glaspalast mostrando al pubblico una sua opera (non ci sono opere risalenti a peridoto prima, non sappiamo che tipo di pittura facesse, abbiamo solo la conoscenza di altri artisti) Glaspalast, era un po' il Crystal Palace tedesco, costruito pochi anni dopo, nel 1854, significativo per quanto riguarda le dimensioni, su due piani con 234 metri di lunghezza. Esso presenta un certo interesse perché rispetto al Crystal Palace era un'architettura che interpreta in maniera coerente l'uso del ferro, mentre, il grande transetto dell'altro edificio era in legno, quindi ancora con
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