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Frammenti di Petrarca: L'autobiografia in versi di un poeta laureato, Appunti di Italiano

Il canzoniere di francesco petrarca è una raccolta di poesie volgari, scritte in diverse occasioni e successivamente organizzate in sequenze narrative. L'opera presenta una grande dicotomia tra umiltà e superbia, con petrarca che si presenta come un grande poeta laureato. Composto di 366 testi, l'opera è divisa in rime in vita e rime in morte. Petrarca parla in prima persona, esprimendo un forte conflitto interiore e analisi personale. Si tratta di un'opera moderna e attuale per la sua esplicita espressione di 'io'. Il tema principale è l'amore per laura, che prosegue anche dopo la morte, e la ricerca di pace dopo i conflitti spirituali. Parole chiave ricorrenti sono 'errore', 'vergogna', 'vano', 'vaneggiare', 'guerra' e 'pace'. Petrarca persegue uno stile unilingue, alto e armonioso, con l'utilizzo di sonetti e canzoni.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 18/11/2019

andrearubagotti
andrearubagotti 🇮🇹

4.3

(183)

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Scarica Frammenti di Petrarca: L'autobiografia in versi di un poeta laureato e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! CANZONIERE Francisci Petrarche laureati poetae Rerum vulgarium fragmenta —-> frammenti di cose volgari, poesie sparse, che prima sono state scritte, per poi essere organizzati in sequenze narrative. Nel titolo originale stesso c’è una grande dicotomia, scissione. Il titolo lascia intendere uno stile umile, ma vi è un elemento di superbia, poiché egli si presenta come grandissimo poeta. L’opera è composta di poesie, i testi sono composti in momenti diversi, per poi essere organizzati in ordine cronologico al tempo dell’opera 2 tempi: • Scrittura • Ricomposizione Rerum vulgarium —-> egli decide di scrivere con il volgare —-> italiano nascente Poeta laureato —-> sottolinea il riconoscimento che gli è stato dato, e parlando di sé mette in evidenza la sua esperienza individuale, la sua esperienza di vita, che si trasforma in poesia. Gli studiosi contano ben 9 CANZONIERI dalla prima raccolta del 1342 all’ultima del 1374. L’autore continuava a revisionare e sistemare quest’opera con un processo di correzione ossessivo e sfibrante. Ciò comunica grande incertezza e volontà di perfezione anche nell’ambito della poesia. Si parla dell’amore per Laura, che prosegue anche dopo la morte. Egli la incontra in chiesa, proprio come Dante aveva incontrato Beatrice (elementi tipici della tradizione letteraria). Il sonetto di incipit indica il destinatario, parla con lui, fa un bilancio esistenziale e chiede comprensione ––––> sonetto di inizio in cui si chiede al lettore una CAPTATIO BENEVOLENTIAE. 366 testi ––––> divisi in • Rime in vita • Rime in morte Si conclude con una canzone alla vergine, nel corso della quale si chiede di essere liberati dall’amore terreno e si rifiuti tutto l’amore per Laura e ciò che è terrestre ––––> risposte di 2 tipi: • Petrarca aveva raggiunto infine quel livello di crescita spirituale a cui aspirava • C’è un’imitazione del modello dantesco che si conclude con il paradiso, l’incontro con Beatrice, con dio e la salvezza Pag. 421 - 426 TEMATICHE 1. L’autore dice “io” e parla in prima persona ––––> esplicita un forte conflitto, analisi interiore, esperienza personale del vissuto. Questo io esplicitato rende l’opera molto moderna e attuale. 2. Si esprime un contrasto tra amore e fede ––––> amore esplicitato con richiami alla donna, che non è più sentita come elemento che conduce a dio, ma come elemento che porta ad amare la terra. Della donna si ricordano gli incontri, i tempi, i luoghi, dunque c’è un’esperienza amorosa basata sulla MEMORIA ––––> porta ad avere dei ricordi di una storia condivisa (giorno del primo incontro, giorni e momenti felici, vedere il viso della donna che invecchia e cambia nel tempo, la consapevolezza che tutto ciò che è umano e bello, è destinato a svanire). CONSAPEVOLEZZA ––––> del divenire del tempo e della caducità delle cose materiali ––––> Laura alla fine ha i segni della vecchiaia e non è più attraente come da giovane. PAROLE CHIAVE Parole ripetute con insistenza • ERRORE ––––> nel sonetto proemiale, ripete continuamente di aver fatto un errore e chiede ai lettori di giustificarlo. Utilizza il “voi” ––––> tutti coloro che ascoltano ciò che lui sta per raccontare. Afferma poi che l’innamoramento è un errore giovanile ––––> riguardando l’esperienza in tempi prossimi. • VERGOGNA ––––> c’è consapevolezza del fatto che tutti abbiano parlato del suo innamoramento ––––> Petrarca si vergogna del fatto che tutti ne parlino • VANO ––––> v. 6 vane speranze e van dolore ––––> aggettivo che richiama l’inconsistenza di tutto ciò che è terreno, non destinato a durare. • VANEGGIAR ––––> verbo di colui che insegue le cose vane (materiali) • GUERRA ––––> richiama la tempesta, la fatica, il senso metaforico del poeta che sta combattendo contro se stesso con istanze opposte. L’immagine della guerra è unita a quella della tempesta, a quella della barca che è in mezzo alle onde • PACE ––––> è unita all’immagine del porto, della quiete, dove la barca passa dopo aver sperimentato la tempesta ––––> serenità che l’amore va cercando dopo tutti questi conflitti spirituali. SCELTE STILISTICHE Petrarca persegue una modalità compositiva OPPOSTA rispetto a quella di dante. Dante ––––> plurilinguismo, rime aspre, rime comiche, rime alte ––––> sperimentalismo Pag. 421 - 426
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