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Piano socio-culturale tra fine 1800 e inizio 1900, Appunti di Storia

Analisi dell'apogeo della borghesia, della seconda rivoluzione industriale, del socialismo, della chiesa cattolica, della società di massa e dell'imperialismo nell'Ottocento

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 04/12/2019

littlelittlelisa
littlelittlelisa 🇮🇹

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Scarica Piano socio-culturale tra fine 1800 e inizio 1900 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Piano sociale culturale europeo tra fine ottocento e inizio novecento      L’apogeo della borghesia    La seconda metà dell’ottocento vede uno sviluppo del capitalismo e con esso un’espansione della  classe sociale borghese. Borghese in un linguaggio marxista è chi detiene i mezzi di produzione,  le fabbriche, le aziende, le manifatture. Alla classe borghese si oppone il proletariato, tutti coloro  che non detengono i mezzi di produzione. I borghesi si possono anche definire coloro che  lavorano nel commercio, industria e i lavori del settore secondario e terziario.   Già l’Illuminismo era un movimento borghese, nel quale l’aristocrazia inizia a perdere il suo  potere.   La borghesia si divide in  1. Medio borghesia, avvocati, medici, giornalisti  2. Bassa borghesia, piccoli commercianti   3. Alta borghesia, banchieri, industriali, grandi proprietari terrieri.   La borghesia è accomunata dalla mentalità, centrata sulla volontà di arricchirsi. Altri valori sono  l’individualismo (si arricchiscono anche a discapito degli altri), l’uniformità (che si impone in tutti i  campi, nella moda, nei comportamenti (il buon padre di famiglia, la moralità di facciata, il cercare  di mostrare la sua ricchezza e la sua famiglia, i viaggi frequenti come simbolo della libertà  economica borghese)), la rispettabilità e il decoro sociale (etichetta impeccabile, morale  vittoriana).  Un’altra espressione della borghesia sono le città, luogo di produttività e migliori e rinnovati  rispetto al passato. La poverta imperante dei secoli precedenti viene diminuita, si diffondono gli  spazi verdi, i cimiteri vengono spostati, le strade vengono pavimentate, si creano i marciapiedi, le  città diventano elettrificate e c’è una risanamento secondo principi gerarchici: l’altra borghesia  vive nei palazzi del centro, la media e la bassa vivono negli appartamenti circondari al centro e in  periferia ci sono i proletari. Nascono anche i grandi magazzini e le esposizioni universali, fiere in  città diverse in cui vengono messe in evidenza le innovazioni tecnologiche. Sono espressioni  borghesi, perchè mettono in vetrina la creatività borghese e il miglioramento della società, e  diventano strumento di lotta tra i paesi, facendo a gara per le migliori innovazioni. L’esposizione  universale di Parigi nel 1855 è una delle più famose.   Un’altra caratterisica è il positivismo, nella seconda metà dell’Ottocento il clima culturale he si  respira in europa non è più prettamente romantico ma positivista. Il positivismo è una corrente  filosofica storica di pensiero che si basa sul culto della scienza e del progresso. La scienza può far  proredire all’infinito l’umanità. Porta ottimismo a livello sociale: la scienza porterà l’umanità ad  essere perfetta. Espressione del positivismo è Darwin, che nel 1859 pubblica “L’origine delle  specie” e la teoria evoluzionistica inizia a circolare. Lamarc sosteneva che gli animali si evolvono  perchè si sforzano, Darwin scopre che l’evoluzione delle specie è data dai diversi fattori:   l’ereditarietà dei caratteri genetici, per una mutazione genetiva un individuo viene avvantaggiato  rispetto agli altri membri del gruppo e ciò gli permette di avere più probabilità di vuta e quindi di  riproduzione  l’ambiente, che esercita una pressione evolutiva, le specie che si adattano meglio sopravvivono.  la lotta per la vita, una lotta per le risorse in cui le specie e gli animali che sono piu forti hanno un  vantaggio sugli animali più deboli.   Darwin inizia a teorizzare il fatto che l’uomo non sia una creatura superiore rispetto agli altri esseri  viventi ma che abbia un antenato comune con le scimmie. Darwin con la scienza è in grado di  mostrare la verità all’uomo, aspetto tipico del positivismo: la potenza della scienza contro  l’oscurantismo religioso. Darwinismo sociale, alcuni filosfoi interpretano in maniera faziosa il lavoro  di Darwin e spostano la lotta per la vita sul piano politico-sociale: gli stati e i popoli devono lottare  tra di loro e solo il più forte riuscirà a vincere. Gli stati inizieranno a combattere tra loro con l’idea  che il più forte dovrà vincere sul più debole. Nel corso del novecento Paul Ricoeur parlerà delle  tre ferite al narcisismo umano recuperando il lavoro di Darwin. L’umanità è narcisita e pensa che  sia superiore a tutto il resto del mondo, dandoci un ruolo di centrale importanza nell’universo.  Secondo Ricoeur ci sono state tre ferite al narcisismo umano nel corso della storia:  La rivoluzione copernicana/scientifica, la terra non è al centro dell’universo   Il darwinismo, l’uomo non è una creatura superiore e privilegiata ma deriva dagli animali  Freud, che scopre l’inconscio, luogo della psiche inconoscibile e che governa gran parte delle  nostre azioni. Ci sono pulsioni, traumi, desideri interno che non sappiamo di avere e che non  conosciamo ma che controllano la nostra vita. Di conseguenza in verità non siamo creature  razionali veramente padroni dei nostri comportamenti e decisioni.     Seconda rivoluzione industriale    È caratterizzata dal progresso tecnologico e coinvolge lo sviluppo scientifico, a differenza della  prima nella quale si imponeva l’industria.  Sono 4 i simboli di questa fase  L’elettricità, Thomas Edison inventa la lampadina elettrica a fine ottocento e le città e le case si  elettrificano  L’automobile, Henry Ford produce il primo modello di automobile, la ford model T, ed è il  prodotto perfetto per la borghesia, essendo il mezzo privilegiato per mostrare la propria  ricchezza. Con il tempo la macchina sostituisce il treno.   La catena di montaggio, è un nuovo sistema di lavoro che si inventa sempre grazie a Ford, su un  lungo nastro ogni lavoratore si occupa di una singola parte del processo produttivo. È un lavoro  lungo, ripetitivo e alienante, per cui si perde umanità e creatività. La manodopera è poco  qualificata e il guadagno è massimizzato perchè la produzione è più veloce.   Tempi moderni (1936) è un film di Chaplin che mette a nudo i difetti della catena di montaggio e  la ridicolizza. Montaggio intellettuale: immagini che non c’entrano con il film ma vengono  paragonate all’immagine successiva del film (caproni-massa dei lavoratori).   Mostra come anche a livello fisico la catena di montaggio porti dei disagi.   Il petrolio, che inizia ad essere una delle principali fonti energetiche, carbone viene sostituito del  petrolio, con aziende come quella di Rockfeller.     L’evoluzione del socialismo    Il socialismo è la corrente politica e filosofica dell’Ottocento, nel quale si crea il problema degli  operai. Il socialismo si presenta come una forma di libertà politica e esistenziale per gli oppressi.  Viene inventato da Marx.   La prima forma del socialismo si ha con la Prima Internazionale, il punto di riferimento dei  lavoratori di tutta Europa e in cui partecipano principalemnte i lavoratori europei. Alla prima  internazionale partecipano marxisti, socialisti e anarchici. Gli anarchici sono giudati da Mikail  Bakunin e sostengono che ad opprimere i popoli non vi sia una classe sociale in particolare, come  lo è con la borghesia con marx, ma lo stato, principale fonte di oppressione e schiavitù.  L’obiettivo di Bakunin è quello di dar vita a una rivoluzione per annullare lo stato. Dopo  l’annullamento dello stato si mettono delle regole per un vivere pacifico. Di conseguenza Bakunin  non si rivolge solo agli operai ma a tutta la massa. Secondo Marx non sono i contadini a doversi  ribellare, ma la classe operaia.   Marx e Bakunin litigano e fanno fallire la prima internazionale (1872-1876). Viene creata una  seconda internazionale nel 1889, Marx e Bakunin ormai sono morti. La differenza con la prima e  che non è un’assemblea i lavoratori ma tutti i socialisti di europa, quindi politici e partiti.  Stabiliscono delle linee guida per migliorare le condizioni di lavoro all’interno dei singoli stati.  Grazie alla seconda internazionale gli operai riescono ad ottenere alcuni diritti, come la giornata  lavorativa di 8 ore, la giornata dei lavoratori del 1 maggio (in ricordo dello sciopero femminista  delle donne socialiste).   I partiti socialisti mettono in discussione imperialismo e colonialismo, considerati forme di  capitalismo e sfruttamento.  
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