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Pianto Antico Carducci, Appunti di Letteratura Italiana

spiegazione Pianto Antico Carducci

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 04/01/2020

francesca0611
francesca0611 🇮🇹

4.4

(6)

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Pianto Antico Carducci e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! L’aggettivo “antico” che accompagna la parola “pianto” sta a significare che la perdita di un figlio è un dolore universale, che si diffonde allo stesso modo in ogni tempo e in ogni spazio. La lirica appare piuttosto essenziale, semplice e lineare nello stile. La tematica affrontata è il rapporto (anche questo universale perché accomuna ogni uomo) tra la vita e la morte. La prima, simboleggiata da immagini luminose e chiare, e l’altra, caratterizzata da elementi oscuri che esprimono la desolazione e la sofferenza della perdita. Nelle prime due strofe di “Pianto antico” prevalgono gli elementi vitali: il bimbo, figlio del poeta, cerca di raccogliere il melograno dall’albero con la sua piccola mano. Questo frutto dal colore rosso vermiglio rappresenta la resurrezione, la rinascita e la fertilità (era un simbolo utilizzato spesso anche dagli artisti nelle loro opere pittoriche). Poi il poeta si sofferma a descrivere l’orto solitario, le cui piante vengono nutrite con il calore del sole e fioriscono nel mese di giugno. Nella terza strofa il poeta introduce una similitudine: lui stesso si paragona ad una pianta il cui unico fiore è morto e per questo si sente arida e inutile. Carducci è molto bravo a descrivere la solitudine e la sofferenza di un padre che perde il suo unico figlio. La strofa che chiude la lirica è molto triste: il Carducci pensa a suo figlio Dante che è sepolto sotto la terra dove il sole non può raggiungerlo per riscaldarlo con i suoi raggi e restituirgli la vitalità e l’allegria infantile. Con questa immagine il poeta sottolinea che la morte è una condizione estrema dalla quale, purtroppo, non si torna indietro. L’albero a cui tendevi La pargoletta mano, Il verde melograno Da’ bei vermigli fior, Nel muto orto solingo Rinverdí tutto or ora E giugno lo ristora Di luce e di calor. Tu fior de la mia pianta Percossa e inaridita, Tu de l’inutil vita Estremo unico fior, Sei ne la terra fredda, Sei ne la terra negra; Né il sol piú ti rallegra Né ti risveglia amor.
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