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Picasso, biografia e opere, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Riassunto della biografia e delle opere più rilevanti di Pablo Picasso, elencate e descritte periodo per periodo. Nascita de cubismo e le sue varie fasi con riassunto finale

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 21/04/2020

aurorauro
aurorauro 🇮🇹

4.4

(20)

6 documenti

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Scarica Picasso, biografia e opere e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Picasso 1 Pablo Ruiz y Picasso nasce nel 1881 a Malaga, in Spagna, e muore nel 1973 in Francia a 92 anni. La sua vicenda umana e artistica si presenta all’insegna della dismisura: luoghi, esperienze e relazioni umane compongono un’esistenza caleidoscopica che si dispongono nell’arco di un secolo. Dal punto di vista creativo abbiamo circa 20.000 opere che coinvolgono l’intero campo delle arti visive, perché si dedicò: alla pittura, alla scultura, al disegno, all’incisione, alla ceramica e questo dimostra che fu uno sperimentatore per tutta la sua vita. Nel ​1881​ nasce a Malaga, il padre era un professore di disegno che si accorse subito dell’inclinazione straordinaria del figlio per la pittura e per il disegno. Già nell’88 e nell’89 comincia a dipingere con il padre. 1895​ la famiglia si trasferisce a Barcellona dove Picasso si iscrive alla scuola di belle arti dove insegnava il padre; venne subito ammesso alle classi superiori proprio perché i maestri si accorsero del suo talento eccezionale. Famosa la sua frase che disse da vecchio “​A 13 anni dipingevo come Raffaello ma ci ho messo tutta la vita a dipingere come un bambino​” 1896​ a 15 anni ha il suo primo studio a Barcellona. 1997​ a 16 anni i fratelli del padre lo aiutano economicamente per far studiare Pablo a Madrid. Supera l’esame di ammissione al corso superiore dell’Accademia Reale di San Fernando a Madrid ma lo abbandonerà dopo pochi mesi, perché Pablo preferisce studiare e copiare i grandi maestri del passato al museo del Prado. Ed è in questo periodo che adotta il cognome della madre come nome d’arte, perché come possiamo notare nella biografia il padre si chiamava José Ruiz Blasco; sceglie il cognome della madre perché veniva chiamato spesso così ed era più sonoro di Ruiz. Nel ​1899​ è di nuovo a Barcellona e frequenta il bar “I quattro gatti” (​Els Quatre Gats​) (l’equivalente del Café Guerbois impressionista), luogo d’incontro di artisti e intellettuali, dove incontra Carlos Casagemas. Questo tipo sarà anche suo segretario e rimarranno legati tutta la vita (finché Casagemas non si suicida) è in questo locale che conosce le opere di Toulouse Lautrec, esegue illustrazioni per giornali, fa le sue prime acqueforti. Questa conoscenza dei pittori parigini lo porterà a decidere insieme a Casagemas di fare il suo primo soggiorno a Parigi. 1900​, si installa con Carlos in uno studio a Barcellona e a ottobre partono insieme per Parigi. Qui ha l’opportunità di ampliare la conoscenza delle opere di artisti francesi di cui aveva sentito parlare come Degas, Toulouse Lautrec, Cezanne, Degas, Bonnard, ecc. Sente l’esigenza di andare a Parigi perché nonostante la vivacità culturale di Barcellona, Parigi lo attraeva in quanto rimaneva la capitale artistica dell’Europa di quel tempo. Infatti in quegli anni Monet, Renoir, Pissarro, Gauguin, Cézanne erano ancora vivi (Van Gogh no, lol). Furono soprattutto Degas e Toulouse Lautrec a ispirarlo. “​La bevitrice di assenzio​” suggerisce bene l’atmosfera dei locali frequentati da Picasso a Barcellona, ma soprattutto ci mostra come il giovane artista si fosse avvicinato alle correnti post impressioniste francesi. Tematiche Ritroviamo le tematiche viste in Toulouse Lautrec e Degas c’è una donna sola, seduta davanti al proprio bicchiere, quindi un soggetto già utilizzato da Degas. Tecnica Inoltre presenta già un taglio più aspro, le mani sono allungate, disegnate con linee nervose. Abbiamo però l’influenza espressionista nel colore: i tocchi violenti del colore portano questa donna in una dimensione chiaramente espressionista. Il periodo blu 1901-1904 1901​ Casagemas si suicida a Parigi. Era impotente e si innamora di una donna, potendole offrire solo amore platonico. A un certo punto le spara ma lei sopravvive, allora decide di spararsi dicendo “questa volta lo faccio per me”. A questo punto comincia il suo​ periodo blu​: “​cominciai a dipingere in blu quando riconobbi che Casagemas era morto​”. Blu perché gli sembrava adatto a rendere il suo sentimento di dolore e di cordoglio, lo utilizzerà per quattro anni. In questo La dominante blu comincia ad assumere toni caldi, slavati, dal viola delicato al lavanda. I soggetti sono i circensi, gli attori girovaghi, gli arlecchini. Colori e soggetti si sono modificati ma la ​malinconia​ continua ad essere una costante dei suoi quadri. Tematiche e personaggi In quest’opera il paesaggio è brullo e silenzioso, il che non rimanda ai rumori e all’allegria e all’attività del circo. Vi è quest’elegante immobilità che li allontana in qualche modo dal pathos del periodo blu. I loro volti però sono assenti, come segnati da un’introspezione psicologica e formano in questo dipinto una galleria di ritratti definiti ​privi di parola​. Quindi ciò che caratterizza questi artisti non è tanto il linguaggio quanto il pensiero. Tecnica Prestate però attenzione agli accordi cromatici che usa nel dipinto, che sono ricercatissimi: quindi il colore viene steso a strati leggeri, quasi fosse cipria, e mostra una preponderanza di toni aranciati che donano al quadro preziosità. Ci sono delle volute imprecisioni prospettiche, ad esempio il cappello della donna seduta, ma c’è una maggiore attenzione nella resa dei volumi ad esempio le maglie aderiscono ai corpi degli acrobati sottolineando i valori plastici. Arriviamo però al periodo fondamentale di Picasso. Abbiamo detto che era un grande sperimentatore, infatti la scelta che lui compie è un po’ inconcepibile perché proprio nei dipinti dei suoi periodi blu e rosa andavano incontrando il gusto del pubblico parigino, Picasso cambia completamente rotta, stava quindi per nascere il Cubismo. 1906​ visita l’esposizione di scultura iberica al Louvre; conosce Matisse, Derain, il mercante Kahnweiler, Vollard acquista la maggior parte dei dipinti del periodo rosa permettendo a Picasso di vivere per la prima volta senza la preoccupazioni finanziarie. Va con Fernande a Barcellona dai genitori e poi a Gòsol nel nord della Catalogna. Questo soggiorno in questo paesino sui pirenei, lui è a contatto diretto con le statue iberiche e con la natura, si solidifica interiormente, creerà figure di nudi in armonia con la natura e soprattutto l’aspetto fondamentale è che in questo periodo si dedica allo studio di Cézanne. Al suo ritorno a Parigi crea due opere fondamentali: “​Ritratto di Gertrude Stein​” e 1906-1907 “​Les demoiselles d’Avignon​”, l’opera che inconsapevolmente da il via al cubismo. Picasso 3 1907​ accadono tre episodi fondamentali: 1. Picasso ha modo di visitare una mostra sull’arte africana al Museo Etnografico di Parigi dove lo colpirono soprattutto le maschere. 2. A Parigi viene organizzata un’importante retrospettiva di Cézanne.Il pittore era morto nel 1906 e caso raro, solo un anno dopo gli viene dedicata un’intera retrospettiva (= prendere le opere dagli esordi fino alla fine per ripercorrere tutta la carriera dell’artista) al Salon d’Automne. 3. In occasione di questa mostra sarà Apollinaire a presentare Picasso e Braque, dalla loro amicizia nasce il cubismo “​Les demoiselles d’Avignon​” viene realizzato nel corso di due anni (1906-1907) perché Picasso non l’aveva considerato come un quadro da iniziare e finire, era più semplicemente una tavola su cui lui sperimentava, abbiamo infatti al suo interno diversi cambiamenti. Picasso aveva intenzione di rappresentare l’interno di un bordello dal titolo “​Le bordel d’Avignon​”, non la città francese ma Avignon era il quartiere dei bordelli di Barcellona. Inizialmente nel dipinto comparivano 5 donne e 2 uomini, un marinaio e uno studente; compariva anche una natura morta. Ma nell’opera definitiva gli uomini spariscono attraverso centinaia di schizzi elimina progressivamente uomini e fiori lasciando solo frutta e donne. Capisaldi del cubismo: ● Rifiuto di un’arte mimetica, queste donne non devono rappresentare perfettamente la realtà, anche se ancora figurativa. ● Negazione della costruzione prospettica tradizionale ● Viene sovvertito il rapporto tra figure e sfondo, è come se si incastrassero tra di loro ● Riduzione geometrica delle forme ● Costruzione delle immagini attraverso le combinazioni di punti di vista diversi e contemporanei, Picasso non rappresenta solo ciò che vede ma anche ciò che conosce ● Annullamento di differenza tra pieni e vuoti, quindi l’immagine si compone di una serie di piani solidi che si intersecano secondo angolazioni diverse; ogni angolazione è il frutto di una visione parziale. Per cui lo spazio si riempie di materia annullando la separazione tra i corpi. Per alcuni è un manifesto della pittura cubista, per altri è un vero e proprio laboratorio sperimentale, tanto è vero che alcuni storici dell’arte lo definiscono pre-cubista perché l’artista sta ancora sperimentando, non ha ancora trovato la sua strada ne le risposte alle sue domande; infatti l’opera veniva ripresa, rilasciata, era un’opera ancora in divenire. Ovviamente la critica quando vide quest’opera fu totalmente contraria e anche alcuni colleghi si mostrarono un po’ scettici nei confronti di quest’opera perché è la prima opera che effettivamente attacca la tradizione occidentale, originata dal rinascimento. Deciderà infatti di esporla al pubblico solo nel 1916. è un'opera in divenire e si vede anche dalle radiografie che è certo che Picasso modifichi continuamente questo quadro, proprio per le sollecitazioni che gli vengono nel 1907 (vedi sopra). Infatti il risultato che raggiunge è disomogeneo, se notiamo le due figure centrali hanno dei volti differenti dalle altre, che sono state modificate a seguito della mostra di maschere africane nel museo etnografico. Le figure sono costruite secondo il criterio della ​visione simultanea da più lati​ quindi vediamo un volto frontale, un naso di profilo o la testa ruotata sullle spalle secondo un angolo innaturale. Tutte queste novità diventano la premessa di una grande svolta, il cubismo. La rappresentazione tiene conto non solo di ciò che si vede in un istante ma di tutta la conoscenza che l’artista ha dell’oggetto che rappresenta. o. In quest’opera c’è una radicale disarticolazione delle forme: l'artista spezza i volumi e ne incastra le singole parti creando un ordinamento spaziale che ricorda le sfaccettature di una gemma. La figura di Vollard è comunque riconoscibile e anche somigliante; personaggio e sfondo sono sullo stesso piano, non vi è prospettiva (non abbiamo più il concetto di davanti e dietro, il giornale non copre la giacca). Inoltre la tavolozza tende a ridursi a un effetto monocromo, privilegiando i toni del bruno e grigio, in questo modo viene facilitato il processo di ricomposizione che deve attuare l’osservatore quando vede l’opera ad aiutare l’occhio ci sono anche parti non scomposte che aiutano la ricostruzione del soggetto. 3. Cubismo sintetico ​metà1912-1914 In questa fase Picasso e Braque modificano nuovamente la direzione della loro ricerca senza però rinnegare il principio di scomposizione, infatti le opere sono di più facile lettura. Caratteristiche principali: ● Ricomposizione dell’oggetto non con intento naturalistico ma secondo processi mentali, ● In Picasso i colori diventano più vivaci ● Vengono utilizzati numeri o lettere, parole complete o parziali; talvolta non hanno nessun significato logico ma sono dei segni grafici utilizzati per ricollegarsi alla realtà (anche i bambini che non sanno leggere riconoscono una lettera un numero) ● Rappresentazioni illusionistiche di materiali ● Utilizzano il collage e il papier collé (il papier solo con carta, il collage utilizza anche altri materiali) “​Natura morta con sedia impagliata​” Picasso racchiude nello spazio condensato e ristretto di un ovale cinto da una corda, parti di oggetti di uso comune che, anche se scomposti, sono però di nuovo riconoscibili ricorrendo alla tecnica del collage. Picasso 5 1915 Picasso conosce Jean Cocteau, giovane brillante poeta che gli propone di disegnare costumi e scene di un testo teatrale “​Parade​” 1917 per ispirarsi allora Picasso compie un soggiorno in Italia e visita Roma, Napoli, Pompei, Firenze e Milano. Questo viaggio sarà fondamentale per la pittura degli anni ‘20 di Picasso. Siamo quindi all’indomani della prima guerra mondiale e l’arte di Picasso, che era stata una continua sperimentazione fino a questo momento, recupera le diverse forme della tradizione pittorica classica e rinascimentale, accostandola sempre a quadri ancora cubisti. La fase degli anni ‘20 di Picasso viene quindi definita un ritorno all’ordine​. Parallelamente alla pittura e alla scultura, fatta con la tecnica dell’assemblage (= unione nella stessa scultura di oggetti casuali), l’artista coltivò in questo periodo in particolare ma poi per tutta la vita il disegno in incisione, soprattutto litografia e acqueforti. Dagli anni ‘30 nelle sue opere compare la figura del minotauro o del cavallo imbizzarrito, che ritroveremo poi in “​Guernica​”. Picasso era di temperamento molto focoso, sia nella vita di tutti i giorni che nei rapporti sentimentali, ed era spagnolo, quindi il tema del toro e della corrida è proprio nel suo dna. Lui usa spesso il toro come simbolo delle brame e delle passioni animalesche. Sempre in questo periodo l’artista realizza una serie di “​D’après​”: riprende delle opere di artisti precedenti o contemporanei e le rielabora secondo il suo modo di vedere. è come se lui volesse appropriarsi dei segreti dell’arte di altri colleghi riprendendo temi di altri dipinti, come “​Déjeuner sur l’herbe​” di Manet. 1936​ Picasso viene nominato direttore del museo del Prado e la Spagna, già minata da una situazione tesa, si trova ad affrontare la guerra civile. Nell’aprile del ​1937​ aerei tedeschi al servizio del generale Franco bombardarono la città basca di Guernica allo scopo di fare una strage e seminare il panico tra la popolazione civile. Il governo del fronte popolare spagnolo che si contrappone alle forze fasciste di Franco, partecipa all’esposizione internazionale di Parigi con l’obiettivo proprio di invocare solidarietà nel mondo. Una parete del padiglione viene affidata a Picasso perché lui qualche tempo prima aveva realizzato una serie di litografie contro la dittatura di Franco. Quando Picasso viene a conoscenza dai giornali del bombardamento era a Parigi e nell’articolo venivano riportate anche delle fotografie in bianco e nero della strage. 1937 dipinge “​Guernica​”, è una tela enorme di 3,49 x 7,76 ed è stata dipinta in un solo mese. Tutta l’evoluzione di quest’opera venne documentata da Dora Maar, fotografa e compagna del pittore. Dato l’intento politico della Spagna di invocare solidarietà tra le democrazie Picasso, che era contro Franco, viene immediatamente contattato. Il colore Si mette subito al lavoro e realizza una serie di versioni di quest’opera: ciò che cambia non sono i personaggi quanto il colore, perché inizialmente inizia con colorazioni sull’azzurro e sul rosa ma poi decide di ridurre il colore al bianco e al nero; afferma infatti che la morte non può essere resa attraverso il colore.Già dalle sue prime fasi si era intuito che il dipinto non sarebbe potuto
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