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Picasso, periodo blu e rosa, Cubismo, Appunti di Storia dell'arte contemporanea

Descrizione opere di Picasso, dagli inizi al Cubismo

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 18/01/2022

nausicaa-basile
nausicaa-basile 🇮🇹

4.5

(2)

9 documenti

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Scarica Picasso, periodo blu e rosa, Cubismo e più Appunti in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! CUBISMO E OLTRE PICASSO E BRAQUE Possiamo considerare il Cubismo in contemporanea rispetto alle tendenze fin ora esaminate ma di fronte a una ricerca che percorre vie diverse. Picasso viene considerato il fondatore del Cubismo ma quella cubista è stata solo una fase della sua ricerca (1907-1913/1914). È stato l'esempio più importante di ciò che significa avanguardia. La ricerca di andare sempre avanti è interpretata da Picasso come un modo per superare se stesso. Non solo vuole superare l'arte della tradizione ma anche se stesso-> artista d'avanguardia per eccellenza. Picasso è stato un grande ricercatore dell’arte, è stato un'artista che ha incarnato lo spirito d'avventura e questo lo differenzia da Matisse. Matisse era avanguardista nelle sue opere ma era un uomo tranquillo nella vita, Picasso invece era inquieto anche nella vita personale. Picasso 1881-1973, nato a Malaga. Il padre era un pittore di matrice tradizionale, il cognome era Ruiz e il cognome ‘Picasso’ venne scelto da Pablo prendendo quello della madre. Volle quindi distinguersi dall'arte tradizionale praticata dal padre che fu il suo primo maestro. *Pablo Picasso La prima Comunione, 1986. Dipinto che deriva dall'esperienza paterna. Picasso lo realizzò a 15 anni e mostra già una padronanza assoluta del mestiere di artista tradizionale. È la prima comunione della sorella Lola, mostra una scena di famiglia: il padre con la bambina inginocchiata. | dettagli sono studiati con accuratezza, dal panneggio dell'abito della bambina fino ai dettagli del tappeto. È un’opera realizzata nella piena tradizione del Realismo ottocentesco. Si trasferì con la famiglia a Barcellona e frequentò i circoli dell'avanguardia artistica locale e in particolare quelli appartenenti al modernismo catalano. Diventa la figura di punta e contro il volere del padre che voleva indirizzarlo verso l'Accademia di Belle Arti di Monaco Picasso si trasferì a Parigi nel 1900 per cercare qualcosa di nuovo. 1901-1907: L'evoluzione del linguaggio di Picasso attraverso gli autoritratti «Pablo Picasso, Autoritratti, 1901. Quello di sx è vicino ai primi esperimenti degli espressionisti, si nota il colore a striature che è di matrice post-impressionista. L'arancio è forte, le ombreggiature verdi sul volto derivano dalla conoscenza di quello che stavano facendo negli stessi anni pittori come Matisse e Derain. Ciò che colpisce è il modo in cui questo giovanissimo artista guarda con sicurezza e orgoglio verso di noi. In alto vi è una scritta con cui l'artista firma l’opera ‘yo Picasso’ per ribadire la propria importanza come artista. Quello di dx dello stesso anno appartiene a quello che venne definito il periodo blu per la dominante cromatica e fredda del colore blu. La pennellata in questo ritratto è diversa, è intera a campitura compatta. Il volto è pallido con ombre blu, è triste. Picasso entrava nel suo periodo blu e subì la perdita di un amico fraterno. Fu la causa principale che lo portò a iniziare questo periodo caratterizzato da una forte malinconia esistenziale. *Autoritratti, 1906 e 1907. Picasso non si sofferma su uno stile ma va avanti. Nel primo vi è una rappresentazione più massiccia di se stesso, quasi squadrata. Ci fa capire che ha avuto anche altre influenze in questo momento che va sotto il nome di periodo rosa, cambia la dominante cromatica per avvicinarsi alle tonalità del beige e del rosa tenue. Tra le influenze possiamo citare la scultura iberica pre romana, molto primitiva che aveva conosciuto a Gésol. Si era recato insieme alla sua compagna Fernande Olivier e rimase colpito dalla scultura iberica caratterizzata da forme severe, essenziali, squadrate, quasi geometriche ma anche monumentali. Nell’autoritratto del 1907 invece si vede chiaramente l'influenza dell’arte africana con occhi spalancati, sopracciglia lineari, naso semplificato e volto duro. | segni neri percorrono il volto e questo ci fa capire che Picasso sicuramente aveva visto le opere degli artisti della Brùcke, la resa di questo volto è infatti vicina non solo all'arte africana ma anche all’arte dei rappresentati della Brùcke. Attraverso gli autoritratti Picasso passa freneticamente da un linguaggio a un altro, cerca la sua cifra personale. Se all’inizio appare influenzato dall’espressionismo e dal post impressionismo, nel periodo blu è già più origine come anche nel periodo rosa e in quello africano che è lo stesso in cui realizza Les Demoiselles d’Avignon. Questa sua natura di ricercatore irrequieto si vede già da quando, frequentando l’ambiente modernista catalano, cerca di allontanarsi dall’impostazione datagli dal padre di carattere realistico accademico. 1901-1904: Il PERIODO BLU Picasso è uno dei più importanti artisti del ‘900. Nato negli anni ‘80 dell ‘800 e vissuto fino agli anni ‘70 del ‘900. È stato testimone di tutti gli eventi importanti del ‘900; secolo ricco di cambiamenti epocali. Picasso condensa in sé tutto ciò che avviene, dal punto di vista artistica, nel secolo. È possibile notare i cambiamenti del suo linguaggio artistico grazie ai suoi autoritratti, facciamo riferimento al periodo che va dal 1900 al 1907. ‘Periodo blu’ e ‘periodo rosa’ rappresentano il periodo pre-cubista. È stata la critica a dare tali definizioni. Già nell’autoritratto del 1901 è possibile notare la prevalenza dell'elemento cromatico blu: colore primario/fondamentale. Picasso sceglie il blu poiché nella cultura del simbolismo era stato utilizzato come corrispettivo di uno stato d'animo, nei paesi anglosassoni si dice infatti: l’m blue. Il colore nel tempo è stato associato a un senso di malinconia, del resto appartiene alla gamma cromatica fredda. Già dall’800, dal tempo di Goethe, e fino alla prima parte del ‘900, sono stati scritti trattati relativi al colore sia in senso fisico (fenomeno legato all’ottica-> Newton) sia sotto l'aspetto degli ‘effetti psicologici’ del colore. Goethe in suo trattato sottolineò infatti gli effetti dei colori a livello psichico, fu seguito poi da Charles Henri. Quest'ultimo influenzò molto il puntinista Seurat che seguì quasi letteralmente le sue teorie. Vi era dunque una trattatistica teorica che era ben consapevole degli effetti dell'uso del colore. Nella fase in cui prevaleva la tonalità del blu Picasso aggiunge soggetti malinconici: personaggi socialmente emarginati; il vecchio chitarrista cieco e i mendicanti miseri in riva al mare. Sono soggetti che Picasso trae dalla tradizione realista aggiungendo però l'elemento di tradizione simbolista della dominante cromatica blu. Pablo Picasso * Miseri in riva al mare (1903), olio su tavola ell vecchio chitarrista cieco (1903) In questi lavori è possibile notare una tendenza rivelatrice di semplificazione della forma in una direzione geometrica che giungerà a piena maturazione nella fase cubista. | personaggi di Miseri in riva al mare sono squadrati, il corpo della donna è un rettangolo allungatoà c'è una volontà di sintesi= riduzione della forma alla sua essenza che in questo caso è geometrica. Picasso si incammina in una ‘strada’ che era stata aperta dal post-impressionista Cézanne. Il chitarrista cieco ha una posizione della testa inclinata che suggerisce una deformità fisica del personaggio e risponde a un canone di semplificazione geometrica. Anche qui vi è un corpo che segue grossomodo le linee rettangolari che hanno riscontro nello più punti di vista contemporaneamente. Tutto questo viene applicato anche al paesaggio, a loro non interessa l’hic et nunc della visione tipica degli impressionisti ma prendono solo spunto dal soggetto naturalistico per poi reinterpretarlo e intellettualizzarlo. *Georges Braque Case all’Estaque, olio su tela, 1908 «Pablo Picasso, Fabbrica, olio su tela, 1909 Le case sono sovrapposte, si ha la fusione dei piani geometrici e di colore che si intersecano. Picasso anticipa ciò che avrebbero fatto i futuristi. Il percorso verso la distruzione dell'elemento figurativo della realtà viene applicato da Picasso e Braque anche ai ritratti. Pablo Picasso «Ritratto di Ambroise Vollard, olio su tela, 1909-10 *Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, olio su tela, 1910 Si arriva qui alla non riconoscibilità dei personaggi ritratti in quanto sono dispersi in una miriade di frammenti che fondono completamente le figure ritratte con lo spazio circostante. Il percorso che Picasso aveva iniziato con les demoiselles equiparando lo spazio ai personaggi raffigurati va avanti nella fase analitica, qui siamo verso la fine. | piani in cui l’immagine viene scomposta per fonderla con lo spazio e per mostrarne più punti di vista contemporaneamente sono diventati appiattiti, sembrano tessere di un puzzle disordinato che dobbiamo ricomporre con gli occhi e con la mente. È come se l’opera richiedesse di avere una fruizione attiva da parte dell'osservatore, non riusciamo a decodificare immediatamente la realtà. Scompare qualunque indicazione volumetrica e mentre nel ritratto di Ambroise Vollard si nota il volto nonostante l'esplosione degli elementi in quello di Kahnweiler è difficile rintracciare il volto: gli occhi hanno posizioni diverse, i capelli li vediamo da due punti di vista differenti contemporaneamente, in basso si vedono a fatica le mani intrecciate. | frammenti intorno ci suggeriscono oggetti di vario tipo come una finestra, in basso a sx si intravede una bottiglia, è un compenetrarsi completo della figura nell'ambiente circostante. Vi è anche il principio della frammentazione che abbiamo già citato per alcune raffigurazioni degli espressionisti come Schiele. Per Schiele però si poteva osservare una figura unitaria per quanto scomposta e deformata rispetto ai canoni classici qui invece vi è un'esplosione di frammenti; caos materico. Questo tipo di visione ha anche a che fare con la perdita di un senso di centralità dell'essere umano nel mondo. Georges Braque *Violino e tavolozza, olio su tela, 1910 La realtà, in questo caso oggetti, appare frammentata *Il Portoghese, olio su tela, 1911. All'analisi della figura scomposta nello spazio si unisce la presenza di elementi eterogenei; extra-pittorici come le scritte. In alto vediamo la scritta ‘bal’ che in francese vuol dire ballo. Il portoghese è un marinaio infatti intorno è possibile scovare l’ambiente del porto e dato che i marinai frequentavano locali notturni ‘bal’ potrebbe essere anche la scritta di un locale. Ci sono anche numeri stampigliati sulla superficie. Nel cubismo sintetico Picasso e Braque sperimentano per primi la tecnica del collage che prevede anche l'inserimento di frammenti di carta con scritte o la stampigliatura di scritte all’interno dell’opera stessa. La loro ricerca va ancora più avanti rispetto alla fase analitica e quindi al voler scomporre e analizzare la realtà per proporla in modo diverso e incomincia a considerare la possibilità non più di rappresentare il mondo attraverso i mezzi tradizionali dell’arte quali la pittura e la scultura. Nella fase sintetica compresa tra il 1912 e il 1914 i due aggiungono elementi nuovi tratti direttamente dalla realtà. Pablo Picasso *Natura morta con sedia impagliata, olio e collage con tela cerata su tela incorniciata da corda, 1912 La Natura morta con sedia impagliata contiene oggetti veri e propri: la cornice ovale è realizzata con una corda; è un oggetto che volutamente entra a far parte dell’opera. Picasso volutamente sceglie questo materiale e non il legno, vuole sottolineare la valenza oggettuale. All’interno di questa natura morta, lontanissima dalla natura morta tradizionale, c’è il frammento di una sedia impagliata. Si tratta di una tela cerata che riproduce a stampa l’impagliato di una sedia; Picasso ritaglia e applica con la tecnica del collage aggiungendo anche elementi scomposti e la scritta ‘Jou’ che probabilmente sta per journal. Non c'è la parola intera ma l’accenno alla parola utilizzata per designare il giornale. È un'opera complessa perché chiama in gioco contemporaneamente diversi piani: -piano pittorico quindi la tecnica della pittura a olio anche se attraverso la scomposizione della forma di matrice cubista; -la presenza dell'oggetto reale ossia la tela cerata che imita l’impagliato della sedia e la corda stessa che è reale; -Il suggerimento di un oggetto che è quello del giornale attraverso la scritta del linguaggio verbale. Compresenza di linguaggio pittorico e linguaggio verbale. La pittura è un linguaggio diverso da quello verbale, Picasso qui mescola i due linguaggi perché introduce la parola all'interno di un'opera. Ciò segna un cambiamento enorme, già effettuato da Braque con Il portoghese e Picasso lo rilancia. | due insieme sperimentano svariate soluzioni in cui la realtà entra a far parte dell’opera attraverso l'inserzione di materiali diversi e al tempo stesso il linguaggio verbale entra in contaminazione con l’opera d’arte. L'opera d’arte non vuole essere più rappresentazione del mondo ma anche presentazione di esso. La differenza è proprio tra raffigurare e presentare la realtà nell'opera. Supera la tecnica della pittura perché qui vi è olio e collage su tela incorniciata da corsa Pablo Picasso *Bottiglia di Bass, clarinetti, chitarra, violino, giornale, asso di fiori, olio su tela, 1914 Oggetti di uso comune e elemento linguistico. È un'innovazione che apre la via a tutte le sperimentazioni successive nell'arte del ‘900 che danno vita al cosiddetto filone oggettuale dell’arte contemporanea. Picasso e Braque rompono la separazione tradizionale esistente tra la pittura e la scultura in quanto il collage è una via di mezzo. Assomiglia un po al basso rilievo infatti è una tecnica che ricorda tanto la pittura quanto la pittura per via del leggero rilievo. Pablo Picasso *Chitarra, cartone e corda, 1912 Picasso fa anche esperimenti di scultura non intesa però come tecnica tradizionale. È una scultura realizzata tramite la sovrapposizione di elementi oggettuali, la chitarra è costruita attraverso sagome di cartone e corda. Rende questa chitarra un oggetto d’arte da lui definito ‘tableau relief'= quadro a rilievo. Possiamo definire quest'opera come un assemblaggio di elementi oggettuali. Picasso voleva far capire che era possibile realizzare un'opera d'arte con svariati mezzi e tecniche. Pablo Picasso «| tre musici, olio su tela, 1921; Georges Braque *Natura morta con “Le Jour”, olio su tela, 1926 Si nota una ricomposizione dell'immagine secondo un nuovo ordine che discende dalla scomposizione del cubismo. Picasso propone | tre musici come personaggi allegri e colorati. La natura morta con le jour dove jour sta per giornale o anche giorno. In queste due opere gli oggetti si distinguono chiaramente rispetto ai dipinti della fase analitica, cambia solo la loro fisionomia poiché non sono più oggetti del realismo ma sono geometrizzati.
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