Picasso: Periodi Blues e Rosa e Opere Chiave, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Scarica Picasso: Periodi Blues e Rosa e Opere Chiave e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! PABLO PICASSO • Nacque a Malaga nel 1881. • Morì nel 1973, a 92 anni. • Picasso è il cognome della madre, verso cui aveva maggiore ammirazione. Si trasferì poi a Parigi nel 1901, anno che combacia con l’inizio del PERIODO BLU. Ebbe due mogli e un numero infinito di amanti, molte delle quali si tolsero la vita. Fu un artista molto prolifico e poliedrico: realizzò anche bambole per la figlia e grandi scenografie teatrali. Picasso ama ANTIBES, SAINT TROPEZ e la costa azzurra. Suo padre era pittore, Don José Ruiz y Blasco. “A quindici anni sapevo dipingere come Raffaello, ci ho messo tutta la vita per imparare a dipingere come un bambino”  L’obiettivo era liberarsi dell’idea che l’arte debba ricreare la realtà, ma pensando che l’arte debba crearne una nuova.  Inserisce una quarta dimensione nell’opera (oltre alle tre spaziali): IL TEMPO, rappresentando il soggetto come è sempre e come si trova nel nostro pensiero.  LAVORA SOPRATTUTTO SU PAESAGGI, RITRATTI E NATURE MORTE. LA SCIENZA E LA CARITA’ 1897 (Museo di Picasso, Barcellona) Il titolo rappresenta le due allegorie che accompagnano il malato nella malattia: ▪ A sinistra: il medico che rappresenta la scienza. ▪ A destra. Una suora con un bambino in braccio, che nell’iconografia cristiana rappresenta la carità. A fine ‘800 andava di moda la pittura dei cuscini., che rappresenta la malattia. IL PERIODO BLU DI PICASSO Il periodo blu va dal 1901 al 1904. Utilizza tinte fredde, tendenti alle sfumature dell’azzurro e del blu. Ha prevalentemente come soggetto gli emarginati: prostitute malate di sifilide ricoverate nei sanatori o barboni. È un periodo che nasce dalla morte di CARLO CASAGEMAS, un amico e artista che si era suicidato, in seguito al tradimento della moglie con Picasso stesso. EVOCAZIONE o IL FUNERALE DI CASAGEMAS 1901, Parigi punta ad onorare l’amico. POVERI IN RIVA AL MARE 1903, Washington National gallery of art Si notano le tonalità fredde del blu, ma anche l’atmosfera malinconica, fredda ed essenziale. Le figure sono monumentali: molto compatte, solide ed imponenti. ➢ Quella di sinistra ricorda L’ERA DI SAMO, statua arcaica. La rappresentazione è essenziale come se fosse visto da più di un punto di vista. Lo sfondo non ha importanza, sembra entrare nelle figure, come se tutto fosse sullo stesso piano. Il colore è protagonista, più della forma. IL VECCHIO SUONATORE DI CHITARRA 1903, Art institute of Chicago Recentemente ci si è accorti che sotto questa tela c’è un altro dipinto di Picasso: un volto femminile. Non aveva grande stabilità economica ancora e ridipingeva sopra ad una tela. ❖ Si occupò anche del tema DELLE STIRATRICI con molte analogie con Degas. IL PERIODO ROSA DI PICASSO Tra il 1905 e il 1906 inizia il periodo rosa che prelude al PROTOCUBISMO. o Si basa sull’uso di colori più caldi come rosa, pesco, arancio e rosso. o Sono protagonisti i circensi (acrobati, saltimbanchi, giocolieri…) Non si può più parlare di tristezza e malinconia, ma una sorta di melanconia, dolce tristezza. Una vita poetica, difficile da comprendere e l’insolita quotidianità dei circensi a cui si guarda con curiosità, ma anche diffidenza. PAESAGGIO DE HORTA DE EBRO 1909, MoMA, New York (museum of modern art). o Rappresenta un paesaggio urbano, forse una fabbrica. o Il colore è ridotto all’essenziale. Non sono rappresentate delle case, ma l’idea di casa in sé. IL VIOLINO 1913, Centro Pompidou. o E’ un papier collè, un collage di carta. o PRIMI BRACHT E PICASSO Picasso rimase sempre estraneo a politica e fatti di cronaca. Dopo la guerra tornò a lavorare sul cubismo sintetico, usando colori vivaci, da cartellone pubblicitario. ➢ Lavorò per Diaghilev, grande sceneggiatore del tempo che proponeva opere teatrali in cui fossero uniti diversi campi artistici e Picasso aderisce con entusiasmo. ➢ Nel 1920 fece un viaggio in Italia, tornò all’ordine dipingendo maestose figure, soprattutto femminili, ispirandosi a Michelangelo e Raffaello. GUERNICA 1937, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid. Nel 1937, anno dell’EXPO di Parigi, a Picasso venne affidato il padiglione spagnolo. Fu anche un anno cruciale per la Guerra Civile Spagnola. o Il 26 aprile, la città basca di Guernica, nel giorno del mercato venne bombardata dagli aerei di Hitler che sostenevano Francisco Franco. La notizia fece grande scalpore, non era mai successo che una città venisse violata in maniera così clamorosa. Sembra naturale che Picasso se ne debba occupare. Concepì un’opera di grandi dimensioni, una tela di 30 m2. • Conservato al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid in una sala enorme, tinteggiata di bianco, per poterla apprezzare sia da vicino che da lontano. Sceglie il monocromo, con varie gradazioni di grigio passando dal bianco al nero in quanto è già di per sé violento ciò che è avvenuto, non serve aggiungere i colori. o Picasso vuole così ispirarsi agli articoli di giornale. o Tratta Guernica come uno sbalorditivo fatto di cronaca. o Ad esempio le zampe del cavallo presentano righe verticali che imitano la stampa del giornale. Rappresenta la popolazione che cerca salvezza dalle bombe. È concepito secondo un movimento che va da destra verso sinistra. • Presenta un uomo con le braccia alzate che ricorda la dolente per eccellenza: la maddalena. • Una donna che cerca a fatica di fuggire dalle fiamme. • Nel centro c’è un cavallo, che nella simbologia spagnola è il simbolo del popolo, un soldato che trattiene una spada spezzata e dei fiori nella mano destra. • Sopra il cavallo imbizzarrito c’è una lampada che ricorda come le bombe arrivino dall’alto. A sinistra ci sono un toro eseguito con tecnica cubista, simbolo della Spagna e della tracotanza e una madre che tiene il corpo di un bambino. E’ una modernissima pietà. o C’è gran confusione e disperazione, il dipinto va oltre i margini della tela. o Venne realizzata nel giro di due mesi e mezzo. o È considerata l’unica opera in cui Picasso espresse la sua idea politica. Solo ad una persona fu concesso di fotografarla e di fotografare Picasso nella realizzazione dell’opera: DORA MAAR, di cui Picasso si innamorò. ➢ L’opera è costruita su linee aguzze, spiacevoli a livello visivo. ➢ Le linee morbide appartengono solo alle figure umane e al toro. Il LINGUAGGIO CUBISTA è molto vicino a quello analitico. IL MASSACRO IN COREA 1951, Musee national Picasso ❖ Tra il 1950 e il 1953 ci fu la guerra di Corea scoppiata a causa dell'invasione della Corea del Sud, stretta alleata degli Stati Uniti, da parte dell'esercito della Corea del Nord comunista. Fu caratterizzato da TRAGICI EVENTI. L’opinione pubblica mondiale si divise in due schieramenti. • Picasso ripropose la scena di una fucilazione, ispirandosi a Goya. • Pose tra le vittime le donne, anche incinte e i bambini. • I soldati sono nuovamente rappresentati come automi.