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Picone, percorsi della lirica duecentesca, Appunti di Letteratura

riassunto a punti del saggio di Picone, percorsi della lirica duecentesca, che tratta la Vita Nova di Dante

Tipologia: Appunti

2014/2015

Caricato il 13/11/2015

anna.catellani1
anna.catellani1 🇮🇹

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Scarica Picone, percorsi della lirica duecentesca e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! Picone, percorsi della lirica duecentesca La vita come macrotesto 1.I canzonieri: fattori di condizionamento storico • Canzoniere forma che verrà imitata e variata in tutta l’Eu per secoli, praticamente fino all’epoca moderna. VN è canzoniere, o meglio libro di poesia. libro che riunisce la produzione poetica dell’autore, un macrotesto, che raccoglie una serie di tanti piccoli testi lirici o microtesti, composti in momenti diversi e inseriti in un opera unitaria. • Vari fatto di condizionamento della lirica italiana nel Duecento: -1)il rinnovamento filosofico operato dalla scolastica (apertura verso il pensiero aristotelico) 2)rinnovamento religioso portato avanti dagli Ordini mendicanti (domenicani e francescani introducono nuova spiritualità dove l amore diventa sentimento fondamentale della vita morale del cristiano) 3)nascita dell uni, cui si affianca la diffusione di una nuova mentalità enciclopedica (XIII s) 4)studio degli auctores classico (non a caso in VN, troviamo lo storico Remedia Amoris di Ovidio. 5)accanto a questi 4 fattori, anche il passaggio dal sistema feudale a quello statale-burocratico e comunale cambiamenti sociali, i poeti non piu costretti a vivere della loro arte, quindi poetica non con finalità estrinseche (guadagno, autoaffermazione), ma intrinseche alla poesia stessa. 2.Tratti caratteristici del macrotesto lirico • Cambiamento più singificativo è la restrizione del campio della lirica alla sola materia amorosa, con l’esclusione di tutte le altre materie, di tipo morale o politico (prima Guittone e poi P): VN con il principio dell amore come materia unica della lirica. Ipostatizzazione dell’amore: l’amore cioè da sentimento dell’anima diventa personaggio agente. • Inoltre maggioranza dei generi trobadorici era cantata, la lirica italiana non lo è più, ma solo recitata o letta. 3.L’organizzazione macrotestuale della VN • VN si offre al suo lettore come un libro di poesie liriche organizzato non da un copista, ma dallo stesso autore. E quindi D deve essere allo stesso tempo commentator e compilator. Il canzoniere diventa così autobiografia romanzata dell’autore. • Legenda sanctae Beatricis: ovvero il libello racconta la storia della vita, morte e miracoli di Bea. • La disposizione dei 3 liriche serve a scandire le partizioni interne del libello e quindi a far riconoscere le unità microtestuali dentro la totalità macrotestuale. 42 capitoli artificio trovato dagli editori ottocenteschi e anche novecenteschi (BARBI), per rendere meglio usufruibile il testo per lettori moderni. 31Mentre messa in discussione con scopo di restaurare divisione attestata nella tradizione manoscritta antica, piu vicina a originale (GORNI). • Le 3 canzoni vengono utilizzate come colonne portanti che reggono l intera opera: prima e terza segano svolte decisive nella narrazion, rispettivamente passaggio dalla vecchia materia del saluto alla nuova della lode, e dalle rime in vita di Bea a quelle in morte; quella centrale è l’asse portante intorno al quale ruota intera opera, così come morte Bea (che viene qui annunciata) è l’asse attorno al quale ruota tt la sto. Ai lati delle canzoni ci sono forme metriche brevi: -10 precedono priam canzone -10 seguono l’ultima canzone -4 precedeono e seguono qulla centrale 10 (1+9) //I – 4 – I – 4(3+1) // I – 10(9+1) (n romani i componimenti lunghi, doppia barra cambio materia) c’è quindi ricorrenza di numero sacri che si riferisocno alla divinità (il 3 e 1) a anche quello simbolico di Bea (9). Lamentationes di Geremia: evidenziano l inizio della 3 parte, il punto di entrata della nova materia, destinata al tema della gloria. Le 3 parti descrivono dungue i 3 significati sempre piu alti che bea assume per l io nel corso del suo itinerario amoroso. • PARTE 1. Racconta l inizio della storia, l incontro con Bea e l innamoamento dell io. Livello dei sensi esterni (donna saluta), e infatti c’è crisi quando lei toglie saluto e poi lo deride in pubblico (gabbo) • PARTE 2. Descrive il superamento della situa creatasi alla fine della prima parte. Ora l io tenta di stabilire un contatto con Bea interiore, quindi passa da parlare A lei a parlare DI lei, stabilisce comunicazione con la donna a livello dei sensi interni (fanasia e immaginazione). Ma lode entra in crisi quando Bea muore, infatti cessa con lei la possibilità di contemplazione interiore della sua bellezza. Ma crisi anche qui passa grazie a fatto che morte deve essere considerata non come la fine dell amore ma come il passaggio ad un amore piu alto. • PARTE 3. Narra fien della storia. Il significato pieno di Bea annunciato nel par iniziale viene rivelato trasforamare il suo amroe da terreno in divino. Dopo morte bea incontra donna gentile, sembra altro momento crisi , ma conoscenza razionale ha però sopravvento, e spinge poeta verso identificazione definitiva di Bea come gloria. • Ci sono anche un par intro e uno concl. PROEMIO: parla del programma di scrittura attuale, quello di registrare nel libello il significato allegorico profondo delle parole che trova registrate nel “libro della memoria”. Nell EPILOGO parla di programma di scrittura futura, ovvero (commedia) dove ci sarà mirabile visione di Bea. così c’è un aggancio tra opera della giovinezza (VN)con quella della maturità (Commedia) circolarità. 4. I generi lirici della VN • Inserire le diverse teorie poetiche avanzate dai suoi predecessori in una dialettica di vecchio vs nuovo, di tradizione vs rinnovamento, come nel sonetto par 6 in cui il poeta propone 4 tesi sulla natura di amore in evidente contrasto fra di loro. Queste tesi sintetizzano le maggiori correnti poetiche romanze, dall amore dolce (di Guinizzelli), a quelllo doloroso (di Cavalc) e si trovano nel cap. par 11, amore e l cor gentil sono una cosa, si come.. • Rapporto che D stabilisce ocn la tradizione lirica precedente è analogo a quello che Cristo ha stabilito con i profeti del Vecchio Testamento. E nella prosa del par 15 dove Bea viene asssociata con Cristo e Giovanna paragonata a Giovan Battista. • Ci sono sia Tematiche tradizionali (il sogno, il viaggio, l’incontro in chiesa, la festa nziale,..) sia stessi generi lirici trobasorici, che riaffiorano così alla superficie del testo. VEDI TABELLA P 233-4. • Rispetto ai canzonieri toscani della fine del 200 il canzoniere nella VN: -altrena forme lunghe e brevi, invece di raggrupparle tutte assieme (prima canzon, poi ballate, sonetti come in mss L, V, P) –arricchisce tale alternanza di una significazione simbolica(3,9 predominano) –usa le canzoni con funzione non solo demarcativa ma anche culminativa (su di essa poggia tt la struttura). –D romep intolre le barriere, perché usa la frma metrica lunga e quella breve, mentre nell universo trobadorico la lode si poteva esprimere solo nel genere della canso. La VN come prosimetrum 1.I modelli del prosimetrum 1
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