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Pirandello: Ciaula scopre la luna, Appunti di Italiano

Analisi del testo dell'opera di Pirandello: "Ciaula scopre la luna"

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 07/12/2020

riririri01
riririri01 🇮🇹

4.4

(10)

20 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Pirandello: Ciaula scopre la luna e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! PIRANDELLO: CIAULA SCOPRE LA LUNA, VV. 9-36 Ciàula scopre la luna, novella scritta da Pirandello, appartiene alla raccolta Novelle per un anno ed è pubblicata per la prima volta nel 1907. Quella sera Cacciagallina voleva che i picconieri facessero la notte per finire di estrarre le casse di zolfo. Tutti se ne andarono anche se lui li minacciò con una pistola. L’unico che restò fu il povero Zi’ Scarda; era vecchio e per un occhio era cieco; così tutti se la prendevano con lui e anche quella sera Cacciagallina fece lo stesso. Anche Zi’ Scarda aveva chi maltrattare, il suo caruso Ciàula. Proprio mentre Cacciagallina se la prendeva con Zi’ Scarda, a quest’ultimo scese una lacrima e lui la bevette; non era una lacrima di pianto, ma si era bevuto anche quelle, quando quattro anni fa gli era morto il suo unico figlio Cavicchio, per lo scoppio di una mina, per la quale lui perse un occhio. Ciàula si stava rivestendo quando Zi’ Scarda lo chiamò e gli disse di rimettersi i vestiti di lavoro, perché sarebbero rimasti lì tutta la notte. L’unico problema era che Ciàula doveva andare a portare i carichi fuori dalla caverna e aveva paura del buio che c’era fuori. Quello all’interno non gli faceva paura, ma fuori era un’altra cosa perché non lo conosceva. Ciàula viveva con Zi’ Scarda e con la nuora e i sette nipoti di esso. Quando venne il momento di portare fuori il carico Zi’Scarda glielo caricò sulle spalle e Ciàula si mise in cammino. Arrivato quasi all’entrata vide una chiara e man mano che si avvicinava all’uscita la chiara cresceva fino a quando uscì e restò sbalordito; fece cadere il carico dalle spalle e si mise a guardare la Luna. Lui sapeva cos’era, ma non gliene aveva mai dato importanza. E Ciàula si mise a piangere senza saperlo, senza volerlo e non si sentiva più stanco né aveva più paura. In questa prima fase domina il discorso diretto, che sottolinea momenti di clamore e concitazione; la descrizione dell'ambiente è di tipo verista, sul modello verghiano, con uso preciso di termini tecnici (picconieri, soprastante), gergali e dialettali (calcara, calcherone, caruso) ed espressioni popolari e vicine al parlato (che neanche un leone; Oggi per noi il Signore non fa notte). Il secondo momento, una volta usciti di scena i picconieri, si svolge all'interno della cava ed occupato dalla descrizione di Zi' Scarda, del suo vizio della lagrima, del suo rapporto con Ciàula, di cui vengono fornite le notizie essenziali. In questa fase viene meno il discorso diretto e alla descrizione esterna dei personaggi si affiancano considerazioni di tipo psicologico, con adozione del punto di vista del personaggio. Nel terzo momento, il più importante, il centro d'interesse è unicamente Ciàula, con la sua paura prima e il suo stupore poi, quando scopre la luna. La descrizione è di tipo interiore, psicologico, attraverso il punto di vista di Ciàula stesso; il movimento del protagonista procede dall'interno della cava, dal buio alla luce, dal basso in alto, sia in senso spaziale sia morale. L'impressione iniziale di descrizione verista cede completamente; l'interesse è tutto concentrato sullo stato d'animo del personaggio, solo con se stesso di fronte alla luna. ANALISI Pirandello descrive l’ambiente tipico della zolfara siciliana dove la condizione dei lavoratori è di sfruttamento. L’aspetto su cui si concentra di più è l’analisi interiore degli individui. L’ambiente delle cave è tipico delle sue novelle perché sono il simbolo della miseria. All’interno di esse c’è una gerarchia composta da persone di basso ceto e Cacciagallina non è un galantuomo e al di fuori della miniera non conta nulla. Pirandello, nelle sue novelle, è sempre impersonale quindi fa trasparire le sue idee dalla bocca di altri e questo avviene quando i lavoratori, Zi’ Scarda escluso, si burlano di Cacciagallina:«Quegli altri...eccoli là, s'allontanavano giù per la stradetta che conduceva a
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