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Pirandello, Italiano, Appunti di Italiano

Appunti 5° superiore Pirandello

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 29/05/2023

sabrina-pandolfo-1
sabrina-pandolfo-1 🇮🇹

4

(1)

24 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Pirandello, Italiano e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Audio 1: PIRANDELLO pag 870-873 Biografia Luigi Pirandello nasce ad Agrigento da una famiglia medio borghese. Il padre gestisce una miniera di zolfo, ma Pirandello è portato per la letteratura. Si iscrive all'università di Roma, litiga con un professore a causa del suo carattere in po' irruento, e viene espulso dall'università d'Italia e per potersi laureare si trasferisce in Germania (per completare i suoi studi). La Germania è il centro della cultura (00:03.03)? europea, cioè un crocevia? di cultura e popoli (all'epoca era una novità tutto questo). Torna in Sicilia, si sposa con Antonietta, che è la figlia di un socio del padre, però succede un disastro finanziario perché questa cava di zolfo si allaga e quindi è costretto a chiudere e iniziano così i problemi economici. La moglie Antonietta, che già l'abile di mente, di suo (3.46) ecco che questo episodio fa aggravare la sua salute mentale, quindi essendo già abile di mente si aggrava ed ecco che finisce in manicomio. Pirandello scriverà molte sue opere, proprio venando la moglie pazza (se uno è pazzo, non è in grado di intendere e di volere quindi finisce in un manicomio. Non è in grado di dirigere e dare ordini. Chi è malato non ha lucidità). Lui lavora come professore, collabora con vari giornali e pubblica libri. Ad un certo punto si trasferirà a Roma, avrà un’altra donna, quindi abbandona la sua vecchia moglie in Sicilia, perché non ce la fa più, perché disperato. È importante sottolineare la salute mentale della moglie perché sapere di questa condizione mentale della moglie di Pirandello, aiuta il lettore a comprendere meglio il suo pensiero, infatti egli è molto influenzato dalle teorie dello psicologo Binet. Nel suo libro "le alterazioni della personalità" sostiene che in ogni uomo ci sono diverse persone che sono ignote a noi stesse che emergono inaspettatamente (molte volte noi abbiamo delle reazioni che nemmeno noi stessi immaginavamo di poter avere di fronte a degli eventi della vita e molte volte anche gli altri rimangono stupiti e meravigliati di come noi abbiamo potuto reagire di fronte a determinate esperienze di vita perché non si sarebbero mai aspettati dall'altro una reazione del genere). Pirandello dunque, assorbe queste teorie per poi rielaborare una sua teoria, che si chiama "teoria della frantumazione dell'io". Questa teoria la esprime in forma letteraria e dice che, l'uomo si crede uno ma è centomila, a seconda di chi ci vede. Esempio: il quaderno esternamente è arancione, ma all'interno è bianco con delle strisce nere. Dunque il quaderno cambia in base a chi guarda cosa. *noi ci crediamo di essere in questo modo, ma chi ci giudica, lo fa in base alla propria angolazione, ecco perché poi la verità è inconoscibile poiché dipende da quale angolazione la si vuole vedere. Egli è a favore della prima guerra mondiale per sentimento patriottico. Sappiamo che per molti italiani, la prima guerra mondiale altro non era che la 4 guerra d'indipendenza (era un irredentista). Dopo il delitto Matteotti del 1924, si schiera con il fascismo chiedendone addirittura la tessera. In realtà lo fa per ottenere appoggio dal regime perché se si vuol far carriera, bisogna schierarsi con chi comanda e a Pirandello gli era rimasto solo quello, dopo aver lasciato la Sicilia, e quindi si stava dedicando ad un’altra vita: teatro, giornalismo. Quindi si era gettato alle spalle questo matrimonio finito male e chiede dunque la tessera al fascismo. Cosa pensa Pirandello del fascismo? Apprezza il fascismo per l'ordine, perché il fascismo metteva ordine in un paese disordinato (biennio rosso, crisi sociali, un paese che era uscito dalla prima guerra mondiale). In qualche modo il fascismo aveva dato una direttiva, un dirigismo. Apprezza il fascismo per questo, però ne disprezza l'esteriorità, ovvero: aveva capito che era tutta qualcosa di forma, ma poi di sostanza non c'era nulla. Il prefetto Mori che era stato mandato da Mussolini per sconfiggere la mafia in Sicilia, nel momento in cui ci stava riuscendo (l'ordine, ecc, apprezzi.) inizia a vedere la presenza dei gerarchi e quando Mussolini la posto di cacciare i gerarchi, toglie di mezzo Mori, Pirandello essendo una persona riflessiva, si rende conto di tante cose e non solo di questo episodio. Egli disprezza anche la democrazia, perché dice che è la causa di tutti i mali: se c'è al potere solo uno, devi accontentare molti. Se invece al potere ci sono molti, accontentano sé stessi. Se c'è uno al potere (fascismo) devi accontentare gli altri. Ma se c'è la democrazia al potere, quelli governano sé stessi. Pirandello dunque dice che la democrazia è una tirannide mascherata. Una tirannide mascherata dalla libertà (fa finta che dà agli uomini la libertà, ma in realtà non è altro che una tirannide) questo è il suo punto di vista/pensiero. Nel 1934 riceve il Nobel per la letteratura e 2 anni dopo muore di polmonite. Poetica: pag 878 fino a 884. Pirandello enuncia la sua poetica in un saggio chiamato "L'umorismo". In questo saggio, egli fa la differenza tra l'autore comico e autorevolista. Egli quindi sostiene che l'autore comico coglie soltanto i tratti del ridicolo, avverte cioè solo i tratti esteriori di una situazione buffa, capisce cioè l'occasione del riso (vede solo le cose esteriormente). L'autore umorista invece, analizza, giudica e approfondisce, gli aspetti interiori del ridicolo, ovvero: cerca di capire le ragioni intime, esamina le cause che hanno suicidato il riso, indaga sull'origine del movente del buffo, vuol capire perché una certa situazione è paradossale, perché ci stiamo comportando in una maniera strana, che fa ridere gli altri (questo è l'umorista). Il comico invece, espone solo una situazione che si vede superficialmente. Egli quindi per chiarire la differenza tra comicità e umorismo, fa l'esempio di una vecchia signora: dice che questa vecchia signora è goffamente intellettata (capelli colorati, trucco fuori luogo) e vestita di abiti giovanili (immaginiamo la minigonna, tacchi. Un look che si ha da giovani ma che non si dovrebbe avere a quell'età. Un’età che non si sa). Vecchia signora = donna stagionato.
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