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PITTURA SENESE DEL TRECENTO, Schemi e mappe concettuali di Storia dell'arte medievale

Pittura senese del 300 (Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti).

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 02/07/2022

sara-biassoni
sara-biassoni 🇮🇹

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Scarica PITTURA SENESE DEL TRECENTO e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia dell'arte medievale solo su Docsity! SIENA -Siena dal 1269 è città guelfa legata alla corte angioina (Francia e Napoli e al papato). -Dal 1286 al 1355 retta da un'oligarchia di mercanti e banchieri retta dal consiglio dei Nove. -Secondo il Costituto senese del 1309, chi governa deve mettere al primo posto “massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini“. -Le opere mostrano connubio tra potere laico e religioso e il valore della giustizia -Tutte le opere vengono fatte prima del 1348 (peste). DUCCIO DI BUONINSEGNA -Documentato tra 1278 e 1318 Madonna Rucellai, Uffizi -15 aprile 1285 Duccio riceve la commissione per la pala dalla compagnia dei Laudesi per la Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. -Simile alla pala fatta per i francescani di Pisa da Cimabue. -Madonna col bambino, sei angeli inginocchiati. -Sfondo oro: gli angeli sono quasi sospesi. -colori morbidi e luminosi -A differenza di Cimabue, Duccio cerca di dare più tridimensionalità: più balze, ginocchio illuminato, idea dello spazio attraverso i colori (in maniera più elegantemente, alla gotica francese → Siena ha avuto la possibilità di vedere tante opere francesi perché era una città molto legata alla corte degli Angiò). Madonna Stoclet -Madonna col bambino che le accarezza il volto → umanità paragonabile a quella nella scultura dei Pisano. Vetrata per l’abside del Duomo di Siena, 1287-1290 -4 evangelisti negli angoli, 3 Storie della Vergine (Dormitio, Assunzione, Incoronazione), santi patroni della città (S. Bartolomeo, S. Ansano, S. Crescenzio, S. Savino) a destra e sinistra dell'assunzione. -Scena della Dormitio: apostoli increduli dalla morte della Vergine (un apostolo porta la mano alla bocca: stesso gesto anche nella Pala della Maestà). La Vergine però non è morta, è solo addormentata, in attesa di essere assunta da Cristo. Maestà del Duomo di Siena, 1308 -Fu commissionata nel 1308 dal governo dei Nove (venne commissionata con denaro della città per essere donata in solenne processione dalla città alla cattedrale). → legame potere laico e potere religioso. Viene terminata 3 anni dopo. -Sul basso gradino alla base del trono, vi è in latino l'invocazione dell'artista alla Madonna: “O Santa Madre di Dio, sii fonte di tranquillità per Siena, sii vita per Duccio poiché ti ha dipinto così” → Duccio e i cittadini chiedono l’intercessione della Vergine. -Pala d’altare a doppia faccia: il clero poteva vedere la parte a tergo con 25 scene della passione di Cristo (si leggono dal basso verso l’alto e da sinistra verso destra), invece il pubblico poteva vedere la Madonna col Bambino circondata da angeli e santi. La scena della Crocifissione che comprende anche i ladroni, domina la parte retrostante. -Pianta del Duomo: Maestà al centro, intorno c’erano altre cappelle dedicate ad altri santi. -Come sappiamo che era sull'altare maggiore? Tavoletta di Gabella (1483) mostra l'interno del Duomo con la pala con una copertura lignea (si vede anche il pulpito di Nicola Pisano coperto a lutto). -Lavanda dei piedi: riprende lo schema iconografico bizantino (Ghiberti: “teneva un po’ della maniera greca”), apportando alcune modifiche: Cristo è inginocchiato, mentre nell’iconografia bizantina normalmente è in piedi e le architetture sono reali, non come le piatte scenografie teatrali bizantine. -Quando nasce il fenomeno del collezionismo nelle parti delle predelle e delle cuspidi vengono fatti dei quadretti e poi venduti ai collezionisti. SIMONE MARTINI -1285 ca. – 1335 poi a Avignone fino al 1344 -Lavorò a Siena soprattutto nel palazzo Pubblico, ma anche in altri contesti divenendo il pittore di riferimento delle commissioni Pubbliche dopo Duccio e prima di Ambrogio Lorenzetti. -Dipinse ad Assisi nella Basilica inferiore di San Francesco e in altri centri come ad esempio Pisa. -Nel 1335 si spostò ad Avignone dove dal 1309 si trovava la corte papale, probabilmente al seguito del cardinale Jacopo Stefaneschi del cardinale Napoleone Orsini. Ad Avignone conosce Petrarca e fa un ritratto di Laura. Palazzo Pubblico di Siena: Sala del Mappamondo (Maestà e Battaglie contro cittadelle ed eserciti nemici), Sala dei Nove.
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