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Plutarco: Vita e Opere, Appunti di Greco

Storia della FilosofiaStoria della letteratura grecaBiografia antica

Plutarco, nato a cheronea intorno al 50 a.c., studiò a atene sotto ammonio, filosofo platonico. Egli ottenne la cittadinanza onoraria ad atene, alessandria e roma, compì molti viaggi in grecia e asia, e svolse mansioni diplomatiche. Plutarco fu sacerdote a delfi, dove riportò una grande ripresa al tempio in una fase di decadenza. Egli scrisse circa 260 opere, di cui circa la metà sono autentiche. La sua produzione è stata divisa in due filoni: vite parallele e moralia. Le vite parallele sono biografie di illustri personaggi greci e romani accostati per l'antologia della loro vita, come teseo e romolo, alessandro e cesare, demostene e cicerone, licurgo e numa, e pericle e fabio massimo. Le moralia sono scritti di divulgazione filosofica, etica e pedagogica, come sull'amore, sull'amicizia, sul matrimonio, e sulla lettura dei poeti. Plutarco è noto per la sua forte implicazione religiosa.

Cosa imparerai

  • Che studiò Plutarco a Atene sotto quale filosofo?
  • Quali sono i due filoni nelle opere di Plutarco?
  • Che tema principale trattano le Moralia di Plutarco?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 18/01/2022

cristina-torto
cristina-torto 🇮🇹

6 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Plutarco: Vita e Opere e più Appunti in PDF di Greco solo su Docsity! PLUTARCO La vita Plutarco nasce a Cheronea, in Beozia, attorno al 50 a.C. e studiò ad Atene presso il filosofo platonico Ammonio. A Atene ottenne la cittadinanza onoraria. Compì molti viaggi in Grecia e in Asia e svolse mansioni diplomatiche Ad Atene, Alessandria e Roma dove ottenne la cittadinanza onoraria con il nome di L. Mestrio Florio e divenne amico di potenti. Grazie all’imperatore Traiano ottenne la dignità consolare e sotto Adriano fu legatus in Grecia. Torna poi a Cheronea per degli studi. Molto significativa fu la sua carica di sacerdote a Delfi nel santuario che fino a poco tempo prima era stato un importante centro per la vita religiosa e che allora era in una fase di inarrestabile decadenza. Spirito profondamente religioso, Plutarco rivolse tutte le sue cure e i suoi sforzi alla rinascita del tempio che conobbe effettivamente una grande ripresa, anche grazie all’intervento dei romani. Morì nei primi anni del regno di Adriano quindi attorno al 120. Plutarco scrisse circa 260 opere (notizia che abbiamo grazie al Catalogo di Lampria attribuito al figlio). Di queste, non tutte sono autentiche ma la maggior parte si. Tutta questa enorme produzione è stata divisa in due filoni: la Vite parallele e Moralia o Etikà. Vite parallele (bioi paralleloi) Si tratta di biografie “a coppia” di illustri personaggi greci e romani accostati per l’antologia della loro vita: ● Teseo e Romolo, rispettivamente i primi re di Atene e Roma; ● Alessandro e Cesare, grandi condottieri e monarchi; ● Demostene e Cicerone, celebri oratori e uomini politici; ● Licurgo e Numa, re-legislatori rispettivamente di Sparta e di Roma; ● Pericle e Fabio Massimo, assimilati per la prudente conduzione di operazioni militari. A noi sono pervenute 22 coppie e 4 vite singole > Arato, Artaserse (unico personaggio persiano), Galba e Otone. Il Catalogo di Lampria riporta anche altre biografie per noi perdute (es. Epaminonda e Scipione). Le coppie biografiche si chiudono quasi tutte con un confronto riassuntivo finale (synkrisis). Plutarco dice “Io non scrivo un’opera di storie ma vite”, il suo intento infatti era prettamente biografico ma, nonostante ciò, ci fornisce anche importanti informazioni storiche ( = Cesare, non voleva essere uno storiografo ma ha fornito notizie fondamentali). L’intento biografico si vede soprattutto nell’interesse per il personaggio, l’uomo e il suo carattere. Di qui la moltitudine degli aneddoti, degli episodi e dei detti che costellano il suo racconto. La finalità è duplice: 1. Finalità etica. Plutarco intende presentare, attraverso le biografie di personaggi esemplari, modelli etici di comportamento, cui tutti possano uniformarsi. Gli uomini sono stimolati ad assimilare le virtù e a imitare il valore dei grandi uomini -> grandi uomini = coloro che fanno la storia, che hanno compreso le linee di sviluppo degli eventi e le cui virtù sono oggetto dell’attenzione degli dei; 2. Finalità politica. Dimostrare che c’è una stretta correlazione tra la cultura greca e quella latina e, in particolare, mostrare ai Romani (di cui Plutarco riconosce la potenza di condottieri e imperatori) che anche i Greci avevano avuto uomini di Stato validi. Per quanto riguarda la struttura ogni personaggio viene trattato dalla nascita (studi, attitudine..) fino all’età adulta. Vengono riportate le imprese/ciò che ha reso grande ognuno di loro e poi si passa alla vecchiaia = saggezza, sintesi di tutte le esperienze vissute. In Plutarco, infine, c’è anche una forte implicazione religiosa. In un periodo di progressiva laicizzazione della religione, Plutarco riporta al centro la religione tradizionale: come abbiamo già detto gli uomini che hanno dato un impulso alla storia sono gli stessi che gli dei proteggono e che sono stati forniti di un ingegno superiore (Gli dei hanno quindi un ruolo fondamentale).
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