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plutarco vita, opere e stile, Schemi e mappe concettuali di Greco

E' un riassunto sull'autore Plutarco, contiene la vita, le opere e lo stile

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 05/06/2024

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serena-giunti-1 🇮🇹

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Scarica plutarco vita, opere e stile e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Greco solo su Docsity! PLUTARCO Plutarco nacque a Cheronea in Beozia intorno al 50 d.C. da una famiglia agiata. Studiò ad Atene presso la scuola del filosofo platonico Ammonio. Viaggiò in Asia, ad Alessandria, a Roma, ma trascorse la maggior parte della sua vita in patria, dove rivestì diverse cariche politiche nell'amministrazione locale: fu arconte eponimo, sovrintendente all'edilizia pubblica, telearco (cioè funzionario di polizia). Per conto dei Romani fu legatus della Grecia. Ma l'incarico a cui tenne di più fu quello di sacerdote nel santuario di Apollo a Delfi, non lontano da Cheronea. Nonostante gli impegni politico-amministrativi, non trascurò mai l'attività letteraria e didattica, né la famiglia. Fu uno scrittore fecondo, un insegnante dotato di saggezza e umanità, uno sposo e un padre affettuoso. Intorno al 70 d.C. sposò l'amatissima Timossena, con cui condivideva numerosi interessi culturali e alla quale rivolse una Consolazione per la prematura morte della figlia. Incerta e la data della morte: alcuni la collocano nel 119, altri nel 125, altri ancora nel 127 d.C. LE OPERE Il catalogo di Lampria che riporta i titoli degli scritti plutarchei, ne cita ben 227, aggiungendo quelli noti per altre vie, il totale sale a 260. Della sua produzione sono pervenute 120 opere, divise in due sezioni: -le vite parallele (contenenti 48 biografie) -I moralia (di cui si sono conservati 78 opuscoli) LE VITE PARALLELE Il confronto fra la cultura greca e quella romana è il filo conduttore delle Vite parallele, che in 22 coppie accostano un personaggio greco ad uno Romano; restano indipendenti le vite di Arato, Artaserse, Galba e Otone. La maggior parte delle coppie si conclude con una synkrisis, nelle quale sono evidenziate le caratteristiche comuni ai personaggi esaminati. Questo comparatio non si prefigge mai di stabilire una sorta di graduatoria fra la civiltà greca e la civiltà latina, ma intende invece sottolineare l’affinità e la complementarietà fra le due principali culture dell’epoca antica. Le biografie plutarchee si basano su due elementi fondamentali: -l’etos (il carattere) -le praxeis (le azioni) I due elementi sono strettamente collegati tra loro: il carattere si manifesta nelle azioni e queste, a loro volta, rivelano il carattere. La struttura del Bios plutarcheo può essere ricondotta ad uno schema di massima: -nascita e giovinezza del protagonista -narrazione delle imprese -vecchiaia e morte Talora la narrazione prosegue dopo la morte del protagonista, come nella vita di Cesare che continua con la punizione dei cesaricidi. Secondo un'ipotesi avanzata da U. von Wilamowitz-Moellendorf la Vita di Epaminonda e Scipione doveva costituire la prima coppia delle biografie plutarchee, nella quale l'autore illustra le finalità e la metodologia della sua opera. Nella Vita di Alessandro Plutarco chiarisce la sua intenzione di scrivere non opere storiche ma biografiche, assegnando a queste ultime un alto valore etico. Dunque, lasciata alla storia la trattazione delle páxeis, Plutarco chiede che gli sia concesso di occuparsi dei "segni dell'anima" e di raccontare, attraverso questi, la vita di ciascuno all'interno della quotidianità. Infatti il biografo deve concentrare la propria attenzione sul carattere e sul comportamento morale della persona, Plutarco pur scrivendo biografie, si avvale dello stesso metodo di ricerca della storiografia: testimonianze scritte e orali, che devono essere vagliate criticamente. Nel caso di informazioni insufficienti Plutarco propone di lasciare delle zone d'ombra. Plutarco considera le fonti un contributo all'analisi psicologica più che alla precisione storica. Sviluppando il modello peripatetico, il biografo tratteggia personaggi grandiosi, che manifestano la loro spiccata personalità in ogni azione. Grazie alle doti narrative e drammatiche, Plutarco riesce a far emergere spesso l'umanità dei suoi protagonisti*: • Alessandro, dopo aver ucciso l’amico Clito si rinchiuse nella sua stanza preso dal dolore • Cesare durante l'assalto dei congiurati si difese come una belva ma quando vide che bruto aveva estratto il pugnale si tirò la toga sul capo e si lasciò andare. • Antonio dopo che il suo schiavo aveva preferito suicidarsi pur di non ucciderlo disse: bravo Eros che mi insegni come io debba fare ciò di cui tu sei incapace. In passi in cui racconta di morti infelici e drammatiche la narrazione è caratterizzata da un intenso phatos. I MORALIA Tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo il monaco bizantino Massimo Planude raccolse la seconda sezione delle opere plutarchee sotto il nome di Htika (tradizionalmente detti Moralia). Il titolo è riduttivo, considerato il carattere eclettico degli scritti, che non si limitano all'etica, ma affrontano questioni filosofiche più generali, politica, religione, letteratura, fisica, ecc. Variano anche le tipologie testuali, dai saggi ai trattati, dalle declamazioni ai dialoghi. È possibile suddividere i Moralia in base agli argomenti discussi. Etica: è il gruppo più numeroso dei Moralia, in cui viene spesso affrontato il problema delle virtù (De virtute et vitio, De virtute morali) si discute inoltre delle diverse affermazioni dell’anima (De cohibenda ira, De tranquillitate animi, De curiositate). Non manca la riflessione sull’amicizia. Fra questi scritti si può trovare anche la Consolatio ad uxorem dedicata a Timossena in occasione della morte della figlia. Filosofia: Alla trattazione di temi filosofici sono dedicati numerosi opuscoli, ispirati alla dottrina platonica della nuova accademia. Alcune opere caratterizzate da un contenuto spiccatamente speculativo, commentano il pensiero di Platone (Platonicae quaestiones), altre opere polemizzano con lo stoicismo e l’epicureismo (De stoicorum repugnantiis). In questa sezione si può inserire anche l’amatorius, un dialogo ispirato al simposio platonico, nel quale Plutarco si esprime a favore dell’amore eterosessuale. Per quanto riguarda la vita familiare, sono importanti i Coniugalia praecepta, in cui l’autore indica quali azioni si devono compiere per mantenere ottimamente la solidità di un matrimonio. Politica: gli scritti politici contengono istruzioni pratiche per chi si impegna nella vita pubblica (praecepta gerendae rei publicae) Pedagogia: Finalità pedagogica hanno (De audiendis poetis, De recta ratione audiendi) è inserito anche il De libris educandis in cui espone le teorie pedagogiche degli antichi. Religione: di problematiche teologiche di occupano (De sera numinis vindicta, de defectu oraculorum). Preziosa per la storia delle religioni è De Iside et Osiride, sui miti di due grandi divinità del pantheon egizio. Scienze naturali: all’indagine scientifica sono dedicati (de facie in orbe lunae, questiones naturales) Antiquaria: presentano un taglio antiquario ed erudito scritti che spiegano l’origine di riti e costumi greci e romani (de mulierum virtutibus).
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