Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

poesia ''lavandare'' di pascoli, Appunti di Italiano

poesia '' lavandare'' di pascoli

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 10/06/2023

camillabellotti
camillabellotti 🇮🇹

4.5

(2)

73 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica poesia ''lavandare'' di pascoli e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LAVANDARE Pascoli Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandaie 5 con tonfi spessi e lunghe cantilene. Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! Quando partisti, come son rimasta! Come l’aratro in mezzo alla maggese (campo semantici) ANALISI In “Lavandare” il poeta si fa osservatore: nota la presenza di un aratro abbandonato in mezzo a un campo arato per metà (mezzo grigio e mezzo nero, v. 1), sente il rumore dei panni immersi e sbattuti nell’acqua del canale e le cantilene delle lavandaie mentre lavorano. L’ultima strofa riporta la cantilena recitata dalle lavandaie, che fa riferimento alla stagione autunnale e al sentimento di solitudine provato da una donna che pensa a quando l’amato ha lasciato il proprio paese. L’’aratro, nella prima strofa, è lo strumento di lavoro del contadino, lasciato in un campo senza che il lavoro di aratura fosse terminato, tanto che sembra essere stato dimenticato (al v. 3, con forte enjambement) e risulta inutile poiché privo dei buoi che lo trascinerebbero. Nel paesaggio descritto non ci sono esseri viventi, ma solo una nebbiolina leggera che indica la stagione autunnale. L’aratro torna nella terza strofa, come termine di paragone nella cantilena delle lavandaie: qui assume un significato simbolico, perché non è più l’oggetto concreto, lo strumento di lavoro, ma è ciò attraverso cui il poeta rappresenta il senso di PARAFRASI Nel campo arato per metà si trova un aratro senza buoi, che sembra abbandonato, in mezzo alla nebbia. E dal canale proviene, ritmato, il rumore dei panni sbattuti dalle lavandaie con colpi frequenti e lunghe cantilene: Il vento soffia e cadono le foglie dal ramo, come neve, e tu ancora non torni al tuo paese! Quando sei partito, come sono rimasta! Come l’aratro in mezzo al campo non seminato. solitudine di una donna che pensa al suo amato partito, forse emigrato lontano. La donna ripensa alla propria desolazione, paragonandosi a un aratro lasciato in mezzo alla maggese, abbandonato e forse dimenticato. La cantilena riportata dal poeta è ripresa da uno stornello marchigiano, una forma di canto popolare, come dimostrano le forme esclamative e l’invocazione dell’amato.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved