Metrica e Figure Retoriche in Poesie di Comi: Rime, Versi, Allitterazione - Prof. Giannone, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Scarica Metrica e Figure Retoriche in Poesie di Comi: Rime, Versi, Allitterazione - Prof. Giannone e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! METRICA (RIME, SILLABAZIONE, VERSI) La poesia è composta da tre strofe (due formate da cinque versi e una quartina). Tutti i versi sono endecasillabi. Lo schema delle rime nella prima strofa è alternato, invertito nella seconda e ancora alternato nell'ultima. Essendo composta da 14 versi, potrebbe assomigliare ad un sonetto. LINGUA E STILE Non è presente la solita punteggiatura di Comi: ogni strofa si conclude con il punto, non ci sono virgole. Il linguaggio è aulico. Molte sono le parole sdrucciole e lunghe; Carname e semenza sono parole molto frequenti nella poetica di Comi. FIGURE RETORICHE Diverse sono anche le figure retoriche presenti: ® Allitterazione delle lettere R, C, D, e Lj * Enjembementstutta la poesia; ® Ripetizione di noi in noi d'ogni mito e d'ogni, e di, da del... ® Sinestesia vibrano mattutine le compagini; ® Anastrofevibrano mattutine le compagini; @ POLIPOTOPO (di casi) di noi in noi; ® Antitesi sempre antica e già futura. SIGNIFICATO DELLA POESIA: La poesia fa parte della raccolta “Spirito d'armonia”. Il termine virtuale può ricondurre a qualcosa che sia in potenza e non in atto, ed È come se in tutta la poesia ci fosse un'ansia di qualcosa che deve rifiorire e ricominciare. È come se Comi avesse collocato la parola tempo tra marea e celestiale per collocare il tempo in sospensione tra mare e cielo, o anche come se fosse proprio il tutto ad essere immobilizzato tra cielo e mare. Sicuramente presenti sono la contrapposizione tra la condizione della carne che si sgretola e la gioventù dell'anima e non del corpo (in quanto il copro invecchia e l' anima no) e l'ansia, perché il corpo fa riferimento alla vita che cessa e l'ansia futura potrebbe rappresentare un'ansia positiva, di rinascita, della vita dopo la morte oppure della morte stessa, come se fosse universale. Nella seconda strofa Comi usa la figura dell'albero (dai vertici alla semenza) per riferirsi ad ogni cosa nel suo complesso, l’ albero è usato come simbolo dell'essere vivente, anche dell’uomo.