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Positivismo (Verga) e decadentismo (Pascoli, D'Annunzio), Appunti di Italiano

Il positivismo, una corrente di pensiero che celebra l'importanza della scienza e del metodo scientifico, e il verismo di Verga, che rappresenta la vita come una lotta continua. le differenze tra naturalismo e verismo, tra Verga e Manzoni, e il ciclo dei vinti di Verga. Si parla anche della letteratura naturalista e del romanzo sperimentale di Zola.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 02/09/2022

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Scarica Positivismo (Verga) e decadentismo (Pascoli, D'Annunzio) e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL POSITIVISMO  Deriva da "positum" = che è posto, saldo  È una corrente di pensiero che ha le sue radici in Francia e celebra l'importanza della scienza e del metodo scientifico  Il principale esponente è Comte il quale affermava che il metodo scientifico potesse essere applicato anche alla società  Darwin ne "l'origine della specie" sferra il colpo al narcisismo dell'uomo --> con l'evoluzionismo che si contrappone al creazionismo Nella natura per Darwin vale la legge del più forte = chi si adatta riesce a sopravvivere  Spencer è il teorizzatore del Darwinismo sociale: applica la legge che vale nella natura anche nella società  La letteratura è influenzata --> nascita della seconda metà dell'Ottocento in Francia del NATURALISMO. Il suo teorico è Taine, il quale evidenza questa nuova forma di letteratura che utilizza dati oggettivi (non fantasie o pensieri soggettivi) ma il vero/realtà Per lui ogni uomo è risultato di tre fattori, attraverso cui si possono spiegare i comportamenti degli uomini: EREDITARIETA' - AMBIENTE SOCIALE - MOMENTO STORICO IN CUI SI VIVE = teoria deterministica  La letteratura comincia diventare un documento umano, in particolare con Zola --> massimo rappresentante del naturalismo francese Il saggio più importante di Zola il romanzo sperimentale, che deve essere condotto su basi nuove: 1. Oggettivo = netto legame tra scienza e letteratura, rifiuto del Romanticismo e del narratore onnisciente 2. Stile impersonale = il narratore "sta dietro" 3. Viene rappresentato il vero, anche ciò che è brutto 4. Linguaggio sintetico  Questo saggio si concretizza nel ciclo di rougon macquart (la sua opera più importante), dove ci sono 20 romanzi, nei quali si narrano le vicende di questa famiglia attraverso un percorso storico molto ampio. È un ciclo perché per i naturalisti per comprendere il comportamento di qualcuno, occorre analizzare fin dall'origine  L'Italia subisce l'influenza francese, sorge così un gruppo di intellettuali che opera Milano (verga, capuana, de Roberto, Matilde Serao) = VERISMO DIFFERENZE TRA VERISMO E NATURALISMO: 1. I naturalisti raccontavano gli aspetti delle città più degradate (margini, periferie) 2. Il naturalismo Influenza il pensiero politico (parlare delle condizioni delle Fabbriche suscita l'interesse dei partiti socialisti) --> è una teoria diagnostica e terapeutica = spiegano e suggeriscono le soluzioni 3. Il verismo parla soprattutto delle condizioni del meridione, eh però una teoria solo diagnostica, non terapeutica, infatti non suggeriscono nulla in quanto sono dai conservatori = non accettano cambiamenti sociali (verga è un grande proprietario terriero di origine nobile) 4. In Francia la letteratura è un documento umano dei casi clinici; in Italia Invece Verga si rifiuta di fare della letteratura un'ancella della scienza (narra senza distacco) VERGA  Vive nel periodo di Manzoni (sono i due più grandi romanzieri dell'Ottocento italiano)  Verga vive il periodo dei primi anni dell'Unità d'Italia, si pensa che senza Verga non avremmo il romanzo moderno DIFFERENZE TRA VERGA E MANZONI:  Manzoni= narratore onnisciente, conosce e giudica i suoi personaggi  Verga = narratore impersonale, non sa nulla dei suoi personaggi, siamo noi leggendo a conoscerli. Assume l'ottica dal basso e assume il punto di vista dei personaggi --> eclissi o La regressione del narratore (non li giudica ma ci mostra semplicemente i fatti come sono) ciò che rappresenta è l'attenzione per gli umili e i diversi --> li definisce "i vinti" l'idea è di fare un ciclo "dei vinti" --> erano previsti 5 romanzi che partivano dalle classi dei Pescatori e arrivavano alle classi più in alto. Per i suoi personaggi La vita è una lotta continua = c'è un pessimismo totale che non trova soluzione né nella religione né nella solidarietà tra gli uomini LA VITA:  Verga nasce a Catania Nel 1840 in una famiglia di origini Nobili, scrive il suo primo romanzo a 16 anni influenzato dal romanticismo: "Amore e patria"  Intraprende il mestiere di giornalista, si sposta poi a Firenze Dove scrive altri romanzi che hanno molto successo  A Milano conosce alcuni esponenti della scapigliatura e qui compie la sua svolta verista, una delle sue prime opere è la "novella Nedda" (la protagonista è povera, ma manca l'impersonalità)  La vera svolta è con Rosso Malpelo (1878), però non ottiene il successo che si aspettava  non completerà mai il ciclo dei vinti ma solo due romanzi su 5  Così torna in Sicilia si dedica all’amministrazione delle sue terre e alla sua fotografia  Qualcosa cambia nel 1920 dove viene fatto un discorso pubblico a sostegno delle sue opere da parte di Pirandello, muore nel 1922  Verga eredita dal naturalismo il determinismo, condivide il giudizio con Manzoni che il popolo non possa portare cambiamenti (è un conservatore)  Pensa che il progresso visto da lontano porta dei benefici, ma lo paragona a un fiume in piena che lascia dietro dei detriti, ovvero le persone, gli umili  Il linguaggio è semplice, povero, adatto ai personaggi che le scrive. Evita il dialetto ma usa delle espressioni dialettali  La campagna non è vista come il Manzoni: manca il vagheggiamento positivo, ma è simbolo di fatica “IL CICLO DEI VINTI”  Vuole riprendere Zola, ma quest'ultimo narrava di una famiglia su cui Grava va una tara ereditaria. Verga invece vuole rappresentare In che modo la lotta per la vita avviene a seconda di quale stato sociale si viva.  Fa una rappresentazione di tutti i tipi di vita  Prima si chiamava la marga perché faceva riferimento alla concezione che ha del progresso  I vinti per Verga sono tutte le persone, chi per una ragione chi per l'altra  I cicli dovevano essere 5: 1. Il primo è quello dei Pescatori --> (I Malavoglia) = vive di ciò che il mare permette di avere e verranno travolti dalla storia (la lotta di vita è per sopravvivere) 2. Il secondo è la Borghesia (mastro Don Gesualdo) --> racconta di un Mastro che diventa Don, per la sua nuova classe sociale rimane sempre Mastro, mentre per i suoi è un traditore 3. Il terzo romanzo è la vanità aristocratica (la Duchessa de leyra) 4. Il quarto è il mondo della politica (l'onorevole Scipioni) 5. Il quinto è il mondo dell'arte (l'uomo di lusso) “VITA DEI CAMPI “  Raccolta di 8 novelle, tra cui Rosso Malpelo  Prima raccolta verista (poca influenza romantica)  Ambientazione meridionale = nelle campagne siciliane  I protagonisti sono tutti degli emarginati e le loro semplici vicende sono mosse da impulsi o bisogni primari: Volontà di rappresentare le lotte per vivere negli ambienti sociali più bassi. La realtà è quella degli esclusi che non possono sperare a un cambiamento del destino  Temi del Romanticismo: esclusione --> di coloro che vivono un conflitto con la società  Qualche volta il mondo della campagna viene per pochi aspetti idealizzato, perché anche se avvengono scene di violenza, non ha comunque le brutture della città (rimane il simbolo della fatica del sudore)  Il protagonista è un arrampicatore sociale e senza scrupoli  Mastro Don Gesualdo appare a puntate nel 1888, mentre esce il libro vero e proprio nel 1889  Mastro (lavori semplici e umili) e don (persone importanti e nobili) si riferiscono alle posizioni sociali che occupava e che occupa Gesualdo  Gesualdo apparteneva a una famiglia di muratori e aveva una grande ambizione, che gli permise di acquistare terre ed essere ricco; il suo obiettivo era però quello di acquistare un titolo nobiliare  Questo romanzo è ambientato tra il 1821 e il 1848 in un paese in provincia di Catania (Vizzini)  Rispetto ai Malavoglia c'è una maggiore stratificazione sociale (muratori, borghesi, nobiltà)  Ha 21 capitoli, divisi in quattro parti che rappresentano periodi della vita di Gesualdo --> tutto ciò che fa per diventare nobile TRAMA:  Si apre con un incendio del palazzo dei nobili Trao, è l'unico che si dà da fare eh Gesualdo poiché il palazzo Confina con il suo --> vuole quindi preservare la sua "roba". In una delle stanze erano bloccate bianca Trao (in relazione segreta con il cugino di Gesualdo). Il padre di Bianca vuole che i due si sposino, ma la famiglia dell'amante non vuole poiché i Trao non erano ricchi. Vogliono poi parla sposare con Gesualdo per salvare la reputazione di Bianca = matrimonio che aiuta entrambe le parti e che chiude la prima parte (nella prima parte vediamo anche che Gesualdo ha già due figli illegittimi dalla serva Diodata).  Nel quarto capitolo le racconta che si deve sposare. Il matrimonio mette in evidenza l'incomunicabilità fra i due mondi estremamente diversi. Bianca è incinta di una bambina (Isabella), che Gesualdo crede sia sua. Queste figure femminili sono importanti perché sanciscono il fallimento di Gesualdo come uomo.  La famiglia di Gesualdo è un “nido di vipere” poiché sono gelosi di lui e di quello che possiede --> non si sente quindi accettato né dal gruppo sociale più basso (la famiglia), né da quello più alto (Bianca e Isabella).  Quando poi Gesualdo si ammala di cancro al fegato, isabella si è sposata con il duca di Leyra, ed essi lo accolgono nella loro Palazzo perché vogliono impadronirsi dalle sue ricchezze. Muore quindi da solo.  Lo spazio e il tempo sono più movimentati e dinamici rispetto ai Malavoglia = è il tempo della borghesia e lo spazio è più vario  Ci sono anche qui i proverbi, che fanno leva sulla spietata lotta per la vita  La lingua è più elevata ma manca l'artificio della regressione, e invece presente l'impersonalità IL DECADENTISMO  Il termine deriva dalla pubblicazione di un sonetto di Verlaine nella rivista "le Chat Noir" (1883)  L'anno successivo viene pubblicato un romanzo di Huysmans "controcorrente", che rappresenta i punti di partenza del Decadentismo e determina la nascita della figura del dandy (aristocratico che vede la vita come una ricerca del piacere, rifiuta la moralità e disprezza gli altri)  Il termine decadentismo veniva utilizzato per indicare un movimento letterario. Inizialmente aveva una accezione negativa CARATTERISTICHE PRINCIPALI:  Decisa opposizione al positivismo e alla scienza  Recupera l'irrazionalità con una differenza rispetto al Romanticismo = manca l'impegno civile e politico  Anticipa la scoperta dell'inconscio  Utilizza l'intuito per capire la realtà e ciò che ci circonda  Il poeta è l'unico che può vedere oltre la realtà = "poeta veggente"--> comprende il mistero delle cose e che ci sono delle corrispondenze tra la natura e l'uomo  Altri filosofi influenzeranno questo movimento, tra i quali Schopenhauer, Nietzsche, Bergson  Il Decadentismo rivoluziona il linguaggio = oscurità del lessico, parole, struttura metrica --> poiché non si rivolge a tutti ma solo a un Elite di privilegiati  Il Decadentismo privilegia l'utilizzo delle figure retoriche, in particolare dell'analogia (metafora in cui viene meno la logica) --> Il valore assoluto della poesia è la parola, non la logica Altra figura retorica che rappresenta le corrispondenze è la sinestesia (accostamento di Termini che appartengono a sfere sensoriali diverse)  PASCOLI: simbolismo = scrittura che procede per simboli (comprendere il mistero e l'intuito)  D'ANNUNZIO: estetismo = intendere la propria vita all'insegna della bellezza. L'opera più importante è la sua stessa vita PASCOLI  È il primo poeta che ci porta nel passaggio dal 800 al 900  È una figura appartata e tranquilla VITA:  Nasce a San Marino di Romagna nel 1855 presso una famiglia molto numerosa. Il padre era un amministratore delle tenute dei principi di Torlonia  Ha un'infanzia Serena fino a 10 agosto 1867, quando il padre viene ucciso in circostanze mai chiarite (delitto probabilmente legato al suo lavoro) --> questa tragedia lascia un segno indelebile nell'animo di Pascoli = rappresenta il primo segnale di nido spezzato, seguito poi dalla morte della sorella, della madre e del fratello  Questo comporta anche un cambiamento in termini economici, a Giovanni Pascoli però viene concesso di continuare a studiare, così si scrive all'Università di lettere a Bologna --> periodo nel quale subisce il fascino delle idee Socialiste, che gli procurò nel 1879 durante una manifestazione, un arresto  Si laurea nel 1882 e comincia la sua carriera di insegnante  Dopo aver raggiunto la stabilità economica vuole ristabilire il nido familiare con due sorelle (Maria e Ida)  Nel frattempo affianca alla carriera di insegnante quella di poeta  Nel 1895 Ida decide di sposarsi e andare via, Giovanni lo prende come un tradimento poiché aveva l'ossessione di riformare il nido  Egli è anche poeta di testi di lingua latina e vince parecchi concorsi internazionali  Negli ultimi anni della sua vita vive appartato in provincia di Lucca (poeta solitario che vive in campagna).  Egli fa parte di coloro che appoggiano l'intervento dell'Italia in Libia  Muori radica ancora nel 1912, fino all'ultimo affiancato dalla sorella Maria PENSIERO:  A una prima lettura la poesia di Pascoli sembra semplice poiché parla di cose semplici come della campagna. In realtà non è così perché pensa che tutto ciò che ci circonda nasconda un mistero e dai valori molto più profondi --> tutto quindi deve essere interpretato in chiave simbolica (SIMBOLISMO)  Il nido compare spesso, inteso come un luogo chiuso, accogliente e da proteggere da tutto ciò che può arrivare dall'esterno --> contiene tutti coloro legati da un legame di sangue, sia vivi che morti  La vera novità di Pascoli è linguaggio = allusivo, misterioso, c'è sempre qualcosa al di là della realtà  La sua prima formazione è all'insegna del positivismo, di cui gli rimane di chiamare tutto con il proprio nome, mantiene la precisione nonostante si allontani dal Movimento --> perché pensa che in questo modo si riesca a comprendere la vera essenza di quella cosa cogliendo il mistero.  Non c'è più il confine tra poeta e natura = il poeta si immedesima nella natura  Tutte le sue poesie offrono la rappresentazione della campagna e della natura, in particolar modo sono presenti costantemente gli uccelli e i fiori  Gli uccelli sono creature che grazie alle Ali possono allontanarsi dalla Terra ("atomo opaco del male"), dove regna il male spesso però sono vittime per colpa degli uomini. Sono anche simbolo di presenza del mistero e di malaugurio = c'è la possibilità per l'uomo di cogliere il mistero attraverso il loro canto  I fiori Nelle sue poesie non sono mai segno di bellezza poiché sono fiori recisi, spezzati, uccisi e quindi non rappresentano l'allegria “MYRICAE”  Raccolta poetica di Pascoli del 1891  Vede diverse fasi di pubblicazione: Prima erano 22 poesie, infine arriva a 156  Myrica è un titolo che prende da Virgilio e indica le tamerici (arbusto che cresce in modo spontaneo). Sceglie questo titolo perché Paragona il tono dimesso della poesia, basso e umile, a questi arbusti bassi, ma anche per i contenuti poiché fa riferimento a cose semplici e alla campagna  Paragona l'uomo agli elementi della natura  Le sue due più importanti raccolte (Myrica e canto di Castelvecchio) presentano una prefazione  In Myrica presenta i temi, la morte del padre, la natura che sarebbe dolcissima se solo non fosse per la presenza sulla terra degli uomini “IL TUONO” (su classroom)  Riprende la stessa struttura metrica del lampo, questa però si sofferma sulla situazione successiva al lampo  Comincia con la congiunzione è il motivo per cui è collegata Nonostante sia scritta 6 anni dopo  Riguarda percezioni latine, fatta eccezione di "nella notte nera" --> la quale indica il vuoto e il nulla (non solo un colore)  Qui prevalgono i verbi che rimandano all’unto, ma anche al movimento (pino al verso 4 c'è il rumore del tuono, nel verso 5 c'è un attimo di pausa che poi riprende in modo attenuato) “SAN MARTINO” (Carducci) e “NOVEMBRE “(Pascoli)  Stanno rappresentando entrambi San Martino = giorno in cui si assaggia il vino nuovo  Con Carducci si evidenzia l'allegria e il vino --> non rimanda a niente di ambiguo o misterioso = rappresenta la poesia fatta in modo classico  Con Pascoli si anticipa la poesia del 900 --> il significato va colto dentro le parole stesse “CANTI DI CASTELVECCHIO” (1903)  Via via questa raccolta si arricchisce con la pubblicazione definitiva nel 1912, grazie alla sorella  Il canto Quinto fa riferimento alla sua vita  Il paesaggio è un po' diverso rispetto a Myrica, la campagna Infatti è quella Lucchese e Toscana Con i campi si vuole legare alla tradizione di Leopardi  In Myaraca le poesie sono organizzate in diverse sezioni, all'interno di quest'opera questo manca, infatti l'organizzazione va dall’autunno all'autunno --> "Myracae autunnali"  Si fa più profondo il legame indissolubile tra vita e morte, il ricordo straziante dei suoi cari  C'è ancora più forte la convinzione che le cose abbiano la loro vita intima “LA PREFAZIONE”  Si apre sempre con la congiunzione per indicare la continuità “NEBBIA “  Solo nella prima strofa ha valore meteorologico  Tutte le strofe si aprono con l'imperativo  Diametralmente opposto all'infinito --> lontano = minaccioso/ vicino = rassicurante GABRIELE D’ANNUNZIO LA VITA:
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