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Power point età vittoriana, Slide di Storia

Power point età vittoriana. Tra storia ,cultura,moda e conquiste di un' epoca fatta di luci ed ombre.

Tipologia: Slide

2020/2021

Caricato il 07/06/2021

francesca-giudice-2
francesca-giudice-2 🇮🇹

4.7

(3)

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Scarica Power point età vittoriana e più Slide in PDF di Storia solo su Docsity! L’ETÀ VITTORIANA DAL 1837 AL 1901 LUCI E … OMBRE  In questo lungo periodo il Parlamento per cercare di migliorare le pessime condizioni di vita della gente, introdusse delle riforme per motivi umanitari.  Nel 1848 fu emanato il Public Health Act che istituì la Sanità pubblica; nel 1870 venne resa obbligatoria l’ istruzione elementare ( Elementary Education act)  Ricordiamo che già nel 1834, con Guglielmo IV, fu abolita la schiavitù e la tratta degli schiavi che aveva visto l’ Inghilterra come una delle protagoniste ( in negativo, chiaramente); sempre nello stesso hanno furono istituiti i ricoveri di mendicità parrocchiali e si cercò di limitare lo sfruttamento del lavoro minorile con il Factory Act del 1833.Infatti anche se l’epoca vittoriana è ricordata come un periodo florido e di sviluppo, le malattie e la povertà nei ceti bassi erano molto frequenti e molto diffuse.  Le donne delle classi più povere non avevano praticamente diritti e spesso per mangiare o mantenere l’ abbondante prole dovevano prostituirsi. La prostituzione era una piaga sociale che in questo periodo continuava a crescere con un numero sempre maggiore di prostitute bambine. I bambini venivano poi sfruttati per i lavori più duri e difficili, che spesso nemmeno gli adulti potevano svolgere. Molti venivano impiegati come spazzacamini, nelle fabbriche o nelle miniere di carbone .  Altissimo era il numero di analfabeti così come elevato era la mortalità infantile. Molto importante fu l’evangelizzazione che portò a diversi cambiamenti, come ad esempio l’abolizione di alcuni tipi di divertimenti pubblici e l’osservanza della domenica. ZA a 1 | IL LAVORO MINORILE n de. VITTORIA E LE SUE NIPOTI Bisogna comunque ricordare la grandezza della Gran Bretagna in tale periodo . Il Paese infatti deteneva il primato del commercio mondiale, la sua flotta dominava i mari era dotata inoltre della maggior rete ferroviaria esistente. Era costituita da un complesso di immensi domini coloniali In questo periodo la Gran Bretagna intraprese un'espansione globale, in particolare in Asia e in Africa, che rese l'impero britannico il più grande impero della storia. . Insomma tutti fattori che contribuivano alla sua prosperità . Sul piano politico inoltre il paese poggiava stabilmente ormai su un sistema parlamentare bipartitico in cui vi erano liberali e conservatori ( whigs e tories).Anche dal punto di vista dell’applicazione del sistema liberale la Gran Bretagna era la nazione più avanzata d’Europa : il governo era subordinato alla fiducia concessa dal Parlamento e la Corona non aveva un ruolo politico preminente ma incarnava la coesione e i valori della nazione. Tale ruolo fu incarnato dalla regina Vittoria , il cui lunghissimo regno durò dal 1837 al 1901. Questi decenni furono caratterizzati da una situazione di relativa pace tra le grandi potenze (sulla base di quanto stabilito dal Congresso di Vienna), da un incremento delle attività economiche, da una "raffinata sensibilità" e da una forte fiducia nazionale. QUADRO SOCIO-ECONOMICO JANE AUSTENWALTER SCOTT Specchio della società come sempre era anche il teatro che continuava a rappresentare opere dei grandi “classici” elisabettiani, come Shakespeare e Marlow, ma anche le opere contemporanee di George Bernard Shaw e di Oscar Wilde IL TEATRO In questo scenario il dibattito centrale della politica interna a partire dai primi anni Sessanta si svolse intorno al tema della riforma elettorale ; questione urgente perché i ceti in ascesa reclamavano un ruolo attivo anche nella politica. La legge del 1832 infatti aveva aumentato la rappresentanza delle aree urbane ,ma aveva mantenuto i requisiti di censo estendendo di poco il corpo elettorale (che rimaneva solo al 5% del popolo) Ma i liberali radicali (tra cui John Stuart Mill) volevamo un allargamento del suffragio per conseguire la piena realizzazione della democrazia . Contrario era il liberale moderato Henry Palermston che divenne ministro e poi capo del governo dal 1855 al 1865. Alla sua morte, la guida dei liberali, passó a William Gladstone il quale superó il moderatismo del precedessore e propose una legge che prevedeva un’estensione del diritto di voto tramite una diminuzione del censo elettorale della città . Ma tale proposta non fu accettata anche dagli stessi moderati (ala di Gladstone) SCENARIO POLITICO DISRAELI  riduzione orario di lavoro;  introduzione principio di uguaglianza giudiziaria tra imprenditori e salariati;  soppressione reato di sciopero;  riconoscimento diritto di intervento nei contratti di lavoro da parte dei lavoratori; L’ im p e g n o p o li ti c o d i G la d st o n e n e g li a n n i O tt a n ta fu p e ró a ss o rb it o so p ra tt u tt o d a ll a q u e st io n e i rl a n d e se . E ra q u e st a u n a te rr a c o m p le ta m e n te d iv e rs a d a q u e ll a in g le se . In Ir la n d a in fa tt i , la re li g io n e p re d o m in a n te e ra il c a tt o li c e si m o . L’ e c o n o m ia e ra e ss e n zi a lm e n te ru ra le e a rr e tr a ta . P e r q u e st o ri c h ie d e va l’ a u to n o m ia . L’ in so ff e re n za in o lt re fu a li m e n ta ta d a u n a p ro fo n d a c ri si e c a re st ia c h e d ie d e o ri g in e a n u m e ro se m ig ra zi o n i ve rs o g li S ta ti U n it i. E ra se m p re m a g g io re la p re ss io n e p a rl a m e n ta re e se rc it a ta d a g li ir la n d e si su ll a C a m e ra d e i c o m u n i d i L o n d ra e le a zi o n i te rr o ri st ic h e g u id a te d a i fe n ia n i (r e p u b b li c a n i ). G la d st o n e a ll o ra , c e rc ó d i a tt u a re u n a ri fo rm a a g ra ri a p e r m ig li o ra re i c o n tr a tt i d i a ff it to e d e m a n ó l’ “H o m e R u le B il l” c h e p re ve d e va l a c re a zi o n e a D u b li n o d i u n P a rl a m e n to n a zi o n a le ir la n d e se .I l p ro g e tt o f u p re se n ta to a L o n d ra n e l 1 8 8 6 . I c o n se rv a to ri p e rò s i o p p o se ro e i n o lt re si d iv is e a n c o ra lo sc h ie ra m e n to li b e ra le ,p ro vo c a n d o la sc is si o n e d e i “l ib e ra li u n io n is ti “. Il fa ll im e n to d e l p ro g e tt o la sc ió q u in d i ir ri so lt a la q u e st io n e i rl a n d e se e p ro vo c ó l a c a d u ta d i G la d st o n e . .. LA QUESTIONE IRLANDESE < e O Hu DD = < Z O [a e < pi CURIOSITÀ Ci furono 3 tentativi di assassinare la regina Vittoria, ma nessuno andò in porto! Nel 1840 Edward Oxford sparò due colpi di pistola verso la Regina, incinta, durante una passeggiata con il marito ma nessuno dei due colpi centrò il bersaglio. Nel 1842 John Francis le puntò la pistola addosso mentre passeggiava in carrozza ma la pistola non sparò. Qualche giorno dopo John William Bean tentò di sparare contro Vittoria con una pistola caricata con carta e tabacco. Dopo questi tentativi fu promulgata una legge che prevedeva 7 anni di galera per chiunque tentasse di spaventare la Regina. LE CONQUISTE La regina ebbe rapporti conflittualu con i suoi primi ministri liberali (Palmerston e poi Gladstone).Il suo favorito invece fu Disraeli che le permise di conquistare l’India. Nel 1877 la Regina Vittoria la proclamata Imperatrice d'India, un titolo più che altro simbolico: i possedimenti Indiani facevano già formalmente parte dell'Impero Britannico dal 1857. Disraeli punta anche ad ingrandire l'impero britannico attraverso interventi armati in Africa ed in Afghanistan, in Russia e nel Medio Oriente. La Regina Vittoria e gli Inglesi si considerano dei portatori di civiltà, in grado di sottrarre i popoli nativi dal dominio di poteri primitivi e crudeli. L'esito degli interventi bellici voluti dai Tories è però incerto, e nel 1880 Disraeli perde le elezioni. Torna in scena Gladstone, che prosegue però suo malgrado la politica imperialista dei conservatori, intervenendo militarmente in Egitto nel 1882. Gladstone continua ad allargare il diritto di voto, estendendolo anche ai lavoratori agricoli. Nel 1887 viene celebrato un sontuoso Giubileo d'Oro per celebrare i 50 anni di regno della regina Vittoria, ma soprattutto per affermare il potere britannico: ai festeggiamenti prendono parte 50 regnanti di tutto il mondo. La questione imperiale e l’espansione coloniale britannica, ed europea, nella seconda metà del XIX secolo sono certamente tra gli elementi che più caratterizzano l’immagine dell’epoca vittoriana. Il consolidamento del controllo britannico in India dopo la rivolta dei sepoys nel 1857, lo scioglimento della East India Company e la trasformazione in colonie della Corona dei territori che essa amministrava sono l’inizio del British Rule nel subcontinente e la trasformazione dei possedimenti in un vero e proprio sistema imperiale (o “globale”) di relazioni economiche e politiche dirette da Londra. Alla metà del secolo, il Regno Unito ha consolidato il suo impero “informale” in America latina, grazie al ruolo della sterlina nei mercati internazionali e a quello della City come principale fonte di capitali d’investimento. Le colonie d’insediamento bianco (Canada, Australia, Nuova Zelanda, la Colonia del Capo in Africa meridionale), nello stesso periodo, iniziano il grande processo di crescita economica che le caratterizzerà nei decenni seguenti, trasformandole in importanti mercati di esportazione per i prodotti delle industrie britanniche e in aree di crescente immigrazione dalla madrepatria e dall’Irlanda, drammaticamente colpita dalla carestia negli anni Quaranta. La stessa India diviene un essenziale mercato di esportazione per i prodotti inglesi. Le colonie d’insediamento ottengono gradualmente l’autogoverno nella seconda metà del secolo, ma una conseguenza di tale evoluzione sarà la scelta di politiche protezionistiche per difendere la crescita delle proprie economie, pur mantenendo un sistema di preferenze nei confronti dei prodotti britannici.   TECNOLOGIE E VITA QUOTIDIANA Se durante l'Età Vittoriana il Regno Unito consolida il proprio ruolo di maggiore potenza industriale ed economica del mondo, è anche grazie ad una serie di tecnologie non necessariamente nuove, ma utilizzate in modo davvero rivoluzionario. Attraverso le navi a vapore, una tecnologia già disponibile dal 1783, si poteva attraversare l'Oceano Atlantico in meno di tre settimane. Nascono quindi veloci ed efficienti rotte commerciali, protette e finanziate dal governo, che collegano la Gran Bretagna alle proprie colonie in India, Sud Africa e Australia. Le ferrovie, altra tecnologia disponibile da prima dell'Età Vittoriana, iniziano a coprire distanze più lunghe, garantendo ai viaggiatori, sempre con l'aiuto del governo, standard di velocità e comodità sempre più alti e a tariffe vantaggiose. Grazie alle ferrovie, i cittadini possono viaggiare di più, sia per affari che per piacere: nascono in questo periodo i weekend al mare ed il turismo organizzato. La stessa Regina Vittoria viaggia in treno per la prima volta nel 1842, e da allora non potrà più farne a meno. Un po' di numeri: -Nel 1845 vengono trasportati 30 milioni di passeggeri in poco meno di 4000 km di ferrovie. -Nel 1900, vengono trasportati 1100 milioni di passeggeri in 30000 km di ferrovie. Parallela alla diffusione del sistema ferroviario è quella del telegrafo: ideato nel 1837, questo sistema consentiva di utilizzare la corrente elettrica per trasmettere messaggi in codice a grandi distanze, consentendo alle persone di comunicare in modo quasi istantaneo su scala nazionale e globale. Nel 1851 un cavo telegrafico venne fatto passare per la Manica, e nel 1866 ne venne installato uno attraverso l'Atlantico. Il telefono, che può essere considerato un'evoluzione del telegrafo, venne sviluppato da Graham Bell nel 1876 e si diffonde molto presto insieme alla radio. Anche il trasporto urbano, in particolare i bus e la metropolitana, sono invenzioni dell'epoca Vittoriana, che rendono possibile il lavoro pendolare. Tutte queste novità, che alcuni storici ricordano come parte della seconda rivoluzione industriale, ci aiutano a capire perché durante l'Età Vittoriana vennero poste le basi di molte cose che oggi, in un mondo in cui complesse ed efficienti strutture di trasporto e di comunicazione sono alla base della nostra vita di tutti i giorni, ci suonano molto familiari. Quando la regina Vittoria salì al trono, nel 1837, la moda femminile imponeva l’uso della crinolina, un’ampia struttura composta all’inizio da cerchi concentrici in stoffa di crine inamidata e in seguito metallici che sosteneva le pesanti e vaporose gonne a balze degli abiti della prima metà dell’800.La dimensione spesso esagerata che raggiungeva il diametro della crinolina rendeva difficoltosi i movimenti delle dame e le interazioni con l’altro che veniva, gioco forza tenuto a distanza. Dalla crinolina alla bustle skirt Quando, intorno al 1860-80, le crinoline iniziarono ridimensionarsi e furono introdotte le prime e più pratiche “crinolettes” (piccole strutture di cerchi metallici che sostenevano solo il retro della gonna lasciandola, sul davanti e sui fianchi, dell’ampiezza naturale), la regina Vittoria aveva già perso suo marito ed era già piombata in un lutto profondo e impenetrabile, che l’avrebbe resa impermeabile ad ogni tipo di cambiamento . Mentre la regina e le signore che si consideravano “perbene” continuavano a sfoggiare la crinolina sotto abiti dai colori sobri e dal taglio rigoroso, la moda delle crinolettes e delle bustle skirt, rinforzate e riccamente ornate di volant proprio sul fondoschiena, usciva dalle case di tolleranza ed entrava nei guardaroba delle giovani borghesi. LA MODA
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