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POWER POINT SULLA CONDIZIONE DELLA DONNA DALL'UNITA' DI ITALIA AD OGGI, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

PPT sul ruolo della donna utile per un approfondimento per educazione civica per la maturità!

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2020/2021

In vendita dal 18/07/2021

bardasi_chiara
bardasi_chiara 🇮🇹

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Scarica POWER POINT SULLA CONDIZIONE DELLA DONNA DALL'UNITA' DI ITALIA AD OGGI e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! La" storia=-nebla DONNA La' DONNA nella storia La condizione della donna dall'Unità d'Italia ad oggi Bardasi-Chiara Il Regno d'Italia 1861-1922 Le lotte per l'emancipazione femminile sorsero con l'avvento del Regno d'Italia, denunciando la completa soggezione delle donne nei confronti dell'uomo e della società da esso concepita. Il diritto di famiglia del 1865, dal Codice civile "Pisanelli", è improntato sulla supremazia maschile e proibisce alla donna, con l'autorizzazione maritale, qualsiasi decisione giuridica e/o commerciale. Inoltre, la donna non aveva il diritto di esercitare la tutela sui figli legittimi, né tanto meno quello ad essere ammesse agli uffici pubblici. L'articolo 486 del Codice Penale del 1859 del Regno di Sardegna prevedeva, inoltre, una pena carceraria da tre Già nel 1864 leader del nascente movimento femminista, Anna Maria Mozzoni, conduce una lunga battaglia per denunciare e inserire la questione femminile in tutti i problemi dello stato post-unitario (riforma sanitaria, riforma elettorale ecc.) attraverso la pubblicazione di "La donna e i suoi Rapporti Sociali in Occasione della revisione del Codice italiano". Nel 1867 il deputato Salvatore Morelli presenta il primo disegno di legge per consentire il voto alle donne, nonostante venne respinta con voto dalla Camera dei Deputati. e Elvira Notari, cinematografica; le attrici Eleonora Duse, Lyda Borelli e Francesca Bertini; e le scrittrici Matilde Serao, Sibilla Aleramo, Ida Baccini, Ada Negri e Grazia Deledda (1926 avrebbe vinto il Premio Nobel per la Letteratura) e i soprano Luisa Tetrazzini e Lina Cavalieri; e le pedagogiste Giulia Cavallari Cantalamessa e Maria Montessori. Periodo fascista 1922-1943 Il periodo fascista da un lato dichiara il favore verso la concezione del voto amministrativo alle donne, dall'altro lato appoggia le proteste verso le donne lavoratrici, accusate di togliere il lavoro ai reduci. Nel 1923 Mussolini si impegna al nono Congresso dell'Alleanza femminile internazionale di estendere il voto amministrativo alle donne. Successivamente, il 22 novembre 1925 fa anche approvare una legge la quale, però, venne annullata dalla riforma podestarile del 4 febbraio 1926, che abolisce il voto amministrativo. Con l'instaurazione del regime fascista e la sua ideologia si vede una radicale battuta d'arresto dei diritti delle donne, infatti, si vede la procreazione il dovere primario della donna. Leggi come il Regio decreto del 9 dicembre 1926 n. 2480 (insegnamento nei licei annullato) e il nuovo Codice Penale (le donne sono suddite dei loro mariti e prevedeva, inoltre, la riduzione di un terzo della pena per chiunque uccidesse la moglie, la figlia o la sorella per difendere l'onore della famiglia; Delitto d'onore) mirano a costringere le donne nuovamente al loro ruolo di moglie e madre. L'ideologia del fascismo viene rafforzata da quella della Chiesa con la quale i legami si fanno più stretti dopo i Patti Lateranensi del 1929. nell'enciclica Casti Connubi, 1930, si rafforza il ruolo primario delle donne come madri e mogli e si condannava come "contro natura" ogni idea di parità di sessi. Le pochissime associazioni femminili che il regime permette di esistere sono: l'Associazione femminile guidata da Armida Barelli e l'Associazione donne ebree d'Italia(ADEl)sotto la guida di Cantoni e Falco. Periodo fascista 1922-1943 La retorica fascista esalta la donna italiana e ne incoraggia il ruolo di sottomissione nella famiglia, o a intrattenimento del maschio nel campo dello spettacolo. L'attività fisica viene vista come un completamento alla loro femminilità ma, con il timore che le donne possano, attraverso lo sport, acquistare troppa indipendenza e libertà nessuna atleta è invitata a rappresentare l'Italia ai Giochi Olimpici del 1932. Con il Codice Rocco del 19 ottobre 1930 viene stabilito che "la donna adultera venga punita fino a un anno di reclusione". Inoltre, viene concesso alla pubblica amministrazione di discriminare le donne nelle assunzioni, escludendole a certi uffici pubblici. Con la legge n. 653, vengono limitate l'ammissione a lavori sotterranei, notturni e alcuni lavori giudicati "moralmente" pericolosi. Le uniche donne alle quali vengono concessi una qualche visibilità politica è Margherita Sarfatti la quale, amante e consigliera di Mussolini nel 1926 pubblica "Dux" (biografia del duce); Ernesta Bittani Battisti; Edda Mussolini Ciano e Maria José di Savoia. Le leggi razziali del '38 comportano un altro colpo duro all'emancipazione delle donne poichè in Italia le poche donne ad avere ruoli accademici erano ebree. Infine, nel maggio del 1939 con la legge n.917 di Vittorio Emanuele III fu istituita la "medaglia d'onore per le madri di famiglie numerose" ed andava portata sul lato sinistro del petto. La Prima Repubblica 1948-1994 Nel Dopoguerra vengono emanate leggi per le donne sempre più liberali, eliminando tutte le limitazioni imposte nel periodo fascista. Alla vigilia delle elezioni amministrative, le prime alle quali le donne parteciparono, la festa dell'8 marzo venne festeggiata in tutta Italia e ne vide la comparsa del suo simbolo: la mimosa. Le elezioni amministrative, che si svolsero a partire dal 10 marzo 1946, videro un grande numero di elettrici ed elettori. Per la prima volta vi furono donne elette nelle amministrazioni locali. Il 10 aprile 1946, con il Governo De Gasperi, Ninetta Bartoli diventa la prima donna a ricoprire la carica di sindaco in Italia; poi successivamente, Ada Natali, (1946-58) e Maria Chieco Bianchi (1949-54). La seconda partecipazione delle donne al voto si ripete nel giugno 1946 per il Referendum istituzionale (Monarchia o Repubblica) e quella per i deputati dell'Assemblea Costituente, nella quale verranno elette 21 donne. Il diritto alla parità e pari dignità sociale tra donna e uomo viene sancito dalla Costituzione Italiana il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore 1 gennaio 1948 negli articoli 3, 37, 51. Conseguenze delle Elezioni politiche italiane del 1948 con presidente Alcide De Gasperi e Lina Merlin Legge 26 agosto 1950 n.860 e 986 -->viene stabilito il divieto di licenziare lavoratrici durante il periodo di gestazione e durante il periodo di astensione obbligatorio dal lavoro (otto settimane dopo il parto) e vengono istituite le "camere di allattamento"; 27 luglio 1951, De Gasperi nomina la prima donna in un governo, Angela Maria Guidi Cingolani come sottosegretaria per l'artigianato al Ministero dell'industria e del commercio; Legge n.1064 del 31 ottobre 1955 --> abolisce la sigla di nomi dei genitori dall'anagrafe; Legge n.741 del 1956 --> stabilisce la parità di remunerazione tra donne e uomini; Il 20 febbraio 1958 il Governo Zoli --> approva la Legge Merlin: abolisce lo sfruttamento statale della prostituzione e la minorazione dei diritti delle prostitute; Legge n.339 del 2 aprile 1958 --> tutelato il lavoro domestico; Legge n.1083 del 7 dicembre 1959 --> nasce il Corpo di polizia femminile fino al 1981 quando viene integrato nella Polizia di Stato; 16 luglio 1960 --> viene sancita la parità salariale fra donne e uomini; Legge n. 7 del 9 gennaio 1963 --> viene stabilito il divieto di licenziamento delle lavoratrici per causa di matrimonio, le clausole di nubilato vengono definitivamente vietate; Legge n.66 del 9 febbraio 1963 --> viene concesso alla donna il diritto di entrare a far parte della magistratura; Legge n.389 del 5 marzo 1963 --> si prevede un'assicurazione facoltativa per le casalinghe ed eroga una pensione di vecchiaia o di invalidità alle casalinghe che non risultino pensionate o iscritte all'assicurazione generale obbligatoria o ad altra forma di previdenza. Conseguenze delle Elezioni politiche italiane del 1948 con presidente Alcide De Gasperi e Lina Merlin e il 26 giugno 1963 Marisa Cinciari Rodano diventa la prima donna vice presidente della Camera dei Deputati; e Nascono i gruppi femministi in Italia, i quali rivendicano l'applicazione dei principi costituzionali di eguaglianza e mettono l'accento sui temi di diritto specificamente femminili: il divorzio, l'aborto, la contraccezione, la lotta al maschilismo; e L'1 dicembre 1970 con il Governo Colombo, viene legalizzato il divorzio e viene introdotto il divieto di licenziamento per le donne in gravidanza; e Il 19 maggio --> viene approvato il nuovo codice di diritto di famiglia, che per la prima volta garantisce la parità legale fra coniugi e la possibilità della comunione dei beni; e Il 5 settembre 1981 --> con il Governo Spadolini, viene abolito il delitto d'onore ed il matrimonio riparatore; e il 12 giugno 1984 --> viene istituita la Commissione Nazionale per la parità e la pari opportunità tra donna e uomo presso la Presidenza del Consiglio, presieduta da Elena Marinucci; e Legge n.546 del 29 dicembre 1987 --> vengono riconosciuti anche alle donne lavoratrici autonome, coltivatrici dirette, mezzadre, colone, imprenditrici agricole a titolo principale, artigiane, commercianti i diritti delle lavoratrici dipendenti; e Legge n.215 del 25 febbraio 1992 --> viene promossa l'uguaglianza sostanziale e le pari oppurtunità per donne e uomini nell'attività economica e imprenditoriale.
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