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Powerpoint molto utile per lo studio approfondito di Francesco Petrarca, Appunti di Italiano

Questo Powerpoint e una breve ma allo stesso tempo accurata introduzione al poeta laureato Francesco Petrarca dove viene descritta la sua vita e le sue opere più importanti

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 10/09/2020

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Scarica Powerpoint molto utile per lo studio approfondito di Francesco Petrarca e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Francesco Petrarca L’uomo delle contraddizioni, del tormento esistenziale e del disagio del vivere Francesco Petrarca (1304-1374): cenni di biografia (parte prima)  Francesco Petrarca nasce ad Arezzo, in Toscana, in una famiglia borghese (il padre è un notaio)  Il padre di Petrarca si trasferisce alla corte papale di Avignone (avete certamente studiato in storia il periodo della «cattività avignonese»)  Ad Avignone Petrarca conduce una vita frivola, immerso nei piaceri e nei divertimenti, ma nel frattempo studia gli autori classici, per i quali nutre una grande ammirazione  Inizia anche a leggere le Confessioni di Sant’Agostino (capiremo poi quanto questa lettura lo segnerà)  Comincia a scrivere i primi testi, prevalentemente in lingua latina  Contemporaneamente, però, si accosta alla poesia d’amore scritta in lingua volgare (Incontra Laura? Ne parleremo più avanti!)  Per motivi economici (cioè per avere entrate sicure e poter vivere agiatamente) prende gli ordini minori e diventa chierico: non implicando la cura delle anime, ciò non gli impedisce di fare frequenti viaggi Perché non parliamo subito del Canzoniere? L’opera principale di Francesco Petrarca è una raccolta di componimenti poetici scritti il volgare, ma noi NON cominceremo da questo testo (vogliamo essere anche noi un po’ contraddittori) Petrarca scrive la maggior parte delle sue opere in latino: noi leggeremo dei brani tratti da due di esse, quelle che meglio ci consentiranno di «conoscere» il loro aurore: il Secretum e due delle Epistole (Petrarca scrive moltissime lettere, alcune delle quali sono indirizzate ad amici e familiari (anche a Boccaccio, ricordate?), altre invece sono idealmente rivolte ai grandi autori latini che Petrarca ammirava infinitamente Il Secretum (il titolo completo è De secreto conflictu curarum mearum, Il segreto conflitto dei miei affanni) E’ un testo in prosa, in latino, scritto fra il 1342 e il 1343, nel periodo di più profonda crisi religiosa di Petrarca L’opera è divisa in tre libri ed è strutturata come un dialogo fra Francesco (Petrarca) e Sant’Agostino, il santo e filosofo che Petrarca considerava il proprio padre spirituale (e che qui rappresenta la sua coscienza) Al dialogo prende parte, pur rimanendo sempre muto, un terzo personaggio: è una donna bellissima, allegoria (vi ricordate cos’è un’allegoria, vero?) della Verità: Francesco non può mentire  Il testo è una sorta di continuo esame di coscienza: vengono messi in luce gli autoinganni con cui Francesco cerca di mascherare anche a se stesso le proprie colpe Nel dialogo Francesco sembrerebbe voler raggiungere, attraverso l’esame di coscienza, la pace interiore, ma il testo si conclude e tutte le contraddizioni restano aperte: non c’è soluzione ai conflitti, Petrarca sa di non poter vincere contro la propria natura Brani tratti dal Secretum (li commenteremo insieme) [Francesco e Sant’Agostino parlano dell’amore di Francesco per Laura. Francesco dice che tale amore lo ha tenuto lontano dal peccato, lo ha elevato e lo ha reso l’uomo e l’artista che è; inoltre sostiene che avrebbe amato Laura anche se non fosse stata attraente fisicamente. Sant’Agostino ribatte ad ogni sua affermazione, mostrandogli la realtà delle cose.] Francesco: Almeno questo non voglio tacere (…) Ella distolse l’animo mio giovinetto da ogni lordura e lo ritrasse, con l’uncino, e lo spinse a mirare in alto. (…) Agostino: Disgraziato! Quanto ti sarebbe stato meglio tacere che non aver parlato. Francesco: Perché mai? Agostino: Perché pensare il falso è segno di ignoranza, asserire impudentemente l’errore è segno di ignoranza insieme e di superbia (…) Se con ciò intendi che ti abbia dato ella questo essere, senza dubbio tu menti; se invece che ella non ti abbia permesso di essere dipiù, allora dici la verità (…) Quel che tu sei, dunque, te l’ha dato la benignità della Natura; ciò che potevi essere te l’ha tolto lei, o piuttosto l’hai gettato via tu (…) Brano tratto da un’Epistola (Familiari, IV, 1) L’ascesa al Monte Ventoso [La lettera narra la scalata al Monte Ventoso, presso Avignone, compiuta da Petrarca nel 1336 insieme al fratello Gherardo. L’ascesa al Monte ha un doppio significato allegorico: da una parte c’è il desiderio di scoprire il mondo e le sue bellezze, dall’altra la presa di coscienza che ciò che veramente conta sia la conoscenza dei noi stessi, della nostra anima, dell’interiorità] «Mentre ammiravo questo spettacolo in ogni suo aspetto […] credetti giusto dare uno sguardo alle Confessioni di Agostino […] e vi lessi: «E vanno gli uomini a contemplare le cime dei monti, i vasti flutti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l’immensità dell’Oceano, il corso degli astri e trascurano se stessi» Stupii, lo confesso; e pregato mio fratello che desiderava udire altro di non disturbarmi, chiusi il libro, sdegnato con me stesso dell’ammirazione che ancora provavo per cose terrene quando ormai da tempo avrei dovuto imparare che niente è da ammirare tranne l’anima, di fronte alla cui grandezza non c’è nulla di grande. Soddisfatto ormai, e persino sazio della vista di quel monte, rivolsi gli occhi della mente in me stesso e da allora nessuno mi udì parlare per tutta la discesa: quelle parole tormentavano il mio silenzio» Il Canzoniere (Francisci Petrarchae laureati poetae rerum vulgarium fragmenta) Si tratta di una raccolta di poesie (366, una per ogni giorno dell’anno più il componimento proemiale): perlopiù sonetti (317), ma anche canzoni, ballate, sestine (altre forme metriche tradizionali) Petrarca definisce le sue poesie «nugae», bazzecole, come fossero solo un divertimento per lui: in realtà fu l’opera alla quale dedicò più tempo e lavoro, limandola, sistemandola e impreziosendola fino agli ultimi giorni di vita La raccolta è incentrata sull’amore di Petrarca pe Laura, una donna «incontrata il dì sesto di aprile», venerdì santo, in una chiesa di Avignone, nel 1327. Ricostruisce la storia di una passione umana e terrena, che non esclude l’aspetto sensuale. E’ un amore perpetuamente inappagato e tormentato, Petrarca esplora i propri conflitti interiori e spesso assapora quasi il piacere di soffrire, in un continuo oscillare tra poli opposti Laura più che una donna reale è il simbolo dei desideri del poeta [Laura Lauro )l’alloro con cui si cingeva il capo dei poeti)l’aura (la fama)l’auro (l’oro, la ricchezza) La struttura del canzoniere è divisa in due parti: componimenti 1 – 236 in vita di Laura, componimenti 237 – 366 in morte di Laura (Laura muore nel 1348)  E’ uno dei sonetti (ricordi? 14 versi endecasillabi divisi in 4 strofe, 2 quartine e due terzine) più noti del Canzoniere  Petrarca esprime qui il doloroso destino a cui è condannato: soffre per un amore impossibile e fugge la compagnia degli uomini, perché si vergogna dei propri sentimenti  Ci sono tutte le sue contraddizioni: è un uomo di Chiesa ma è legato alle passioni terrene (amore per Laura, ma anche per la gloria e per la fama)  Il poeta ricerca la solitudine: gli sembra che solo la natura sia capace di partecipare alle sue sofferenze  Ovunque fugga, però, l’amore lo segue, non se ne libera mai  Schema delle rime ABBA ABBA CDE CDE
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