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Storia della Pedagogia: Dalle origini alla fine del XIX secolo - Prof. Pesci, Schemi e mappe concettuali di Storia Della Pedagogia

Una panoramica storica della pedagogia attraverso la vita e le idee di alcuni dei più importanti filosofi e educatori della storia, tra cui epicuro, aristotele, seneca, agostino d'ippona, alberto magno, jane austen, benjamin franklin, johann g. Fichte, johann heinrich pestalozzi, wilhelm von humboldt e martin heidegger. La vita, il pensiero e la pedagogia di ciascuno di questi personaggi, fornendo un'introduzione alla loro filosofia e alla loro visione educativa. Particolarmente interessante per chi vuole comprendere la storia della pedagogia e la formazione di alcuni dei principali pensatori della storia.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 07/03/2024

giulioconte
giulioconte 🇮🇹

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Scarica Storia della Pedagogia: Dalle origini alla fine del XIX secolo - Prof. Pesci e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! STORIA DELLA PEDAGOGIA DI GIULIO CONTE LISTA AUTORI epicuro Seneca Plotino Agostino Alberto Magno LISTA AUTORI Jane Austen Benjamin Franklin Johann G. Fichte Wilhelm von Humboldt Martin Heidegger DI OGNI AUTORE TRATTERÓ DELLA VITA, DEL PENSIERO E DELLA SULLA PEDAGOGIA IL PENSIERO DI EPICURO ● Teoria del valore: Gli esseri umani sono guidati dalla ricerca del piacere e dall'evitamento del dolore. Non esiste un sistema di valori oggettivo al di fuori dell'esperienza umana. ● Atarassia: La tranquillità interiore è considerata il bene supremo, piuttosto che l'indulgenza nei piaceri sensoriali. ● Principi etici: Importanza dell'amicizia e dell'evitare desideri e paure superflue per condurre una vita soddisfacente. ● Tetrapharmakos: Un insieme di quattro principi basilari per alleviare l'angoscia e l'ansia, enfatizzando l'importanza di affrontare le cause alla radice. Questo concetto è anche la base della pedagogia espressa da Epicuro LA PEDAGOGIA DI EPICURO ● La pedagogia di Epicuro, ruotava attorno all'idea centrale del conseguimento della felicità attraverso la ragione e la moderazione. Per Epicuro, l'obiettivo dell'educazione era insegnare agli individui a vivere una vita soddisfacente e serena, libera dalle ansie e dalle paure. Questo si traduceva nel perseguire l'atarassia (calma dell'anima) e l'aponia (assenza di dolore fisico) come stati mentali desiderabili, raggiunti attraverso la pratica della virtù e la ricerca di piaceri ragionevoli. ● Un altro aspetto fondamentale della pedagogia di Epicuro era l'accento sull'autonomia individuale e sulla libertà di scelta. Egli credeva fermamente che gli individui dovessero essere liberi dalle costrizioni esterne e dalle pressioni sociali per perseguire il proprio benessere e la propria felicità. Questo concetto di libertà si rifletteva nel suo approccio alla vita e alla filosofia, dove la ricerca della felicità personale e del piacere costituivano le principali direttrici. ● Inoltre, Epicuro sottolineava l'importanza delle relazioni umane e della comunità per il benessere individuale. Considerava l'amicizia una delle più grandi fonti di piacere e supporto emotivo, e promuoveva la costruzione di relazioni significative basate sulla reciproca fiducia e solidarietà. Questo elemento sociale della sua pedagogia evidenzia la sua visione inclusiva e umanistica della vita, dove il legame con gli altri è fondamentale per il raggiungimento della felicità e del piacere duraturo. ARISTOTELE Filosofo, scienziato e logico greco antico, LA PEDAGOGIA DI ARISTOTELE● Al centro della sua pedagogia vi era l'idea che l'educazione dovesse mirare al conseguimento della virtù e della felicità, piuttosto che semplicemente alla trasmissione di conoscenze. Per Aristotele, Questo coinvolgeva lo sviluppo delle virtù morali come la temperanza, la giustizia e il coraggio. Aristotele riteneva che la virtù fosse un'abitudine acquisita attraverso l'educazione e la pratica, e che l'istruzione dovesse quindi concentrarsi sulla formazione del carattere e sullo sviluppo delle capacità morali degli individui. ● Inoltre, Aristotele sottolineava l'importanza dell'adattamento dell'istruzione alle esigenze uniche di ciascun individuo. Egli riconosceva che ogni persona possiede talenti e inclinazioni diverse, e che l'educazione dovrebbe essere personalizzata per massimizzare il potenziale di ciascun individuo. ● Infine, Aristotele considerava la polis, o la città-stato greca, come l'ambiente ideale per la formazione degli individui. Egli credeva che la partecipazione attiva alla vita politica e sociale fosse essenziale per lo sviluppo di cittadini virtuosi e per la comprensione della giustizia e dell'etica. In questo contesto, l'educazione doveva preparare gli individui non solo per il successo personale, ma anche per il contributo positivo alla comunità e al benessere collettivo. SENECA Filosofo, drammaturgo e politico romano. LA VITA DI SENECA ● Lucio Anneo Seneca, noto semplicemente come Seneca, nacque a Corduba, nella Hispania Baetica (l'attuale Spagna), intorno al 4 a.C. da una famiglia benestante. ● Ricevette un'educazione di alto livello, studiando retorica, filosofia e letteratura sia a Roma che ad Atene. ● Seneca intraprese una carriera politica e legale di successo a Roma, diventando senatore e consigliere dell'imperatore Nerone. ● Nel 41 d.C., l'imperatore Caligola lo esiliò in Corsica per motivi politici, ma fu richiamato a Roma da Agrippina, la madre di Nerone, quando quest'ultimo divenne imperatore. ● Seneca divenne un consigliere influente di Nerone, anche se le sue relazioni con l'imperatore furono complesse e spesso tese. ● Nel 65 d.C., Seneca fu implicato nella congiura di Pisonia contro Nerone, anche se non sembra abbia avuto un ruolo attivo. Seneca fu costretto a commettere suicidio per ordine di Nerone, ponendo fine alla sua vita intorno all'età di 65 anni. PLOTINO Filosofo romano LA VITA DI PLOTINO ● Plotino nacque intorno al 204 d.C. a Liceo, in Egitto, una provincia romana. Non si sa molto della sua famiglia o della sua educazione giovanile. Tuttavia, si sa che si recò a Alessandria d'Egitto per studiare filosofia, dove entrò in contatto con la tradizione filosofica platonica. ● Intorno al 232 d.C., Plotino si recò a Roma, dove fondò la sua scuola di pensiero, che divenne nota come neoplatonismo. La sua scuola attirò molti studenti provenienti da diverse parti dell'impero romano, e Plotino divenne una figura rispettata e influente nella società romana. ● Plotino stesso non scrisse molto; invece, i suoi insegnamenti sono stati trasmessi principalmente attraverso le opere dei suoi discepoli, in particolare di Porfirio, che raccolse i suoi insegnamenti nei "Enneadi". ● Plotino morì intorno al 270 d.C., ma il suo lascito filosofico continuò a influenzare il pensiero occidentale per secoli a venire. La sua scuola neoplatonica influenzò numerosi filosofi, teologi e pensatori medievali e rinascimentali. IL PENSIERO DI PLOTINO ● Uno: Il concetto centrale della filosofia di Plotino è l'Uno, un principio supremo e trascendente da cui derivano tutte le cose. L'Uno è al di là della conoscenza razionale e dell'esperienza sensoriale, ed è la sorgente di tutto ciò che esiste. ● Processione e ritorno: Plotino descrive il processo mediante il quale l'Uno si manifesta nel mondo materiale come un'emanazione o "processione". Questo processo avviene attraverso una serie di livelli o ipostasi, culminando nell'anima umana. Il "ritorno" consiste nel percorrere il cammino inverso verso l'Uno attraverso la contemplazione e la purificazione dell'anima. ● Anima: Plotino concepisce l'anima come un'emanazione dell'Uno, che si trova intrappolata nel corpo fisico a causa della sua natura materiale. L'obiettivo dell'anima è ritornare alla sua origine divina, superando le illusioni e le passioni del mondo materiale. ● Contemplazione e ascetismo: Plotino enfatizza l'importanza della contemplazione come mezzo per raggiungere l'unione con l'Uno. Questa pratica richiede un'ascesi spirituale e una purificazione dell'anima dalle passioni materiali. ● Cosmologia: Plotino sviluppa una visione cosmologica che incorpora elementi di platonicismo, aristotelismo e pensiero orientale. Egli concepisce l'universo come una gerarchia di realtà, con l'Uno al vertice e il mondo materiale alla base. LA VITA DI AGOSTINO ● Sant'Agostino nacque il 13 novembre 354 d.C. a Tagaste, in Numidia (oggi Algeria).Da giovane, Agostino studiò retorica a Cartagine e divenne noto per la sua brillantezza intellettuale. ● Agostino visse una vita di piaceri mondani e intraprese una relazione duratura con una donna con la quale ebbe un figlio, Adeodato. ● Dopo aver incontrato il filosofo Plotino e grazie all'influenza del vescovo Ambrogio di Milano, Agostino iniziò a sentire il richiamo della fede cristiana. ● Nel 386 d.C., durante una crisi spirituale, Agostino si convertì al cristianesimo e fu battezzato da Ambrogio a Milano insieme al suo figlio. ● Dopo la conversione, Agostino ritornò in Africa e divenne un monaco e poi sacerdote. In seguito fu consacrato vescovo di Ippona nel 395 d.C. ● Morì il 28 agosto 430 d.C. a Ippona, durante l'assedio della città da parte dei Vandali. IL PENSIERO DI AGOSTINO ● Teologia e Filosofia: Agostino integrò il pensiero filosofico con la teologia cristiana, cercando di armonizzare la fede con la ragione. ● Peccato e Grazia: Centrale nel suo pensiero è il concetto di peccato originale e di grazia divina. Agostino credeva che l'umanità fosse intrappolata nel peccato a causa della disobbedienza di Adamo ed Eva, e che solo la grazia divina potesse redimere l'uomo. ● Volontà e Libero Arbitrio: Agostino sviluppò una concezione complessa del libero arbitrio, affermando che l'uomo ha una volontà libera ma inclinata al male a causa del peccato originale. La vera libertà viene raggiunta solo attraverso la grazia divina. ● Conoscenza di Sé e di Dio: Agostino sosteneva che la conoscenza di sé fosse il punto di partenza per la conoscenza di Dio. Attraverso l'introspezione e l'auto-riflessione, l'uomo può giungere alla consapevolezza della propria dipendenza da Dio. ● Tempo e Eternità: Agostino elaborò una concezione unica del tempo e dell'eternità, affermando che il tempo è una creazione di Dio e che solo Dio esiste veramente nell'eternità. LA PEDAGOGIA DI AGOSTINO ● La pedagogia di Agostino d'Ippona si basa sull'importanza della grazia divina nell'educazione. Egli credeva fermamente che la vera saggezza e conoscenza derivassero da Dio e che solo attraverso la sua grazia gli individui potessero raggiungere una piena comprensione di sé stessi e del mondo circostante. Questo concetto centrale influenzava ogni aspetto della sua pedagogia, guidando gli insegnanti e gli studenti verso una profonda consapevolezza del divino e dei suoi insegnamenti. ● Al cuore della visione educativa di Agostino c'è la convinzione che l'educazione sia un processo di conversione e trasformazione interiore. Non si tratta solo di acquisire conoscenze esterne, ma soprattutto di orientare il cuore e la mente verso la virtù e la vita cristiana. Questa trasformazione personale richiede uno sforzo costante e un'apertura alla grazia divina che illumina il cammino degli individui verso una vita più autentica e piena. ● Agostino considerava gli insegnanti non solo come trasmettitori di conoscenza, ma anche come guide spirituali. Essi dovevano incarnare gli ideali di vita virtuosa e sostenere gli studenti nel loro percorso di crescita spirituale e morale. Questa relazione tra insegnante e studente era fondamentale per creare un ambiente educativo che favorisse lo sviluppo integrale della persona. ● Infine, Agostino promuoveva la riflessione personale e la meditazione come strumenti essenziali per approfondire la comprensione di sé stessi, di Dio e del mondo. Incoraggiava gli studenti a interrogarsi sulle verità spirituali e a cercare la saggezza attraverso la contemplazione interiore, offrendo loro un percorso per esplorare la propria fede e crescere nella vita spirituale. IL PENSIERO DI ALBERTO MAGNO● Riconciliazione tra filosofia aristotelica e fede cristiana: Alberto Magno si dedicò a integrare la filosofia di Aristotele con la dottrina della Chiesa cattolica, cercando di mostrare la compatibilità tra ragione e fede. ● Contributi alla filosofia naturale e alla scienza:Attraverso i suoi commentari e le sue interpretazioni degli scritti di Aristotele, Alberto Magno fornì un'importante base filosofica per lo sviluppo della scienza e della filosofia naturale nel Medioevo. Egli contribuì alla comprensione dei principi fondamentali della fisica, della biologia, della cosmologia e di altre discipline scientifiche, integrando idee aristoteliche con concetti teologici. ● Fede e ragione: Alberto Magno affrontò il rapporto tra fede e ragione, sottolineando che la ragione umana, guidata dalla fede, può illuminare la comprensione della verità divina. ● La natura dell'anima: Egli approfondì la comprensione della natura dell'anima umana, esplorando la sua relazione con il corpo e la sua immortalità, e contribuì così alla formazione del pensiero medievale sull'anima. ● Teologia e filosofia: Alberto Magno cercò di integrare la teologia e la filosofia, sostenendo che entrambe potessero condurre alla conoscenza di Dio e della sua creazione. LA PEDAGOGIA DI ALBERTO MAGNO ● La pedagogia di Alberto Magno, è caratterizzata da una combinazione di approcci filosofici e teologici all'educazione che rispecchiano il contesto intellettuale e culturale del suo tempo. Nella sua pedagogia, enfatizza l'importanza di sviluppare una mente critica e analitica attraverso lo studio della filosofia e delle scienze naturali, mentre allo stesso tempo incoraggia una fede profonda e una comprensione della teologia cristiana. ● Alberto Magno crede nell'importanza di un approccio interdisciplinare all'educazione. Egli riconosce il valore di integrare diverse discipline come filosofia, teologia, scienze naturali e matematica per una comprensione più completa del mondo e dell'uomo. Inoltre, Alberto Magno incoraggia l'uso del metodo socratico nell'insegnamento, che promuove il dialogo e la discussione come strumenti per l'apprendimento. Questo metodo enfatizza il ruolo attivo dello studente nell'esplorare le idee e nel formulare le proprie opinioni, anziché ricevere passivamente le informazioni. ● Per Alberto Magno, l'educazione non si limita alla trasmissione di conoscenze, ma include anche lo sviluppo del carattere e della moralità degli individui. Egli sottolinea l'importanza di insegnare e praticare virtù come la giustizia, la temperanza e la carità come fondamentali per una vita felice e moralmente responsabile. ● Infine, dato la sua vasta conoscenza nelle scienze naturali, Alberto Magno promuove un approccio empirico basato sull'osservazione e sull'esperimento. Egli incoraggia gli studenti a esplorare il mondo naturale attraverso l'osservazione diretta e l'indagine scientifica, sottolineando l'importanza di una comprensione accurata della natura per il progresso umano e spirituale. JANE AUSTEN scrittrice britannica LA PEDAGOGIA DI JANE AUSTEN ● l ruolo dell'istruzione nei romanzi di Jane Austen emerge come un tema centrale che riflette le norme e i valori della società del suo tempo. Le opere di Austen evidenziano e criticano l'educazione,in particolare, femminile, specialmente per quanto riguarda lo sviluppo della personalità e del comportamento sociale. L'educazione, come rappresentata nei suoi romanzi, si configura come un processo di socializzazione e acculturazione fondato sull'autodisciplina morale, finalizzato a conformare gli individui alle aspettative in base al loro sesso e rango sociale. ● La narrazione di Austen mostra chiaramente come l'educazione dei suoi personaggi sia un fattore cruciale per il loro sviluppo, evidenziando così l'importanza che la scrittrice attribuisce a questo tema. Per le donne delle classi sociali rappresentate da Austen, l'educazione, prevalentemente impartita a casa, abbracciava una vasta gamma di discipline, tra cui arte, musica, danza, religione, gestione domestica, lingue, storia e letteratura. Nei suoi romanzi, Austen offre spunti sul livello e la qualità dell'istruzione disponibile per ciascun individuo, in relazione alla sua famiglia e al suo status economico. ● In generale, l'istruzione nelle opere di Austen emerge come un elemento cruciale che influenza profondamente lo sviluppo della personalità e del comportamento sociale, riflettendo così le aspettative e i valori della società del suo tempo. ● Il legame tra amore e insegamento nelle opere di Jane Austen è stato oggetto di approfondite analisi. Secondo queste interpretazioni, Austen ritrae l'amore come una relazione intrinsecamente legata all'asimmetria di potere, incarnata dai ruoli di "insegnante" e "allievo". BENJAMIN FRANKLIN scienziato e politico statunitense. LA VITA DI BENJAMIN FRANKLIN ● Benjamin Franklin nacque il 17 gennaio 1706 a Boston, Massachusetts, da Josiah Franklin, fabbricante di sapone e candele, e Abiah Folger, casalinga. ● All'età di 12 anni, Franklin iniziò a lavorare come apprendista presso il fratello tipografo, dove sviluppò un interesse per la lettura e la scrittura. ● Nel 1723, fuggì a Philadelphia, dove trovò lavoro come tipografo e avviò la sua attività di stampa, diventando presto un imprenditore di successo. ● Franklin fu noto per i suoi esperimenti sull'elettricità e per le sue invenzioni come il parafulmine e gli occhiali bifocali. ● Franklin fu coinvolto nella politica e nella guerra d’indipendenza fino a diventare delegato gli Stati Uniti al Congresso Continentale e svolgendo un ruolo significativo nella stesura della Dichiarazione di Indipendenza. Divenne anche ambasciatore in Francia. Fu anche un fervente sostenitore della riforma dell'istruzione. Le sue idee rivoluzionarie riguardo all'educazione hanno influenzato profondamente il sistema educativo americano e hanno contribuito a plasmare le fondamenta dell'istruzione moderna. ● Negli ultimi anni, Franklin si dedicò alla scrittura e alla ricerca, pubblicando la sua autobiografia e continuando a essere coinvolto negli affari pubblici fino alla sua morte nel 1790, lasciando un'impronta indelebile sulla società e la cultura americana. JOHANN G. FICHTE Filosofo tedesco LA VITA DI JOHANN G. FICHTE ● Johann Gottlieb Fichte nacque il 19 maggio 1762 a Rammenau, nella Sassonia, da una modesta famiglia contadina. Ricevette un'educazione grazie al sostegno di benefattori locali, che notarono il suo talento precoce. ● Frequentò l'Università di Lipsia, dove si dedicò allo studio della teologia e della filosofia. Le idee illuministe e le opere di Kant lo influenzarono profondamente, plasmando il suo pensiero filosofico futuro. Dopo un periodo come precettore presso famiglie nobili, Fichte intraprese la sua carriera accademica come docente di filosofia all'Università di Jena nel 1794. Qui sviluppò le sue teorie filosofiche, guadagnandosi una reputazione come pensatore originale e controverso. ● Fichte fu attivamente coinvolto nel movimento nazionale tedesco, sostenendo la causa della libertà politica e nazionale. Le sue idee sull'educazione e sulla società lo portarono a scontri con le autorità politiche dell'epoca. ● Fichte trascorse gli ultimi anni insegnando e scrivendo, viaggiando per diverse città europee. Morì a Berlino il 29 gennaio 1814, all'età di 51 anni, lasciando un'eredità filosofica significativa che influenzò il pensiero successivo, incluso quello di Hegel e Schelling. IL PENSIERO DI JOHANN G. FICHTE ● Filosofia dell'Io Assoluto: Fichte è noto principalmente per la sua elaborazione della dottrina dell'Io assoluto. Secondo questa visione, l'Io non solo costituisce la realtà soggettiva, ma anche quella oggettiva. In altre parole, l'Io è alla base di ogni esperienza umana e della stessa realtà esterna. ● impegno Politico per la Libertà: Fichte fu un fervente sostenitore della libertà politica e nazionale. Si impegnò attivamente nel movimento nazionale tedesco, lottando per ideali democratici e contro le oppressioni politiche del suo tempo. Le sue idee sulla libertà individuale e sull'autodeterminazione influenzarono i movimenti rivoluzionari dell'epoca. ● Ricerca della Verità e della Libertà: libertà è un concetto chiave in Fichte, non è un qualcosa che viene dato all’uomo, ma è una capacità che l’individuo possiede quando cerca di superare gli ostacoli e i limiti che gli si frappongono. L’uomo è quindi uno sforzo infinito verso la libertà, ovvero una lotta inesauribile contro il limite; il suo compito è, infatti, per Fichte, l’umanizzazione del mondo, ossia il tentativo di “spiritualizzare” le cose che lo circondano e sé stesso. ● Eredità Filosofica Duratura: L'eredità di Fichte nella storia della filosofia occidentale è di grande rilievo. Le sue idee hanno influenzato significativamente il pensiero successivo,come l'hegelismo. WILHELM VON HUMBOLDT linguista, diplomatico e filosofo tedesco LA VITA DI WILHELM VON HUMBOLDT ● Alexander von Humboldt è nato il 14 settembre 1769 a Berlino, in una famiglia aristocratica prussiana. Ha studiato scienze e geografia presso l'Università di Gottinga e l'Università di Friburgo. ● Nel 1799, Humboldt ha intrapreso un viaggio di esplorazione scientifica e sociale in America Latina, visitando territori come Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Messico, dove si interfacciò con forme di cultura molto diverse da quelle europee, e a partire dalle quali portò avanti i suoi studi. ● Humboldt ha scritto numerosi libri e saggi basati sulle sue esperienze di viaggio e le sue osservazioni scientifiche linguistiche, filosofiche. Tra i più famosi ci sono "Viaggio nelle regioni equinoziali del Nuovo Continente" ,”La diversità delle lingue”e "Cosmos" . ● Humboldt è stato un importante figura nell'illuminismo scientifico europeo, contribuendo a diffondere idee di razionalità e scienza. ● Humboldt è morto il 6 maggio 1859 a Berlino, lasciando un'eredità duratura nel campo della scienza e dell'esplorazione. IL PENSIERO DI WILHELM VON HUMBOLDT ● Interdisciplinarietà: Humboldt credeva nell'importanza di un approccio interdisciplinare allo studio della natura. Egli comprendeva che fenomeni diversi erano interconnessi e che per comprendere appieno il mondo naturale, era necessario unire conoscenze provenienti da diverse discipline scientifiche. ● Visione cosmica: Humboldt concepiva la natura come un sistema interconnesso e armonioso, dove ogni elemento aveva un ruolo e un impatto sull'altro. La sua visione era cosmica, vedeva il mondo come un organismo vivente in cui ogni parte era essenziale per il funzionamento dell'insieme. ● Rapporto uomo-natura: Humboldt enfatizzava il legame profondo tra l'uomo e la natura, sottolineando l'importanza di comprendere e rispettare l'ambiente naturale. Egli considerava l'uomo come parte integrante dell'ecosistema, e riteneva che lo studio della natura avrebbe dovuto portare a una maggiore consapevolezza dell'interdipendenza tra gli esseri umani e il loro ambiente. ● Connessione tra linguaggio e pensiero: Humboldt suggeriva che il linguaggio non fosse semplicemente uno strumento per esprimere il pensiero, ma che avesse un'influenza attiva sulla formazione del pensiero stesso. Egli sosteneva che il modo in cui una lingua strutturava concetti e categorie influenzasse il modo in cui le persone pensavano e interpretavano il mondo. ● Impegno sociale: Humboldt era anche un attivista sociale e sostenitore dei diritti umani. Si oppose fermamente alla schiavitù e alla discriminazione razziale, sottolineando l'importanza dell'uguaglianza e della giustizia sociale. LA VITA DI MARTIN HEIDEGGER ● Martin Heidegger nacque il 26 settembre 1889 a Meßkirch, una città nel Granducato di Baden, in Germania. Studiò teologia e filosofia all'Università di Friburgo, dove fu particolarmente influenzato dalle opere di Franz Brentano, Edmund Husserl e Heinrich Rickert. Heidegger divenne uno studente di fenomenologia sotto Edmund Husserl, il fondatore del movimento fenomenologico. Successivamente, fu assistente di Husserl presso l'Università di Friburgo. ● La sua opera più famosa, "Essere e Tempo" ("Sein und Zeit"), fu pubblicata nel 1927. Quest'opera rivoluzionaria ha introdotto concetti come il Dasein (l'esistenza umana) e l'analisi esistenziale, cambiando il corso della filosofia e più in particolare della metafisica. ● Nel 1933, Heidegger divenne rettore dell'Università di Friburgo. Durante il suo mandato da rettore, aderì al Partito Nazista e manifestò il suo sostegno al regime di Adolf Hitler. Sostenne anche filosoficamente l’antisemitismo. Il coinvolgimento di Heidegger con il nazismo rimane un aspetto profondamente controverso della sua vita e del suo lascito. ● Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Heidegger affrontò procedure di denazificazione ma gli fu infine consentito di riprendere la sua carriera accademica. Continuò a insegnare e a scrivere prolificamente, esplorando temi come il linguaggio, la tecnologia e la storia della filosofia. ● Heidegger trascorse gli ultimi anni in relativa solitudine nella sua casa a Todtnauberg, dove continuò a lavorare sui suoi progetti filosofici. Morì il 26 maggio 1976. IL PENSIERO DI MARTIN HEIDDEGER ● Ontologia dell'Essere: Heidegger è noto per la sua ontologia, ovvero lo studio dell'essere. Contrariamente alla tradizione filosofica occidentale che si è concentrata sull'ente, Heidegger ha cercato di indagare l'essere stesso. Nel suo lavoro principale, "Essere e Tempo", Heidegger propone un'analisi fenomenologica dell'esistenza umana (Dasein), unico modo per accedere all'essere (Sein). ● Fenomenologia: La filosofia di Heidegger è strettamente legata alla fenomenologia, un'indagine dell'essere stesso nella sua manifestazione fenomenica, specialmente nei suoi primi scritti. Inizialmente influenzato dalla fenomenologia di Edmund Husserl, Heidegger sviluppa il suo approccio unico che esplora l'esperienza fenomenologica dell'essere e della temporalità. ● Essere-nel-mondo (In-der-Welt-Sein): Heidegger introduce il concetto di "Essere-nel-mondo" per sottolineare l'interconnessione dell'uomo con il mondo. Questo concetto indica che l'esistenza umana è immersa nel mondo, e che l'uomo si comprende e si definisce attraverso il suo rapporto con l'ambiente circostante. ● Temporalità e Spazialità: Heidegger analizza la temporalità e la spazialità come elementi essenziali dell'esistenza umana. Egli evidenzia il carattere temporale dell'esistenza, sottolineando l'importanza del presente come punto di accesso privilegiato all'essere. Inoltre, discute il ruolo dello spazio nella nostra comprensione dell'essere, considerando come lo spazio sia implicato nell'esperienza umana. ● Linguaggio e Poesia: Nei suoi lavori successivi, Heidegger esplora il ruolo del linguaggio e della poesia nella nostra comprensione dell'essere. Egli suggerisce che il linguaggio non sia solo un mezzo di comunicazione, ma anche il luogo in cui l'essere si rivela. Inoltre, considera la poesia come un modo privilegiato per svelare la verità dell'essere. LA PEDAGOGIA DI MARTIN HEIDEGGER ● La pedagogia di Martin Heidegger, pur non essendo espressamente sistematizzata in una teoria educativa, riflette profondamente i concetti e le preoccupazioni della sua filosofia dell'essere. Per Heidegger, l'educazione non è semplicemente la trasmissione di conoscenze o l'acquisizione di abilità, ma piuttosto un'indagine sull'essenza stessa dell'uomo e del mondo. L'obiettivo dell'educazione è condurre gli individui verso una comprensione più profonda di sé stessi e del contesto in cui si trovano, una sorta di "ritorno a se stessi" che rivela l'essere autentico. ● Ciò implica che l'apprendimento non dovrebbe essere solo un atto passivo di assimilazione di informazioni, ma un processo di rivelazione personale. Questa visione dell'educazione richiede un coinvolgimento attivo degli individui nella loro esperienza di apprendimento, promuovendo la riflessione critica e la consapevolezza del proprio essere-nel-mondo. ● Heidegger critica anche il ruolo sempre più pervasivo della tecnologia nell'educazione e nella società in generale. Egli sostiene che la tecnologia può mediare la nostra esperienza del mondo, separandoci dalla nostra autentica esistenza e alienandoci dalla natura e dalla nostra stessa umanità. Pertanto, un'educazione autentica dovrebbe incoraggiare una riflessione critica sul modo in cui la tecnologia influisce sulle nostre vite e sul nostro modo di percepire e interagire con il mondo. ● Infine, Heidegger promuove un'educazione basata sulla cura di sé e del mondo. La cura, intesa come responsabilità nei confronti di sé stessi, degli altri e dell'ambiente, diventa un principio guida per l'educazione. Questo implica un impegno personale per la consapevolezza e la responsabilità etica, nonché per la cura e il rispetto per il mondo che ci circonda.
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