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Guide e consigli
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Pre seconda guerra mondiale e tutta 2° guerra mondiale riassunto, Schemi e mappe concettuali di Storia

Storia, 5° liceo, seconda guerra mondiale

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 01/07/2024

giulia-simeoli
giulia-simeoli 🇮🇹

4 documenti

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Scarica Pre seconda guerra mondiale e tutta 2° guerra mondiale riassunto e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! APPUNTI DI STORIA LE DEMOCRAZIE Il modello comunista si stabilizza nell’URSS ed esercita un’influenza anche nel mondo occidentale. Alla fine degli anni 30 in Europa i sistemi democratici sopravvivano solo dove le istituzioni democratiche sono profondamente radicate: Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi … a cui si aggiunge l’eccezione della Cecoslovacchia. Gran Bretagna: nonostante le difficoltà economiche e le tensioni sociali, riesce a mantenere stabili le istituzioni democratiche, grazie al tradizionale riformismo del partito socialista e alla collaborazione tra conservatori e laburisti, che si alleano per superare gli effetti della crisi del ’29, attraverso l’intervento dello stato nell’economia Francia: la crisi economica e i conflitti sociali fanno aumentare il dissenso del popolo nei confronti delle istituzioni parlamentari. Crescono, invece, i consensi al partito comunista e alle organizzazioni di estrema destra (Action francaise). Per far fronte al pericolo totalitario, le forze democratiche e quelle di sinistra si uniscono in un Fronte Popolare (sotto la guida del socialista Blum) e vincono le elezioni del ’36. Il Fronte Popolare durerà però solo un anno. Fronti Popolari: Nascono negli anni Trenta e sono coalizioni tra democratici, socialisti e comunisti, che si vengono a formare in alcuni paesi (in particolare in Francia e in Spagna), in funzione antifascista. Seguono la nuova linea politica dettata dal Comintern, formulata in seguito all’ascesa del nazismo. Inizialmente, infatti, il Comintern aveva proposto una posizione di isolamento e di dura contrapposizione rispetto agli altri partiti, ma nel 1935 viene stabilita la linea europea del Fronte Popolare, per contrastare l’avanzata delle destre. Anche se la politica del Fronte Popolare ottiene buoni risultati elettorali, la formula si rivela difficile da attuare e nascono governi instabili, per l’eterogeneità della loro composizione. L’AVANZATA DEI REGIMI TOTALITARI IN EUROPA Accanto ai tre totalitarismi anche nel resto dell’Europa si affermano regimi autoritari o dittatoriali di destra: Ungheria, Bulgaria, Albania, Portogallo … (anni 20) Austria, Romania, Spagna … (anni 30). Particolarmente drammatico è il caso della Spagna, dove il regime clerico-fascista di Francisco Franco, che dura fino alla morte del dittatore nel 1975, si afferma al termine di una sanguinosa guerra civile (1936-1939) tra: forze repubblicane unite in un Fronte popolare e il fronte nazionalista, composto da militari, esponenti della destra conservatrice e forze cattoliche. La guerra civile spagnola rappresenta una sorte di “prova generale” della Seconda guerra mondiale. Poiché vede:  Il delinearsi di uno schieramento fascista (nazionalisti + sostegno di Hitler e Mussolini) e di uno antifascista (Brigate Internazionali + Unione Sovietica)  Le sperimentazione di nuove tecniche di guerra (guerra aerea e la tecnica dei bombardamenti a tappeto)  Un grande numero di vittime civili, che per la prima volta supera il numero di vittime militari IL GIAPPONE Il Giappone è la principale potenza dell’Asia, la cui forza economica è politica è cresciuta dopo la Prima guerra mondiale. Dal ponto di vista politico il Giappone è una monarchia costituzionale, che nel corso degli anni ’20 assume caratteri sempre più autoritari con l’imperatore Hiroito. Anche il Giappone risente degli effetti della crisi del ’29, perciò è costretto a: intervenire in economica con sostegni alle imprese e sussidi in agricoltura; aumentare l’autoritarismo con la creazione di un regime a partito unico, che si avvicina molto alla Germania nazista in funzione antisovietica (fascismo nipponico); attuare una politica espansionistica in Asia sotto lo slogan “L’Asia agli asiatici”. → L’espansionismo giapponese è indirizzato verso la Cina settentrionale e centrale. Nel 1931 occupa la Manciuria e alla condanna della Società delle Nazioni, il Giappone reagisce con l’uscita dall’organismo internazionale e con un ulteriore avvicinamento alla Germania di Hitler. Nel 1937 inizia l’occupazione della Cina VERSO LA GUERRA Nella seconda metà degli anni 30 il sistema di relazioni internazionali stabilito dai trattati di Versailles entra in crisi a causa:  Dell’aggressività, tipica dei fascismi, che ormai caratterizzava la maggior parte degli stati  Delle conseguenze della crisi del ’29, che avevano portato a una chiusura internazionale e a un’economia di preparazione alla guerra  Dell’incapacità dei regimi democratici di reagire alla minaccia dei fascismi, aggravata dalla debolezza della Società delle Nazioni e dalla sottovalutazione del pericolo da parte di Francia e Gran Bretagna, che a lungo ritengono che il vero nemico sia l’URSS e, quindi, attuano una serie di concessioni alla Germania (politica dell’appeasement) Da subito Hitler mostra la volontà di non seguire il trattato di Versailles, per riunificare sotto il Reich tutti i tedeschi d’Europa e garantire lo “spazio vitale” necessario alla Germania per affermarsi. Successivamente la Germania, nel 1933, esce dalla Società delle Nazioni e cominciano una serie di violazioni del trattato di Versailles: viene iniziato il riarmo e viene reintrodotta la leva obbligatoria. Queste decisioni sono condannate dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dall’Italia nella CONFERENZA DI STRESA (1935), che argina la volontà espansionistica della Germania all’Austria. Il fronte di Stresa si incrina, però, subito dopo l’aggressione dell’Italia all’Etiopia. LA BATTAGLIA D’INGHILTERRA Sconfitta la Francia, Hitler spera di convincere la Gran Bretagna alla pace, ma incontra una grande opposizione da parte del primo ministro Winston Churchill. Hitler allora pianifica un invasione dell’Inghilterra (operazione leone marino), con un grande sbarco navale preceduto da una guerra aerea per indebolire le difese. La Gran Bretagna, invece, confida nella forza della sua flotta e nei rifornimenti che provengono dalle colonie, per proteggersi dall’attacco. La battaglia d’Inghilterra (luglio-settembre 1940) inizia con incursioni aeree, successivamente vengono colpite le città inglesi con dei bombardamenti a tappeto, al fine di terrorizzare la popolazione (città di Coventry) La resistenza inglese (grazie anche ai radar) costringe Hitler a abbandonare l’idea dell’invasione dell’isola. L’ITALIA IN GUERRA Consapevole della situazione economica e militare del paese, Mussolini allo scoppio della guerra dichiara la “non belligeranza” (astensione momentanea dal conflitto, ma non neutralità) I successi della Germania, portano però ad anticipare l’entrata in guerra dell’Italia, che nel 1940 dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna La strategia italiana è quella di attaccare la Francia e di condurre una guerra parallela a quella tedesca, per ampliare la propria area di influenza nei Balcani e sul Mediterraneo. LA GUERRA PARALLELA Il tentativo di espandersi nel Balcani inizia con l’attacco alla Grecia, ma la resistenza dei greci e la debolezza dell’esercito italiano costringono i soldati a ripiegare sull’Albania. Solo con l’intervento delle truppe tedesche, che invadono la Jugoslavia, le truppe italiane riescono a conquistare la Grecia e a guadagnare il controllo sui Balcani. L’egemonia dell’Asse sui Balcani, poi, continua con l’annessione della Romania, Bulgaria e Ungheria. Finisce così la possibilità per l’Italia di condurre una guerra autonoma e Mussolini è costretto a subordinarsi ai piani di Hitler. LA CAMPAGNA D’AFRICA: Con l’entrata dell’Italia in guerra si apre anche il fronte africano. Le offensive italiane contro le colonie inglesi (Somalia britannica ed Egitto), però non hanno successo e gli inglesi conquistano parte della Libia e l’Etiopia nella controffensiva. Anche in Africa la “guerra parallela” si trasforma in una guerra diretta dalle truppe tedesche, che intervengono per respingere gli inglesi oltre il confine dell’Egitto LA SVOLTA DEL 1941  Si apre il fronte russo con l’invasione tedesca nell’URSS (operazione Barbarossa)  Entrano in guerra gli americani, dopo l’attacco giapponese alla base militare di Pearl Harbour ATTACCO ALL’URSS Motivazioni: Est Europa costituisce l’area di spazio vitale della Germania, a questo si uniscono motivazioni di tipo economico e ideologico. Secondo la strategia della guerra lampo i tedeschi attaccano in tre punti: a nord verso Leningrado, al centro verso Mosca e a sud verso l’Ucraina In soli tre mesi i tedeschi occupano le repubbliche baltiche, la Bielorussia e parte dell’Ucraina. L’avanzata tedesca si ferma in autunno lungo una linea che va dalla Crimea a Leningrado, per poi interrompersi con l’arrivo dell’inverno. ATTACCO AGLI USA Nel dicembre del 1941 il Giappone, senza una ufficiale dichiarazione di guerra, attacca la flotta statunitense del Pacifico a Pearl Harbour → il giorno seguente Usa e Gran Bretagna dichiarano guerra al Giappone e pochi giorni dopo l’Italia e la Germania dichiarano guerra agli Usa. La guerra diventa mondiale Motivazioni: Usa costituiscono un ostacolo per l’espansionismo in Asia del Giappone e, inoltre, sono in grado di condizionare l’economia giapponese, che dipende dai rifornimenti marittimi Il Giappone sperava di arrivare ad un accordo con gli Stati Uniti riguardo le reciproche aree di influenza nel Pacifico GLI USA IN GUERRA Allo scoppio della guerra, nell’opinione pubblica prevaleva l’isolazionismo. Roosevelt, invece, era favorevole ad un intervento a fianco delle forze democratiche e per questo, attua una politica di aiuti alle democrazie e nel 1941, con la legge “affitti e prestiti” concede alle potenze antinaziste (compresa l’URSS) aiuti economici e militari, senza pagamento immediato Nel 1941 Roosvelt e Churchill sottoscrivono la Carta atlantica, documento che fissa i principi politici di politica internazionale da seguire dopo la distruzione del nazismo (libertà di commercio, diritto all’autodeterminazione dei popoli, rifiuto della forza nelle relazioni internazionali …) Con l’attacco del Giappone, però, l’opinione pubblica cambia posizione e gli Usa entrano in guerra LA SVOLTA NELLA GUERRA (1942-1943) Fino alla metà del 1942 la guerra volge a favore dell’Asse (la Germania domina in Europa e il Giappone in Oriente), ma l’attacco all’Unione Sovietica e l’entrata in guerra degli Usa segnano la svolta del conflitto. Gli nalleati anglo-americani e sovietici si impegnano in una lotta comune i cui obbiettivi sono fissate in una serie di conferenze: Conferenza di Washinton; il Patto delle Nazioni Unite; guerra fino alla distruzione dei regimi fascisti; no armistizi e paci separate Fronte Pacifico: Guerra aerea e navale. Dopo una serie di vittorie giapponesi, gli americani sconfiggono il Giappone, che inizia la ritirata dalle isole del Pacifico Fronte orientale: L’offensiva tedesca viene bloccata a Stalingrado, i tedeschi sono costretti a ripiegare di fronte alla controffensiva sovietica, aiutata dagli statunitensi Fronte nord-africano: E’ il primo fronte di intervento statunitense. L’offensiva italo-tedesca viene fermata dalle truppe inglesi, che contrattaccano e conquistano la Libia (1942) Nella Conferenza di Casablanca (1943) viene stabilito:  Il principio della resa incondizionata  Massicci aiuti all’URSS  Attacchi aerei su tutto il territorio tedesco  Campagna d’Italia LA CADUTA DEL FASCISMO: Con lo sbarco in Sicilia (giugno 1943) gli Alleati portano la guerra in Europa e provocano la caduta del regime fascista, che ormai aveva perso l’appoggio non solo dell’opinione pubblica, ma anche della corona e delle gerarchie militari. A luglio del ’43 il Gran Consiglio del fascismo vota la destituzione e l’arresto di Mussolini, nel tentativo di salvare la monarchia. Mentre il nuovo governo, affidato a Badoglio, rassicura la Germania sulla continuazione della guerra a fianco dell’Asse, ma tratta in segreto un armistizio con gli Alleati (armistizio di Cassibile). I tedeschi si preparano, così, ad occupare la penisola. Dopo l’annuncio dell’armistizio lo Stato italiano si disgrega e viene travolto dagli ex-alleati: l’Italia centro-settentrionale viene occupata dai tedeschi che si arrestano sulla linea Gustav Dopo la liberazione di Mussolini, per mano tedesca, nel nord, nasce la Repubblica di Salò, stato fascista sotto il controllo tedesco, mentre l’area nord-orientale è direttamente annessa al Reich. Nella parte meridionale, invece, liberata e controllata dagli Alleati, si ricostruisce il Regno del Sud
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