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PREPARAZIONE ESAME ORALE, Sintesi del corso di Economia Aziendale

MODULI B, C E D PER ESAME ORALE

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

In vendita dal 13/06/2023

mylva
mylva 🇮🇹

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Scarica PREPARAZIONE ESAME ORALE e più Sintesi del corso in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! 1 Seconda Parte/Modulo B IMPRENDITORIALITÀ, CREAZIONE D’IMPRESA, STRAT UP E SPIN OFF CHI È L’IMPRENDITORE? Dal punto di vista giuridico è chi esercita professionalmente un’attività* economica per produrre o scambiare beni e servizi, dal punto di vista economico gestionale è chi pensa a qualcosa di nuovo, riconosce un’opportunità e crea un’organizzazione per realizzarla. L’imprenditore si assume il rischio d’impresa ma ne percepisce i profitti. *COS’É L’ATTIVITÀ? è una serie coordinata di atti integrati in una funzione unitaria Contesti, fattori e condizioni ambientali per lo sviluppo dell’imprenditorialità. Il processo imprenditoriale: si sviluppa in più livelli, in cui si trovano elementi personali (desiderio di successo, di autorealizzazione), elementi di natura sociologica (reti di rapporti parentali, professionali), elementi di natura ambientale (struttura della competizione, risorse, politiche). Si basa su un network relazionale, cioè una rete di relazioni di primo livello tra l’imprenditore e i legami personali o di secondo livello, cioè tra l’imprenditore e le comunità sociali, e si basa anche sulla cooperazione tra tutti i soggetti. Quindi anche il legame con il territorio è importante. CREAZIONE DI UN’IMPRESA COS’É UN’IMPRESA È un’organizzazione di persone e mezzi che costruisce un valore, un insieme di asset tangibili e intangibili, un sistema di relazioni e rapporti di reciproca dipendenza OPPORTUNITÀ DI BUSINESS: l’imprenditore vede l’opportunità di creare un prodotto o un servizio che abbia un valore per i clienti, che pagano per averli. L’opportunità è durevole, cioè il suo profitto dura a lungo e può essere finanziata. Per realizzarla si analizza il mercato in rapporto al bene o servizio che si vuole produrre, si vede se ci sono competitori, si considerano gli aspetti economici e si crea una squadra con cui lavorare. Quindi è molto importante vedere: • a quale mercato ci si rivolge, se è stabile, se è in crescita, • se altri stanno facendo quel prodotto o servizio (concorrenti). • Chi sono i potenziali clienti e come possono essere raggiunti (fornitori, negozi) DOVE SI TROVA UN’OPPORTUNITÀ? Nei cambiamenti tecnologici, nei cambiamenti di leggi e regole, nelle tematiche ambientali (dopo un disastro ambientale per 2 esempio), nel cambiamento dei gusti della società (esempio non più bevande zuccherate ma senza zucchero). CHE TIPO DI IMPRESA SI Può FARE? • Impresa “profit” pura (privata) • Impresa sociale; • Impresa “profit” pubblica; • Cooperativa Inoltre l’impresa può essere individuale, una società di persone (Snc o Sas), una società di capitali (Srl o SpA) o cooperativa. COME PARTE UN’IMPRESA: SPIN OFF Le nuove aziende nascono o in gruppi familiari, o da un’impresa già esistente o dalla ricerca. Lo spin off è un’impresa che nasce da un’altra, mantenendo una forte legame con l’impresa “madre”. In questo caso si parla di imprenditorialità interna (internal venturing); se lo spin off è netto si crea invece una nuova impresa indipendente (spin off vero e proprio). Esempi e testimonianze imprenditoriali IDEA IMPRENDITORIALE: nasce quando si trova una soluzione creativa a qualcosa a cui nessuno ha ancora pensato (campi inesplorati). Esempio l’idea di Cucinelli del cashmere colorato. Oppure l’impresa nasce direttamente dalla ricerca scientifica, dalla scoperta di nuovi materiali, medicinali, tessuti etc. In questo caso la base per la creazione di imprese è l’università, perché i risultati delle ricerche vengono pubblicati e resi pubblici e l’applicazione delle scoperte viene fatta dall’industria (open science o Interactive model) come avviene in Europa. L’università può anche acquistare la proprietà delle scoperte e può brevettarle secondo i modelli di Licence Linear Model e Spin out model, come avviene in USA e Inghilterra. IL MODELLO DI BUSINESS E LA STRATEGIA Il modello di business dice come un’impresa può generare profitti e con la strategia si determinano gli scopi, cioè gli obiettivi, i programmi di azione e le risorse; seleziona i business in cui operare, ricercando i punti di forza e di debolezza e calcola i contributi che l’impresa intende fornire ai propri stakeholders 5 Struttura e contenuto del business plan Il business plan descrive sinteticamente l’idea di business, identifica l’origine dell’idea e lo stato di avanzamento del progetto, indica i motivi che spingono ad avviare l’attività imprenditoriale e riporta gli elementi economico-finanziari più importanti. Non ha una struttura obbligatoria ma deve almeno contenere le ANALISI DI MERCATO, la DEFINIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE e la DESCRIZIONE DELL’ASPETTO ECONOMICO-FINANZIARIO. La business idea e il progetto imprenditoriale La business idea è ad esempio un’idea innovativa scoperta per caso, per errore, o mentre si sta sperimentando un’altra idea (il ghiacciolo di Epperson, il post-it, la penicillina, il trolley e i raggi X). La parte descrittiva del business plan: l’identità genetica aziendale. La parte descrittiva è il capitolo che elenca le persone ed è diviso in paragrafi: -Il fondatore (il team): istruzione e formazione, esperienze lavorative e imprenditoriali -la forma giuridica e il modello di amministrazione e controllo (governance): società di capitali, società per azioni (S.p.A.), in accomandita per azioni (S.a.p.a.), a responsabilità limitata ordinaria (S.r.l.), a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.), le startup innovative, le società di persone etc. Esempi di business plan Esempi sono i business model canvas di Facebook, Uber o di Amazon, dove sono mostrati i partners chiave, le attività chiave, i clienti a cui si riferiscono, le proposte e i costi. Un altro esempio è il business plan di SIA, un’azienda che produce sensori per l’industria alimentare. La parte descrittiva del business plan: i risultati attesi e il profilo di rischio Il capitolo della parte descrittiva dedicato alle operazioni è suddiviso in tre parti: • Le attività della catena del valore • I processi chiave • I partner strategici Le analisi preliminari allo start up: l’analisi dei costi e delle durate dei processi chiave Nella fase che precede lo start up bisogna analizzare i costi. Si deve fissare un prezzo di vendita o, se il prezzo è stabilito dal mercato, vedere se conviene; bisogna determinare i costi dei processi e delle attività, il punto di pareggio e il margine di sicurezza e i costi di produzione o acquisto (make or buy) 6 Quarta Parte/Modulo D La Proprietà intellettuale La proprietà intellettuale si suddivide in due grandi categorie: • Proprietà letteraria ed artistica (diritto d’autore) • Proprietà industriale I diritti della proprietà intellettuale sono quello personale e inalienabile, cioè il diritto morale di essere riconosciuto autore dell’opera e quello patrimoniale, cioè il diritto allo sfruttamento economico, che invece è un diritto disponibile e trasmissibile. Il marchio Il marchio è un segno usato per distinguere i propri prodotti/servizi da quelli della concorrenza. É il principale elemento di immagine dell’azienda quindi è da tutelare e valorizzare Brevetti e Trasferimento tecnologico Il brevetto è uno strumento giuridico per la tutela della proprietà industriale: vengono brevettate invenzioni, modelli di utilità e nuove varietà alimentari (es. vegetali) registrandole. Le idee creative in campo culturale (scientifiche, letterarie) hanno il Copyright (diritto d’autore), le invenzioni industriali l’Industrial Property (proprietà industriale). Il brevetto è ereditabile (trasferibile), indipendentemente dal trasferimento dell’azienda. Come gestire il patrimonio tecnologico e innovativo dell’impresa Le invenzioni industriali sono idee creative e le conoscenze tecniche le realizzano: entrambe danno soluzioni originali a problemi e possono esser applicate nel settore dell’industria. Si devono brevettare impedendo così che altri possano usarle. Il trasferimento tecnologico. Poi il brevetto può essere venduto, dato in usufrutto o concesso con una licenza. Tipi di brevetti: tutela e riferimenti normativi Ci sono 3 tipi di brevetti: 1) Il BREVETTO per INVENZIONE (BREVETTO INDUSTRIALE) 2) Il BREVETTO per MODELLO DI UTILITA’ 3) Il DISEGNO o MODELLO ORNAMENTALE Le leggi sono: Regio Decreto 1127 del 1939 modificato dal D. Lgs del 1996 e dalla Legge 383 del 2001 e il Nuovo Codice della proprietà industriale. In Italia il brevetto 7 dura massimo 20 anni e in Europa il certificato complementare di protezione consente di prolungarne la durata non oltre i 5 anni se è un brevetto per un farmaco o un prodotto fito-sanitario. Brevettazione a livello internazionale; Il brevetto internazionale è il PTC (Patent Cooperation Treaty), il trattato di cooperazione in materia di Brevetti, gestito dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale OMPI con sede a Ginevra. È l’unica domanda internazionale e il richiedente deve risiedere in uno degli Stati che aderiscono al PCT. Può essere richiesto per più invenzioni. La procedura di brevettazione PCT è permessa anche in altri stati secondo i trattati internazionali come la Convenzione di Unione di Parigi, il trattato di Washington e la Convenzione di Monaco di Baviera. Brevetti nel comparto delle biotecnologie In campo chimico e farmaceutico sono brevettabili: diagrammi, tabelle, dati sperimentali, formule, report sperimentali di laboratorio etc. Per brevettare un nuovo composto chimico occorrono prove di sintesi del composto e di ogni sostanza del composto di cui si brevetta la formula. Per brevettare un procedimento microbiologico o un prodotto ottenuto con quel procedimento bisogna depositare una coltura del microrganismo massimo il giorno stesso della domanda di brevetto; la domanda depositata deve avere informazioni sulle caratteristiche del microrganismo. Cosa si può brevettare? Sequenze di DNA o di RNA corrispondenti a pezzi di gene o a geni interi, le corrispondenti proteine codificate da tali sequenze, purché abbiano una utilizzazione pratica. Qualsiasi sequenza si possa manipolare e poi inserire in un organismo ospite dove viene espressa (chimere: organismi che incorporano sequenze genetiche estranee) Cosa non è brevettabile? • Le scoperte, teorie scientifiche e metodi matematici • Metodi per il trattamento chirurgico, terapeutico, diagnosi, umana o animale, ma solo i prodotti o le sostanze che i metodi usano. • il Software, poiché già protetto dal diritto d’autore • Le razze animali e i procedimenti biologici per il loro ottenimento • Le creazioni estetiche • La scoperta di sostanze disponibili in natura • Le invenzioni contrarie all’ordine pubblico e al buon costume, alla tutela della salute, dell’ambiente e della vita delle persone e degli animali alla preservazione della biodiversità e alla prevenzione di gravi danni ambientali
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