Scarica preparazione esame orale e più Appunti in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! E-tivity Febbraio /Marzo Neuropsicologia Matteo Falchetti Matricola PSIS005939 Esame Orale (sede ROMA) Costrutto di ipnotizzabilità L’ipnosi può alterare il consolidamento percettivo favorendo una minimizzazione delle informazioni percettive dal basso verso l'alto e favorendo contemporaneamente l'integrazione di caratteristiche generate in maniera endogena. Vi sono varie teorie che cercano di comprendere il costrutto dell’ipnotizzabilità, ad esempio, la teoria del controllo freddo (Cold Control Theory) prevede che, la capacità di rispondere alla suggestione ipnotica rifletta un accesso cosciente relativamente basso alle informazioni relative alle intenzioni. Al contrario, la pratica della meditazione di consapevolezza coinvolge centralmente la consapevolezza delle intenzioni e quindi ci si potrebbe aspettare che i meditatori di consapevolezza esperti sviluppino un migliore accesso cosciente alle intenzioni (coerentemente con questo suggerimento, i meditatori esperti sono risultati meno ipnotizzabili dei non meditatori). L'ipnotizzabilità può essere considerata un tratto stabile, e un forte predittore della capacità di rispondere a una suggestione immaginativa a seguito di un'induzione ipnotica, è la capacità di rispondere a una suggestione immaginativa senza un'induzione. Teorie socio- cognitive (ad esempio, Lynn, Rhue, & Weekes, 1990; Spanos, 1986) sostengono che la risposta ipnotica può essere spiegata negli stessi termini di altri comportamenti sociali, mentre le teorie della dissociazione (ad esempio, Hilgard, 1992; Kihlstrom, 1985) sostengono un meccanismo innato che supporta specificamente la risposta ipnotica. Nelle socio- cognitive, la risposta ipnotica è diretta all'obiettivo e i cambiamenti nell'esperienza si verificano come risultato diretto delle aspettative contestuali sulla situazione ipnotica, mentre in quelle dissociative, la risposta ipnotica nasce da una dissociazione tra processi di controllo cognitivo e comportamento (controllo dissociato), o tra processi di controllo cognitivo ed esperienza. Alcuni autori sostengono che con un professionista ben addestrato, preparazioni adeguate per migliorare la capacità ipnotica e un approccio ipnotico individualizzato, quasi tutti gli esseri umani possono beneficiare dell'ipnosi. Rimane una minoranza considerevole di individui che non rispondono all'ipnosi o alla suggestione. Hanno ipotizzato che questi "individui a bassa suggestione mancano di abilità chiave cablate rispetto ai partecipanti altamente suggestionabili". Possibili meccanismi neuroanatomici e neurochimici sono suggeriti nella corteccia orbito-frontale emisferica destra e nel sistema centrale dell'ossitocina. Un eventuale potenziamento a parer mio può essere determinato dall’ approfondimento dei processi di questo sistema, con possibili tecniche di neuro-stimolazione e andando a modulare i valori dell’ossitocina potremmo potenziare il tratto dell’ipnotizzabilità, soltanto andando a fondo nella fisiologia dei processi mentali potremmo trovare delle vie di aiuto per comprendere meglio queste nuove tecniche. Potremmo influenzare i valori dell’ossitocina anche attraverso vie traverse come il rilassamento muscolare e la meditazione (ad esempio lo yoga), cosi da predisporre i soggetti ad essere più accondiscendenti all’ipnosi. Da non escludere anche un’alimentazione che possa favorire il livello più armonico di quest’ormone. E’ molto legato al sistema limbico quindi delle tecniche psicoterapeutiche possono essere propedeutiche per accogliere e preparare l’individuo a sedute ipnotiche con poi una maggior possibilità di ottenere dei risultati positivi ai fini del trattamento.
