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Rinnovamento Educazione: Teorie Dewey e Bruner e Educazione Funzionale Cousinet, Sintesi del corso di Storia Della Pedagogia

La critica verso l'educazione americana e il suo incapabilità di formare la gioventù, che ha portato all'inizio di una nuova ricerca di una teoria dell'educazione più adatta alle nuove esigenze. Le idee di dewey e bruner e il loro approccio all'istruzione, l'educazione funzionale di cousinet e la scuola a misura. Vengono trattati i principi fondamentali dell'istruzione, il ruolo della scuola, la psicologia dell'educazione e il metodo di cousinet.

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 16/01/2019

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Scarica Rinnovamento Educazione: Teorie Dewey e Bruner e Educazione Funzionale Cousinet e più Sintesi del corso in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! JEROME S.BRUNER (1915) profilo biografico Nato a New York nel 1915 da una famiglia ebrea di commercianti di origine polacca. Dopo aver conseguito il dottorato in Psicologia ha insegnato nelle università americane di Harvard e di New york. La sua attività di ricerca si è concentrata su 3 tematiche principali che ha approfondito in 3 successivi periodi: - un primo nucleo costituito dalle indagini di psicologia con le quali ha dato un contributo rilevante per il superamente delle correnti tradizionali come il comportamentismo, e per l'affermazione di una nuova corrente il cognitivismo. - un secondo nucleo di interessi è rappresentato dagli studi psicopedagogici che lo fecero conoscere a livello mondiale. Questi studi sono anche di origine politica poichè si sono svolti durante la guerra dressa che contrapponeva gli stati uniti con l'unione sovietica, durante la quale gli stati uniti persero il primato in uno dei campi più avanzati della scienza poichè l'unione sovietica lanciò nello spazio il primo satellite. Accusata la scuola americana di essere ormai incapace di formare i giovani prese avvio negli stati uniti una revisione critica nei confronti dell'attivismo e così ebbe inizio una nuova ricerca di una teoria dell'educazione più adeguata alle nuove esigenze. Simbolo di questa nuova tendenza fu il Convegno situatosi a Woods Hole nel 1959 a cui venne affidata la presidenza a Bruner. - un ultimo nucleo di interessi è rappresentato daqlle indagini sulla psicologia culturale coltivate da Bruner a partire dagli anni 80. Bruner ha ricostruito il suo itinerario intellettuale nell'opera Autobiografia. Alla ricerca della mente,che rappresenta una testimonianza sulle trasformazioni che ahanno interessato diversi ambiti. RINNOVAMENTO DELL'EDUCAZIONEE E RUOLO DELLA SCUOLA Nel confronto con Dewey Bruner elaborò alcuni principi che sviluppo successivamente: -L'istruzione non è solo partecipazione alla cultura ma anche fattore di sviluppo dei processi cognitivi quindi l'apprendimento diventa essenziale se si vuole che il soggetto oltrepassi la cultura esistente - l'adattamento alla società deve essere sostituito da una formazione per la comptenza e l'eccellenza indivisuale poichè la scuola rappresenta una discontinuità rispetto alla vita sociale e lla sua funzione è quella di promuovere lo sviluppo dell'intelligenza - al centro dei programmi di insegnamento devono essere poste le idee organizzatrici del sapere -l'istruzione deve porre il suo accento sulla struttura della conoscenza e sull'apprendere. - la scuola è il fondamento del progresso e della riforma sociale ma deve aggiornare i metodi e i programmi per continuare ad esserlo. Nella prospettiva Bruneriana la scuola viene ad assumere un ruolo centrale e viene definita come l'ingresso nella vita della ragione. FINI E METODI Negli studi psicopedagogici apparsi negli anni 60 bruner affrontò un problema che aveva avuto gravi conseguenze sull'insegnamento e sulle modalità con cui gli alunni venivano guidati nell'apprendimento. Era urgente che gli insegnanti potessero esporre una teoria che giungesse a prescrivere le regole per far acquisire agli alunni conoscenze e abilità nel modo più semplice. La teoria dell'struzione richiesta dallo studioso indica strategie metodi e mezzi ma rimane neutra rispetto ai fini. Per bruner l'educazione rappresentava un'invenzione sociale e la separazione tra fini educativi e metodi didattici rappresenta uno degli aspetti fondamentali. I DUE MODI DI PENSARE DELLA MENTE il rapporto conoscitivo avviene attraverso due modalità fondamentali,ed entrambi utilizzano il proprio metodo per conoscere la realtà uno è il pensiero paradigmatico l'altro è il pensiero narrativo. Il pensiero paradigmatico ha messo a punto numerosi strumenti come la logica e tale pensiero si occupa delle cause di origine generale e del modo di individuarle. Il suo linguaggio è caratterizzato da principi di coerenza e non contraddizione e la scuola si serve molto più di questo pensiero. Il pensiero narrativo può essere definito come l'uso creativo del modo di pensare e il suo ambito è quello delle intenzioni e delle azioni umane che segnano il corso dell'esistenza dell'uomo. E' caratterizzato dal criterio della verosomiglianza e la capacità di narrare costituisce una dimensione fondamentale nel processo della conoscenza. La narrazione è anche un processo di pensiero e può essere definita come una costante ricerca di significati in una molteplicità di mondi possibili. Il pensiero paradigmatico è il mondo della certezza,il pensiero narrativo è al congiuntivo e permette la creazione di mondi possibili. Per Bruner il pensiero narrativo costituisce un'importante chiave di lettura sia delle modalità del soggetto stesso sia del rapporto che si instaura tra mondo e soggetto. CLAPAREDE Biografia Medico ,psicologo,pedagogista, nacque nel 1873 a Ginevra. Iniziò ad occuparsi dei ragazzi ritardati e anomali sviluppando la convinzione di poter applicare le tecniche di misurazione all'osservazione dei fenomeni generali realativi alla condotta umana del fanciullo. Orientò las sua ricerca verso la psicologia dell'educazione nella convinzione che la pedagogia debba forndarsi sulla conoscenza scientifica del bambino. L'EDUCAZIONE FUNZIONALE La pratica educativa deve fondarsi sui bisogni e sugli interessi naturali del bambino ma la psicologia per individuarli deve adottare un metodo da lui definito funzionale. L'adozione della prospettiva funzionalistica conduce la psicologia a scoprire le leggi che regolano i rapporti tra determinati comportamenti dell'individuo e determinate situazione esterne. Secondo questa visione tutti i fenomeni psichici vanno colti in funzione del comportamento dell'organismo e interpretati in base al significato che acquisiscono. Lo studioso si è chiesto a cosa servano i bisogni e gli interessi ed all'interno di questa problematica si è focalizzato nell'indagine sulle motivazioni del comportamento umano dai bisogni agli interessi. L'interesse ha come base un bisogno e rappresenta la relazione tra il bisogno stesso e l'oggetto che può soddisfare tale bisogno. I vari tipi di ninteressi sono raggruppati secondo 3 stadi: 1- stadio di acquisizione e sperimentazione --> interesse glossico. da 7 a 12 anni 2- stadio di organizzazione evalutazione--> periodo sentimentale dai 12 ai 18 anni 3- stadio della produzione--> periodo del lavoro dai 18 all'età adulta Egli riconosce un ruolo primario agli istinti nella vita mentale e nell'educazione. Quindi egli propone un'educazione basata sui bisogni del fanciullo. L'educatore può orientare il rinnovamento metodologico e rielaborare i programmi e proporsi come scopo la realizzazione di una Scuola su Misura. LA SCUOLA SU MISURA E' una scuola che tiene conto della successione degli interessi cioè un ambiente in cui si svolge un'educazione funzionale che risponde agli interessi degli alunni. Nella scuola tradizione gli alunni erano tenuti a seguire le stesse lezioni e gli stessi programmi mentre nella scuola su misura il criterio principale è l'individualizzazione cioè il tentativo di orgnizzare la scuola a misura di ogni alunno. Ha ipotizzato varie modalità organizzative come: Le classi parallele fondate sul tipo di intelligenza Gli ultimi 10 punti si soffermano sull'educazione morale e precisano che l'autorità imposta si sotituisce la pratica graduale del senso critico e della libertà in una repubblica scolaztica. la scula deve essere un ambiente di bellezza. Nell'opera scuola attiva Ferriere precisa che essa rappresenta anche un movimento di reazione contro ciò che vigeva nella scuola tradizionale infatti essa vuole essere anti- intellettualistica cioè non è ritenuto necessario riflettere ma anche vivere. La scuola mette al centro l'attività spontanea. Occorre dare ai fanciulli la possibilità di lavorare con le loro mani . I FONDAMENTI DELLA SCUOLA ATTIVA E' fondata su due elementi principali : un rinnovamento dei metodi ma anche una trasformazione umana e spirituale.Per il primo metodo è necessario il contributo della scienza per il secondo invece occorre far riferimento ad un rinnovato atteggiamento filosofico e religioso e quindi far appello a saperi non scientifici. L'educazione secondo lui deve far riferimento alla filosofia e alla biologia poichè considerate scienze della vita dello spirito e della vita del corpo in cui risiede lo spirito. Vengono evidenziate 4 leggi fondamentali che l'educazione deve seguire: la legge dello slancio vitale che riconduce a riconoscere nell'interesse uno dei cardini della scuola attiva. La realtà per lui è slancio vitale e l'interesse costituisce uno slancio vitale in quanto esprijme la direzione e l'orientamento dello stesso slancio. la legge iogenetica che consente di interpretare la vita del fanciullo come ripetizione della vita della specie nel suo sviluppo. le ultimi due leggi quella del proresso biologico e la legge delle differenziazioni psicologiche--> lui ci spiega che il progresso rappresenta un cammino verso una differenziazione e concentrazione per cui le varie funzioni si differenziano. MARIAIN Biografia Nasce a Parigi nel 1882 e si convertì al cattolicesimo ed egli nella sua opera UMANESIMO INTEGRALE sostenne ccontro ogni forma di sistema totalitario la scelta della democrazia politica fondata sui valori religiosi del cristianesimo. PRIMATO DELLA PERSONA E UMANESIMO INTEGRALE A suo modo di vedere era giunto il momento di passare da un umanesimo antropocentrico,centrato solamente sull'uomo ad un umanesimo teocentrico nel quale tutti via il riferimento a Dio non significasse l'annullamento dell'uomo ma rappresentasse piuttisto la condizione della sua piena e compiuta realizzazione. Nell'opera maritainiana si afferma anche la convinzione che la democrazia politica rappresenta il sistema politico preferibile. La democrazia viene sempre più consapevole intesa come governo popolare. Come forma di vita politica,si costruisce su valori umani razionali e sui principi che trovano la loro salda radice nel vangelo:la dignità dell'uomo di ogni uomo in quanto immagine di Dio. LA PRIORITA' DEL FINE EDUCATIVO Il punto di partenza della riflessione pedagogica potrebbe avvicinarsi a quello di Dewey: l'uomo contemporaneo vive constantemente in una situazione problematica e conflittuale e pertanto deve essere formato per affrontarlo nel migliore dei modi. Se l'educazione è un'arte deve avere uno scopo ben definito. Il fine può essere ricercato all'interno di una visione scientifica dell'uomo .L'uomo è quindi animali ragionevole,persona sociale,creatura e immagine di Dio. PERSONALITA' E INDIVIDUALITA' La concezione marittainiana vede l'uomo non come un semplice essere di natura ma come una persona dotata di spiritualità,la quale è la radice della libertà. La libertà si fonda e si giustifica se si riconosce nell'uomo la componente spirituale e secondo il filosofo questa concenzione può stare alla base dell'educazione. L'uomo non è una parte ma un tutto: è un essere interamente naturale e interamente spirituale ,un corpo animato da uno spirito capace di autocoscienza e libertà. Il fine della vita umana non consiste nella soddisfazione dei bisogno ma nel ricongiungimento con dio creatore. L'essere umano è composto da due poli: la personalità e l'individualità. L'EDUCAZIONE LIBERALE Maritain ha elaborato una propostaorganica per un'educazione liberale rivolta a tutti gli uomini. L'uomonon nasc elibero ma libero di liberarsi: egli diventa libero attraverso l'educazione . L'educazione deve disciplinare la natura individuale ,coltivare la agione e regolare la libertà. La libertà e l'autonomia vengono conquistate giorno per giorno operando le scelte sulla base della conoscenza della verità. Egli propone la formazione integrale della persona basata su un'educazione completa ,capace di sviluppare tutte le dimensioni dell anatura umana,non può essere che cristiana in quanto solo con l'aiuto di Dio è possibile esssere compiutamente uomini. L'educazione è un rapporto tra l'educando e l'educatore finalizzato a promuovere la libertà dell'educando. L'autorità del maestro ha una funzione liberatrice poichè deve risvegliare l'idea del bene,dell'amore per la verità. MARIA MONTESSORI Biografia Nata a Chiaravalle nel 1870 fu la prima donn ain Italia a laurearsi in medicina e poi ad intraporendere la sua vocazione di pedagogista ed educatrice. E espresse la sua convinzione di poter utilizzare il suo metodo di insegnamento per i disabili anche per le persone normodotate. La montessori considerò la pedagogia una scienza autonomna alla filosofia e svolse una concezione che mette al centro le forze attive e spontanee del bambino che riconosce all'educazione il compito di dare inizio l processo di liberazione spirituale dell'uomo. LA PEDAGOGIA SCIENTIFICA Maria Montessori sostenne la necessità di pervenire a duna pedagogia scientifica fondata ul rispetto delle leggi dello svilupppo infantile. egli adotta il metodo delle misurazioni bensì una pedagogia capace di adottare i mezzi scientifii per modificare o migliorare il soggetto in formazione. La pedagogia doveva essere quindi scientifica. Occorresa muovere secondo il suo pensiero dall'osservazione del bambino nel suo ambiente fino a promuovere lo sviluppo infantile. Secondo lei l'osservazione poteva avvenire all'interno di un ambiente adatto ad osservare le manifestazioni spontanee del bambino quindi in un ambiente dove egli poteva esprimersi liberamente pocihè solo ambienti e mezzi consentono al bambino di svilupparsi spontaneamente. AMBIENTE SCOLASTICO E MATERIALI DIDATTICI Per la casa dei bambini la montessori ha progettato un ambiente su misura: l'arredamento ,i mobili cosicchè i bambini potessero muoversi e lavorare con tutto ciò che avevano intorno fatto su misur per bambini. Per lo siluppo sensoriale è porevisto un ambiente di sviluppo che raccoglie numerosi materiali strutturati che il bmbino può usare quando vuole qundi per mezzo dell'utilizzo degli strumenti emerge la personlità del bambino stesso. Si tratta di un insieme di oggetti fisici raggreppatri secondo una determinata qualità fisica come per esempio il colore. Il compito della maestra consiste semplimente nel presentare l'oggetto in questione e poi la scelta viene presa a carico del bambino. IL BAMBINO E LA MENTE ASSORBENTE Fin dai primi scritti la Montessori dichiarò che il bambino non è un uomo in miniatura ma presenta unba sua specificità. Il bambino è stato secondo lei spinto da un impulso vitale che lo porta d esplorare l'ambiente circostante e ad organizzare le sue esperienze in un processo definito assorbimento creativo. L'elaborazione conduce alla costruzione di significati da attribuire ale varie esperienze per cui attraverso la mente assorbente il bambino costruisce ciò che prima non c'era. Il bambino non è prdotto dell'ambiente esterno ma è attività verso il potere di assorbire e di trovare un modo per autoliberarsi. LA FIGURA DELL'EDUCATORE SCIENZIATO E DELLA MESTRA DIRETTRICE L'educatore vca indirizzato verso un'acquisizione dello spirito scientifico e un sicuro possesso degli strumenti e delle tecniche per osservare il bambino e le sue reazioni. La mestra deve conoscere al meglio i materiali e gli strumenti che vengono offerti al bambino. La maestra Montessoriana ha funzione diversa rispetto alla mestra tradizionale poichè essa guida il bambino ad utilizzare il materiale e dirige lo sviluppo psicologico e le attività psichiche restando sempre accanto ai bambini.Le maestre si sottopogono ad un tirocinio che attesti la loro capacità di svolgere determinate azioni e una riflessione su se stessi e sulla propria professionalità. NEIL biografia E' ricorato come il simbolo di un modello educativo libero e antiautoritario che egli realizzò nella scuola di Summerhill. L'EDUCAZIONE FRA SODDISFAZIONE DEL DESIDERIO E AUTOREALIZZAZIONE L'esperienza educativai di neil si inserisce nel quadro delle cosiddette pedagogia antiautoritarie e libertarie. Neil si lascia influenzare da Reich che aveva teorizzato la liberazione completa degli istinti e secondo lui l'educazione doveva basarsi ul principio di autoregolazione. Il principio dell'autoregolazione di Neill lo aveva ritrovato anche nell'opera di Homer lane un educatore americano. Naill propose alla base della scuola di Summerhil il principio della libertà completa del ragazzo ed escluse ogni forma di educazione che pretendesse di modellare il carattere e renderlo adatto ai valori etici e sociali dell'ambiente. L'esigenza di libertà,di soddisfazione immediata e totale dei desideri si scontra però con il peso delle convenzioni sociali dei doveri e delle norme morali. Per l'educatore inglese non esistono bambini diffisili perchè i problemi dell'età infantile sono conseguenze di un modo di educare che scambia per principi educativi quelli che in realtà sono forme distorte di un sentire soggettivo degli adulti. LA SCUOLA DI SUMMHERHILL Non viene impostato nessun codice di comportamento estraneo al naturale e spontaneo del bambino. L'educazione è fondata sull'autoregolazione e sull'autodiscina ,sulla spontaneità e sulla libera espressione individuale infatti gli allievi sono divisi a gruppi a seconda dell'età e sperimentano un alibertà quasi totale. All'interno della scuola adulti e bambini hanno gli stessi diriti e gli stessi valori. L'insegnante è un compagno e gli si può parlare con la massima franchezza ed eventualmente lo si può anche rimproverare. Il ragazzo entra in classe quando se lo sente e può decidere quali corsi frequentare senza nessun obbligo . L'attività educativa pertanto non privilegia lo sviluppo intellettuale ma coltiva soprattutto la sfera emotiva ed affettiva. Il fine quindi per Neiil non è l'apprendimento ma la vita e il vivere cioè l'autoadattamento totale dell'alunno e l'appagamento della nsua aspirazione fondamentale alla felicità.
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