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Storia e origini del Fascismo in Italia, Schemi e mappe concettuali di Storia

Storia del XX secoloTotalitarismoPolitica italiana

Il fascismo è un'ideologia totalitaria che ha avuto origine in Italia all'inizio del XX secolo. Fondata da Benito Mussolini, l'ideologia si è sviluppata come risposta alla crisi e alla trasformazione della società attraverso l'industrializzazione. Il fascismo ha proposto riforme istituzionali, economiche e sociali e ha praticato la violenza attraverso organizzazioni militari come lo squadrismo. una panoramica delle origini del fascismo, del suo sviluppo e della sua caduta in Italia.

Cosa imparerai

  • Chi sono le figure chiave del fascismo in Italia?
  • Come il fascismo ha influenzato la politica estera italiana?
  • In che modo il fascismo ha influenzato la società e la cultura italiana?
  • Quali sono state le conseguenze della caduta del regime fascista in Italia?
  • Quali sono le origini del fascismo in Italia?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 23/03/2022

lorenzodmdjsjaja
lorenzodmdjsjaja 🇮🇹

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Scarica Storia e origini del Fascismo in Italia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! FASCISMO Il fascismo è un’ideologia facente parte del Totalitarismo. Il Totalitarismo è l’insieme di varie ideologie che si sviluppano in Occidente nel 900, è costituito da gruppi di persone o un capo che domina l’intera popolazione dello stato controllando l’economia, la cultura e la politica; è un sistema politico autoritario. Movimento politico fondato in Italia da Benito Mussolini nel 1919, giunse al potere dal 1922 al 1943. STEMMA PARTITO NAZIONALE FASCISTA IL SIGNIFICATO DEL TERMINE “FASCISMO”: Il termine Fascismo deriva dai “Fasci di combattimento” fondati nel 1919 da Benito Mussolini, i Fasci italiani di combattimento erano un movimento politico fondato sempre da Benito Mussolini. Per Fasci ci si riferiva alle armi dei littori, erano formate da bastoni di legno legati da strisce di cuoio. Queste armi volevano rappresentare il potere di vita e di morte sui condannati romani, nel corso degli anni diventarono un simbolo di potere al quale era agganciata un’ascia di bronzo. LITTORE CON IN MANO L’ARMA FASCIO LITTORIO ● ACHILLE STARACENato nel 1889, diventa un fedelissimo di Mussolini, è posto a capo del Squadrismo tridentino; divenne Presidente del Congresso di Bologna nel 1922 e partecipò alla Marcia su Roma. Venne deputato nel 1924, dopo 2 anni entra nel Gran Consiglio del Fascismo come vicesegretario del Partito. Dal 1931 al 1938 divenne Segretario Generale del Partito Nazionale Fascista. Nel 1940 si ritira alla vita privata. ● EMILIO DE BONO Nasce nel 1886, partecipò alla Prima Guerra Mondiale. Dopo la Guerra si unì all’Esercito Fascista e partecipò alla fondazione del Partito Fascista rappresentando la parte militare. Nel 1923 divenne Senatore; nel 1939 si oppose all’entrata in guerra dell’Italia consapevole delle pessime condizioni dell’esercito. Il 25 Luglio 1943 votò contro Mussolino perché fu deluso dal suo modo di comportarsi e nel 1944 venne condannato a morte. ● GALEAZZO CIANO N Nasce nel 1903, nel 1921 si iscrive al Partito Fascista, nel 1930 sposò la figlia del Duce Mussolini, Edda. Nel 1933 divenne Capo dell’Ufficio stampa della Presidenza del Consiglio vigilando la stampa, editoria, radio e cinema. Nel 1935 entra nel Consiglio Nazionale del Fascismo, creò il Ministero per la stampa e ne diventa segretario. Nel 1936 fu proclamato Ministro degli Esteri e fu molto importante nel Patto d’Acciaio tra Mussolini e Hitler. Dopo lo sbarco anglo americano, firma la sfiducia per Mussolini, fu condannato a morte dai Fascisti. ● GIUSEPPE BOTTAI Nasce a Roma nel 1895, nel 1919 conosce Mussolini e collabora per la formazione dei Fasci di Combattimento, partecipa alla Marcia su Roma. Dopo aver partecipato alla marcia su Roma scrive la Carta del Lavoro. Nel 1935 diventa un Governatore di Roma e in seguito governatore di Addis Abeba ma solo per un mese. Torna in Italia e gli venne dato il ruolo di ministro dell’Educazione Nazionale, in seguito sconfessa Mussolini, venne condannato a morte dalla Repubblica Sociale. LE ORIGINI DEL FASCISMO IN ITALIA Le origini derivano da un processo di crisi e di trasformazione della società tramite l’industrializzazione. I movmenti radicali di destra e di sinistra contribuiscono alla formazione del Fascismo; ebbe successo questa ideologia grazie alle conseguenze economiche, sociali, culturali e morali della Prima Guerra Mondiale. La guerra, l’esasperazione nazionalistica della vittoria mutilata e la rivoluzione bolscevica portò a guerre civili tra le varie classi sociali. Il movimento fascista era definito “l’antipartito”, rifiutavano i vincoli dottrinali e organizzativi di un partito. Il Fascismo proponeva riforme istituzionali, economiche e sociali; praticavano la violenza. Il Fascimo organizzò organizzazioni militari (squadrismo) che in pochi mesi distrusse organizzazioni proletarie. Dopo il 1920 la crescita di questo movimento fu rapida, di diffuse nella Valle Padana e in Toscana, mentre la presenza del Fascismo era scarsa nelle zone industriali e inesistente nel meridione, esclusa la Puglia. La borghesia agraria collaborava nell’espansione di questa ideologia, invece quella industriale lo sosteneva. Ai ceti medi apparteneva la grande maggioranza dei Fasci e dei capi dello Squadrismo. Nel 1925 il Fascismo divenne un regime a partito unico dove si affermò la supremazia del potere esecutivo, mentre il Parlamento e i Ministri furono subordinati al capo del governo. Abolirono la libertà di organizzazione e i partiti furono messi fuori leggi tranne il PNF (Partito Nazionale Fascista). La stampa venne fascitizzata, nessuna forma di critica era permessa, fu introdotta la pena di morte per i reati contro la sicurezza dello Stato. Anche il sindacalismo era sotto il controllo dello Stato. All’interno dell’economia venne applicata una politica protezionista aumentando i controlli pubblici sulla finanza e sull’industria. Il regime fascista era una dittatura basata sul mito del Duce (Mussolini, a favorire l’ampliamento di questo regime fu l’adesione di molti intellettuali di quel tempo. Il Fascismo valorizzava il cattolicesimo come strumento di consenso però nel mentre il Fascismo si considerava come religione laica della nazione e dello Stato.Tra il 1936 e il 1939 la conquista dell’Etiopia fu un evento che aiutò all’ampliamento di questa ideologia e il Fadcismo accelerò verso un regime totalitario.La camera dei Depuati fu sostituita dalla camera dei fasci. LO STATO FASCISTA LA POLITICA ESTERA Fino al 1935 il Fascismo puntò alla sua espansione tramite la politica estera con mezzi pacifici cercando di dimostrare l’importanza dell’Italia nella politica Europea; l’italia collaborò con la Società della Nazioni, Francia e Spagna in modo alterno. La nascita del Nazismo in Germania non aiutò Mussolini, infatti quando la Germania attaccò l’Austria, Mussolini inviò le truppe italiane al Brennero in difesa degli austriaci. Qualche anno dopo la situazione cambiò: dopo la guerra di Etiopia a cui si opposero Francia e Inghilterra, l’italia si avvicinò alla Germania e Mussolini approvò l’annessione al Reich dell’Austria. L’Italia si alleò con la Francia il 22 maggio 1939. Mussolini entrò in guerra con l’italia il 10 giugno 1940.
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