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inquinamento dell'acqua
La plastica nel mare
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Che cos’è l’inquinamento? L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, naturale o dovuta dall'uomo, da parte di elementi inquinanti. Esso produce dei problemi temporanei, danni permanenti per la vita e per gli animali, e può porre la zona in disequilibrio con i cicli naturali esistenti. L'inquinamento idrico è legato agli ecosistemi che hanno come elemento principale l'acqua. Questo è causato da diversi e specifici fattori: gli scarichi delle attività industriali e agricole e delle consuete attività umane che arrivano nei fiumi, Nei laghi e nei mari. Ma anche semplicemente il pattume che viene buttato a terra invece che nelle apposite pattumiere. Come inquina? La plastica fa parte della nostra quotidianità e ha dei vantaggi che sono andati però a carico dell’ambiente. Per inquinamento della plastica s’intende: dispersione e accumulo di prodotti plastici nell'ambiente, questo danneggia habitat di fauna e flora. Questo inquinamento interessa: aria, suolo, fiumi, laghi e oceani. L’inquinamento è dovuto all’economicità e alla durabilità nel tempo della plastica, per questo la produzione di essa è molto alta ed è utilizzata per tantissimi e svariati oggetti. L’inquinamento marino da plastica ha creato molto scalpore in questi tempi. La quantità di plastica che finisce in mare e negli oceani ha raggiunto infatti proporzioni allarmanti perché interessa e danneggia tutte le superfici marine del globo. La plastica nel mare Il Mar Mediterraneo è un bacino quasi chiuso dove le correnti fanno tornare sulle coste l’80% dei rifiuti di plastica con il risultato che, per ogni chilometro di litorale, se ne accumulano oltre 5 kg al giorno. Ogni anno 275 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare. Per questo, il Mediterraneo è anche detto ‘’mare di plastica’’. L’inquinamento peggiore da plastica è quello invisibile: la microplastica. I paesi che immettono più plastica nel Mar Mediterraneo sono l’Egitto, la Turchia e l’Italia. L’effetto della plastica negli organismi marini Ma non è solo l’ambiente vero e proprio a rimetterci: purtroppo anche gli animali che vivono in mare, di seguito a questo grande inquinamento della plastica, finiscono per scambiarla per cibo o per inghiottirla inconsapevolmente mentre stanno semplicemente nuotando. Questi organismi poi possono annegare, addirittura soffocare a morte o subire traumi fisici, come amputazioni o infezioni. L’inquinamento da plastica nel Mediterraneo Anche il Mar Mediterraneo, specialmente negli ultimi anni, sta dimostrando un grave problema per la salvaguardia dell’ambiente. Infatti il nostro mare è la sesta grande zona di inquinamento da plastica del mondo. La plastica rappresenta circa il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo ed è proveniente principalmente dall’Africa e dalle coste europee. Il Mediterraneo rappresenta inoltre l’1% delle acqua ma contiene fino al 7% delle microplastiche a livello mondiale. L’isola di plastica dell’Atlantico Sulle coste dell’Honduras, a pochi chilometri dalla spiaggia di Montesimos, è stata scoperta un’altra pattumiera a cielo aperto, sempre in maggior espansione. Questa, che è la seconda isola di plastica più grande del mondo è purtroppo presente dall’inizio degli anni 80’. L’immenso ammasso di immondizia galleggiante, occupa un’area di 8 chilometri quadrati. Come per ogni isola di plastica, i ricercatori cercano di tenere sotto controllo le dimensioni di esse, ma anche questo risulta difficile a causa delle continue correnti che spostano e talvolta modificano l’area delle isole. No alla plastica monouso L’inquinamento derivante dall’uso smodato da plastica monouso per confezioni ed imballaggi, è una delle minacce ambientali più gravi. I prodotti monouso come ad esempio i bicchieri di plastica, le cannucce e le palette del caffè, sono ormai parte integrante della nostra quotidianità ma bisogna sicuramente sostituirli con altri materiali perché sia la loro produzione che il loro utilizzo sono molto inquinanti. Questi prodotti costituiscono inoltre il gruppo più numeroso di rifiuti trovati lungo le coste marine.