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Prima guerra mondiale, Appunti di Storia

Prima guerra mondiale, da dopo il congresso di Vienna alla conferenza di pace con annesso la situazione della Russia prima e durante la prima guerra mondiale

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 21/02/2023

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maria-pia-petrilli 🇮🇹

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Scarica Prima guerra mondiale e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA PRIMA GUERRA MONDIALE Dopo il Congresso di Vienna, per circa un secolo, l'Europa sembrò conoscere un periodo di pace, anche se non fu proprio così a causa di contrasti tra le potenze. Nei balcani vi erano continui conflitti per avere maggiore influenza in quel territorio tra Russia e impero Austro-ungarico. La situazione precipitò con la politica italiana, quando si volle conquistare la Libia e si spostò la guerra nell'Impero Ottomano, indebolendolo ulteriormente. Si ebbe così la prima guerra balcanica tra Serbia, Grecia, Montenegro e Bulgaria e poi ne seguì una seconda. Queste potenze erano sempre in competizione per la spartizione delle colonie, e quando la Germania aveva abbandonato la politica estera di Bismarck perché al trono vi era Guglielmo II che voleva che la Germania partecipasse all'espansione coloniale per far sì che essa diventasse la più grande potenza d'Europa , questo spaventò Francia, Russia, ma soprattutto la Gran Bretagna perché questo avrebbe portato alla perdita del suo posto di prestigio. Inoltre il 28 giugno 1914, Princip un giovane serbo che faceva parte della associazione segreta Giovane Bosnia, il cui obiettivo era di riunire la Serbia allo stato della Bosnia Erzegovina, questo perché la Bosnia Erzegovina temeva l’Austro-Ungheria non permetteva alla Serbia di avere uno sbocco sul mare, uccise con due colpi di pistola l'erede al trono dell'impero Austro-ungarico Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia, che erano in visita ufficiale nella capitale della Bosnia. Il governo Austro-ungarico accusò la Serbia di aver appoggiato l'attentato. L'Impero Austro-ungarico voleva dichiarare guerra alla Serbia, così chiese aiuto al suo alleato tedesco Guglielmo II. Guglielmo II accettò, sapendo che la Russia sarebbe intervenuta perché rivendicava le popolazioni slave e avrebbe fatto intervenire i membri della Triplice Intesa, cioè Francia e Gran Bretagna. Però Guglielmo II contava sul fatto che la Russia non fosse pronta per una guerra di vaste dimensioni, questo calcolo fu sbagliato, infatti la Russia decise di partecipare nonostante l'arretratezza, sia agricola che politica, così si ebbe la Prima guerra mondiale. Essa era caratterizzata dall'ultimatum nei confronti della Serbia, un mese dopo l'attentato di Sarajevo, quindi il 28 giugno 1914, l'Austro-Ungheria dichiara guerra alla Serbia. All'inizio nel conflitto vi erano solo queste 2 potenze, la Russia decise poi di intervenire, la Germania chiese a quest'ultima di smobilitare e alla Francia di rimanere neutrale, ma ebbe una risposta negativa da entrambe le potenze, così la Germania dichiara guerra alla Francia e Russia. Quando si scoprì che la Germania voleva occupare il Belgio che era neutrale, la Gran Bretagna decise di dichiarare guerra alla Germania. In poco tempo quel conflitto locale di breve durata divenne una grande guerra. Per molti è la Prima guerra mondiale che ha visto la partecipazione di paesi extraeuropei: alcuni vollero entrare autonomamente, come il Giappone che aveva mire espansionistiche, altri vennero trascinati nella guerra perché erano colonie, per esempio Australia e India che facevano parte del territorio dell'Impero Britannico o Algeria e Marocco che erano territorio della Francia. Il grande consenso alla guerra fece sviluppare il Nazionalismo che da un lato affermava il principio di democrazia ed indipendenza a chi faceva parte di quella nazione, ma dall'altro lato negava quei principi a chi non ne faceva parte. Vi erano episodi di xenofobia (paura e odio dello straniero), episodi che portarono al razzismo. In questo contesto la guerra era un mezzo legittimo per un'"igiene del mondo", cioè eliminare lo straniero che indeboliva lo spirito di quella nazione. Tutti erano convinti che si sarebbe trattato di una guerra lampo, ossia che avrebbero concluso le operazioni militari (e vinto) nell'arco di poche settimane o al massimo entro Natale del 1914. Essi, inoltre avevano programmato una guerra di movimento, cioè con fulminei spostamenti di truppe che, con violente battaglie di sfondamento, sarebbero penetrate nel territorio nemico occupandolo. Nessuna delle previsioni si realizzò, perché la guerra durò 4 anni e, dopo le prime manovre di sfondamento delle frontiere, le truppe si contrapposero in una lunga guerra di posizione, nella quale, cioè, si fronteggiavano lungo centinaia di chilometri di trincee scavate nella terra (dove gli uomini impazzivano e uscivano fuori e venivano fucilati) , da qui il nome guerra di trincea. In Europa la guerra fra intesa ed imperi centrali fu combattuta su 2 fronti; quello occidentale e quello orientale. Sul fronte occidentale l'esercito tedesco riuscì a penetrare a fondo il territorio francese, perché aveva sorpreso le truppe avversarie che non si aspettavano un attacco attraverso il Belgio, nazione che si era dichiarata neutrale. Ma l'avanzata tedesca venne fermata già nel settembre 1914 dalle truppe francesi e inglesi lungo il fiume Marna. Anche sul fronte orientale, cioè al confine tra impero Austro-ungarico e Russia, dopo una prima fase che aveva visto l'avanzata della Russia, entro il dicembre del 1914 il fronte si stabilizzò. Questi furono i principali teatri della guerra, ma il conflitto fu combattuto anche sul fronte italiano, nei balcani, dove le truppe austroungariche aggredirono la Serbia, e in Medio Oriente dove le truppe inglesi, alleate con gli arabi, attaccarono quelle turco ottomane. Le due più sanguinose battaglie furono combattute sul fronte occidentale. La battaglia di Verdun ebbe inizio in seguito all'offensiva tedesca il 21 febbraio1916 e durò fino a dicembre e vi morirono più di mezzo milione di soldati. La battaglia delle Somme scatenata dagli eserciti francese e britannico contro quello tedesco, da luglio a novembre del 1916, vi morirono mezzo milione di soldati circa per conquistare pochi chilometri di territorio. I governi e i comandanti militari degli stati coinvolti nel conflitto cominciarono a rendersi conto che una guerra di questo genere sarebbe stata vinta dai paesi che fossero stati in grado di mobilitare grandi quantità di soldati e disporre di grandi risorse economiche, necessarie per mantenere truppe al fronte e produrre armi e munizioni. Il conflitto stava determinando profondi cambiamenti nella vita quotidiana anche di chi non stava al fronte, poiché i costi enormi della guerra imponevano tutti i paesi di ridurre i consumi della popolazione anche per destinare risorse e mezzi ai soldati e alle attività militari. I generi alimentari vennero razionati, alcuni, come carne, zucchero e caffè, addirittura sparirono dal mercato. Inoltre, la guerra stava diventando, tra i soldati e le loro famiglie, sempre più impopolare. L’esperienza quotidiana della morte che i soldati facevano nelle trincee, dovendo dividere lo spazio con i cadaveri dei propri compagni che rimanevano a lungo insepolti, si era amplificata dalla consapevolezza di un sacrificio troppo grande e del tutto inutile. Durante la guerra furono utilizzate nuove armi, come il carro armato, utilizzato dagli inglesi; l'aeroplano, utilizzato come mezzo di ricognizione delle linee nemiche ma anche per bombardare e fu dotato di mitragliatrice per difendersi dagli aerei avversari, venne utilizzato dagli Stati Uniti; il sommergibile che i tedeschi usarono nella guerra sottomarina contro la Gran Bretagna e Francia. Il conflitto era diventato una guerra di logoramento reciproco che non veniva combattuta solo sul campo di battaglia, ma con ogni mezzo capace di danneggiare l'economia. Gran Bretagna e Francia attuarono un blocco navale ai danni della Germania e Austro-Ungheria, impedendo loro di importare beni industriali e alimentari. La Germania rispose con una guerra sottomarina, che colpiva tutte le navi che commerciavano con Gran Bretagna e Francia; nel maggio 1915 i tedeschi affondarono il transatlantico britannico Lusitania, provocando la morte di 1198 passeggeri di cui molti americani e questo segnò anche l'entrata in guerra degli Stati Uniti. Per la prima volta l’Europa si trova nel mezzo di una guerra totale che mobilitava l’intera nazione, chiamando milioni di uomini e donne a uno sforzo comune per la vittoria. Le donne iniziavano a sostituire gli uomini nei lavori considerati prettamente maschili, per esempio nelle industrie siderurgiche degli armamenti, per questo possiamo dire che la propaganda ha aiutato l’emancipazione femminile, perché poi sarebbe stato difficile sostenere che le donne dovevano essere pagate in misura minore rispetto agli uomini. L’Italia non entrò in guerra nell'estate del 1914, nonostante fosse legata alla Germania e all’Austro- Ungheria dalla triplice alleanza. Questo trattato era infatti di tipo difensivo, impegnava i contraenti a intervenire solo nel caso un alleato fosse stato aggredito da un altra potenza. Dal momento che erano stati un impero Austro-ungarico e la Germania a dichiarare per primi la guerra, l’Italia poté decidere di rimanere neutrale. Di fronte a questa scelta la popolazione si divise in 2 correnti: gli interventisti e i neutralisti. Il fronte interventista si divideva in: • irredentisti, cioè coloro che pensavano che l’Italia avrebbe dovuto cogliere l'occasione per schierarsi contro la nemica delle guerre risorgimentali, con l'obiettivo di sottrarle le terre irredenti (cioè non ancora liberate dal dominio straniero) ossia le province di Trento e Trieste ancora soggette all’impero Austro- ungarico; • i nazionalisti, i quali sostenevano che l’Italia dovesse entrare in guerra, perché la guerra avrebbe dato all’Italia il ruolo di grande potenza egemone ; essi consideravano la guerra un'attività giusta e necessaria perché faceva emergere la parte migliore della nazione, eliminando i più deboli. Fra i contrari alla guerra (e perciò chiamati neutralisti) vi erano: • I socialisti, per una questione di principio, in quanto i socialisti consideravano la guerra un male da • Dare vita a un'organizzazione, composta da tutti i paesi del Mondo, che si occupasse di prevenire le guerre, risolvendo in modo pacifico le tensioni tra gli stati; • Abolire la diplomazia segreta e stipulare solo trattati che fossero pubblici e controllabili dalla popolazione. Le proposte di Wilson si rilevarono di difficile attuazione, a causa del loro carattere astratto e dall'atteggiamento dei governi francese e inglese, animati da una volontà punitiva nei confronti della Germania. Chi più di altri volle punire la Germania fu la Francia: il trattato di Versailles, che durante la conferenza definì le condizioni di pace da imporre alla Germania, stabilito che lo stato tedesco avrebbe perso molti dei suoi territori: • Le regioni dell'Alsazia-Lorena a favore della Francia; • Diverse regioni a est a favore della Polonia; • E alcuni territori a nord a favore della Danimarca. Come risarcimento per i danni causati dalla Guerra, alla Germania venne imposto il pagamento di 132 miliardi di marchi in oro: un debito enorme per l'epoca, che avrebbe rallentato alla ripresa economica tedesca. Lo stato tedesco perse tutte le sue colonie (in africa e nel Pacifico) e dovette impegnarsi a non ricostruire un esercito che contassi più dicendo i milioni di uomini. La scelta di punire la Germania così pesantemente e di non far partecipare gli sconfitti alla conferenza di pace si rivelerà un errore gravissimo, perché è in questo modo vennero puniti e umiliati non solo i governi che avevano voluto la guerra, ma anche i popoli, con la conseguenza di rendere difficile la ripresa dei rapporti pacifici tra gli stati. Queste scelte furono delle cause della Seconda guerra mondiale che scoppiò solo vent'anni dopo. La guerra portò alla scomparsa dei quattro grandi imperi. Al posto dell'impero Austro-ungarico si formarono diversi stati indipendenti: Cecoslovacchia, Ungheria, Austria. Anche Romania e Italia acquistarono territori dell'ex impero Austro-ungarico: la Romania ebbe la Transilvania e l’Italia (come previsto dal patto di Londra) il Trentino, il Sud Tirolo, Trieste, Gorizia, l’Istria e alcune regioni della Dalmazia,, che è però non ottenne, questo a causa del principio di autodeterminazione dei popoli, ed è per questo che spettò agli imperi di etnia slava. La Turchia, con il trattato di Sèvres, aveva perso determinati territori (come quelli appartenenti al Medio Oriente) e si formò perciò la nuova repubblica di Turchia che riconquistò molti territori che nel corso della guerra erano stati occupati dalla Grecia e dagli Armeni, e decise di laicizzare la Turchia, cioè di separare nettamente lo stato dalla religione islamica. Al posto dell’impero russo fu proclamata l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche nel 1922; dalla dissoluzione dell'impero in Europa si formarono nuovi stati: Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania. L’impero russo era uno degli stati politicamente ed economicamente più arretrati d'Europa. Il paese era ancora retto da una monarchia assoluta, in cui il potere era concentrato nelle mani dello zar (imperatore). Ogni forma di protesta era proibita e le trasgressioni venivano punite duramente. La russia restava in oltre un paese essenzialmente agricolo: il novanta percento della popolazione risiedeva ancora nelle campagne. A partire dagli ultimi decenni dell'ottocento vi era stato uno sviluppo industriale in alcune aree dell'impero, ma l'arretratezza dell'organizzazione statale rendeva molto difficile un’autentica modernizzazione. Una testimonianza di industriali russi all'inizio del XX secolo mostra che questa classe sociale era consapevole della necessità che la Russia si trasformasse in un moderno stato di diritto, se si voleva garantire lo sviluppo economico. Il regime assoluto dello zar non aveva impedito la formazione di partiti politici di opposizione, i quali però dovevano agire in clandestinità, ossia segretamente. I partiti principali erano tre: • Il partito costituzionale democratico (cadetto) che si proponeva la trasformazione della Russia in una monarchia costituzionale; • Il partito socialista rivoluzionario, che si batteva per instaurare uno stato socialista, attento soprattutto alle esigenze dei contadini, ai quali si sarebbero dovute distribuite le terre, questo partito si rifaceva al popolarismo, un’ideologia sviluppata in Russia nel corso della seconda metà del ventesimo secolo, che proponeva di costituire una società egualitaria di tipo agrario; • Il partito socialdemocratico, che si rifaceva alla dottrina di Marx, auspicava una rivoluzione che avrebbe portato al potere la classe operaia. Il partito socialdemocratico si divide in due fazioni: i menscevichi e i bolscevichi (termini che derivano rispettivamente dalle parole russe minoranza e maggioranza) . I menscevichi sostenevano che i russi non era possibile realizzare una rivoluzione socialista perché il Paese era ancora economicamente arretrato. Essi pensavano che fosse necessario prima dar vita a una rivoluzione simile a quella francese del 1789, che abolisse l'assolutismo e i privilegi feudali che ancora venivano esercitati nelle campagne e favorisse lo sviluppo di una nuova classe borghese. Solo dopo aver trasformato la Russia in una società industriale moderna, sarebbe stato possibile pensare a un cambiamento rivoluzionario di tipo socialista. Al contrario, i bolscevichi, pensavano che in Russia si potesse realizzare il socialismo, a condizione di coinvolgere oltre agli operai anche i contadini, che costruivano la gran parte della popolazione. Un'altra importante differenza tra le due correnti era legata alla concezione del partito social democratico: i menscevichi erano favorevoli a un partito di massa concentrato su un'ampia adesione e partecipazione popolare; i bolscevichi invece sostenevano che il partito dovesse essere guidato da rivoluzionari di professione che avrebbero dovuto condurre le masse alla rivoluzione, poiché i lavoratori non erano ancora in grado di dar vita a un processo rivoluzionario in modo spontaneo. Un primo moto rivoluzionario si verificò nel 1905. In seguito al cattivo andamento della guerra contro il Giappone alla repressione di una protesta operaia a San Pietroburgo. Nel corso delle proteste in molte città si formarono dei soviet (in russo consiglio) , ovvero degli organismi elettivi composti da delegati degli operai. L’insurrezione venne alla fine repressa, ma lo zar Nicola II dovette fare alcune concessioni alle richieste popolari. Istituì un parlamento elettivo, chiamato duma, che avrebbe dovuto esercitare un controllo sull'operato del sovrano. In realtà i poteri di questo parlamento erano molto ridotti, perché lo zar lo scioglieva tutte le volte che i deputati si opponevano alla sue decisioni, per questo si può affermare che di fatto in Russia allo scoppio della Prima guerra mondiale, restava una monarchia assoluta. Il pessimo andamento della Prima guerra mondiale peggiorò la situazione è niente del 1917 (caduta dello zar) la Russia cadde in una gravissima crisi: il paese aveva perso circa due milioni di soldati e molti territori occupati dagli eserciti Nemici. Inoltre, la retata economia del paese non era in grado di far fronte dei costi di un Impegno militare tanto lungo. La difficoltà del compito che so di problemi economici della popolazione dei sororo zal sempre meno popolare punto persino alla chiesa ortodossa russa, che aveva sempre appoggiato i soprano, cominciò a criticarlo, anche a causa dell'influenza esercitata sulla famiglia imperiale da Rasputin, un monaco aderente a una setta religiosa non ortodossa, al quale venivano attribuiti poteri di guaritore punto nel marzo del 1917. Questa situazione è sfociata in una serie di proteste, che è portarono a una vera e propria rivoluzione punto le prime scoppiarono l'8 marzo, 23 a febbraio per il calendario russo (in russia era ancora in uso il calendario detto Giuliano che Andy si parla di 2 settimane e quello gregoriano in uso nel resto d’Europa) , il che spiega perché questo avvenimento sia passato alla storia come rivoluzione di Febbraio. Per molto tempo si è pensato che la scelta del 8 marzo come giornata internazionale della donna fosse stata fatta vedere vocare un incendio scoppiato nel marzo del'1908 in una fabbrica di New York, In cui morirono più di Santo Operaia perché il padrone l'aveva chiusa dentro punto in realtà non vi sono documenti che provino quest'episodio (anche se in quegli anni naca dello di Simili) punto sappiamo invece che al 8 marzo 1908, A New York, si svolse un'importante manifestazione a favore dell'estensione del voto alle donne è della riduzione della durata della giornata di lavoro punto 2 anni dopo la virgola nei 1910, L'internazionale socialista stabilità data dell' otto marzo piace le braghe la giornata internazionale delle donne, anti dedicata alle proteste contro la discriminazione femminile nella politica e nel lavoro. Manifestazioni furono in Gran Parte spontanee punto protagonista furono le lavoratrici che virgole in occasione della giornata internazionale della donna, protestarono per la parità dei diritti, ma anche contro la guerra è il land rincaro dei prezzi dei generi di prima necessità, diventati sempre più rari (pane, latte). Alle manifestazioni, nei giorni seguenti, si riunirono gli operai: il governo dello zar in viale esercita la polizia reprimerli, ma una parte dei soldati, che Condividevano le ragioni dei manifestanti vivano in obbedire agli ordini punto il 13 marzo 1917 Lo zar fu costretto ad abdicare (rinunciare al potere e al titolo di sovrano) E si formò un nuovo governo, ha detto provvisorio perché ancora non esisteva una costituzione che stabilisce l'orientamento dello stato punto il governo provvisorio doveva affrontare 2 questioni fondamentali: la guerra e la riforma agraria punto i contadini chiedevano con forza che fossero assegnate loro le proprietà di appunti anche soldati erano in maggioranza contadini è ciò, insieme a rifiuto di una guerra lunga e sanguinosa viva spiega la loro solidarietà nei confronti dei manifestanti. Il governo provvisorio non era però intenzionato a né a ritirare la russia dalla Guerra, anni a distribuire le terre contadini punto esso era composto Da membri del partito cadetto, che volevano riformare all'orientamento politico dello stato (da monarchia assoluta a costituzionale) , ma non il sistema sociale@economico.la popolazione continua non sulla richiedere la pace e le terre per i contadini, manca organizzarsi per ottenerne.(da monarchia assoluta a costituzionale) , ma non il sistema sociale@economico.la popolazione continua non sulla richiedere la pace e le terre per i contadini, manca organizzarsi per ottenerne. Iniziarono così anche i soldati al fronte i contadini a eleggere i propri delegati in questi organismi rappresentativi chiamati soviet. La conseguenza delle prime iniziative del soviet fu il cambiamento del governo provvisorio. In molte zone del paese contadini decisero quindi di occupare direttamente le terre e i soldati al fronte iniziano ad obbedire agli ordini dei soviet piuttosto che a quelli degli ufficiali punto si trova così un dualismo di potere a cui Seguì un periodo di caos: di fatto i russi esistevano 2 autorità la virgola il governo provvisorio ha i soviet, nessuna delle quali aveva il pieno controllo del territorio punto il partito basseville non aveva aderito al nuovo governo provvisorio, e il capo dei bolscevichi era Lenin un abile uomo politico che era rientrato Dall'esilio in svizzera proprio nell'aprile del'1917. Lenin capito subito che la cooperazione non intendeva in alcun modo rinunciare agli obiettivi della pace e della riforma agraria punto giunti alla conclusione che si dovevano sostenere le richieste popolari punto Lenin sostiene E sta naniti in uno scritto chiamato a te sì di aprile pubblicate sul giornale borse amico, il Trafda, Che divenne il programma politico debba essere vicky punto non fu così che è, dal momento del ritorno di Lenin, il partito basse vico inizio a sostenere le richieste avanzate dei soviet e adottare lo slogan tutto il potere dei soviet punto il governo provvisorio Non seppe reagire adeguatamente: Non rinuncio alla Guerra; non approva la riforma agraria; non indisse le elezioni per formare l'assemblea che avrebbe dovuto scrivere la nuova costituzione punto incombenza Cerco di reprimere partito borse vico, riuscendoci solo in parte punto quando il generale di nome kornilov Cercò di restaurare la monarchia Zarista, il governo dovette chiedere aiuto ebbe svi che per convincerlo. La maggioranza dei delegati dei soviet era costituita da socialisti rivoluzionari Hedda menscevichi, Nell'ottobre di quell'anno passò ai basse Micky punto operai e soldati, infatti, rimproverava nei partiti di sinistra non vuol serviti di non essere riusciti a cambiare la linea del governo provvisorio, pur essendo entrati a farne parte punto in questa situazione le etnie in decise che era giunto il momento di prendere il potere punto i 7 novembre 1917 (25 ottobre nel calendario russo) , I bolscevichi occuparono il palazzo d'inverno, sei del governo provvisorio, a Pietro grado (il nome della capitale San Pietroburgo) punto l'azione si svolsero quasi senza spargimento di sangue il giorno stesso i bolscevichi, che avevano agito senza ottenere il parere dei soviet, ebbero il sostegno della maggioranza dei delegati di tutta la russia and the punti cominciava la seconda rivoluzione russa, la prima nella storia che si blocca amava socialista. Le prime decisioni prese dal governo percepisco guidato da Lenin rispettavano la volontà della maggioranza della popolazione stabilendo: • L'avvio di immediato le trattative di Pace; • La confisca delle terre dello zar, della chiesa i dei grandi proprietari terrieri, e la loro distribuzione dei soviet dei contadini; • La consegna della gestione delle Fabbriche ai soviet operai; • La nazionalizzazione delle banche; • Il riconoscimento dell'uguaglianza di tutti i popoli della russia, e del loro diritto, nel caso avessero voluto, diventare indipendenti. Vennero indette le elezioni per l'assemblea costituente, incaricata al cioè di scrivere la nuova costituzione; ant i socialisti rivoluzionari conquistarono la maggioranza assoluta dei deputati punto il tasto invia sironi
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