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Prima Guerra Mondiale - Appunti Storia Contemporanea 2021/2022, Appunti di Storia Contemporanea

Lezione 11.05.2022 Prima Guerra Mondiale. Caratteristiche: 1. Il ruolo dell’economia, 2. Cambia la composizione della classe operaia, 3. Ferrovie come un’arma 4. Mobilitazione totale 5. Il ruolo delle ideologie 6. Il ruolo dei mezzi di comunicazioni 7. Le armi 8. Masse 9. Guerra di posizione

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 19/05/2022

fragolaa
fragolaa 🇮🇹

4.2

(25)

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Scarica Prima Guerra Mondiale - Appunti Storia Contemporanea 2021/2022 e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! LA PRIMA GUERRA MONDIALE (nodi, problemi) La data ci interessa è il 15 giugno 1889, secondo il calendario giuliano, e il 28 giugno 1389 (Vidovdan) secondo il calendario gregoriano. (Il calendario giuliano rimase predominante fino al 1582, quando entra in vigore il calendario gregoriano. Nel calendario giuliano, ogni anno si perdevano alcuni minuti e di fatto si perdeva un giorno ogni 128 anni. Invece il calendario gregoriano perde un giorno ogni 3 mila anni.) Vidovdan è la ricorrenza religiosa della Chiesa ortodossa serba e bulgara in memoria di San Vito. Non è soltanto una celebrazione religiosa, in quella data c’è stata una grande battaglia l’alleanza dei popoli balcanici (oggi Kosovo) contro i turchi che tentavano di entrare in Europa. E quindi quella battaglia è stato sempre vissuto tra il popolo serbo, sia come il momento che i serbi hanno rappresentato la barriera contro l’invasione turca, sia come il momento di primo scontro tra cristiani serbi e musulmani turchi. È quindi una controposizione sia politica sia religiosa che per 5 secoli viene celebrata continuamente. Se non ricordiamo questo pezzo di storia antica che rappresentava un pezzo fortissimo dell’identità serba, non capiamo fino il fondo perché il 28 giugno 1914 a Sarajevo l'erede al trono dell'impero, Francesco Ferdinando, e sua moglie Sofia, vengono uccisi dal patriota serbo- bosniaco Gavrilo Princip durante una visita ufficiale in città della coppia reale. Quindi questa data non è casuale. Gavrilo Princip finirà in prigioneria (morirà in 1918) a Terezin che poi diventerà un campo di concentramento nazista in cecoslovacchia durante WW2. Sarajevo non è un luogo qualunque. È l’inizio del 900 ma anche la sua fine. È città assediata molti anni durante la guerra ex-Yugoslava. Simbolo della distruzione della guerra alla fine del 900. Perché la ‘prima’ guerra mondiale? Non solo il fatto che coinvolge molti paesi del mondo, ha degli effetti sul mondo. In realtà quando c’è stata la seconda, la prima non si chiamava così. Quando inizia a chiamarsi così?- Ma fin da subito chiamava ‘guerra mondiale’, (in realtà quando si parla di guerra mondiale, si fa riferimento alla guerra napoleonica, ma mondiale è per l’Europa, nella loro ampiezza), perché fin da subito si vede la guerra era totalmente diversa da quelle precedenti. Ogni paese che combatte, dopo la prima battaglia, non dopo due/tre anni, ha avuto tanti morti quanti ha avuto nelle guerre del secolo precedente. In realtà di guerra mondiale si parla proprio dal 1914. Ernst Haeckel, biologo, filosofo tedesco è probabilmente il primo che sulla stampa scrivendo usa il termine ‘Prima’ Guerra Mondiale. Lui scrive quella guerra che stava combattendo “diventerà la prima guerra mondiale nel vero proprio senso della parola”. Non sta numerando prima, seconda, terza, ma sta aggettivando in modo forte, sarà la prima guerra che riguarda tutto il mondo. Ma poi di Prima Guerra Mondiale in senso proprio, se ne parlerà dal 1939, quando si scoprerà la Seconda Guerra Mondiale. Quali sono le cose che caratterizzano (caratteristiche della) la Prima guerra mondiale? è vero che Prima cambia davvero tutto, ma teniamo conto che gli aspetti che vedremo si sono già manifestati in una guerra precedente: la Guerra Civile Americana, che è stata la prima guerra moderna a tutti gli effetti. 1. Il ruolo dell’economia – L’economia (sistema-) industriale diventa un elemento fondamentale per determinare chi vince e chi perde. (p.es Guerra Civile americana è combattuto tra il componente legato all’economia agricola del Sud, e il componente legato alla nuova industria, il Nord. Anche se all’inizio apparentemente il Sud è superiore come esercito, numero di soldati, ma poi vince il Nord, quello sforzo industriale bellico, che produce più armamenti, bene di consumo sostiene la guerra. La sistema industriale all’interno di un’economia capitalistica diventa essenziale per determinare chi vince e chi perde la guerra). Ma non solo, si riorganizzano tutto il sistema industriale in funzione della guerra. L’industria inizia a produrre per la guerra, c’è una riconversione a favore della produzione per la guerra. Un importante aspetto: lo Stato assume un ruolo sempre più importante nell’organizzazione dell’economia. L’Ottocento era stato un secolo in cui si è affermata l’economia liberalista che metteva al centro l’autonomia del soggetto economico rispetto allo Stato. Lo stato doveva essere un garante (l'intervento dello Stato per proteggere i diritti di proprietà e risolvere i fallimenti del mercato) dei processi economici. Lo stato non doveva entrare tutto quello, deve rimanere esterno. Quando scoppia quella guerra non è qualunque, ma una guerra che invade tutti gli spazi: tutta la vita, tutti gli aspetti della società, dell’economia, della politica. Lo Stato prende un ruolo molto importante all’interno di tutti settori della vita pubblica ed economica. Perché deve organizzare, ci deve essere qualcuno che organizza le produzioni di armi ecc. La Prima Guerra Mondiale è il primo momento determinante in cui cambia il ruolo dello Stato nell’economia occidentali, diventando più centrale. L’economia è altrettanto importante a vincere la guerra. Pensiamo al fatto che la guerra costa un sacco di soldi. Questa guerra costa ancora di più di quelle precedenti perché bisogna produrre una quantità enorme di armi, di beni. Una guerra che dura tantissimo sempre bisogna dei finanziatori (Rifornitore di capitali o di aiuti in denaro). Chi finanzierà la guerra? – Il finanziatore assumerà un ruolo importante anche nel Dopo guerra, perché diventerà il creditore (зээлдүүлэгч) e i tutti paesi debitori. Il finanziatore paese è soprattuto Gli Stati Uniti, chi sarà il grande finanziatore della guerra, e il grande creditore del dopo guerra. Quindi c’è un processo di finanzializzazione della guerra sempre maggiore. Esempio: Blocco navale – Il prolungato blocco navale fu condotto dagli Alleati (Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia, Giappone) durante la prima guerra mondiale nel tentativo di limitare la fornitura marittima di merci (gli armi e beni) alle Imperi Centrali, che includevano la Germania, l'Austria-Ungheria e l'Impero Ottomano. (Estate 1914, la marina militare britannica istituì un blocco navale per bloccare il commercio di importazione tedesco: si voleva impedire l'arrivo nei porti tedeschi sul mare del nord e sul mar Baltico della materie prime per la produzione bellica.) Questo significa che l’economia diventa un elemento importante perché elemento chiave per impedire la continuazione della guerra e l'eventuale vittoria degli Alleati. Almeno 700.000 civili tedeschi erano già morti di fame e malattie causate dal blocco. 2. Cambia la composizione della classe operaia – Perché per tutta riconversione/l’apparato industriale per la guerra, c’è bisogno di manodopera perché si produce molto di più. E anche perché gli uomini erano occupati al fronte. Quindi la classe operaia si compone sempre di più di manodopera scarsamente qualificata da un lato, e dall’altra soprattutto di donne. Questo è la internazionale. Ha continuato il lavoro della Prima Internazionale). Socialisti saranno contro la guerra. Perché? - I valori del socialismo sono valori universali e quindi non possono essere valori nazionalisti, ma sono valori internazionalisti. Mentre invece la guerra dice socialismo, la fa imperialismo capitalista che è nazionalista e vuole ottenere vantaggi per il propri interessi. Socialismo internazionalista sarà contro la guerra, ed è pacifista. Il luogo dove è nato in Europa il più forte partito socialista che ha segnato il modello del Partito socialista per tutti gli altri è Germania. Socialdemocratico di Germania (1863-) è il modello del Partito di Massa moderno, socialista, quindi sarà internazionalista, pacifista, anti-imperialista, anti-capitalista. E cosa succede? Quando Germania entra in guerra, il Socialdemocratico tedesca vuota i crediti di guerra, cioè vuota a favore del fatto che lo Stato finanzi la guerra. Si mette sulla posizione patriotica, come “io difendo il mio Stato” (I movimenti socialisti avevano dichiarato prima della guerra la loro opposizione a una guerra che, secondo loro, poteva significare solo che i lavoratori si uccidevano a vicenda nell'interesse dei loro capi. Una volta dichiarata la guerra, la maggior parte dei socialisti e la maggior parte dei sindacati decisero di sostenere il governo del proprio paese e di sostenere la guerra.) Quindi le guerre producono i processi complessi. Quando arriva quel atto da più grande partito socialista del mondo in quel momento, La Seconda Internazionale muioa. (Mentre l'internazionale aveva inizialmente dichiarato la sua opposizione a tutte le guerre tra le potenze europee, la maggior parte dei principali partiti europei alla fine scelse di sostenere i rispettivi stati durante la prima guerra mondiale). Si rompe quell’idea dell’internazionalismo. (Infatti, dopo la Rivoluzione bolscevica, nascerà la Terza Internazionale, che però sarà soltanto internazionale comunista) Passo indietro Socialismo Il Socialismo è rivoluzionario, ci vuole rivoluzione per cambiare l’assetto economico sociale. Quindi vuol dire il capitalismo entrerà in crisi, quando giungerà la crisi massima, sarà il momento di rivoluzione. (la rivoluzione sociale è necessaria per apportare cambiamenti strutturali alla società. Più specificamente, è dell'opinione che la rivoluzione sia una precondizione necessaria per una transizione dal modo di produzione capitalista al modo di produzione socialista.-wikipedia). Le masse operaie compierà la rivoluzione. Dal sistema capitalista si passerà a un sistema nuovo socialista, in cui emanzipazione dell’uomo, una società senza classe e così via. Cosa accade nel fine dell’800-La Grande Depressione, talmente grande che viene chiamata così. Ma la Grande Depressione in realtà fu un momento di grandissimo sviluppo economico, ma viene chiamata così per cambiamenti che ha portò: cambiò profondamente la vita di milioni di persone attraverso i processi di urbanizzazione, cioè, le persone dalla campagna andavano a città per lavorare alle fabbriche, i processi di emigrazione, le persone che emigrano per cercare fortuna. I cambiamenti tecnologici... Cosa che non accade è che il capitalismo non crolla, anzi diventa più forte. La speranza di rivoluzione non si realizza. Le radice di socialismo è rivoluzionario, cioè non vuole cambiare alcune cose, ma vuole cambiare la Struttura, il Modello della società. Quando al fine dell’800 quella enorme crisi non produce la fine del Capitalismo, ma il suo rafforzamento,- -All’interno del Socialismo si creano due visioni: Tutti mantengono la rivoluzione come obiettivo finale ma, 1. Da una parte ci sono i rivoluzionari (gli ortodossi). Insisteva sulla necessità di uno sviluppo rivoluzionario del socialismo. Coloro che dicono ‘rivoluzione non c’è stato, il capitalismo non è crollato, ma quel obiettivo bisogna perseguire quell’obiettivo. 2. Dall’altra parte ci sono revisionisti (riformisti). Sostengono la riforma di un sistema o istituzione esistente invece della sua abolizione e sostituzione. (wiki- All'interno del movimento socialista, il riformismo è l'opinione che i cambiamenti graduali attraverso le istituzioni esistenti possono eventualmente portare a cambiamenti fondamentali nei sistemi politici ed economici di una società. È nato dall'opposizione al socialismo rivoluzionario, il quale sostiene che lo sconvolgimento rivoluzionario è una precondizione necessaria per i cambiamenti strutturali necessari per trasformare un sistema capitalista in un sistema socialista qualitativamente diverso). Per loro, “la rivoluzione capiterà, ma nel frattempo che facciamo?”. Gli operai vogliono le tre 8 ore, vogliono le condizioni di vita migliori, vogliono partecipare la vita politica, cosa facciamo? Aspettiamo la rivoluzione? No. I riformisti dicono “facciamo intanto una serie di leggi, di normi che migliorino le condizioni di vita, di lavoro, delle masse”. Non aspettando la rivoluzione in 5,10,20 anni ma OGGI, ORA dobbiamo fare il progresso, le azioni. Dove doveva scoppiare la rivoluzione? In Inghilterra, cioè nel punto dove il capitalismo ha raggiunto il massimo della sua potenza. Invece scoppia in Russia. Quindi se la rivoluzioine è possibile, all’interno dell’socialismo questa divisione diventa radicale: tra coloro che appoggiano la rivoluzione sovietica e quindi pensano la rivoluzione si debba diffondere tutto il mondo, e dall’altra parte la rivoluzione sta lì, non diffonde tutto il mondo, il capitalismo è forte quindi bisogna agire all’interno dei stati borghesi perché le condizioni di vita, i diritti tutt sono da conquistare qui e ora. La Prima Guerra Mondiale è di nuovo un punto di svolto spaventoso. Perché dentro la Prima c’è la rivoluzione bolscevica. La Rivoluzione diventa improvvisamente un luogo inaspettato per il luogo che accade, per il fatto che accade. Quando diciamo il Novecento inizia con la Prima, stiamo dicendo i processi di società di massa è accelerata, è il momento di svolta dell’età contemporanea. Chi è che ha colpa della Prima Guerra Mondiale? 3 ipotesi per la responsabilità della guerra: 1. È evidente: L’impero austro-ungarico e Impero tedesco, che sono paesi autoritari, che vogliono si sono voluti allargare, conquistare gli altri territori contro il liberialismo e la democrazia caratterizzata dai paesi dell’intesa (Alleati). Da una parte c’è la Triplice Alleanza (Germania, Austria-Ungheria, Italia), dall’altra c’è la Triplice Intesa (Francia, Regno Unito, Russia). Russia è il paese più autoritario tra tutti, altro che la Germania e Austria- Ungheria. Quindi è un po’ difficile a sostenere sia una guerra non per la democrazia, ma è una guerra come tutte le guerre, per ottenere qualche cosa. 2. Paesi dell’Intesa. Perché alla fine dell’800, l’inizio dell’900, la Germania è diventato più grossa potenza economica d’Europa e gli altri paesi vogliono impedirla di diventarlo, impedendogli di avere delle colonie, impedendo di avere un allargamento economico. Tesi che ha una parte di verità perché è vero che accade questo. Di fronte all’avanzare impetuoso dell’econimca tedesca, Inghilterra e Francia cerca in tutti i modi di limitare. +La colpa è dei paesi dell’intesa perché stanno limitando l’espansione naturale particolare dell’Impero tedesco che è diventata la massima potenza economica, e gli altri non vogliono si espandesse. 3. Ipotesi di quella del Lenin. La guerra mondiale è l’espressione della fase suprema del capitalismo. La guerra la fanno per i loro interessi economici, non ci entra niente di democrazia, i valori universali, ma ci entra l’interesse. Ipotesi molto limitante, però ci aiuta a pensare le ragioni e le cause economiche hanno un peso notevole. Helehee martsan gne: ter deer oruulah ymu yah ym Tra le novità della Prima Guerra che poi accompegnerà altre guerre, altri momenti e tipico del Novecento (genocidio armeno, di Shoa, cambogiano, di Rwanda ecc) è che durante la Prima, avviene genocidio. La guerra di 900, produce un tasso di violenza così alta e straordinaria Genocidio armeno – Genocidio guarda agli armeni, un gruppo/comunità che viveva al confine dell’Impero ottomano. È una comunità armena integrata nell’impero, ma per una serie di ragioni, l’impero la vede come pericolosa, perché l’impero tra fine 800, inizio 900, si costruisce sempre di più i termini etnici identitari e religiosi. L’impero ottamano pensa all’etnia turca come fondamentale che è un po’ mussulmano, e gli armeni invece sono cattolici/cristiani. Gli armeni vengono già duramente colpiti e uccisi a massa nell fino dell’800 in particolare a causa della presenza dei curdi (gruppo etnico iranico, che l’impero gli aveva lasciato una sorta di potere nei confronti degli armeni). Fine 800’ vengono uccisi 200- 300 mila armeni, non è un genocidio, perché non si vuole distruggere tutta la popolazione armena, ma sottomettere, limitare. Quello che poi accade durante la Prima, questo processo progressivo, è che da un lato quello turco- ottomano rende sempre di più marginalizzare tutti coloro che non si riconoscono in quella dimensione etnico religiosa dell’impero. Dall’altra parte mentre l’impero perde la guerra, vede negli armeni un nemico da distruggere dal punto di vista etnico e economico. Questa serie di elementi fa si che durante la Prima, l’impero realizzò un vero e proprio genocidio, uccide circa 1 milione di armeni. Durante la Prima, siamo di fronte al primo genocidio novecentesco. (riprendiamo la prossima lezione) Un’altro tema molto importante: si pone un altra grande questione durante Prima, il tema dei diritti – I diritti delle popolazioni in guerra. È un tema che è nato in realtà metà dell’800 da Jean Henri Dunant, uno svizzero e affarista che assiste nel 1859 alla Battaglia di Solferino (battaglia risorgimentale). Di fronte a un’enorme quantità non solo di morti, ma i feriti, crea un comitato che si occupi dei feriti di guerra e quel comitato nel 1875 diventa la Croce Rossa internazionale. Si comincia a porre problema nel seconda metà del 800 che le guerre producono una grande quantità di distruzione. Incomincia a definire le regole, .. E che poi le guerre producono tutta una serie di effetti,
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