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La Prima Guerra Mondiale: Cause, Eventi e Connessezze, Appunti di Storia

Storia militareStoria europeaStoria Internazionale

Le cause e gli eventi che hanno portato all'inizio della Prima Guerra Mondiale, tra cui la tensione economica e politica tra le grandi potenze europee, la situazione instabile nei Balcani e la crisi diplomatica provocata dall'assassinio di Arciduca Francesco Ferdinando. Viene inoltre trattato il ruolo di nazionalismi, imperialismo e alleanze nel conflitto. una panoramica della situazione politica e geopolitica in Europa intorno al 1914.

Cosa imparerai

  • Che eventi hanno provocato la crisi diplomatica che ha condotto alla guerra?
  • Che cause economiche e politiche hanno portato alla Prima Guerra Mondiale?
  • Come hanno influenzato le alleanze la situazione in Europa intorno al 1914?
  • Che ruolo hanno giocato le nazioni europee nella Prima Guerra Mondiale?
  • Come ha influenzato l'imperialismo la situazione in Europa intorno al 1914?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/12/2021

emilia-soppa
emilia-soppa 🇮🇹

4.3

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Scarica La Prima Guerra Mondiale: Cause, Eventi e Connessezze e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE PRIMA GUERRA MONDIALE = GRANDE GUERRA Italia -> 1915 - 1918 per gli altri -> 1914 - 1918 perché scoppiò la prima guerra mondiale? una delle cause è la tensione economica e politica che c'era tra le grandi potenze europee FRANCIA e INGHILTERRA vs GERMANIA Ciascuna di queste nazioni si era allargata oltre il proprio territorio -> NAZIONALISMO Germania aveva meno colonie, dopo aver ingrandito la propria flotta navale, decide di conquistarne altre Le altre nazioni europee non sono contente La situazione nei Balcani era instabile, parte dei paesi non erano felici di stare sotto la monarchia asburgica in quelle zone si diffonde il NAZIONALISMO = i singoli paesi volevano rendersi indipendenti 28/06/1914 -> Gavrilo Princip, nazionalista serbo, spara all'arciduca Francesco Ferdinando e alla moglie Sofia (erano in visita ufficiale a Sarajevo) questo fatto provoca la crisi diplomatica che conduce alla guerra 28/07/1914 -> inizio Prima guerra mondiale da una parte Germania e Austria-ungheria, dall'altra Francia, Inghilterra e Russia (triplice intesa) + Serbia e Montenegro, successivamente Giappone 1915 -> entra in guerra l'Italia a fianco però della triplice intesa 1917 -> entrano gli Stati Uniti 1866 -> Impero asburgico si era fortemente ridimensionato si creano i due blocchi contrapposti TRIPLICE INTESA TRIPLICE ALLEANZA FRANCIA GERMANIA INGHILTERRA AUSTRIA RUSSIA ITALIA IMPERO AUSTRO-UNGARICO All'interno convivevano diversi gruppi etnici: e Cechi e Slavi del sud (Serbi e Croati) volevano ottenere l'indipendenza perchè si sentivano diversi da un punto di vista culturale e avrebbero voluto costituire un grande stato slavo del sud sotto la direzione del Regno di Serbia (che si stava espandendo e desiderava uno sbocco sul mare) Progetto trialistico -> per risolvere i problemi dei nazionalismi, Francesco Ferdinando concedette un po' di indipendenza agli Slavi del sud. a questa cosa, si opponevano gli Ungheresi, i nazionalisti Serbi e i nazionalisti Croati che richiedevano una costituzione per il loro stato slavo del sud. LA CRISI MAROCCHINA dovuta al fenomeno dell'imperialismo per la conquista del Marocco si erano scontrati Francia e Germania. La Francia riesce ad ottenere il controllo del Marocco, la Germania in cambio ottiene una parte del Congo. SITUAZIONE NEI BALCANI nei Balcani c'era ancora l'Impero Ottomano che, nonostante si stesse riducendo occupava una parte notevole (Turchia e si affaccia sul mare Adriatico) Da n [5] mi nella pensiola balcanica vivono diverse culture e religioni: risultato: sconfitta della Bulgaria e la spartizione da parte della Serbia e della Grecia della MACEDONIA La Serbia considerava la Bosnia parte di sé (PANSLAVISMO), e non accettava che fosse annessa all'impero austro ungarico e, inoltre, a causa della creazione del regno d'albania, non aveva uno sbocco sul mare l’Austria, vedeva la Serbia come potenziale nemico erano spaventati dal nazionalismo dei popoli slavi in direzione anti austriaca. LIBERALI -> Giolitti il Paese era militarmente ed economicamente impreparato ad affrontare un conflitto di vasta portata. CATTOLICI -> al loro interno sono divisi CATTOLICI FILO TRIPLICISTI -> desiderano rispettare i patti militari stabiliti con L'Austria veniva considerata un argine ai mali della società moderna Papa Benedetto XV si esprime per la pace universale con l'enciclica Ad Beatissimi Apostolorum del 1° novembre 1914 SOCIALISTI -> adottavano la formula «né aderire, né sabotare», che denuncia una sostanziale incapacità di costituire una seria opposizione al blocco interventista. BENITO MUSSOLINI -> venne espulso dal PSI per aver negato le ragioni della pace INTERVENTISTIDEMOGRATICI -> Gaetano Salvemini volevano sconfiggere il militarismo tedesco e completare l'avventura risorgimentale con l'accorpamento di Trento e Trieste. CESARE BATTISTI -> deputato al parlamento di Vienna, riparato in Italia allo scoppio della guerra. Voleva togliere all'Austria le terre “irredenti" SINISTRA INTERVENTISTA -> comprende repubblicani, radicali e gli anarco- sindacalisti, che intravedono l'occasione propizia per realizzare la desiderata rivoluzione sociale. CONSERVATORI -> guidati dai liberali di destra Salandra e Sonnino La monarchia e gli ambienti militari finiscono per vedere nella prova bellica uno strumento di rafforzamento del regno. Emergono delle nuove correnti culturali: FUTURISMO di Filippo Tommaso Marinetti -> definisce la guerra la “sola igiene del mondo" Gabriele D'Annunzio, sfrutta i nuovi mezzi di comunicazione di massa. IL 5 maggio 1915, dallo scoglio di Quarto, il poeta-vate pronuncia una celebre orazione, dai chiari risvolti cristologici, immeggiante la battaglia. Lo scontro tra interventisti e neutralisti durato dieci mesi, si risolve a vantaggio degli interventisti. Il Patto di Londra (26/04/1915), concede Trento, Trieste, Sudtirolo, Istria e parti della Dalmazia all'Italia in caso di vittoria La scelta della dichiarazione di guerra ricade sul primo ministro Antonio Salandra, i ministro degli Affari esteri Sidney Sonnino e il monarca Vittorio Emanuele Ill 12 settembre: i francesi bloccano l'avanzata tedesca nella prima battaglia della Marna. Finisce la guerra di movimento (o guerra-lampo dal tedesco Blitzkrieg) e si passa alla guerra di trincea. 31 ottobre: l'Impero ottomano si allea all'Austria-Ungheria e alla Germania. 8 dicembre: i britannici sbaragliano la flotta tedesca presso le Isole Falkland. 26 aprile: dopo il fallimento delle trattative con l'Austria (cui l’Italia chiede compensazioni territoriali per entrare in guerra a fianco degli Imperi centrali) il governo italiano stipula segretamente e all'insaputa del Parlamento il Patto di Londra, con il quale l'Italia accetta di entrare in guerra di lì ad un mese alleandosi con la Triplice Intesa, ottenendo, in cambio di vittoria, il Trentino, l'Alto Adige, l'Istria, la Dalmazia (eccetto Fiume), la base navale albanese di Valona e il riconoscimento di sovranità sui possedimenti del 1912 nel Dodecaneso. 7 Maggio: l'affondamento del transatlantico Lusitania, ad opera di un sottomarino tedesco, è il primo passo per l'entrata in guerra degli Stati Uniti. 24 maggio: dopo le pressanti manifestazioni di piazza dei nazionalisti - alla cui testa si pone Gabriele D'Annunzio -affinché l'Italia entri in guerra, si arriva alta dichiarazione formale di guerra contro l'Austria. giugno-dicembre: le prime quattro battaglie dell'Isonzo (fiume che delimita i due fronti) lungo il fronte italo-austriaco portano minimi avanzamenti territoriali, ad un prezzo altissimo in termini di vite umane. 21 febbraio: i tedeschi iniziano la controffensiva contro i francesi a Verdun. Si tratta di una delle principali battaglie sul fronte occidentale, che vede contrapposti francesi e inglesi da una parte e tedeschi dall'altra in una logorante guerra di posizione dagli ingenti costi umani. 11-19 marzo: quinta campagna dell'Isonzo. Nello stesso anno ne seguiranno altre quattro (4-8 agosto, con la durissima conquista di Gorizia; 14-17 settembre; 9-12 ottobre; 31 ottobre-1 novembre). 15-31 maggio: l'esercito austriaco dà il via alla Strafexpedition (cioè “spedizione punitiva") contro l'Italia per accerchiare le truppe schierate sull'Isonzo. Nonostante il grande impegno di uomini, la spedizione fallisce. 31 maggio-2 giugno: scontro navale tra la flotta britannica e quella tedesca nella storica battaglia dello Jutland. 27 agosto: la Romania dichiara guerra all'Austria-Ungheria. Il giorno successivo l'Italia muove guerra contro la Germania e quest'ultima contro la Romania. 21 novembre: Carlo | d'Asburgo succede a Francesco Giuseppe. 1917 3 febbraio: gli Stati Uniti, in reazione alla guerra sottomarina tedesca, interrompono le relazioni diplomatiche e si preparano all'ingresso nelle ostilità. 12 marzo: nella Russia zarista, scoppia la “rivoluzione di febbraio" (secondo il calendario ortodosso, infatti, è il 23 febbraio), che costringe Nicola Il all'abdicazione e porta all'instaurazione di un governo provvisorio. 2 aprile: gli USA muovono guerra contro la Germania. 12-28 maggio: sull'Isonzo, si combatte la decima battaglia tra Italia e Austria. 17-31] agosto: undicesima battaglia dell'Isonzo. fine anno a Vienna non fu così perché gli attaccanti avevano tutti gli svantaggi, ci sono le mitragliatrici, il filo spinato, le trincee.. e soprattutto perché, nonostante gli austriaci avessero poche truppe, volevano combattere questa guerra: i tirolesi volevano difendere le loro case, quelli sull'iIsonzo sono i reggimenti sloveni e croati, nazionalità che sono abituate all'egemonia italiana e non la vogliono un'altra volta. Ma gli italiani sono più forti e attaccano ad est, sull'Isonzo, verso Trieste. 711 battaglie dell'Isonzo, durante tutta la guerra, 11 offensive italiane per sfondare e andare a Trieste (12 battaglia dell'Isonzo è Caporetto). Sia l'Italia che l’Austria affrontano delle perdite spaventose, gli austriaci sono sempre sul punto di crollare ma alla fine riescono sempre a venirne fuori. Agosto 1917, Cadorna, comandante capo italiano, attacca sull'Isonzo per l'undicesima volta, si riesce ad andare un po' avanti (10 km). L'offensiva italiana viene fermata ma il comando austriaco si spaventa, pensa che se Cadorna avesse attaccato anche ad autunno sarebbe riuscito ad entrare a Trieste. Gli austriaci decidono di contrattaccare, gli italiani non se lo sarebbero aspettato perché era una cosa che non avevano mai fatto (a parte nella primavera del 16 in Trentino per punire i traditori italiani). Gli italiani vengono colti di sorpresa e per poco gli austriaci non arrivano a Vicenza. Vengono fermati al Pasubio, al Passo Buole, Asiago. Alla fine di agosto gli austriaci decidono di contrattaccare ma non hanno le forze per farlo, chiedono perciò, aiuto ai tedeschi, non vorrebbe farlo perché sono due potenze diverse (Germania forte, Austria meh diciamo) Gli italiani consideravano gli austriaci come dei nemici alla loro altezza, i tedeschi degli austriaci pensano che siano dei balcanici primitivi, arretrati, disorganizzati, non hanno capito la guerra moderna. Gli austriaci lo sanno di cosa pensano i tedeschi di loro, e loro dei tedeschi pensano che sappiano tutto loro, che siano arroganti. Perciò, chiedere aiuto alla Germania era quasi umiliante. I tedeschi, non volevano sprecare risorse per (una cosa insignificante come) il fronte italiano, a loro non interessava, avrebbero preferito attaccare la Romania. Gli austriaci insistono e i tedeschi decidono di intervenire. è una fase decisionale molto importante, il comando tedesco che di fatto esercita una totale dittatura sulla Germania, sull'economia, sui trasporti deve decidere come allocare le sue risorse. è una scelta difficile e devono decidere in fretta. Prima capiscono se è una cosa che si può fare, chiamano un generale esperto in guerre sulle montagne e lo mandano a fare un'ispezione. egli dice che è molto difficile ma che si può fare. gli austriaci hanno individuato un punto preciso, uno snodo tra le valli della Slovenia e il Friuli, al centro c'è un paesino, il 24 maggio 1915, i bersaglieri attraversando la frontiera, lo ribattezzano Caporetto. davanti a Caporetto c'è la valle del Natisone che attraversa le montagne, ti collega con Cividale e Udine (dove c'è il comando superiore di Cadorna). Gli italiani si sentono al sicuro, ma se i nemici passano da Caporetto riescono ad arrivare in quei posti. fin dal 1859 si conosceva l'importanza strategica di Caporetto i tedeschi decidono di aiutare l'Austria. incomincia la fase di pianificazione e di organizzazione. decidono di mettere sei divisioni tedesche ogni divisione è composta da 20.000 uomini, 5.000 cannoni, 2.000.000 di proiettili di artiglieria, 30.000 cavalli per tirare i cannoni, tutta questa gente e questo equipaggiamento bisogna portarli a Caporetto. Come li trasportano? Decidono di assumere un generale a comandare la truppa. Ci sono tre stazioni dei treni, le sei divisioni si trovano in posti diversi, una è sui Carpazi, una è in Ucraina, una è in Alsazia. dovevano portare in poche settimane, tutte quelle persone nelle tre stazioni necessitano di 2400 treni, 100.000 vagoni da caricare e scaricare nel giro di poche settimane. le ferrovie imperiali austriache dovevano mettere a disposizione i treni una volta che le truppe arrivano alle stazioni devono camminare in montagna per una settimana per arrivare a Caporetto. però, gli italiani di giorno volano, perciò non devono far vedere cosa trasportano, devono pianificare anche questo gli austriaci non sono organizzati (finiscono la benzina, perdono i trasporti, non hanno le munizioni a gas.) 24 ottobre alle 2 di notte, comincia il bombardamento a gas, poi bombardamento esplosivo e infine l'artiglieria all'attacco. Gli italiani sanno di questo attacco, nonostante i tedeschi erano stati cauti, quando facevano le ispezioni indossavano un berretto austriaco, marciavano di notte... è impossibile tenere nascosta una cosa così. ai soldati austriaci nessuno dice niente, però anche loro lo intuiscono e la prima cosa che fanno e chiedere ai tedeschi da mangiare, perchè l’Austria stava letteralmente morendo di fame. cartolina verde -> cartolina che veniva spedita dai soldati prima di un combattimento (sopra c'è scritto SONO SANO E STO BENE) Gli italiani vengono a sapere dell'attacco perché ci sono le INTERCETTAZIONI TELEFONICHE e poi ci sono i DISERTORI (gli austriaci disertano molto di più degli italiani) Cadorna non ci credeva ma ha fatto tutto quello che doveva fare, ha trasferito tutte le brigate nelle zone dove avrebbero attaccato. Tutta la carta geografica era occupata dalle truppe italiane Loro pensavano di essere pronti, invece sfondano. Le forze combattono bene, ma il nemico fa la guerra in un modo molto più moderno e professionale. Le brigate che Cadorna aveva collocato nei vari posti vengono spazzate via. Cadorna, si convince che aveva ragione lui, pensava che i soldati fossero corrotti dalla propaganda pacifista, dalla propaganda dei sovwersivi, dei rossi, ecc.. molti soldati italiani non avevano neanche finito le superiori, molti tenenti non avevano mai fatto la guerra al tenente italiano hanno insegnato: aspetta gli ordini al tenente tedesco hanno insegnato: se gli ordini non arrivano, prendi una decisione la brigata di Vicenza era a riposo, i tedeschi sono passati tranquillamente. la brigata di Salerno anch'essa era a riposo, si era arresa davanti ai tedeschi la brigata di Salerno era composta da feriti di guerra, persone prese dai manicomi, dalle carceri, dagli ospedali. la brigata di Salerno viene mandata su un monte Matajur di cui non erano a conoscenza, privi di munizioni perché erano troppo pesanti da portare in cima due giorni dopo si trovano i tedeschi alle spalle e decidono di arrendersi in massa e poteva conservare le fortificazioni sulla frontiera orientale e continuare ad occupare i paesi baltici e la Finlandia in funzione antisovietica La Tanzania e il Togo furono assegnati agli inglesi il Camerun passò alla Francia; la Namibia al Sudafrica (controllato dagli inglesi) il Ruanda-Burundi al Belgio. In Asia: le isole Marshall, Marianne e Caroline rimasero al Giappone. Il Giappone, pur non partecipando attivamente alla Conferenza di pace, si impadronì di tutte le colonie tedesche in Asia e ad impose il proprio monopolio commerciale in quasi tutto il Pacifico e nei mercati asiatici, affacciandosi anche sulle coste dell'America centro-meridionale. Nel giugno del 1919 la Germania fu costretta ad accettare il trattato di Versailles senza porre condizioni. Gli Usa non trovarono alcun vero vantaggio dal trattato di Versailles, in quanto non erano riusciti a far includere il principio della “libertà dei mari". Sicché persino loro non lo firmarono e anzi cominciarono a considerare del tutto insignificante la Società delle Nazioni, da cui presto uscirono, preferendo aiutare la Germania sul piano sia bellico che industriale. Accordo firmato il 10 agosto 1920 tra gli Stati dell'Intesa e la Turchia che aveva partecipato alla prima guerra mondiale a fianco degli Imperi Centrali. Siria e Libano + passarono alla Francia Palestina, Transgiordania e Iraq + passarono all'Inghilterra Smirne e Adrianopoli + vennero riconosciute ai greci Fu stipulato il 10 settembre 1919. Venne stabilita la ripartizione del dissolto Impero austro-ungarico e poste le basi per la creazione della Repubblica Austriaca. L'Austria perse l'87% del suo territorio e venne ridotta a uno Stato di soli sei milioni di abitanti, di cui due a Vienna. Fu costretta a riconoscere le frontiere dell'Ungheria, della Polonia, della Cecoslovacchia, della Jugoslavia e dell'Italia. Controversa la questione di Fiume, pretesa dagli jugoslavi, con l'appoggio di francesi e statunitensi. Fu allora che D'Annunzio organizzò la cosiddetta “marcia di Ronchi", entrando nella città e proclamando un governo provvisorio. Col trattato di Rapallo (1920) Fiume fu riconosciuta Stato indipendente e l'Italia rinunciò definitivamente alla Dalmazia (eccetto Zara) in favore della Jugoslavia. Tuttavia col trattato di Roma (1924) la città fu annessa all'Italia fascista. Venne firmato il 4 giugno 1920, riguardava l'Ungheria e prevedeva che l'esercito ungherese venisse limitato a 35.000 uomini. Un'ulteriore disposizione stabiliva che in Ungheria non potessero essere costruite ferrovie con più di un binario. L'Ungheria rinunciò inoltre a tutti i privilegi in territori extra-europei che appartenevano all'ex monarchia austro-ungarica. Fu sottoscritto il 27 novembre 1919 dalla Bulgaria che cedette la Dobrugia meridionale alla Romania, la Tracia orientale alla Grecia, alcune zone di confine e parte della Macedonia alla lugostavia e dalle potenze dell'Intesa.
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