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Prima Guerra Mondiale, regimi totalitari in Italia e Germania, Appunti di Storia

Le cause economiche, politiche e sociali che portarono allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, con particolare attenzione alla situazione dell'Italia, della Serbia, dell'Austria e della Russia. Viene inoltre analizzata la svolta del 1917, con l'uscita della Russia dalla guerra e l'ingresso degli Stati Uniti a fianco dell'Intesa. Il documento ripercorre inoltre le tappe principali che portarono alla dittatura fascista in Italia e all'affermazione del Nazismo in Germania, soffermandosi sulle situazioni politiche, economiche e sociali che resero possibile la nascita di questi regimi totalitari.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 28/08/2022

klarisa-hyka
klarisa-hyka 🇮🇹

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Scarica Prima Guerra Mondiale, regimi totalitari in Italia e Germania e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! INTERROGAZIONE STORIA Prima Guerra Mondiale: 1) Causa della guerra? Le cause dello scoppio della guerra sono ECONOMICHE, POLITICHE e SOCIALI. Infatti da tempo crescevano tensioni e rancori tra le grandi potenze europee. -LA GERMANIA: spinta dal nazionalismo, aveva attuato una politica coloniale che preoccupava RUSSIA ed INGHILTERRA. -LA FRANCIA: lo spirito di “REVANCHE” (vendetta) si faceva sempre più forte a seguito dell’ annessione alla GERMANIA dell’Alsazia e Lorena (dopo la sconfitta del ‘70-’71) -L’ITALIA: voleva recuperare le terre irredenti (Trento e Trieste) -LA SERBIA: Desiderava l’indipendenza dal regno Austro-Ungarico -AUSTRIA e RUSSIA: erano entrambe interessate all'espansione nei Balcani e nell’Impero Ottomano. In campo economico, anche l’Industria bellica avrebbe tratto vantaggio dalla guerra, ma non era l’unica a favore di essa, infatti l’opinione pubblica spingeva a favore della guerra e la identificava come l’unico mezzo per raggiungere l’unità sociale e arginare i conflitti sociali. Tutte queste tensioni scoppiarono dopo l’attentato di Sarajevo, nel quale, il 28 giugno 1914, FRANCESCO FERDINANDO (erede al trono d’Austria) e sua moglie Sofia, perdono la vita per mano del serbo anarchico e nazionalista Gavrilo Princip. 2) La svolta del ‘17 -Il ‘17 fu un anno di svolta, la Russia in seguito a problemi interni che portarono alla fine della dinastia Zarista e al comando dei BOLSCEVICHI di LENIN , ritira le sue truppe ed esce dalla guerra firmando nel’ 18 la Pace di BREST-LITOVSK. -Il 6 aprile dello stesso anno gli U.S.A entrano in guerra a fianco dell’Intesa per combattere l'autoritarismo degli IMPERI CENTRALI. 3) Trattati di pace del ‘18 -Nel 1918 la Germania venne sconfitta definitivamente nella battaglia di Amiens dal Esercito Anglo-Frances. In tali circostanze il KAISER GUGLIELMO II abdicò e fuggì in Olanda. 9 Novembre del ‘18 in Germania viene proclamata la repubblica di Weimar, 2 giorni dopo la germania firmò l’armistizio. -Nello stesso anno l’Austria-Ungheria attacca l’Italia entrando da fiume. Le truppe italiane hanno la meglio, e l'Austria viene sconfitta a ottobre nella BATTAGLIA di VITTORIO VENETO. L’Austria firma l’armistizio il 3 Novembre del ‘18 a Padova. L'italia avanza e occupa cosi Trento e Trieste. Il sovrano d’Austria CARLO I abdica e il 12 Novembre l’Austria si dichiara Repubblica. -Il 3 Marzo ‘18 la Russia firma la Pace di BREST- LITOVSK Ma il trattato che pose veramente fine alla 1 guerra mondiale fu il trattato di Versailles firmato nella conferenza di pace a Parigi il 28 giugno del 1919. 4) Perché l’aspetto politico europeo è cambiato? L'esperienza di guerra segnò profondamente tutta una generazione. Non si era infatti mai visto nella storia un impegno così massiccio di uomini in armi e di persone impegnate per lo stesso scopo: la difesa della patria. Il movimento socialista, grazie anche al successo della rivoluzione russa (vedi pag 97), si rafforzò in tutta Europa. Anche le donne, che avevano lavorato nelle fabbriche al posto degli uomini impegnati al fronte, acquistarono una nuova coscienza dei loro diritti. Cominciava un periodo molto più oscuro caratterizzato da numerose e gravi crisi. Dal punto di vista politico il dopoguerra fu caratterizzato dalla generale affermazione dei principi democratici, e in questo senso la grande guerra sancì la fine definitiva dell'antico regime. (Nuovo regime fascista successivamente) Il mondo uscì dalla guerra profondamente mutato: Quattro imperi erano crollati: 1. quello austro-ungarico 2. quello tedesco 3. quello russo 4. quello turco Essi rappresentarono il trionfo del principio della sovranità popolare. Il suffragio universale maschile venne applicato quasi ovunque; solo in gran Bretagna e in Germania fu introdotto anche il voto alle donne. La costituzione della Società delle Nazioni nel 1920 rappresentò la volontà di porre fine ai sistemi della diplomazia segreta, ritenuti responsabili dello scoppio del conflitto, e di applicare anche ai rapporti tra le nazioni i principi democratici attraverso il metodo della discussione pubblica e della soluzione dei conflitti in seguito a decisioni collettive. Ma la democrazia non si affermò in modo incontrastato. Gli anni del dopoguerra, dal 1919 al 1921/22, furono caratterizzati da spinte di carattere rivoluzionario, sia nei paesi vinti che in quelli vincitori. Soprattutto in Italia e in Germania si andò diffondendo una forte insoddisfazione verso il sistema democratico e liberale, considerato fonte di lungaggini e compromessi. Le nuove associazioni politiche nazionaliste che sorsero in Francia, in Germania e in Italia, riunirono soprattutto gli ex combattenti e i reduci, uniti dalla solidarietà maturata sui campi di battaglia e dalla diffidenza verso il sistema parlamentare. Il concetto della guerra introdusse e accelerò una serie di mutamenti profondi e irreversibili nella società europea. Con il suo carattere di massa essa aveva messo in contatto una infinità di persone, aveva annullato o contribuito a diminuire, nel comune pericolo, le differenze sociali e le diverse provenienze geografiche. Con i giovani e i capofamiglia al fronte, le donne si erano assunte rilevanti responsabilità, al di fuori del tradizionale controllo maschile. Nelle fabbriche avevano lavorato al posto degli uomini; si erano impegnate nel "fronte interno", come addette alla propaganda, come crocerossine negli ospedali, come componenti dei vari comitati civili. Nelle campagne, in Italia, le contadine si erano trovate a dover gestire, nell'assenza del coniuge, il sussidio fornito dal governo. Nel dopoguerra la donna si trovava quindi ad aver sviluppato un nuovo senso di indipendenza e di autonomia. Le promesse deluse La grande massa dei reduci, dei mutilati, degli ex prigionieri di guerra, una volta rientrati in patria, dovettero affrontare una dura realtà, alle prese con la ricerca del lavoro e con il rincaro dei prezzi. Durante Il conflitto si erano arricchiti soprattutto i produttori di armi, i commercianti, così detti nuovi ricchi. Nel dopoguerra molti ceti sociali si impoverirono, soprattutto tutti coloro che, avendo un reddito fisso, vennero colpiti dall'inflazione. Si crearono così una serie di conflitti: fra consumatori e commercianti, fra mondo operaio e mondo contadino, fra vecchi e nuovi ricchi. Crollo del commercio e degli investimenti esteri Assai grave per l'economia fu l'interruzione delle normali relazioni economiche tra gli Stati. 5) i 14 punti di Wilson Wilson è ricordato per essere stato presidente degli Stati Uniti in un momento storico così turbolento e cruciale coma la prima guerra mondiale e l’immediato dopoguerra. Wilson propone 14 punti tra cui: la totale libertà di navigazione, la rinuncia alla diplomazia segreta, il disarmo generale, la reintroduzione di accordi commerciali liberalistici, l'autodeterminazione dei popoli come base per ridisegnare la carta politica
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