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PRIMA GUERRA MONDIALE, MUSSOLINI, SECONDA GUERRA MONDIALE, Appunti di Storia

appunti sulla prima guerra mondiale, sul fascismo di mussolini e sulla seconda guerra mondiale

Tipologia: Appunti

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Caricato il 08/06/2020

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Scarica PRIMA GUERRA MONDIALE, MUSSOLINI, SECONDA GUERRA MONDIALE e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! PRIMA GUERRA MONDIALE Si fa iniziare il conflitto con il 28 giugno 1914, quando l’arciduca erede al trono d’Austria-Ungheria Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este venne ucciso a Sarajevo da un nazionalista serbo. L’evento scatenò una seria crisi diplomatica. La Germania spinse l’Austria-Ungheria ad aggredire la Serbia e un mese dopo sarebbe stata dichiarata la guerra. La Russia decise di aiutare la Serbia. Intanto in Italia Giolitti aveva deciso di non intervenire a favore dell’Austria e della Germania, pur facendo parte della Triplice alleanza (= patto difensivo). Siccome Austria e Germania non erano state aggredite ma avevano dichiarato guerra per prime, l’Italia sostenne di non aver alcun obbligo di schierarsi al loro fianco. La guerra ancora agli inizi fu definita guerra lampo perché avrebbe dovuto concludersi in poco tempo, anche se così non fu in quanto durò 4 anni. La guerra lampo diventa invece una guerra di posizione, dove le trincee la fanno da padrone e diventano il campo di battaglia principale. La Germania a tradimento attaccò la Francia sorprendendola alle spalle passando per il Beglio (che era neutrale). I tedeschi arrivarono a 40km da Parigi, a quel punto però vennero attaccati dall’ esercito franco-inglese. Il conflitto si stava trasformando in una vera e propria guerra. Intanto in Italia le cose stavano cambiando. Un gruppo di nazionalisti e interventisti (favorevoli alla guerra) tra cui Gabriele D’Annunzio faceva pressione perché l’Italia entrasse in guerra. Il punto della questione era che molti territori italiani erano sotto il dominio austriaco. Nell’aprile del 1915 il governo italiano firmò in segreto il patto di Londra con il quale l’Italia entrava in guerra a favore della Triplice Intesa, tradendo la Triplice Alleanza con Austria e Germania. A questo punto gli austriaci organizzarono una spedizione punitiva contro l’Italia. Nell’agosto del 1916 l’Italia riuscì a respingere gli austriaci sull’altopiano di Asiago e ad occupare la città di Gorizia. Nel frattempo sul mare Inghilterra e Germania si scontrarono perdendo entrambi numerosi ermamenti. La marina tedesca aveva colpito con dei sottomarini delle navi americane, comportando l’entrata in guerra degli Stati Uniti. Nel 1917 la Russia si ritira dalla guerra per problemi interni, firmando un trattato di pace con la Germania, in cui perderà: Polonia, Estonia, Lettonia e Lituana. Francia, Inghilterra e Italia sembravano rovinate ma fortunatamente gli americani entrarono in guerra a loro favore. L’Austria nel 1917 sconfigge l’Italia a Caporetto, la consfitta fu devastante. Sotto il comando di Armando Diaz però il paese seppe reagire riorganizzando l’esercito. Gli austriaci furono battuti lungo il Piave. Austria e Germania ormai erano allo stremoe l’Italia riuscì così ad ottennere la vittoria decisiva a Vittorio Veneto nel 1918. Il 3 novembre 1918 fu firmato l’armistizio con l’Austria. L’11 novembre la Germania chiese la pace. Quella dell’Italia però fu una vittoria mutilata, essa infatti non ebbe i territori promessi dal patto di Londra come la Dalmazia e Fiume. Triplice intesa: francia, gran bretagna e russia Austria germania MUSSOLINI E IL FASCISMO Il Fascismo è un movimento politico sorto in Italia negli anni successivi alla fine della prima guerra mondiale come reazione alla crisi generale provocata dagli anni di conflitto, crisi economica, sociale, politica. La concezione fascista anti individualistica riguarda lo Stato. Per il fascista tutto è nello stato come realtà vera dell’individuo. Nulla, persino l’uomo, ha valore fuori dallo stato. La nazione creata dallo stato dà al popolo consapevole della propria unità morale, una volontà e un’effettiva esistenza, in tal senso il fascismo è stato definito Totalitario. Il biennio rosso: Durante il cosiddetto “Biennio rosso”, 1919-1920, si presentarono sempre più numerose le agitazioni operaie e contadine, con occupazioni di terre, fabbriche e scioperi e proteste delle classi lavoratrici e una crescita di partiti popolari e socialisti che, insieme alla dilagante crisi economica e la strategia di non intervento dei governi liberali, portano a un malcontento generale. Dal movimento socialista si distaccherà ben presto, trasformandosi nel difensore della monarchia, della proprietà, dei valori della religione cattolica, Benito Mussolini, il quale cercherà di mostrarsi al popolo come un “uomo d’ordine”, l’unico in grado di evitare che l’Italia precipiti nel caos, attraverso l’uso della violenza organizzata contro i movimenti operai che destabilizzavano la società. Nel marzo del 1919 a Milano venne costituito il Fascio di Combattimento (programma di San Sepolcro). Lo squadrismo appoggiato dalla borghesia operava con il beneplacito delle forze dell’ordine e dell’esercito, mentre le forze liberali, pur non condividendone i metodi violenti, pensarono, inizialmente, di poter sfruttare i metodi facinorosi ma efficaci di Mussolini per sconfiggere la protesta delle classi lavoratrici. La marcia su Roma: Il 24 ottobre 1922, Mussolini raduna a Napoli le camicie nere (squadre d’azione fasciste costituiscono soprattutto da giovani), e minaccia di Marciare su Roma, cominciando ad avvicinarsi verso la capitale. Il Re, di fronte al rischio di una guerra civile, rifiuta di firmare lo stato d’assedio e nonostante l’esercito avrebbe potuto fermare Mussolini e i suoi uomini senza difficoltà, il 29 ottobre gli assegna l’incaricato di formare il nuovo governo. Il primo governo di Mussolini - A Novembre del 1922 si instaurò il Primo governo Mussolini (di alleanza con liberali e popolari) e a Dicembre l’Istituzione del Gran Consiglio del Fascismo che dal 1928, eleggerà direttamente i deputati; nel Gennaio 1923 le squadre fasciste vengono organizzate nella Milizia fascista e negli anni 1925 e 1926 vennero ratificate le “ Leggi fascistissime”che cambieranno completamente ilassetto istituzionale del paese. Nel corso degli anni 1925-26, il sistema parlamentare liberale fu progressivamente sostituito da un regime dittatoriale. E Mussolini ne diventerà il Duce. Lo stato democratico si trasforma in una dittatura personale, basata sul ruolo di un unico partito: il Partito nazionale fascista. Vengono emana alcune leggi asperrime, che tolgono ai cittadini delle libertà fondamentali come la soppressione delle libertà di associazione, di stampa, d’insegnamento. Nel 1927 viene costituita l’EIAR (Ente Italiano Audizione Radiofoniche), il controllo dei media diede maggiore risalto al governo e la radio rappresentò uno dei più potenti strumenti di propaganda del regime. Nel novembre del 1926 vennero sciolti tutti i partiti antifascisti, espulsi dal parlamento i parlamentari dell’Aventino, reintrodotta la pena di morte per chi avesse attentato al re o al capo del governo. Vengono istituiti degli istituti severissimi di controllo, come Tribunale speciale per la difesa dello Stato e dell’OVRA e viene rafforzato il potere esecutivo del “Duce” anche con la soppressione delle autonomie locali e la diffusione di soprusi nei confronti degli oppositori del governo, stabilendo ad esempio, il confino per gli avversari politici, condanne al carcere, lo esilio, o l’esecuzione marziale. Gli ideali - Il fascismo come ogni salda concezione politica s’ispira a una dottrina che prende forza sia dalle contingenze storiche di luogo e di tempo, sia da un contenuto ideale che la eleva a formula di verità assoluta. Il fascismo ha una concezione positiva della vita ed etica che investe tutta la realtà, vuole l’uomo attivo e impegnato, capace di affrontare difficoltà per ottenere una vita degna di lui; in questa concezione si capisce
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