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Prima Guerra Mondiale, primo dopoguerra e Seconda Guerra Mondiale, Appunti di Storia

In questo file vengono trattate ampiamente le due guerre mondiali.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 17/11/2022

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Scarica Prima Guerra Mondiale, primo dopoguerra e Seconda Guerra Mondiale e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! CAUSE DELLA GRANDE GUERRA Agli inizi del 1914 il predominio dell’Europa era ancora indiscusso. Tuttavia, l'evoluzione politica e i progressi economici e materiali non bastavano a spegnere i conflitti sociali interni ai singoli paesi né a far scomparire le tensioni politiche internazionali. Tra le potenze europee, erano ancora vive vecchie e nuove rivalità: tra l'Austria-Ungheria e la Russia per il controllo dei Balcani; tra la Francia e la Germania per l'Alsazia e la Lorena; tra la Gran Bretagna e la Germania per la corsa agli armamenti navali. L'equilibrio continentale si basava,sulla contrapposizione di due blocchi di alleanze: Austria e Germania contro Francia, Russia e Gran Bretagna. La guerra era dunque nell’aria. Nell'Europa del 1914 esistevano dunque tutte le premesse che rendevano possibile una guerra. Imprevedibile,fu però la dinamica degli eventi da cui scaturì il casus belli, ovvero l'occasione, o il pretesto, per lo scatenamento del conflitto. Il 28 giugno 1914, uno studente bosniaco di nome Gavrilo Princip uccise con due colpi di pistola l'erede al trono d'Austria, l'arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie, mentre attraversavano in auto scoperta le vie di Sarajevo, capitale della Bosnia. L'attentatore faceva parte di un'organizzazione ultranazionalista che si batteva affinché la Bosnia, entrasse a far parte di una “Grande Serbia”. L'Austria compì la prima mossa inviando, il 23 luglio,di guerra un durissimo ultimatum alla Serbia. Il secondo passo lo fece la Russia promettendo sostegno alla Serbia, Forte dell'appoggio russo, il governo serbo accettò solo in parte l'ultimatum, respingendo la clausola che prevedeva la partecipazione di funzionari austriaci alle indagini sui mandanti dell'attentato. L'Austria giudicò la risposta insufficiente e, il 28 luglio, dichiarò guerra alla Serbia. Immediata fu la reazione russa che, il giorno successivo, ordinò la mobilitazione delle forze armate. Ma la mobilitazione fu interpretata dal governo tedesco come un atto di ostilità. Il 31 Luglio la Germania inviò un ultimatum alla Russia intimandole la sospensione agli armamenti, che però non ottenne risposta e fu seguito dalla dichiarazione di guerra. Il giorno stesso la Francia mobilita le proprie forze armate, anche qua la Germania risponde con un ultimatum anch’esso rifiutato e anche qua ne seguì la dichiarazione di guerra alla Francia. Fu dunque l'iniziativa del governo tedesco, a far precipitare definitivamente la situazione. La Strategia dei generali tedeschi si basava sulla rapidità e sulla sorpresa, Il piano di guerra elaborato ai primi del '900 dall'allora capo di stato maggiore Alfred von Schlieffen, prevedeva in primo luogo un massiccio attacco contro la Francia, che doveva esser messa fuori combattimento in poche settimane. Raggiunto questo obiettivo, il grosso delle forze sarebbe stato impiegato contro la Russia, la cui macchina militare era fortissima, ma lenta Presupposto essenziale per la riuscita del "piano Schlieffen" era la rapidità dell'attacco alla Francia. A questo scopo era previsto che le truppe tedesche passassero attraverso il Belgio, nonostante fosse neutrale Ciò avrebbe permesso di investire lo schieramento nemico nel suo punto più debole e di puntare direttamente su Parigi. II 4 agosto, i primi contingenti tedeschi invasero il Belgio per attaccare la Francia da nord-est. La violazione della neutralità belga ebbe un peso decisivo nel determinare l'allargamento del conflitto. La Gran Bretagna non poteva tollerare l'aggressione a un paese neutrale che si affacciava sulle coste della Manica. Così, il 4 agosto, dichiarò guerra alla Germania. La mobilitazione nazionalistica prevalse sul pacifismo cattolico e socialista; la Seconda Internazionale di fatto scomparve. I socialisti reagirono nella conferenza di Zimmerwald, 1915-1916, proponendo la tesi di una pace senza annessioni e senza indennità. Modernità della guerra La pratica della coscrizione obbligatoria e le possibilità dei mezzi di trasporto, consentirono ai belligeranti di schierare rapidamente milioni di uomini e di dotarli di armi moderne ma la novità più importante era costituita dalle mitragliatrici automatiche, Nonostante ciò, nessuna fra le potenze in guerra aveva elaborato strategie diverse da quelle della tradizionale guerra di movimento. Tutti i piani di guerra erano basati sulla previsione di un conflitto di pochi mesi o addirittura di poche settimane. Furono soprattutto i tedeschi a puntare su una strategia offensiva, Nel frattempo sul fronte orientale, i russi, che cercavano di penetrare nella Prussia erano sconfitti nelle grandi battaglie di tannenberg e dei laghi Masuri Minaccia russa si rivelò tuttavia più seria del previsto e indusse i comandi tedeschi a distogliere una parte delle loro forze dal fronte occidentale. Il 6 settembre i francesi riuscirono a lanciare un improvviso contrattacco e, dopo una settimana i tedeschi furono costretti a ripiegare su una linea più arretrata, il piano tedesco quindi poteva dirsi sostanzialmente fallito. Alla fine di novembre gli eserciti si erano ormai attestati in trincee improvvisate su un fronte Cominciava così, sul fronte occidentale, una guerra di tipo nuovo, che vedeva due schieramenti praticamente immobili affrontarsi in una serie di sterili quanto sanguinosi attacchi. In una guerra di questo genere, l'iniziale superiorità militare degli Imperi centrali passava in secondo piano. Diventava invece essenziale il ruolo della Gran Bretagna, che poteva contare sulle risorse del suo impero coloniale e sulla sua superiorità navale. Altrettanto importante si dimostrava l'apporto della Russia col suo enorme potenziale umano. Nell'agosto 1914 il Giappone dichiarava guerra alla Germania per impadronirsi dei possedimenti tedeschi nel Pacifico. Nel novembre dello stesso anno La Turchia interveniva a favore degli Imperi centrali. Nel maggio 1915 l'Italia entrava in guerra contro l'Austria-Ungheria. A fianco della Germania e dell'Austria sarebbe poi intervenuta la Bulgaria, mentre nel campo opposto si sarebbero schierati il Portogallo, la Romania e la Grecia. Decisivo sarebbe risultato, infine, l'intervento degli Stati Uniti (aprile 1917), che si schierarono con L’Intesa. L’INTERVENTO DELL’ITALIA L'Italia entrò nel primo conflitto mondiale nel maggio del 1915,schierandosi a fianco dell'Intesa contro l'Impero austro-ungarico fino ad allora suo alleato. Nell'agosto 1914, a guerra appena scoppiata, il governo presieduto da Antonio Salandra aveva dichiarato la neutralità dell’Italia. Questa decisione inizialmente aveva trovato
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