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Prima prova maturità, tema svolto sull'intelligenza artificiale e vita domotica., Prove svolte di Maturità di Italiano

Simulazione prima prova maturità, tema svolto sulla diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica.

Tipologia: Prove svolte di Maturità

2020/2021

In vendita dal 27/04/2022

valentinayc
valentinayc 🇮🇹

4.5

(16)

6 documenti

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Scarica Prima prova maturità, tema svolto sull'intelligenza artificiale e vita domotica. e più Prove svolte di Maturità in PDF di Italiano solo su Docsity! PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola, «Panorama», 14 novembre 2018. Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer, le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore. Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo. Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose. […] Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […] Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica. […] Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi, alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana. Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del concetto di pubblicità personalizzata. […] Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a un assistente domestico». Comprensione e analisi 1. Riassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi. 2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali? 3.Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata? 4.Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”: commenta tale affermazione. Dal punto di vista sociologico,essa caratterizza la quarta rivoluzione industriale,detta anche industria 4.0 che fa riferimento alla società attuale,nella quale aumenta l'utilizzo dei robot che vanno a sostituire il lavoro dell'uomo. Nascono le case domotiche o tecnologiche, gestite dall’uso di assistenti vocali o da applicazioni di controllo,che possono ad esempio regolare la temperatura dell’abitazione. L'ascesa dell'intelligenza artificiale è un problema sociale globale perché genera punti di vista diversi su quanto questa possa essere pericolosa o vantaggiosa per il mondo. Alcuni la lodano per essere la migliore invenzione oggi, che rende le vite più facili,mentre altri sono scettici su tale progresso. Gli elementi vantaggiosi potrebbero essere moltissimi,innanzitutto la diminuzione dell’errore umano,poiché gli esseri umani commettono errori di tanto in tanto in quanto parte della sua natura,i computer, tuttavia, non commettono errori se programmati correttamente, permettendo così di raggiungere un maggior grado di precisione. Successivamente,un essere umano lavora mediamente otto ore al giorno e necessita di pause,ma usando l'intelligenza artificiale possiamo far funzionare le macchine ventiquattr’ore su ventiquattro,sette giorni su sette,senza interruzioni e senza riscontrare il problema che si stanchino o annoino, a differenza degli umani. Utilizzando tale ingegno insieme ad altre tecnologie, possiamo far prendere decisioni alle macchine più velocemente di un essere umano e svolgere azioni più rapidamente. Mentre prende una decisione, l'essere umano analizza molti fattori sia emotivamente che praticamente, ma il macchinario basato sull'intelletto costruito lavora su ciò che è programmato e fornisce i risultati in un modo più veloce. Inoltre, questa evoluzione moderna sta irrompendo anche nel settore sanitario aiutando i medici a diagnosticare le malattie, inoltre le apparecchiature eseguono interventi con successo anche meglio di un chirurgo umano. Tutto ciò ha reso la vita umana molto più facile e conveniente, diventando indispensabili. Nonostante i numerosi lati positivi, sono presenti molte problematiche derivanti da questo progresso. Con il crescente sviluppo dell'intelligenza artificiale, il lavoro umano non sarà più necessario poiché tutto può essere fatto meccanicamente,pertanto aumenta la precarietà lavorativa. Tra gli autori che hanno analizzato questa condizione troviamo il sociologo Seghezzi Francesco che si interroga sul rapporto dell'uomo nei confronti della macchina. L'introduzione dei macchinari in azienda ha portato disoccupazione,ha fatto sparire alcune professioni e ne mette a rischio altre, che si imbattono nel pericolo di automazione a causa dell'introduzione di questo nuovo potenziamento tecnologico in molte professioni,soprattutto quelle riguardanti il settore dei servizi,come i cassieri. Questi ultimi sono sostituiti per mezzo di casse automatiche che portano a un taglio di occupazioni di lavoro, oppure per l’introduzione di servizi come Amazon Go che offre un nuovo modo intelligente di fare la spesa. Questa catena di negozi alimentari gestita da Amazon, prevede acquisti automatizzati e privi delle tradizionali casse; per fare la spesa è sufficiente possedere l’applicazione e un conto Amazon e utilizzare lo smartphone per identificarsi all’ingresso del negozio, tramite la scansione di un codice. Da quel momento si possono prelevare i prodotti che si desiderano grazie a sensori posti sugli scaffali e numerose telecamere, che provvedono automaticamente a conteggiare ciò che è stato acquistato; quando si esce si riceve il conto della spesa direttamente sul cellulare. Un’altro aspetto riguarda gli assistenti vocali, come Alexa, Google Assistant, Siri, Cortana o altri, i quali possono fare cose interessanti come dire che tempo fa, ordinare un prodotto o spegnere le luci. E, a seconda delle autorizzazioni che l’individuo concede, gli assistenti vocali possono anche fare cose come leggere le e-mail e accedere al calendario e ai contatti. Questi assistenti vocali potrebbero essere altoparlanti intelligenti autonomi o un'app sul computer, tablet o telefono. E, per essere pronti a rispondere ai comandi, devono essere vigili e possono ascoltare tutto il tempo, preparati per essere attivati da una parola,come "Alexa" o "OK, Google". Tuttavia potrebbero capire male le parole o addirittura accendersi e iniziare ad ascoltare quando meno ce lo si aspetta,raccogliendo e registrando inavvertitamente enormi quantità di dati sensibili, portando in tal modo a un problema concernente la sicurezza. Infine un’ulteriore condizione svantaggiosa è il rendere pigri gli umani a causa dei dispositivi che automatizzano la maggior parte del lavoro, i soggetti tendono a diventare dipendenti da queste invenzioni. La presenza dell’intelligenza artificiale è inevitabile nel nostro mondo,pertanto dobbiamo cercare di farne uso con responsabilità. Non dobbiamo lasciare che i computer prendano decisioni importanti per noi perché essa come macchina non possiederà mai qualità umane come i sentimenti e la saggezza per giudicare moralmente, sebbene i progettisti possano programmarle per farle funzionare come un essere umano,rimangono ancora dei macchinari. Pertanto, la tecnologia deve essere utilizzata con estrema cautela e buon senso, e deve rispettare i diritti delle persone,come quello di privacy.
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