Scarica Il Primo Dopoguerra Italiano e l'Ascesa del Fascismo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Primo dopoguerra italiano In ricco di problematiche sotto ogni punto di vista, specie quello economico. Data l'economia di guerra, fu necessaria una riconversione dell'economia, che tuttavia non fu agevolata, a causa della povertà del popolo che non poteva comprare nulla. Anche le banche, che avevano finanziato le grandi industrie, non riuscivano a recuperare i prestiti di guerra; inoltre, nel 1921 ci fu il fallimento di grandi trust. Anche la produzione agricola era crollata, a causa della non lavorazione dei terreni durante la guerra, inoltre, le terre promesse ai soldati tardavano ad arrivare, causando l'occupazione delle terre. Questo malcontento causò scioperi e manifestazioni, che diedero vita al biennio rosso, nel quale i lavoratori riuscirono ad ottenere una diminuzione dell'orario di lavoro, anche nelle campagne ci furono varie manifestazioni, effettuate dalle leghe bianche (cattolici) e rosse (socialisti/comunisti). Il peggio accadde ad agosto 1920 quando furono occupate le fabbriche del triangolo industriale, per rivendicare un salario più alto e un ribaltamento del potere; fu Giolitti che riuscì ad evitare l'intervento dell'esercito e a trovare un accordo, che lasciò tutti scontenti. Nacquero nuovi partiti politici: Partito popolare italiano, fondato da Don Luigi Sturzo, superando la situazione del non expedit, il partito proponeva il diritto di voto alle donne e una ridistre bazione del potere. Il partito socialista rimase diviso in due, tra cui una nuova terza fazione creata nel 1921, più rivoluzionaria, basata sull' avanguardia operaia, era chiamato il partito comunista italiano. Il 23 marzo 1919 nacquero i fasci di combattimento, fondato da Benito Mussolini, era un movimento contro i socialisti per opera fascisti ad avere più successo, questo costituì l'entrata ufficiale in politica di Mussolini. Cadde il governo Giolitti, nel novembre 1921 nacque il partito fascista, per assicurare l'unitarietà del movimento; era favorevole sia alla violenza politica che ai mezzi legali. Per evitare un ulteriore scissione dei socialisti, nacque il partito socialista unitario, il cui rappresentante era Giacomo Matteotti, che fu poi assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924. Nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 1922, fu effettuata una marcia su Roma per occuparla, Vittorio Emanuele convocò Mussolini a corte e, per evitare lo scoppio di una guerra, gli propose di formare un nuovo governo. Nacque il Gran Consiglio del fascismo, che limitò i poteri del parlamento e fu fondata la milizia volontaria per la sicurezza nazionale, un esercito parallelo. Mussolini cominciò ad appoggiare il capitalismo, per agevolare il boom economico ispirato a quello degli Stati Uniti, per questo furono ridimensionate le imposte e fu tassata meno l'economia. Il 3 gennaio 1925 Mussolini tenne un discorso alla Camera, nel quale si assume con tono di sfida tutte le responsabilità delle violenze fasciste; questo segna l'avvento di un nuovo regime.