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Appunti primo parziale, Appunti di Sociologia Dei Processi Culturali

Vi sono gli appunti del primo parziale e un documento riguardante le domande già scritte per esteso che potrebbero essere fatte nel primo parziale

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/11/2021

Violyy
Violyy 🇮🇹

3.6

(5)

23 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti primo parziale e più Appunti in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI https:/Awww.unibo.it/it/didattica/insegnamenti/insegnamento/2021/378243 Considerazione dal quale emerge un modo efficiente di definire cosa è la cultura e quale ruolo può definire la cultura . * Luca Ricolfi Luca Ricolfi (due libri “L'enigma della crescita. Alla scoperta dell'equazione che governa il nostro futuro”; “La società signorile di massa). Entrambi i libri riportano il tema del lavoro, il quale rappresenta una dimensione fondamentale per la creazione e lo stimolo di una crescita economica e sociale di una società. Il nostro tempo ha preso molte denominazioni, a seconda del tema sul quale si basano: Digfivizione della società del nostro reno Ricolfi sviluppa soprattutto idea che società italiana è soprattutto una società signorile di massa o neofeudale. Questo perché presenta un 52,2% di italiani che non lavorano, 39,9% di italiani che lavorano e un 7,9% di stranieri. Il libro “L'enigma della crescita. Alla scoperta dell'equazione che governa il nostro futuro” è composto per 3/4 da matematica finanziaria. Il risultato del suo lavoro è una equazione: g(tassodicrescita)=f(Y0,Z1,Z2,Z3,Z4) Secondo questa equazione il tasso di crescita di una economia è funzione di 5 forze: il reddito di partenza (YO), reddito di cui gode un cittadino in un certo momento, Z1 è la qualità del capitale umano, Z2 gli investimenti diretti esteri, Z3 la qualità delle istituzioni economiche (es. come funziona la giustizia civile) e Z4 è il livello di tassazione. Da Z1a Z4 hanno un rilievo importante nella determinazione del tasso di crescita, ma la grande scoperta di Ricolfi dal punto di vista della sociologia della cultura è che a dispetto di tutti gli altri fattori, il reddito di partenza (YO), ovvero il livello di benessere, è di gran lunga la forza dominante che governa le traiettorie delle nostre economie. Nel senso che il livello di benessere è una forza negativa sulla dinamica di crescita di una società, tanto più ha benessere tanto più sarà esposta ad un fenomeno di stagnazione. Il fattore stile di vita è un fattore endogeno, legato a fattori culturali propri, un reddito di partenza elevato è un freno di crescita. Le economie occidentali sono riuscite ad attutire l'impatto negativo di questo livello di benessere insistendo sugli altri quattro fattori (Z). Le società avanzate produco il benessere che è costituito da forze che lo rallentano. Troppo benessere crea nuovi stili di vita che allontanano i giovani dalla cultura del lavoro o del sacrificio. Ricolfi dice che le nostre società occidentali non hanno più energia o volontà di crescere. La società signorile di massa è neo-schiavistica: tutti i lavori di maggior disagio sociale vengono scaricati sugli stranieri dell'Est e dell’Africa, 3 pilastri fondamentali: - enorme ricchezza creata da due generazioni - distruzione della scuola - para schiavismo Vero nemico della crescita è la crescita stessa: feedback negativo, popoli poveri crescono più di quelli ricchi La stagnazione dell’economie occidentali ha radici più lontane, dagli anni '60. La crescita dei gloriosi 25 anni (1950-1975) ha generato un livello di benessere così ampio e diffuso da attenuare progressivamente la spinta a produrre reddito. È convinto che ci sia un cambio di mentalità, di stile di vita profondo che non deve mettere in discussione ma deve rendere consapevole che non è un dato scontato: difficile coniugare stile di vita narcisistico e necessità di una elevata crescita. “Abbiamo bisogno di un vigoroso dibattito pubblico che affronti il significato di una vita buona, ne abbiamo bisogno eticamente” Concetto di [approf] “La Società signorile di massa” Nelle scelte sociali oggi esistono due opposte rappresentazioni della società italiana: 1. crescita disuguaglianza, disoccupazione, giovani esclusi dal mercato di lavoro legale, immigrati sfruttati (secondo Ricolfi riguarda una parte minoritaria del paese) 2. pochilavorano o chi lavora vive bene La tesi di Ricolfi è che l’Italia non è una società del benessere afflitta da alcune imperfezioni, in via di più o meno rapido assorbimento, ma è un tipo nuovo, forse unico di configurazione sociale, che possiamo definire “società signorile di massa”. In Italia gli stranieri sono più impegnati e occupati dei nativi. In una società signorile di massa si crea una ampia infrastruttura schiavistica di cui la popolazione straniera è quasi sempre una componente essenziale. È anche rilevante come in questo tipo di società, nella popolazione nativa, il surplus, ossia il consumo che eccede i bisogni essenziali supera il triplo del livello di sussistenza. # Mannheim La cultura non deve essere purante sovrastruttura: studiare condizionamento cultura e struttura, come si influenzano. Il sociale non è un ambito a sé stante: Società e cultura sono distinzioni necessarie di una realtà in cui ambedue si compenetrano continuamente, questa è la ragione per cui l’uomo vive e agisce in un mondo di significati. Uomo ha bisogno di conseguire un ordine interiore e di strutture che lo aiutino a stabilizzarlo. Società è dove l'uomo si realizza e viene soddisfatto il suo bisogno di cultura. Tutti noi oggi abbiamo capacità di critica che la società stessa ci costringe ad avere. Dire modernità significa dire pluralità dei mondi della vita: uomo di oggi ha difronte molteplicità di ordine e quindi è costretto continuamente a scegliere ed a confrontarsi a ordini diversi. Uomo è costretto anche a chiudersi, elaborando una selezione di una certa cultura e ordine. Oggi la cultura diventa essa stessa compito e problema. —etismo E INDIVIDUALISMO METODOLOGICO IN SOCIOLOGIA Nella storia della sociologia si sono delineati due fondamentali paradigmi sociologici ed epistemologici: solitamente vengono indicati con i termini «olismo» e «individualismo metodologico». Con T. Kuhn il progresso scientifico non avviene per «accumulazione» di conoscenze ma in virtù di una alternanza di paradigmi (competizione tra paradigmi) . Sono due tradizioni di ricerca, due approcci, due paradigmi che riflettono le due risposte fondamentali alla stessa domanda ovvero: che cos'è la società? Possiamo anche dire che l’esistenza e la persistenza di questi due paradigmi, come vedremo, evidenziano una sorta di duplicità dell'oggetto della sociologia, ovvero a seconda di come definisco la società mi oriento verso una condizione olistica o individualistica. - Olismo: dal greco “tutto, totalità” come studio della totalità sociale, delle strutture, istituzioni, sistemi sociali, che agiscono sull'individuo quasi in modo totalitaristico. Concezione più conservazionista. - Individualismo: come studio di comportamenti individuali, di azioni sociali. Nelle concezioni olistiche la società viene concepita come totalità (il tutto è qualcosa di più della semplice somma delle parti, qualcosa che va al di là delle parti stesse. Es. non si può ridurre l'organismo al lavoro dei polmoni), che possiede caratteristiche proprie spesso assimilate a quelle degli organismi (analogie con la biologia, funzionalismo) Viceversa, nelle concezioni cosiddette «individualistiche», l'attenzione è rivolta prevalentemente alle singole parti costitutive della società. Da queste contrapposte visioni nascono dicotomie concettuali molto diverse: se sono olista do più importanza al controllo sociale e non alla libertà, alla stabilità e non al mutamento, viceversa se ho una posizione individualistica. (es. Per Weber, il quale è individualista, la società non è un “tutto”, ma un “ens fictum”, ovvero una sorta di finzione, una espressione a cui non corrisponde una realtà concreta). Anomia vs individualismo Oggi per un giovane è difficile formarsi una propria identità, perché arrivano all'adolescenza senza saper rispondere alla domanda “chi sono io?”. Quest'accade perché viviamo nella normalità una condizione di pluralismo. Nulla è più dato per scontato. Disarmonia prima fase del bambino creano tensioni e lui e ostacolano creazione propria identità e innesca condizione di pluralismo. L'uomo ha bisogno di poter contare su un ambiente abbastanza coerente, se non c'è minima condivisione di valori di fondo, il bambino difficilmente riesce a crearsi identità per poi arrivare a raggiungere libertà personale. Il dilemma delle scienze sociali: la teoria sociale ha la necessità di concettualizzare l'agente umano come qualcuno che da una parte è plasmato dalla dimensione sociale (dalla cultura, dal linguaggio, etc.), ma dall'altro come qualcuno che possiede (anche) la capacità di incidere e trasformare la dimensione sociale in cui egli è chiamato a vivere. Per certi versi la storia della sociologia e delle teorie che si sono succedute nel tempo, fino ad oggi, è la storia di una continua oscillazione fra questi due estremi. Il pensiero illuminista, da cui poi nascerà la sociologia, ha promosso un concetto di uomo razionale, per nulla debitore alla società, auto-sufficiente, e quindi «ipo-socializzato». Ma successivamente è emerso un concetto di uomo «ipersocializzato», che in tutte le sue caratteristiche, se escludiamo quelle biologiche, viene formato e plasmato dal contesto sociale in cui avviene la sua socializzazione primaria e secondaria. In questo secondo caso egli è del tutto dipendente dalla società e non possiede alcuna capacità di trasformare l’ambiente sociale. E' possibile ristabilire un equilibrio fra queste due opposte visioni della società? Questo è probabilmente oggi il problema scientifico più rilevante della teoria sociologica. Cultura diventa dove uomo e individuo abitano insieme. # L'UOMO, UN ESSERE CULTURALE “La realtà come costruzione sociale” Lo socializza in modo radicale, suggerisce che i due autori (P.L. Berger e T. Luckmann) sono due costruttivisti (teoria sociologica e psicologica che crede che realtà è una costruzione sociale che facciamo intomo alla quale sintetizziamo aspetti) I due invece sono due realisti, ovvero sostengono che la realtà c'è. Sorokin dice che ogni fenomeno rivoluzionario conoscere due fasi, una caotica e una di riorganizzazione. Per lui questa è una legge che possiamo constatare per qualsiasi vicenda rivoluzionaria. La cultura è solo differenza culturale (politeismo dei valori di Weber) Uomo inserito in una società ha gli strumenti per conoscere realtà così come essa effettivamente è. Aristotele pensava che uomo da solo non fosse in grado di conoscere a pieno la realtà, ma solo se inserito in una collettività. L'educazione è processo che consente al bambino di conoscere realtà e di non pensare che sia semplicemente una sua costruzione. L'antropologia tedesca del ‘900 ha cercato di porsi la domanda sull'uomo come essere culturale. Secondo questo indirizzo di pensiero, uomo occupa po: ne peculiare nel regno animale. L'uomo in virtù della “posizionalità eccentrica”, a differenza degli animali, non ha un luogo specifico di riferimento, perché non esiste nessun mondo dell'uomo (mondo del cane, monde del cavallo), mentre gli animali hanno delle caratteristiche che lo fanno vivere in un certo mondo. La relazione dell’uomo con il suo ambiente è invece caratterizzata da quella che possiamo chiamare «apertura di fronte al mondo». Non solo l'uomo è riuscito a stabilirsi sulla maggior parte della superficie terrestre, ma la sua relazione con l’ambiente circostante dipende molto relativamente, assai poco, dalla costituzione biologica che gli è propria. L'uomo è un essere la cui organizzazione istintuale è sottosviluppata, agiscono impulsi che non sono specializzati e dirette. È in grado di applicarli in un ambito molto ampio e variabile. Una volta nato, l’uomo ha bisogno di un lungo periodo di contatto col mondo . L'essere umano che si sviluppa non interagisce solo con un particolare ambiente naturale, ma anche con uno specifico ordine culturale e sociale, che gli è mediato dalle persone per lui importanti, che lo condizionano. L'organismo umano, data la debolezza istintuale, esprime immensa plasticità nella risposta alle forze ambientali che agiscono su di esso: questo è particolarmente chiaro quando si osservi la flessibilità della costituzione biologica umana in rapporto alla varietà di determinazioni socioculturali cui è soggetta. La sociologa della cultura la ricchezza e articolazione morfologica delle esperienze culturali. Uomo è un essere socio-culturalmente variabile. Non esiste una natura umana un substrato puramente biologico, esiste_una natura umana solo nel senso di costanti antropologiche (es. l'apertura difronte al mondo) Uomo ha la capacità di sviluppare auto distanziamento da sé stesso: in quanto essere dotato di intelligenza e capacità critica è in grado anche di applicarselo a sé stesso. È un corpo e ha un corpo, dato reale. Concetto eccentricità: uomo non è al centro di un ambiente, ma è un essere eccentrico, cioè_fuori da un centro. È un grado di guardare quell’ambiente da un punto di vista esterno. È in grado di oggettivare un ambiente. Costruirlo culturalmente. Non esiste individuo solitario. Homo sapiens è homo socius. Società è contesto in cui posizione eccentrica deve emergere di più. Bisogna misurarsi con ogni visione del mondo. Questa mancanza dei mezzi biologici necessari per dare stabilità alla proprio condotta è ciò che rende l'essere grande. (il meno è più). Distacco che l’animale non ha. L'uomo rinuncia alla propria umanità La cultura è una necessità umana profonda. Senso intrinseco connaturato con l'uomo ma che deve ex ducere attraverso la rete dei suoi rapporti sociali. Epoca che non riesce più a creare culturalmente Come costruisce, l’uomo, quest'ordine interiore ed esteriore? Gehlen dice, “ la personalità è l'istituzione nel caso singolo”, fra la personalità umana e l'individuo singolo vi è il concetto di istituzione. Secondo lui le istituzioni hanno un ruolo decisivo nelle società umane, del quale l’uomo non può farne a meno. [es. Quando una realtà primaria come la famiglia si deistituzionalizza, nascono dei conflitti radicali in ordine al ruolo di organizzare la famiglia, educare i figli etc.] Fino a che è una istituzione, tanto più realizzano i fondamentali della vita umana. Se non avviene, il giovane cresce indebolito, incapace di rapportarsi . L'uomo è in grado di formarsi una personalità soltanto in riferimento a un mondo istituzionale che lo circonda che ha coerenza, quando quest'ultima non c'è più, le istituzioni non riescono a svolgere funzione culturale (libro “smarrimento uomo moderno”). # AUGUSTE COMTE Tesi: #& Nasce a Montpellier nel 1789, muore nel 1857 a Parigi. La sua è una famiglia cattolica e monarchica. Presto si distacca dalla fede della famiglia. 4 Nel 1814 entra all’Ecole polytechnique # Nel 1817 diventa segretario di Saint-Simon (L’industrie, Du système industrielle, Catéchisme des industriels) 4 Nel 1824 pubblica il Système de politique positive # Nel 1826 inizia le lezioni pubbliche del Cours de philosophie positive 1826-27: crisi nervosa prolungata 1830: Pubblica il primo tomo del Corso di filosofia positiva. Gli altri volumi escono fra il 1831 e il 1842. Convinto che assisteremo a un passaggio fondamentale della storia dell'umanità: da teologica e militare a scientifica e industriali. Scienziati sono élite come garanti morali e intellettuali dell'ordine sociale. Industriali si sostituiscono ai guerrieri: guerra è contro la natura. La riforma della società sarà, in primo luogo, una riforma intellettuale in risposta alla crisi che accompagna il passaggio inevitabile - scopo della sociologia è comprenderlo in tale necessità - tra i due tipi di società LE LEZIONI DEL COURS DE PHILOSOPHIE POSITIVE (1830-42) Due leggi fondamentali: LEGGE DEI TRE STADI: La storia del genere umano attraversa tre stadi rappresentano stadi mente umana) - stadio teologico o fittizio: stadio inizio Spiegazione Ricorso a Non cisi umanità, , non è in grado di conoscerla. Cel FENOMENO IS NOSSIRIO n° Lit ' invocando astratte come sulle cause, s ma la conosce attraverso il filtro ........ enti o forze la natura descrivono e Prevale lo spirito di conquista e quindi la paragonabili stabiliscono guerra di tutti contro tutti (Hobbes). Vi è all'uomo leggi ordine senza progresso. universali e necessarie - stadio metafisico’ critico: stadio della stabilità necessaria all'essere umano. Senza ordine nog uò sopravvive, Prevale lo spirito distruttore. transitorio, dove prevale il filosofo e il giurista, che hanno il compito di distruggere il precedente stadio (illuminismo ha distrutto ma non ha costruito): conoscenza scientifica migliora e pensa tramite categorie losofia. Prevale progresso ma non c'è ordine. È uno stadio i in subbuglio che non garantisce spirito critico, USSL teologica Età positiva Proprio perché umanità non può vivere nel caos, si ha lo stadio definitivo dell'umanità ovvero - lo stadio positivo o industriale. Realizza perfetto equilibrio tra ordine e progresso. Prevale spirito di laboriosità, che si impossesserà sempre più delle persone portando a inutili le ragioni per guerre (si contrappone a Marx: Comte si esistono proletari, ma devono cooperare e non darsi contro). Misura pacifista, quando spirito laborista diventa mentalità comune, si creerà tale ricchezza da spazzare via povertà. Però la risoluzione del problema della ricchezza e della ridistribuzione non dà per scontato che l'uomo diventi homo socius. Destinato ad estendersi in tutto il mondo. Sviluppo scienza che porta da scienza analitiche a scienze sintetiche. Quest'ultime avranno una prevalenza perché la sociologia ha la capacità di cogliere il tutto rispetto alle parti: comprende priorità del tutto sulle singole parti. Idea religione umanità: una gerarchia spirituale è necessaria. Questo primato è affidato agli scienziati, scienza può sostituire filosofia. Die Wissenschaft nicht denkt. Sofferenza Maggiore è quella di una vita senza senso. Deformazione scientistica della realtà stessa. Quello che accade nella società industriale è qualcosa che l'occidente sperimenta prima delle altre culture, ma è uno stadio al quale tutte le altre culture dovranno pervenire. EU MODELLO PER GLI ALTRI. Capitalismo modello cui devono evolvere tutte le società (eurocentrico), società industriale modello di tutte le società. Organizzazione scientifica del lavoro: chiave del successo e della prosperità dell'umanità. Profeta della globalizzazione. Temi: - Duplice universalità pensiero scientifico: scienza moderna è diventata scienza di ogni civiltà e metodo positivo per ogni disciplina. Lo si accusa di pretesa occidentalistica. Oggi si dice che questa visione penalizza differenza culturale. + CRITICA MARX SCHELER VERSO LA LEGGE DEI TRE STADI DI COMTE Nel 24 fonda la sociologia della cultura e del sapere. In quegli anni elabora una critica a Comte. Nel 1921 uscì La filosofia della storia del sapere e il compito di una sociologia della scienza. La prima tesi è: secondo Scheleer il positivismo ha implicato un enorme complicazione la conoscenza del modno e viene escluso quell’ambito che genera la filosofia. Pensare che forme di conoscenza sono forme superate dalla storia. Restringe fine perché il sapere è (voir pour provoir: sapere è sviluppo di una conoscenza che mi aiuta a sviluppare il mondo Il pragmatismo (ridurre scienza e sapere a pura prassi) dirà comte è una ideologia (deformazione del sapere) legata agli interessi tipici della borghesia capitalistica. La filosofia dei 3 stati è nella sua forma completamente erronea: in realtà Comnte ha individuato correttamente che nella storia esistono 3 tipi di sapere : - n - Sapere filosofico: che si interroga - Sapere positivo scientifico Questi tre tipi di sapere non sono fasi storiche dello sviluppo del sapere, ma atteggiamenti dello spirito, forme della conoscenza, dati all'insieme dell'essenza dello spirito umane: non si possono sostituire tra di loro, indirizzano l'uomo verso tre differenti compiti, tre gruppi sociali diversi. Ruoli: - La teoogia - Lafilosifia - Lascienza [Uomo religioso è colui che cerca dio] La religione si basa su parrticolare atti spiritiuali dello spirito. Il fine è la salvezza della persona e del gruppo. Dal punto di visto sociologico si studiano i comportamenti religiosi individuali o di gruppo. Metafisica sapere finalistico, teleologica Secondo comnte conoscere significa il come delle cose, non il perché, nuova forma di conoscrvnza che spiazza il sapere metafisico. Può davvero l’uomo non pensare ad un fine? Il modello tipico della metafsica non è il modello religioso, ma l’uomo saggio, una figura spirituale diversa dall’homo religiosus. Persegue un sapere della struttura dell'essenza. Nella religione elemento carismatico, incomunicabilità dell'esperienza della fede, della mistica (Non mistico non capisce). Perhcè l'uomo ha ancora insopprimile desiderio di conoscere il divino. (per marx è ideologia di illusione). Scienza positiva nasce con obiettivo fondamentale: conoscere natura per dominarla SAVOIR POUR POUVOIR. Modello sociologico tipico della scienza è il ricercatore che concepisce ricerca scientifica come infinita, insauribile, mentre altre forme di conoscenza ritengono di pervenire a un sapere oggettivo ultimo, assoluto. La sceizna non potra essere mai assoluta, non è ricerca continua. I luogi sociologici sono Tre tipi di sapere differenti ceh appartengono a dinamiche sociologiche diverse. Uno dei grandi dibattiti delle scienza socioli sulla globalizzazione emerge il tema dell'eurocentrismo: europa destinata a precedere dal putnod ivista della conoscenza sicentifica tutte le altre culture della società, le quali devono adattarsi a qurlla europae. Le altre culture possono assumere alcuni aspetti (divisione lavoro, organizzazione razionale del laboro), ma le forme culturali si devon adattare, perché?. «La misura diversa della distribuzione delle capacità nei tre generi di conoscenza essenziali dello spirito umano all'interno delle grandi cerchie culturali e le diverse strutture sociali, che corrispondono al loro sviluppo: nell’India e Asia supremazia dell’atteggiamento metaficiso, in occidente attengiamento tecnico scientifico (?). Temi fondamentali del capitale: l'essenza del capitalismo è la riceca del profitto: quando si innesca tendanza a ridursi nel profritto contraddizioni esplodono e rivoluzione inevitabile. Secondo aron, caduta ted del profitto rimane in marx indefinita. Differenza tra valore d'uso e vaore di scambio (plusvalore) Capitalista compra forza lavoro Operai è solo essere che vende la propria forxa lavoro sul mercato. Tanto più disoccupazione c'è tanto più l'individuo è ricattato. Tutto il pluvalore viene al capitrale varibile. TOQUEVILLE 1805-1859 Con il pensiero di comte marx e tocqueville, la sociologia definisce lo studio della società moderna caratterizzata dalla dimensione culturale, politica ed conomica. Ognuno di loro prevale un tema differente tra economia, cultura e sono collegate tra di loro. Gli autori successivi portano l’analisi sociologiaca piu in alto Questi tre autori mettono in luce i 3 aspetti principali del cambiamento sociale impresso dalla modernità, in comte è la cultura le che prevale, quella scientifica. Marx dice che il passaggio di una societa industriale e capitalistica è centrale nella società. In comte la riv industriale è importante In tocqueville è decisiva la decisione politica perche lui pensa che la socciologia debba interessarsi alla democrazia e la realizzazione del principio di uguagliaza. Secondo lui sto passaggio espone le società a una democrazia liberale o una dispotica, ossia il dispotismo morbido. A quali condizioni una società, nella quale la sorte degli individui tende a uniformarsi, può non precipitare nel dispotismo? Secondo lui nel moment in cui le civiltà cercano di arrivare al principio di ugualglianza si espongono alla dittatura della maggioranza, viene meno quella differenza che rende ricca e libera la societa stessa. Il dispotismo non puo curarsi della fede perche la religione consente all'individuo si sviluppare in se stesso queelle energie che gli impediranno di diventare una societa dispotica. La fede riesce a far sviluppare nell'uomo un amore per la libertà> se viene a meno c'è il rischio che l’uomo venga a meno della sua libertà. Tocqueville fotografa una situazione dell'america dell'800 dove la religione è un presidio della libertà. Proveiene dalla aristocrazia francese, la sua famiglia viene imprigionata durante il periodo del terrore perche di questa classe sociale. 1831.32 studia il sistema penitenziaro mericano, ma una volta che è in america ne studia anche il sistema sociale e politico perche evde il germe di una possibile democrazia liberale 1835 esce la prima parte di la democrazia in America che riscuote un enorme successo 1839 eletto deputato ed è un conservatore a tinte liberali, e è relatore dell'abolizione della schiavitù nelle colonie 1841 è eletto all'accademia francese È un intellettuale che si impegna politicamente in un modo diretto AMBITO DEL SPIEGAZIONE TRASFORMAZIONE è . 1856 pubblica una opera intera CAMBIAMENT CHE PORTA ALLA è . . dedicata alla Francia e si domanda O che emerge FORMAZIONE , . sua perché non vi nasce uno spirito nella DELLA SOCIETÀ — - — n . liberale e invece esprime una riflessione MODERNA cari ici Do. centralizzazione a Parigi, cosa che sociologica . non accade nel federalismo americano. COMTE DIMENSIONE Passaggio dalla | Rivoluzione CULTURALE centralità della | scientifica i Rusco Comte e Marx insistono su alcune centralità della sett . . . caratteristiche comuni ad ogni scienza > ta . . ; . società, sia industriale sia capitalistica, sottovalutando - dice Aron - il margine di variazione che la società industriale o il regime capitalistico comportano; comte è convinto che ci sia l’idea di una abolizione della guerra, ma Tocqueville non è un utopista al contrario degli altri due. Per Tocqueville: a partire da alcuni fondamenti comuni, esiste poi, nelle società moderna, la possibile di evolvere verso una pluralità di regimi politici (democrazia=liberale o democrazia=dispotica). E’ il sociologo, per eccellenza del metodo comparativo. A differenza dell’area anglosassone, in quella francese Tocqueville non è stato considerate sociologo a causa del prevalere del positivismo di Comte e Durkheim. Tocqueville è il grande sociologo che prefigura il rischio dei totalitarismi, mentre comte è troppo ottimista e marx crede che il proletariato sia una fase necessaria ma breve. Egli usa il metodo comparativo tra il sistema politico americano e quello europeo. È il sociologo della democrazia e ha dentro di se una ambiguità, tutte le forme di democrazia troppo diretta nascondono un rischio di diventare antipolitica. Lo stato etico è come il totalitarismo perché non può dire quale etica e morale seguire, il sistema politico democratico non può stabilire i limiti morali al cittadino, per l'individuo i limiti morali vanno sviluppati da solo, ma non riesce e a farlo e quindi ha bisogno del contributo che le religioni e le moralità sanno dare. Per Tocqueville questi limiti morali devono esser sviluppati dal basso spontaneamente che devono appoggiarsi a forme culturali tra cui c'è anche la religione. Il dispotismo è una forma di religione secolarizzata, mentre i totalitarismi non possono ammettere una religione autonoma, bensì se ne appropriano come la cine e l'unione sovietica o Hitler. Nella Francia dell'800 percepisce il pericolo delle forme culturali che aiutano l'individuo a coltivare il senso della libertà. Nella società francese cis sono dei germi che sostenevano un potere monarchico, l'America non viene influenzata perché non ci sono principi monarchici, non c'è conflitto tra potere monarchico e religioso e i due poteri non hanno potuto congiungersi e formare quello che in Francia si crea con il passato assolutista, si va in America infatti con un gusto che in Europa non può esistere. La democrazia in America ha il principio di fondo dell’uguaglianza delle condizioni mentre in Francia c'è il principio dei privilegi che non esiste in America che nasce già con il desiderio di assicurare una uguaglianza tra individui. T dice che il principio di uguaglianza riguarda le condizioni di partenza che è contrastato dalle differenze giuste e inevitabili dii ognuno. La democrazia è fortemente meritocratica e quando perde questo criterio va a concludere in un egualitarismo che è l'anticamera del totalitarismo. Uguaglianza sociale significa annullamento delle differenze ereditarie di condizione: qualunque cittadino può accedere ad una certa professione, ad un onore. Ma non significa annullamento delle differenze che si applicano, sennò aboliremo lo spirito del cittadino di impegnarsi. Il principio fondamentale di una democrazia è il benessere della maggioranza senza dubbio. La grande domanda è come rendere compatibili libertà ed uguaglianza, a quali condizioni una società può non precipitare nel dispotismo> rischio di ogni sistema democratico. Libertà e uguaglianza convivono quando i cittadini sono esseri liberi. Il cittadino si ribella in nome di un bene comune che pensa esista, la tesi di Tocqueville è che una società con buoni costumi e un buon rapporto con le religioni sia più capace di plasmar un individuo da un punto di vista etico e morale. Il punto finale è il rapporto con le religioni. Il principio di legalità caratterizza la società come -assenza di arbitrio, questo consente anche l’autogoverno e ha come suo esito anti assolutistico -Pluralità delle istituzioni: fra il cittadino e lo stato c'è una pluralità di istituzioni anche di tipo culturale e civile. Ci sono molteplici istituzioni per evitare che il potere degeneri in senso assolutistico -Non contraddittorietà tra diseguaglianze dovute alla ricchezza di eguaglianza sociale di fiondo, arrivare ad assicurare ad ogni cittadino una eguaglianza sociale di fondo come il diritto allo studio. Le cause che rendono liberale la democrazia americana sono: Il A.Lasituazione accidentale e particolare nella quale si trova la società americana, ossia la grande situazione territoriale, ha favorito spontaneamente la esaltazione massima della differenze territoriale incoraggiando il principio federalistico ll B. Le leggi che sono un presidio contro l’arbitrio della politica. Tutti possono essere messi sotto accusa, ma è convinto che le vere cause della liberta americana sono l’esistenza di buone leggi. C'è il principio di legalità per cui gli usa evitano forme di dispotismo. La costituzione impedisce che il potere legislativo sia subordinato alla volontà del corpo elettorale. La politica e i parlamenti hanno funzione di mediazione e correzione delle degenerazioni che possono venire dalla maggioranza. ll C.Leabitudinie i costumi che incarnano in se stesse un principio di liberta che crea presidi contro il dispotismo. Buoni costumi sono quelli che incoraggiano l'associazionismo. La religione aiuta i cittadini a disciplinarsi moralmente che non viene conseguita per il timore di uno stato assoluto, ma spontaneamente. In America non c'è stato il bisogno di combattere contro nemici e creare una aristocrazia guerriera. Non pensa che l'interesse sia una dimensione da condannare, ognuno persegue i propri interessi purché che non si urti gli altri e il bene dei singoli. La democrazia ha gli equilibri in base al principio di legalità. Il governo democratico è quello che non permette al popolo di determinare ogni decisione in base ai propri impulsi, i costumi e le credenze aiutano a evitare ci L'antico regime e la Rivoluzione, da una parte è convinto che debba esserci un salto rivoluzionario, il problema è che è diventata riv pseudo religiosa> diventa terrore, quando la politica diventa religione crea rivoluzione. La riv francese è il primo fenomeno storico nel quale viene radicalmente sacralizzata la politica, non deve avvenire perché deve essere laico e discutibile. Quando si presenta come istanza ultima saltano fuori i despoti, la riv è scoppiata in Francia perché la popolazione ha reagito a una struttura centrata e uniforme che ostacolava la separazione fra i veri ceti e l'assoluta esistenza di solidarietà collettiva. Per lui la rivoluzione era inevitabile, ha però imboccato la strada del despotismo e del totalitarismo. individuo all’altro come il contadino che dipende dall'industria che si occupa di macchine agricole o fertilizzanti. Nelle società moderne gli individui si specializzazione sono differenziati dalle funzioni che svolgono e più individui ci sono, piu sono dipendenti dagli altri. L'integrazione deve avvenire per funzioni differenti che si integrano reciprocamente, è difficile da ottenere perche anche oggi c'è bisogno di una coscienza collettiva di valori condivisi. L'integrazione funzionale non basta e non costruisce la solidarioetà organica che pensva per le società avanzate. * Nelle società a solidarietà meccanica prevale il diritto repressivo che punisce il reato, ovvero l'atto proibito dalla coscienza collettiva; il castigo, quindi, è ciò che soddisfa la coscienza collettiva stessa * Rispetto aldiritto repressivo, invece, il diritto restitutivo (che restituisce le cose al loro stato normale) incorpora, nelle società a solidarietà organica, tutte le norme giuridiche che disciplinano la cooperazione tra gli individui * La società moderna non è di tipo contrattualista, bensì prevale sempre l'idea della priorità del tutto sulle parti Esistono società arcaiche e tradizionali vs società moderne per ottenere produttività maggiore e quindio benessere, se si divide il lavoro l'efficienza aumenterà a dismisura, ha a che fare con un incremento di ricchezza (smith ricchezza delle nazioni) cosi l'individuo genera attraverso una regola sociale. È interessante e inquietante perche se la nostra attività sciale dipende da meccanismi risulta essrse motlo fragile. * La divisione del lavoro è il fenomeno sociale che si spiega attraverso la combinazione di 2 elementi: * 1.il volume della società, ovvero il numero di coloro che appartengono ad una certa collettività * 2.1 la densità materiale (numero di individui su una certa superficie) e 2.2. la densità morale (intensità dei rapporti di comunicazione o scambio tra loro) IL SUICIDIO Vuole studiare il suicidio come scelta massiva per capire e distinguere i vari tipi di suicidio e costruire una teoria generale, dice che esiste una tendenza individuale e psicologica al suicidio, ciò che determina l’atto ha una natura sociale e distingue tre tipi di suicidio “egoistico: è un suicidio che deriva da una equazione personale ossia individui che non riescono a controllare i propri desideri e non posseggono consistenza morale che consentirebbe di aprirsi alla società, che non sono integrati a un gruppo sociale. Ha una penrcentuale che sra sempre presente nella società che non hanno ricevuto una educazione adeguata e che intenzionalmente si staccano dal gruppo non identificandosi in uno. -altruistico: nasce dal completo annullamento dell'individuo nel gruppo, la vedova indiana che viene messa sul rogo insieme al corpo del marito, l'individuo è succube della mentalità collettiva e il valore dell'onore è tipico di una società meccanica -anomico che quello che ha la forma piu ricorrente nelle società moderne e differenziate con la presenza di un forte individualismo. Aumenta sia nei periodi di crisi economica ma anhe nelle fasi di estrema prosperità economica ad esempio all'aumento dei divorsi, nelle società moderne l’esistenza sociale non è piu legata ai costumi e produce ansia e inquietudine e sono perennemente esposti all’insidia della sofferenza che nascee tra lo scompenso di insoddisfazione e aspirazioni. Chi si suicida è troppo distaccato o quello che non lo è abbastanza. Nelle società moderne è patologico ed è dovuto alla insufficiente integrazione dell'individuo nella società. Cause del processo di differenziazione sociale? -il volume della società- il numero di coloro che appartengono a una società= l'incremento demografico -la densità materiale- il numero di individui su una certa superficie -la densità morale- la intensità dei rapporti di scambio tra le persone e gli individui, tanto più aumentano più la società deve specializzarsi La specializzazione sociale è la risposta pacifica alla lotta per l’esistenza, gli individui sono sempre più in competizione tra di loro e si vince con la specializzazione. Per questo c'è una crescente interdipendenza tra le persone. In Weber la storia, la sociologia e il diritto sono materie connesse. Quale rimedio per l'anomia? Pensa che l’anomia sarebbe stata risolta da una riorganizzazione corporativa della società, era convinto che nel momento in cui la società sarebbe arrivata alla fase di differenziazione si sarebbe riorganizzata in delle corporazioni- è molto utopistico- sono quelle organizzazioni professionali che potrebbero disciplinare il corpo sociale. LE FORME ELMENTARI DELLA VITA RELIGIOSA È una tesi darwiniana è convinto che per comprendere la natura sia necessario studiarne le forme elementari, ossia il totemismo, l'elaborazione di un totem da cui emana una forza sovrannaturale. Per lui il totemismo esprime l'essenza della religione perché le forme elementari ci fanno comprendere le forme sociali della religione. Lui non crede che la religione porti una particolare forma di sapere, a lui interessa capire quale funzione sociale ha la religione rispetto alla società nel suo insieme. Una nuova religione non si può costruire, ma pensa a una religiosità che è quella dell’individuo. È l’ultima opera del 1912, è convinto che nel totem la società proietti se stessa e adorandolo la società adora se stessa. Questa è la tesi: la società è fabbrica di idee e religioni che sono creazioni collettive necessarie perché senza il collante religioso la società non può stare insieme. Comte e Durkheim scrivono due libri della religione dell'umanità a due distanti correnti positive, gli uomini hanno bisogno di credere in qualcosa, ma non una reltà soprannaturale, ma la religione si costruisce da sé, il totem delle società moderne è la religione dell’uomo. Distinzione fra fenomeni sacri e quelli profani, la religione suppone il sacro e infine riti e pratiche derivati in modo meno logico dalle credenze. Per Durkhaim la religione e la pratica religiosa ha bisogno di far riferimento a dei culti e a un riferimento esterno organizzativo. L'istituzionalizzazione della religione è inevitabile: Una religione è un sistema di credenze e di pratiche relative a cose sacre, cioè separate, proibite; credenze e pratiche che riuniscono in una stessa comunità morale, chiamata chiesa, tutti coloro che vi aderiscono. Aron lo critica perché se noi sottraiamo alla religione il soprannaturale, le sottraiamo il nucleo piu essenziale, qualcosa che è fondamentale in una religione. Quando esplode la rivoluzione parigina questo movimento assume qualcosa di sacro, la società in momenti caldi della storia generano religione, ma questa è solo una proiezione che la società fa di se stessa e insiste nella convinzione che la società crea degli dei. Anche nella sacralizzazione della patria. Quando l'individuo adora il gruppo sociale è incapace di distaccarsi completamente e ci troviamo nella totale omologazione immedesimandosi nel gruppo come l'adorazione di un totem. Dietro alla religione si colloca la società, gli individui insieme producono la religione. * Rivelata l'essenza sociale della religione e messo in luce l'aspetto anomico delle società moderne, rimane solo l'individuo come sistema di credenze tale da garantire l’unità morale Questo è un ritorno alla rilevanza dell’individuo che è capace di collaborare con la società stessa, la religione che propone è più che quella dell'umanità come Comte, è quella dell'individuo. MAX WEBER Da Durkheim a Weber= dal fatto sociale all’azione sociale, è una sociologia dell’azione sociale che rompe radicalmente con il positivismo che è l'indirizzo filosofico che rifiuta scienza dello spirito e della natura: pensa di applicare gli stessi metodi alle scienze umane e naturali. Weber accusa il positivismo di non riuscire a distinguere tra scienze della natura e dello spirito e non riesce e a cogliere che tra le due esista un salto qualitativo. Ha come merito fondamentale il superamento dei limiti del positivismo e lo fa riprendendo una distinzione dallo storicismo tedesco che emerge nella scuola neokantiana, la quale parte dalla consapevolezza che natura e spirito denotino due realtà assolutamente eterogenee, due dimensioni della vita che non possono essere osservati con gli stessi metodi come credeva. Elabora la distinzione che è far scienze della natura chiamate NOMOTETICHE che cercando di formulare leggi universali e leggi dello spirito chiamate IDEOGRAFICEH /scienze della individualità storica) e sono chiamate a descrivere eventi particolari e irripetibili, fa un passo oltre, per lui questa distinzione tra natura e dello spirito è solo un punto di partenza e ciò dirà che non sono solo scienze del particolare e del singolare, ma soprattutto la sociologia può pervenire a generalizzazione, a proposizioni generali e da questo punto di vista storia e sociologia possono collaborare e integrarsi. A differenza di D è convinto che la sociologia debba intendere in profondità del fatto sociale. Il metodo specifico è un metodo comprendente, cioè interpretativo, il sociologo cerca di cogliere il senso presente nel fenomeno sociale e in particolare il senso che l'attore sociale attribuisce al proprio agire: ogni azione implica una tensione verso un fine, è per sua natura intensionale (non considerato da Durkheim). La sociologia studia il denso attribuito dall'attore sociale alla propria azione. Si generalizza perché secondo Weber un certo numero di fenomeni sociali possono essere collegati tramite il collegamento di significati comune, è possibile pervenire a una generalizzazione che unifica molti fenomeni, la metodologia è il METODO DEL TIPO IDEALE che è UNO SCHEMA DI COMPRENSIONE CHE UNIFICA IN UN SOLO TIPO O MODELLO MOLTI FENOMENI SINGOLI. “Il tipo ideale è ottenuto mediante l'accentuazione unilaterale di uno di alcuni punti di vista mediante la connessione di fenomeni diffusi e esistenti, o in minore misura” riconosce che il sociologo riduce la complessità della realtà accentuando la semplicità della realtà, nasce quello che chiama spirito del capitalismo che secondo lui si è sviluppato in particolari realità popolate da calvinisti. Il tipo ideale non pretende essere definitiva ed esaustiva. La concezione della scienza che ha è molto prudente e non ha la pretesa di assolutezza di Comte e D del positivismo, uno dei tratti della scienza sociale è l'incompletezza e la probabilità. ® L'oggettività conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale, 1904 ® L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, 1904-5 ° Su alcune categorie della sociologia comprendente, 1913 Weber ha un'aera di ricerca vastissima, quando studia l’azione sociale arriva a distinguere 4 TIPI DI AZIONE
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