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Princesse des Clèves: riassunto ed analisi, Dispense di Letteratura Francese

Riassunto dettagliato del romanzo (comprese le digressioni), con appunti delle lezioni ed analisi introduttiva.

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 20/12/2021

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Scarica Princesse des Clèves: riassunto ed analisi e più Dispense in PDF di Letteratura Francese solo su Docsity! LA PRINCESSE DES CLEVES Primo romanzo moderno 1. Unità d’azione: l'esemplare della biblioteca nazionale è costituito da 2 Tomi (divisione scelta dall’autore o dall’editore — divisione intellettuale) differenti dai volumi (divisione scelta dopo la stampa, da chi l’ha relegato — divisione materiale): struttura più ridotta > digressioni limitate, ma presenti, ma comunque giustificate dalle necessità della trama: Diane de Poitiers; Mme de Tournon, Enrico V e Anna Bolena; vicenda della lettera *> struttura coerente con climax drammatico, legata ormai al romanzo scritto: 2. Unità di luogo: l’azione si concentra soprattutto alla corte, e in generale nell’ Ile de France 3. Presenta una verità storica: rappresentazione storica della corte di Enrico II di Valois (che è in realtà una trasposizione della corte di Luigi XIV). Non ci sono anacronismi: i personaggi sono coerenti con la loro ambientazione > coerente con la critica che Boileau fa al romanzo nella sua Art poétique (i personaggi devono essere coerenti agli humeurs dell’ambientazione temporale e topografica), legata alle esigenze della vraisemblance Incipit: Definisce l'ambientazione temporale e topografica precisa della storia: in un passato prossimo, quello del regno di Enrico II (1547-1559), alla sua corte, dunque a Parigi. Prefazione: Romanzo definito come Histoire, che innalza il livello della scrittura. 4. Analisi psicologica della passione di mademoiselle de Chartres, che la porta, attraverso un processo di i, che corrisponde alla sua educazione sentimentale, ad una presa di coscienza, seguita da una sempre maggiore manifestazione della passione (come ‘una climax, dall’estremo contegno inziale, alla manifestazione fisica delle due confessioni) fino ad ammettere, alla fine del romanzo, dopo essersi distaccata da tutto, che non si riconosceva più nella persona che aveva ammesso di essere innamorata > legata alle esigenze della vraisemblance Incipit: Nonostante la straordinarietà dei personaggi, che appartengono alla nobiltà, appare chiaro che l’amore ei sentimenti sono i protagonisti del romanzo: non vengono narrati grandi avvenimenti, la grande Histoire, e se sono presenti sono funzionali a spiegare un qualche fenomeno psicologico, e rimangono sullo sfondo, perché l’obbiettivo del romanzo è esporre una verità psicologica, non storico-politica: >» Enrico II viene presentato non attraverso le sue imprese gloriose, come quelle di Francesco I, ma attraverso la sua passione per il commerce des femmes > La creazione della Chiesa anglicana viene attribuita esclusivamente all’ amore di Enrico VIII per Anna Bolena. > La corte è presentata come luogo di negatività morale: excursus sull’ambiente di corte dopo l’arrivo di Madmoiselle de Chartres, giudicato molto pericoloso per una giovane: rapporti dominati dall’ e dalla dove lamore è mischiato agli affari, dunque tutti cercano di piacere ed elevarsi tramite rapporti convenienti, dominati dall’ invidia e dall ERdlationi dalla gelosia; la corte cambia totalmente aspetto dopo la morte di Enrico II, per via delle simpatia o antipatie della Reine Daulphine, verso la quale Caterina de’ Medici prova gelosia. >» Dopole presentazioni vengono dati due cenni storici: a) trattative a Cercamp b) morte di Maria Tudor, regina d’Inghilterra. Elisabetta I eredita il trono. La regina vuole sposare il duca di Nemours anche se non lo ha mai visto perché ha molto sentito parlare di lui. il duca manda alla corte della regina Lignerolles per avviare delle trattative prematrimoniali. Nemours intanto si stabilisce a Bruxelles a) Da un'immagine idealizzata dell'amore ad una visione disincantata e disillusa dell’amore, che la madre cerca di impartirle fin dall’inizio (educazione impartita, felicità quando le dice che vuole sposare l’uomo verso il quale prova meno ripugnanza, ammonimento prima di morire: mette da parte tutta la bienséance e la invita a seguire virtù, coraggio, evitare i pericoli della galanterie; sarà un discorso che incrementerà il senso di colpa della principessa perché messo in analogia con quello del marito, in quanto la morte di entrambi sarebbe causata dalla sua passione. La loro morte dunque, in un certo senso, è il prezzo da pagare per una passione pericolosa, che la protagonista riesce a scampare, ma che mostra la sua natura distruttiva attraverso la morte di altri BETSONAggIMMOGEntI): essa produce infelicità e disordine nella protagonista, mostrandogli la complessità e l’ambiguità della sua realtà interiore (cfr. confessione finale al Duca di Nemours: rinuncia per amor proprio, per il suo repos, unito alla bienséance e al senso del dovere, ma le ragioni del repos sono insormontabili), legata ad una visione pessimista dell’essere umano, caratterizzato da egoismo e ambizione, e amor proprio > coerente con la critica di Boileau al romanzo (deve presentare l’amore come debolezza) La Rochefoucault Alcune sue massime esemplificano la visione dell’amore e dell’uomo del romanzo: le nostre virtù non sono altro che dei vizi travestiti stessi termini del romanzo: [AOURPrOpRE est le plus grand de tous [@SKflatteus Nella gelosia c’è più amor proprio che amore: è per questo che le galanterie senza gelosia, come quella del principe verso la principessa prima che sapesse che lei era innamorata del Duca, sono positivi, mentre quelli caratterizzati dalla gelosia, come quella che si accorge di provare la principessa nei confronti del Duca, sono negativi. l’idea dell’amore per fama l’idea di debolezza insita nell’umanità (così come anche in Flaubert, ed in maniera opposta invece alla letteratura precedente, che sottolineava la forza dell’uomo): nessun uomo si salva, non solo da solo, ma non si salva proprio, dunque, la prospettiva della che invece è presente in Margherita di Navarra e Pascal. Nel romanzo, infatti i termini che a prima vista possono avere significato religioso e rimandare all’idea di , sono in realtà vuoti di questo significato, e rimandano ad una visione [aicardelinumanità, i quali fatti sono determinati dalla debolezza insita in essa, e non hanno nulla a che fare con la provvidenza divina, che non è presente. b) Capisce, così come anche il lettore che l’accompagna in questa presa di coscienza, che aveva ragione la madre nel dire che SSR parenoeomelsambia] (a differenza dei protagonisti dei poemi antichi, che si differenziavano non solo per il fatto che combattevano battaglie esteriori e non interiori, ma anche per la loro perfezione,), come il narratore aveva presentato la corte all’inizio del romanzo (un mondo a sé, popolato delle persone più belle e più valorose di sempre) > coerente con la critica di Boileau al romanzo e con le regole Aristotelica (l'eroe deve avere qualche debolezza). Né lei, che si è innamorata di un uomo solo perché sapeva che era il migliore (amore per fama), né il marito, che quando circola la storia sull’infedeltà si sua moglie si preoccupa della sua reputazione più che dell'amore della moglie, né Nemours, che: » la vuole solo perché sa che il suo è un amore senza ostacoli, dunque, in realtà è guidato non dall’amore verso di lei ma dall’amor proprio >» esitaa spiegarle la verità riguardo alla vicenda della lettera, perché provava piacere nel vederla gelosa, come se fosse un soldato che gode nel vedere il nemico soffrire >» sospetta che sia Nemours a diffondere la storia sulla sua infedeltà perché non ha potuto pensare di essere amato senza pensare di doverlo dire agli altri c) Da un’[BRGranzA della fanciulla [igMAA ga alcarataetergrz) cioè ai diversi tipi di amore, che viene sottolineata a diverse riprese nel romanzo >» quando il principe la accusa di non ricambiare i suoi sentimenti, il narratore dice che ces distinctions étaient au dessus de ses connaisances >» stupita della gelosia mai provata prima nella vicenda della lettera vv vw Rispetto agli altri cortigiani (Chartres si accorge di quello che c’era tra Nemours e la principessa), che la madre, all’inizio, quando le dice che il Duca è innamorato della Delfina per vedere la sua reazione il marito, quando vuole capire se è innamorata del Duca di Nemours, le dice che sta per partire per la Spagna, e la sua reazione conferma i suoi sospetti. In questo modo tutto il discorso precedente, riguardo alla virtù, all’onestà e alla dignità, che il principe aveva fatto alla principessa appare come una vw Perché vedono i segni della sua passione, e le scene in cui ciò accade si ripetono come in un gioco di specchi: tutti si accorgono, a guardare bene, che lei non rimane indifferente. Termina con una © Mlle de Chartres ha perso il padre quindi Mme de Chartres l’ha educata da sola. Si è preoccupata di darle della virtu” per proteggerla dai meccanismi della corte: la maggior parte delle madri credono che non parlare mai del sentimento amoroso, indicato come galanterie, alle loro figlie possa allontanarle da esso. Mme de Chartres invece mostra alla figlia e le dice di avere una completa IAA neiISaIstessa edi © Mlle de Chartres è uno dei grandi partiti della corte. Il primo che la vede è lo zio, il Vidame de Chartres che resta sorpreso della sua bellezza: ha i capelli biondi e la camagione bianca (poi si aggiungerà che ah dei tratti regolari) sembra una statua. La sua bellezza, assieme alla sua giovinezza, costituirà sostanzialmente l’unica descrizione della protagonista, e l'autrice insisterà su questo aspetto (termine bellezza ripetuto moltissime volte), senza però dare alcuna altra specificità del suo aspetto fisico. Incontro tra il principe di Clèves e la futura principessa: Il secondo a incontrarla è il principe di Clèves: MIle de Chartes va da un gioielliere italiano, dove il principe la vede. O Riferimento all’antitalianismo con la critica al gioielliere italiano (così come la dissimulation di Caterina de’ Medici, il riferimento alla sua gelosia): era uno di quegli uomini che Caterina de’Medici aveva portato con sé da Firenze, e che una volta giunto in Francia aveva fatto fortuna e non era visto di buon occhio per questo + rappresentazione del pensiero comune al tempo non di Enrico II, ma degli anni dopo la St. Barthèlemy O Sottolineata la sua modestia: lei arrossisce, il principe la trova molto bella e capisce che appartiene all’alta nobiltà, nota che i suoi sguardi la imbarazzano a differenza di tutte le altre giovani donne che trovano piacere nel vedere gli effetti della loro bellezza o Esplorazione pratica della carte de tendre: la principessa si accorge subito che il principe era di una certa qualità, cioè di una certa classe sociale, e più tardi anche il principe sarà contento di constatare che la sua qualità era proporzionata alla sua bellezza, e sarà così che il suo amore per inclinazione, che egli sente subito, appena la vede, (da quel momento prova una passione ed una stima immensa) segue con calma la strada del fiume, constatando che la sua qualità è proporzionata alla sua bellezza, cioè che appartiene alla sua prima di finire nel mare pericoloso e nelle terre sconosciute (secondo l’idea dell’amore platonico). Per questo la passione che prova per lei è “smorzata” dalla stima, che rappresenta un altro tipo di amore nella carte de tendre. o dell’amore: ogni personaggio è estremamente controllato, non manifesta i suoi sentimenti attraverso il corpo, che infatti viene descritto in maniera molto poco dettagliata > coerente con la necessità di O Ruolo della vista nell’innamoramento, secondo il modello petrarchesco (c.s vista) > filtro letterario (così come la menzione dell’amore per stima, per fama) per coprire la passione amorosa - Il principe va dalla sorella del re e ne parla con lei. Mme de Dampierre, sua dama d’onore e amica di Mme de Chartres sa di chi stanno parlando e gli propone un incontro - Mile de Chartres è amata da tutta la corte tranne che da Mme de Valentinois che non sopportava il Vidame de Chartres - lo Chavelier de Guise diventa rivale del principe di Clèves perché si innamora di MIle de Chartres. Il principe di Clèves si innamora di lei e decide di sposarla, ma il padre, duca di Nevers, aveva stretti legami con Mme de Valentinois, quindi, impedisce al figlio di sposare MIle de Chartres - a causa di Mme de Valentinois, Mlle de Chartres inizia a essere rifiutata da tutti, sta per essere organizzato il matrimonio con il duca di Montpensier ma non viene concluso, a causa dell’intervento di Mme de Valentonois, che vanifica l’intervento della regina Delfina a favore di MIle de Chartres. - Il duca di Nevers muore + il principe di Clèves è ora libero di sposare MIle de Chartres ma la sua gioia è turbata dalla paura di non essere corrisposto, dal momento che vede oltre alla stima e alla MIle de Chartres dice alla madre che sposerà il principe con minor ripugnanza che potrebbe avere per gli altri ma non ha nessun tipo di inclinazione per lui e Mme de Chartres è felice perché vede che Riiglamone mamo e quindi [Resana Il Principe dice a MIle de Chartres che non è contento di sposarla perché non vede in lei né impazienza, che sono i segni tipici dell'amore. MIle de Chartes imputa questa sua mancanza di dimostrazione d’amore alla bienséance, e il principe le risponde che invece è proprio per la bienséance che ella mostra nei suoi confronti una certa dolcezza, ma al di là di questa non vi è altro. Ella risponde che il fatto che arrossisca sempre quando lo vede mostra che la sua persona le provoca del turbamento, ma il principe risponde che riconosce quel rossore e sa che è per modestia e non per qualche sentimento. Mlle de Chartres non sa cosa rispondere perché di amore non sa nulla. Le nozze si svolgono. M de Clèves trova che i sentimenti di Mme de Clèves non sono cambiati dopo il matrimonio: è diventato suo marito ma non ha un posto privilegiato nel suo cuore. Non prova gelosia perché vede che la moglie è insensibile anche a tutto il resto, e che nonostante la sua bellezza, la donna si dimostra a corte così da tenere lontano qualsiasi gentiluomo che avesse intenzione di avvicinarsi. Incontro tra il Duca di Nemours e MIle de Chartres La duchessa di Lorena organizza il matrimonio di suo figlio, il Duca di Lorena, con Claudia di Francia, seconda figlia del re e dà luogo a un ballo. Nemours, onorato del fatto che potrebbe arrivare al trono grazie alla sua sola reputazione e grazie alla sua fortuna (quindi non per qualità), ritorna a Parigi per assistere al matrimonio del duca di Lorena. Il principe di Clèves scompare momentaneamente dalla narrazione. La principessa, che ha sentito parlare di questo Duca ed è impaziente di conoscerlo, lo vede entrare nella sala, quando il re glielo indica come candidato per ballare. O Il sentimento di sorpresa del Principe di Clèves è ripetuto dal Duca di Nemours 3 ‘amore per inclinazione da parte sua © Nemours simbolicamente scavalca le sedie per arrivare lì dove si stava danzando: scavalca gli ostacoli così come farà per tutto il resto del romanzo O Quando i due iniziano a ballare nella sala si leva un “murmure de louanges”: erano ammirati da tutti o IReela Regina decidono di presentarli: M de Nemours dice di aver riconosciuto la principessa ma lei fa finta di non sapere chi sia lui, dunque, mente, e per la prima volta viene meno alla sua moralità. Ciò significa che, a differenza del suo incontro col principe, è stata turbata anche lei dalla passione > amore per inclinazione anche da parte sua; amore per fama (amore che nasce dal desiderio di conoscere qualcuno, che poi punta alla completa sottomissione dell’altro per controllarlo; deriva dalla letteratura cortese, cfr. Jauffré Rudel) O Importanza della vista nell’innamoramento o Lo Chevalier de Guise, geloso di lei, assistendo a questa scena prova del dolore, e riconosce, così come la madre successivamente, che Mme de Chartres, ormai Principessa di Clèves, non era rimasta al Duca. I giorni seguenti M de Nemours e Mme de Clèves si incontrano spesso. Quando la Principessa va dalla Reine Dauphine lo vede giocare alla pallacorda e lo sente parlare con grande abilità, rimane molto colpita. Mme de Clèves non credeva che una donna potesse BSSGraA Mata doporavenpassatonQorani ed era stupita dall’attaccamento che il re aveva per la duchessa. Chiede alla madre come questo sia possibile, come il re ha potuto innamorarsi di una persona molto più grande di lui e che era stata amante del padre e di molti altri. La Principessa infatti è appena arrivata a corte e non conosce niente, credeva infatti che il Connestabile fosse amico della regina. La madre le risponde che se giudica dalle MIRPAenZ8 sarà spesso ingannata perché ciò che sembra non è mai la verità, e le spiega quindi la storia di Mmme de Valentinois, un tempo Diane de Poitiers. Il padre di Diane de Poitiers era stato condannato a morte, dunque ella si era recata dal re per cercare di salvare la vita al padre “non so per quale mezzo”, dice Mme de Chartres, apparendo poi alla corte come amante del re. La regina la reputa una personalità pericolosa, quindi dà la possibilità al re di scegliere un’amante tra le donne che gli propone lei, e tra di loro c’è la duchessa d’Etampes, che diventa la nuova amante. Tra Mme de Valentinois e la duchessa d’Etampes nasce un grande odio. Il Re si lamentava di suo figlio Delfino, che poi diverrà Enrico II, perché non aveva per niente vivacità, dunque Mme de Valentinois si propone di renderlo più vivo, così che Enrico II si innamora di lei. Si crea quindi una Babele fra il Delfino, sostenuto da Mme de Valentinois, e il figlio minore il che riceve la proposta da parte del Duca di Milano di ottenere le sue 17 province e la figlia in sposa, sostenuto invece da Mme d’Etampes. Il Duca però morì di una malattia contagiosa, così Mme d’Etampes fu cacciata una volta che il Delfino divenne re e Mme de Valentinois invece esercitò su di lui un’influenza ancora maggiore rispetto a prima. Nemours rompe tutti i rapporti con le sue amanti e anche il matrimonio con la regina d’Inghilterra inizia a interessargli di meno. Nessuno sospetta del suo amore per Mme de Clèves, solo lo Chevalier de Guise se ne accorge. La Principessa, da parte sua, non ha la stessa disposizione che aveva avuto in altre occasioni a dire a sua madre quello che pensa di Nemours, ma lei si accorge lo stesso del pericolo a cui la figlia si sta esponendo. Il principe di Condé dice alla Reine Dauphine che secondo lui Nemours ha qualche amante che lo preoccupa quando va ai balli perché gli aveva detto che trova una cosa dolorosa per un amante sapere che la persona che ama va a un ballo e che lui non è presente, e che lui è d'accordo che la sua amante vada al ballo solo se è lui ad organizzarlo. Mme de Clèves ascolta tutto con attenzione e pensa che in effetti Nemours non sarà presente al ballo che Saint-Andrè ha organizzato, a cui la figlia era stata invitata. La principessa perde la voglia di andare al ballo e dice alla madre che non ci andrà per rispetto di suo marito, facendo passare la sua decisione come una scelta virtuosa. Mme de Chartres non è d’accordo, dice che questa scusa non sarà valida, allora le suggerisce di fingere di essere malata. Il giorno seguente Nemours apprende che la principessa non è andata la ballo ma non immagina che sia per lui. Mme de Chartres però capisce il vero motivo per cui la figlia non è voluta andare al ballo quando Mmme la Dauphine, vedendo la principessa in viso e riconoscendo che non sembrava per nulla malata insinua che avesse deciso di non andarci convinta da Nemours, dunque, per evitare che si pensi ciò ribadisce davanti a lui che sua figlia era malata. La madre, infatti, era consapevole del pericolo cui la figlia andava andata incontro nell’essere amata da una persona verso la quale lei stessa aveva un’inclinazione amorosa. La principessa, sebbene fosse inizialmente rimasta indispettita quando era stato insinuato che non era andata al ballo per via del Duca di Nemours, prova poi pena quando la madre toglie la convinzione a Nemours che lei non sia andata al ballo per lui. Mme de Chartres per allontanare la figlia da M de Nemours, le parla della relazione che lui ha avuto con la Reine Dauphine e le consiglia di evitare di andare spesso dalla regina perché potrebbe sembrare che lei faccia da intermediaria tra i due. Nell’apprendere questa notizia la principessa rimane sorpresa e cambia espressione: prova dolore perché si sente tradita da tutto quello che aveva pensato, temendo di servire come pretesto per il reale obbiettivo del duca, che era Mme la dauphine, e capisce di provare per Nemours quello che suo marito le aveva chiesto (impazienza, inquietudine, pena) e trova vergognoso che abbia questi sentimenti per un altro e non per un marito che tanto li meritava. Passando una prima notte insonne, decide di confessare alla madre i sentimenti che ha per M de Nemours. Quando il mattino dopo va nella sua camera la trova [ialata (nel testo non è specificato ma è una malattia esito del dispiacere che le ha causato la figlia). Va dalla Reine Dauphine, anche se la madre le aveva consigliato di non andare. La regina le dice che parlavano di Nemours e di quanto sia cambiato dopo il suo ritorno da Bruxelles: prima di partire aveva un numero infinito di amanti da quando è tornato non vuole più nessuna. La principessa si sente arrabbiata con la regina perché le sembra che cerchi delle ragioni per giustificare questo comportamento quando lei meglio di chiunque altro ne conosce il motivo, ovvero lei, dunque, chiede alla regina se pensa che lei, la regina, sia la causa di questo cambiamento, e la regina le dice che prima di partire per Bruxelles sembrava che il duca non la odiasse ma è chiaro che non è a causa sua che è avvenuto questo cambiamento. Quando torna a casa trova la madre peggiorata. M de Nemours sfrutta l'amicizia con M de Clèves per stare vicino alla Principessa durante la malattia della madre. Mme de Chartes capisce che sta per morire quindi mette da parte tutta la bienseance e dice chiaramente alla figlia che è Miaememonis e che è SMGRIO pISRIDIZIO. La invita quindi a non buttare nel cesso la reputazione che si era costruita, e che aveva tanto desiderato, per le sfortune della galanterie, e a seguire la propria virtù eil proprio dovere, ad avere coraggio, a ritirarsi dalla corte, e ad obbligare suo marito a portarla via e le dice che se c’è qualcosa che turba la sua felicità nel morire è vederla cadere come tutte le altre donne. Visse per altri due giorni ma non volle vedere sua figlia. [ENGNEMrOVOGano). Lo Chevalier de Guise se ne accorge e per la prima volta le parla dei suoi sentimenti, facendole sapere quanto dolore ha provato nel vederla così in apprensione per il duca. Vicenda della lettera* Importante per la gelosia provata per la prima volta dalla principessa, di cui parlerà nella confessione finale al Duca (stato d'animo analogo alla Fedra, che venuta a sapere che Ippolito, da sempre considerato incapace di amare, era innamorato di Aricia, non è più capace di controllarsi e desidera ferirlo) e perché dà ai due la possibilità di passare del tempo insieme , raggiungendo un livello di complicità mai raggiunto prima. Al Vidame de Chartres era caduta una lettera dalla tasca, che era giunta nelle mani della regina, che poi l’aveva consegnata a Chatelart, il quale la dà alla reine dauphine dicendole che era caduta dalla tasca di Nemours. La reine dauphine, dunque la dà a Mme de Clèves dicendole di riportargliela la sera stessa. La Principessa è stupita, turbata e impaziente, [EMiaMiMeemano: è al limite del controllo delle sue passioni, che sono sul punto di manifestarsi fisicamente. Nella lettera il destinatario viene accusato di infedeltà, la donna dice che ha deciso di punirlo facendogli credere che la sua passione si fosse affievolita in modo da far riaccendere i sentimenti dell’uomo per lei. Questa donna riesce nel suo intento. Scritta con un linguaggio meno controllato rispetto a quello che usano i personaggi fra di loro: compare più volte il termine passion, l’aggettivo violente. Inoltre la gestione della passione amorosa viene decritta come se si trattasse di una serie RREMEANANNEE, che diventa una sorta di SERE Mme de Chartres legge questa lettera più volte, prova un male insopportabile provocato dalla gelosia: pensa che la redattrice della lettera sia l'amante del Duca di Nemours, e che sia degna di essere amata perché più coraggiosa di lei e invidia la sua forza nel nascondere i sentimenti a Nemours, cosa che lei non ha saputo fare dato che Nemours stesso le ha detto di aver notato dei marques nei suoi confronti. La principessa passa un’altra notte insonne riflettendo con una profonda autoanalisi su quello che le aveva detto la madre. Presa dai suoi pensieri non restituisce a lettera alla Reine Dauphine. Il Vidame de Chartres, intanto, si era reso conto di aver perso la lettera quando, volendo mostrarla al duca di Nemours e al M de Guise come testimone delle sue galanterie, non la trova. Il valletto della regina lo informa che era stata consegnata a Chatelart, ma quando si reca da lui, che non sospettava di certo che fosse il Vidame il destinatario della lettera, dato che gli era stato detto che era Nemours, lui gli dice di averla consegnata alla Reine dauphine. Il Vidame, quindi, va a chiedere aiuto a Nemours pregandolo di dire di essere lui il destinatario di quella lettera, perché se si fosse venuto a sapere che aveva delle amanti, avrebbe disonorato la regina stessa, mentre Nemours non aveva nessuno a cui rendere conto. Il Vidame, dunque ,racconta la sua vicenda. Il Vidame aveva per amante Mme de Thémines, ed intratteneva anche una galanterie con una donna meno degna di lei, cioè Mme de Martigues. La regina inizia ad avere una certa confidenza con lui e gli confessa la sua stima nei suoi confronti, dunque, gli chiede se aveva altre amanti, ma lui nega. La regina quindi gli ordina che dovrà essere solo suo amante e che dovrà avere per amici solo le persone che lei approva, perché lo ha scelto per confidargli tutte le sue pene e per addolcirle, dunque se scoprirà che lo tradisce, non lo perdonerà mai (atteggiamento che caratterizza la regina come una persona estremamente insicura, che copre questa sua insicurezza con un patina di falsità): Gli confida che l'attaccamento del re alla Duchessa di Valentinois le risulta insopportabile, e che fino a quel momento non l’aveva mai detto a nessuno (in virtù della dissimulation, con cui era stata caratterizzata nella descrizione all’inizio del romanzo, che contraddistingue gli italiani). PARTE TERZA Il Vidame riconosce che non c’era da stupirsi di quello che la regina gli aveva confidato, perché la gelosia è tipica degli italiani. Vidame si accorge però che la passione di Mme de Thémines è diminuita, questo ha fatto in modo che si volgesse verso Mme de Martigues, la quale stava sempre dalla Reine Dauphine, dunque, il Vidame si recava dalle due per vedere in realtà Martigues, ma la regina pensa che abbia un attaccamento per la Delfina. Il vidame dice però che non c’è da stupirsi, perché la regina è italiana quindi è per natura piena di sospetto, orgoglio, e gelosia, che la porta fino al fureur. Inoltre, teme il cardinale di Lorraine, che aveva interesse a screditarlo agli occhi della regina. Il Vidame dice quindi di temere: - Chelaregina sappia che è lui il destinatario della lettera, quindi di perdere la sua fiducia e di subire anche vendetta da parte sua - CheMme de Martigues lo sappia, e quindi di perdere quella che lui definisce la persona che ama di più [IONAO. Si tratta di unfiliS@ità che risulta fidigoTateNalsa dopo quello che lui stesso ha raccontato: l’aveva sempre tenuta come scorta, e solo quando Teminée inizia a mostrarsi fredda nei suoi confronti, allora egli, dal momento che essere l'amante della regina non gli bastava, comincia a prestarle più attenzioni Supplica quindi Nemours di recarsi dalla Delfina e di presentarsi come il destinatario della lettera, cosa possibile perché fra coloro che erano presenti al momento in cui la lettera era caduta dalla tasca, vi erano quelli che credevano che in effetti la lettera fosse di Nemours, e che l’avevano data a Chatelart, il quale l’aveva consegnata alla Delfina riferendole che era di Nemours, e quelli che invece pensavano giustamente che fosse sua, del Vidame, e che sfortunatamente per lui l’avevano riferito alla regina. Nemours si rende dunque conto che a questo punto la principessa, che aveva letto la lettera, credeva che lui avesse un’amante. Il Vidame, quindi dà a Nemours un biglietto di Mme d’ Amboise, amica di Mme de Thémines in cui gli chiede indietro la lettera, con il suo nome, in modo che Nemours possa difendersi con la sua amante. Nemours immagina che Mme de Clèves fosse già a conoscenza della lettera quindi va da lei, la principessa non lo riceve dicendo che è malata e Nemours è contento di questa sua reazione perché è un e di amore. Nemours va allora da M de Clèves dicendogli che deve parlare alla principessa di una questione importante riguardo lo zio e M de Clèves lo porta nella stanza della moglie. Nemours spiega la questione a Mme de Clèves e le mostra il biglietto, così che dalla freddezza iniziale (che nasce da un estremo controllo dei suoi sentimenti), convincendosi della verità, comincia a discutere con lui sulla vicenda, in maniera amichevole. Insieme decidono che la lettera non può essere consegnata alla Delfina, che avrebbe potuto mostrarla a Mme de Martigues. Dunque, con questo pretesto tra i due si crea una Mme de Clèves si veste velocemente per andare dalla Reine Dauphine che le chiede la lettera. La principessa dice che l’aveva data a suo marito per leggerla e che lui l’ha data direttamente a Nemours, quindi non gliela può ridare. La Delfina invece incolpa lei perché è l’unica donna al mondo che riferisce al marito tutti i suoi segreti e le ordina di andare a far riscrivere la lettera, in base a ciò che lei ricordava, così che la Delfina la potesse consegnare alla regina come prova che non vi fosse niente tra lei e il Vidame. Tornata a casa racconta tutto a suo marito e manda a chiamare Nemours per riscrivere la lettera insieme, ma lui l'aveva ridata al Vidame. Decidono quindi di riscrivere la lettera a memoria e fanno chiudere la porta della stanza in modo che non entri nessuno. La presenza di suo marito e gli interessi dello zio la rassicuravano su quello che stava facendo, così che [ANGGNMGIENZA che sentiva verso il duca le faceva provare un [JiAMdeipiacere te magranaGIgioia, così come anche a Nemours. La lettera fu conclusa in 4 ore ed era anche scritta male, la regina capisce che era stata ingannata. M de Nemours torna contento a casa, Mme de Clèves rimane sola. La principessa pensa alla differenza tra lo stato in cui si trovava la sera prima e quello in cui si trovava in quel momento e non si riconosce più. La cosa che riusciva a sopportare di meno era il ricordo di come aveva passato la notte, il dolore che gli aveva causato il pensiero che Nemours amasse un’altra e il pensiero di essere ingannata. Fino ad allora aveva ignorato il dolore che provoca la gelosia e la mancanza di fiducia. Si chiede se vuole mancare di rispetto al marito e a sé stessa e capisce che deve ritirarsi in campagna. Nemours è addolorato di non poter vedere Mme de Clèves decide quindi di andare dalla sorella, Mme de Morcoeur, che aveva una casa in campagna vicino a quella della principessa e invita anche il Vidame in modo da andare a trovarla con lui. Vanno a caccia nel bosco e Nemours si avvicina a Coulommiers, vede il Pavillon della dimora e il giardino che è separato dal bosco da palizzate che lui scavalca, vede Mme e M de Clèves e ascolta la loro conversazione. Prima confessione della principessa al marito M de Clèves chiede alla moglie perché non vuole stare e Mme de Clèves dice di volergli confessare una cosa che mai nessuna donna ha confessato al marito ma lei lo fa perché le sue intenzioni sono innocenti. Si mette in ginocchio e gli dice che prova dei sentimenti per un altro che potrebbero dispiacergli, gli chiede perdono e di avere pietà di lei e di amarla ancora se gli è possibile. M de Clèves ripete per tre volte che lei così lo rende l’uomo più infelice del mondo e si chiede in che modo quest'altra persona è riuscita ad arrivare al suo cuore, dice di sentire insieme sia la gelosia di un marito che quella di un amante. Ammette però che si sentirsi grato per la fiducia e la sincerità che gli ha mostrato facendogli questa confessione, e quindi ammette di non poterla amare meno. Infine gli chiede chi è costui, ma la principessa non lo confessa o Primo segno fisico dei sentimenti: non controlla più totalmente il suo corpo, perché cade in ginocchia e piange, e il marito ha il viso coperto dalle mani e non si accorge nemmeno che la moglie è in ginocchio. Si tratta del primo segno di una faiblesse che lei stessa ammette, ma di cui non ha mai mostrato alcun segno. Faiblesse che emerge anche dal pensiero del principe, che pensa di morire di dolore per le parole della moglie, e alla quale la principessa ha opposto il coraggio, per fare questa confessione al marito. O Ricorrenza degli aggettivi noble, digne > ricorda ciò che vuole la vraisembléance e la bienséance: che si comportino come persone nobili e degne anche in questa situazione © Concezione dell’amore comprende anche termini non filtrati dalla bienséance: amant, jalousie, passion — meno smorzati da termini come estime, amitié M de Clèves ricorda il giorno in cui è stato rubato il ritratto e la accusa di averlo donato a questo suo amante. La principessa gli dice che non l’ha donato lei, lo ha visto prenderlo ma non ha voluto dirlo in modo che lui non potesse confessare cose che ancora non aveva confessato. M de Clèves ammette con la moglie di essere ingiusto, di rifiutarlo tutte le volte che le chiederà il nome dell’amante e di non offendersi se glielo chiede, e la pregava di credere che continuava a nutrire nei suoi confronti una tendresse e un’estime di cui doveva essere soddisfatta. La Principessa riflette sul gesto estremo che ha fatto ma pensa che così avrebbe potuto difendersi da Nemours, poi si calma perché crede di aver dato una grande testimonianza di fedeltà a un marito che aveva nei suoi confronti estime et amitié. Nemours ha ascoltato tutta questa conversazione e non perdona alla principessa di non aver confessato il suo nome, in questo modo avrebbe potuto avere una certezza in più. Pensa che è impossibile dissuadere una persona che è arrivata a fare un gesto così estremo ma è contento di essere amato da una donna così diversa dalle altre. Tornato a casa racconta l’accaduto al Vidame sotto un falso nome, ma il Vidame si accorge che questa storia in realtà riguarda il duca stesso. M de Clèves vuole scoprire chi è l’uomo che sua moglie ama, pensa a Nemours, allo Chevalier de Guise e a Saint-André. Il re dice al Principe che lo aveva scelto insieme a sua moglie per un viaggio in Spagna. M de Clèves riferisce alla moglie che dovranno essere accompagnati da Nemours, questo nome provoca nella Principessa un turbamento che non può nascondere, dice al marito che non è una scelta giusta perché Nemours avrà tutte le attenzioni su di lui. M de Clèves dice che la pena che lei ha deriva da un’altra causa, non è vero quello che le ha detto e lo ha fatto solo per avere la conferma su una cosa che già pensava. In questo modo tutto il discorso precedente, riguardo alla virtù, all’onestà e alla dignità, che il principe aveva fatto alla principessa appare come una Costruzione di facciata. Dopo queste parole M de Clèves esce ed entra Nemours, la Principessa gli dice di lasciarla in pace. Il Vidame racconta a Mme de Martigues quello che gli aveva raccontato Nemours, Mme de Martigues lo riferisce alla Reine Dauphine che lo dice a Mme de Clèves dicendole che è stato Nemours stesso a raccontare questa storia. Nel sentire le parole della regina Mme de Clèves prova dolore e disperazione. La principessa dice che secondo lei questa storia è inverosimile. Arriva Nemours e la Delfina gli chiede chiarimenti su questa storia, mentre Mme de Clèves era molto imbarazzata, e non riesce a nasconderlo in viso. Nemours dice alla Regina che è afflitto e addolorato perché il Vidame ha detto una cosa che lui gli aveva confidato riguardante un suo amico e scredita questo marito che sicuramente ha divulgato la notizia per sapere chi fosse l'amante della moglie. Confessione finale al Duca di Nemours Nemours si chiede che altro deve aspettare, è da molto che sa di essere amato e lei è libera, non ha più nessun dovere. Decide di dire al Vidame de Chartres che vuole sposare la nipote e il Vidame è contento perché solo Mme de Clèves è degna di Nemours. Il Vidame combina un incontro e li lascia soli (è la prima volta che sono davvero soli e possono parlare liberamente dei loro sentimenti, ma è anche la loro ultima conversazione). La principessa gli dice che parlerà con una sincerità che non è tipica delle donne. Confessa di essere a conoscenza dell’amore che lui ha per lei. Il duca le dice che è dispiaciuto perché lei ha deciso di confessare il suo amore prima al marito che a lui. Mme de Clèves chiede come sa che l’ha confessato al marito. Lui gli racconta di quando ha spiato la loro conversazione. Mme de Clèves gli confessa che gli ha suscitato dei sentimenti che le erano sconosciuti prima di incontrarlo e che lo confessa adesso perché così non commette nessun crimine e perché lui già sa che non si lascia guidare dai sentimenti. Lui le chiede di non frapporre degli ostacoli inutili, dato che lei è per lui insieme un’amante, di cui è innamorato, e potrebbe essere anche una moglie degna di ammirazione, un binomio che è raro da trovare. > [limaxidaapassioie giunge al culmine O Corrispondente alla rivelazione di Fedra ad Ippolito o Ormaila fassionRa Sosa ato ata altimodi utilizzati per indicare l’amore romantico: la plus vivre et la plus tendre passion, violence, inclination, une passione dont je ne suis plus le maitre, pechant- non più estime, solo attachement (detto infatti dalla principessa che vuole allontanarsi dalla passione) O L’agitazione interiore corrisponde ad ‘un’agitazione esteriore: si getta in ginocchio, lacrime O E’ sempre stata vista come l’esempio di perfezione morale, perché avrebbe rinunciato al duca di Nemours per il dovere legato alla bienséance della sua reputazione, ma in realtà lei stessa ammette che si tratta di un dovere presente solo nella sua immaginazione (je sacrifie beaucoup à un devoir qui ne subsiste que dans mon imagination). Il vero problema è che il duca di Nemours non ha ostacoli nel suo amore per lei, perché anche lei ricambia quell’amore (a differenza del principe), quindi finirebbe per lasciarla. Dunque, rinuncia all’amore perché ha paura, quindi per , per Nemours dice che non è c’è più niente che la leghi, ma Mme de Clèves dice che è per dovere che deve fare così e per motivi che a lui sono sconosciuti, Nemours lo considera un “fantasma di dovere” e Mme de Clèves dice che prevede delle sofferenze a causa di questo amore, la certezza che non sarà più amata da lui le sembra una sofferenza orribile, che M de Clèves è stato forse l’unico uomo al mondo capace di conservare il suo amore anche dopo il matrimonio ma probabilmente questo è successo perché non è mai stato ricambiato, e che gli ostacoli che lei ha posto hanno permesso all’amore di Nemours di essere costante. Nemours dice che è ingiusta con lui. Mme de Clèves dice di aver provato della gelosia che l’ha fatta soffrire molto la notte della lettera (ciò che le ha permesso di rendersi conto che la libertà non è sposare Nemours, questo lo è per tutti gli altri, libertà è saper dire di no all'amore), e ammette che la sua passione per lui era nata dalla GUaMfAiia) visto che tutte le donne lo desiderano. è visto dunque in maniera totalmente negativa, come una guerra (c.s.: obstacles, vaincre), in cui lei si sentiva più debole rispetto al Duca, suo avversario, che per alcuni segnali che lei aveva dato, è entrato in guerra con la sicurezza di vincere, dunque, l’amore è una guerra che va intrapresa sola se si ha la sicurezza di vincere. © L’unico modo perché venga meno la passione è la distanza unita al tempo, che implica l’impossibilità di vedersi: Nemours dice che non sarà capace di resistere, paragonandola quindi a tutte le altre donne, ma Mme de Clèves dice che è consapevole che sarà difficile, ma la ragione del dovere verso il suo sposo e la ragione del repos, che corrisponde al suo amor proprio si fortificano a vicenda, e che si priverà della vista di Nemours, dunque lo scongiura di non cercare alcuna occasione per vederla. Deciderà poi di fare un viaggio “abbastanza lungo” (non è definito né geograficamente né moralmente, è come se fosse un viaggio mentale), per trovare forza nell’allontanamento e nell’assenza. Gli anni passano, e hanno spento la sua passione. Quando muore lascia esempi di virtù inimitabili. Ciò mostra la (EBGlezzaaeNMessaratimianO, le quali passioni, che lo dominano, dipendono da qualcosa di concreto e superficiale, come la vista. Il duca di Nemours, infatti, come la protagonista della novella dell’eptamerone, pensava di morire per la lontananza, ma non muore, perché invece la sua passione si affievolisce. Nemours riferisce la loro conversazione al Vidame, entrambi ammirano la sua virtù, il suo spirito e il suo merito ma credono anche che non sarà in grado di resistere. La principessa era stupita da quello che aveva fatto e ricomincia a pensare alle sue ragioni, si convince a non sposarsi di nuovo e a non vedere più Nemours. Il Vidame la va a trovare ma lei le dice che è convinta di restare ferma nello stato in cui è e che non vuole più sentire parlare di Nemours. Le ragioni che aveva per non sposare Nemours le sembravano molto forti dalla parte del dovere e Mme de Clèves si ammala, la necessità della morte a cui si vedeva molto vicina, la fa allontanare da tutte le cose (se detacher de toutes choses), ed i suoi sentimenti vengono ulteriormente indeboliti dalla malattia: le passioni le apparivano come appaiono alle persone che hanno visioni ampie e lontane dal mondo. Con il pretesto di voler cambiare aria , dunque rinuncia alla corte, e non si espone più al pericolo di vederlo. Nemours perde tutte le speranze ma fa un ultimo tentativo, con la scusa di andare alle terme la va a trovare ma lei non vuole vederlo.
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