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PROCESSO DECISIONALE PROFESSIONALE, Schemi e mappe concettuali di Metodi E Tecniche Del Servizio Sociale

Il processo decisionale professionale è centrale non soltanto all’interno della pratica professionale ma anche dal punto di vista organizzativo

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 19/08/2019

ilenia_molinaro
ilenia_molinaro 🇮🇹

4.5

(79)

73 documenti

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Scarica PROCESSO DECISIONALE PROFESSIONALE e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Metodi E Tecniche Del Servizio Sociale solo su Docsity! PROCESSO DECISIONALE PROFESSIONALE Il processo decisionale professionale è centrale non soltanto all’interno della pratica professionale ma anche dal punto di vista organizzativo. Studiando il processo decisionale professionale cerchiamo di comprendere come gli operatori prendono le loro decisioni. Le decisioni vengono prese sulla base delle competenze e conoscenze specifiche che l’operatore possiede. Colui che prende una decisione è un professionista che ha alle spalle un percorso formativo e che andrà a risolvere una situazione problematica/complessa. Il concetto di conoscenza è la base su cui il professionista prende la sua decisione. Il tipo di conoscenza che il professionista ha sviluppato garantisce all’operatore sociale uno status di autorevolezza nei confronti dei propri utenti, che in funzione del bagaglio di competenze esperienziali del professionista, si affidano completamente ad esso per la risoluzione del problema. La conoscenza garantisce all’operatore sociale uno specifico status sociale, ma anche la possibilità di poter godere del proprio mandato istituzionale professionale. Quindi il tutto si svolge in virtù di quella conoscenza/competenza che possiede l’operatore, nell’organizzazione può svolgere un proprio compito (può prendere delle decisioni e assumersi la responsabilità di queste). La decisione professionale rappresenta un complesso processo sociale, che a sua volta può essere implicito e/o esplicito, razionale e/o irrazionale; all’interno della sua dimensione empirica troviamo un processo che a che fare sia con un’identità professionale, sia con contesti organizzativi. LE FAMIGLIE TEORICHE DEL PDP: • Teorie normative: • Prescrittive • Razionali • Integrano le informazioni • Teorie descrittive: • “come” le decisioni vengono prese • Apprendimento e riflessione • intuizione Le teorie normative sono prescrittive perché indicano delle fasi e delle attività che l’operatore deve svolgere per poter prendere la decisione. Proprio perché prescrivono fasi ed attività, queste sono razionali. Siccome sono modelli standard, questi aiutano ad integrare le informazioni; inoltre facilitano le informazioni che provengono da tutte una serie di specificità professionali, e si integrano in un unico modello che diventa accessibile a tutti quanti. Questo è un approccio molto usato nei contesti clinici e sanitari tanto quanto in quelli sociali. Le teorie descrittive, tendono a privilegiare un punto di vista diverso, ovvero il come prendere le decisioni nei diversi contesti professionali. Il modello che discende dalla teoria descrittiva, cerca di osservare, descrivere e analizzare il processo in sé. Prevale l’apprendimento e la riflessione nella pratica e dalla pratica; fondamentale è l’intuizione piuttosto che la standardizzazione. La filosofia che c’è alla base delle prime teorie è definita EVIDENCE BASED PEACTICE che significa prove basate sull’evidenza; in questo approccio si tende a privilegiare l’ambito scientifico, quindi si marginalizza l’intuizione che prevale nelle teorie descrittive. FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DECISIONALE PROFESSIONALE: I FATTORI PROFESSIONALI: • identità professionale • autonomia e competenza dell’operatore Esiste una stretta relazione tra identità professionale e il processo decisionale professionale, che cambia nelle diverse fasi del processo di sviluppo professionale. MODELLO DI ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE: • Novizio • Partecipante avanzato • Competente Dreyfus & Dreyfus • Competente avanzato • Esperto Quando parliamo di autonomia e competenza ci riferiamo all’identità professionale. Ogni professione ha una sua modalità di raccolta delle informazioni, con cui si analizzeranno i dati; si immagina e si progetta un piano di intervento, le attività da fare con l’utente, ecc. Questa metodologia è il risultato della specificità professionale; per cui l’assistente sociale ha una propria metodologia. La prima forma di relazione tra l’identità e il processo decisionale professionale nasce e avviene all’università, con il tirocinio, ovvero dove si crea la prima relazione. Ma è una relazione che cambia nelle diverse fasi del processo di sviluppo professionale. Dreyfus e Dreyfus sono due autori che identificano una serie di passaggi che precisano i vari stadi di questa evoluzione all’interno del processo decisionale. Secondo questi autori il novizio è colui che entra nell’organizzazione con molta teoria e poca pratica; la condizione di novizio fa sì che questo entri nell’organizzazione e apprenda una serie di regole che gli presenterà il suo supervisore. Questa è il motivo per cui più si va avanti negli stadi e più le competenze utili per prendere decisioni aumenteranno. Quindi c’è legame tra processo decisionale e percorso professionale. Il partecipante avanzato ma mano che entra nell’organizzazione inizia a fare esperienza, mettendo in relazione i processi concreti con le regole che ha imparato e seguito professionalmente. Quindi il partecipante avanzato è colui che da un lato dispone delle regole certe e dall’altro ha alcuni esempi concreti che producono senso e significato di quelle regole (circolarità tra teoria e pratica). Il competente è la persona che sta nel servizio; che è passato dalla fase di novizio, partecipante avanzato e inizia ad avere un’esperienza importante destreggiando più esempi e casi concreti. Quindi il competente è colui che inizia a interiorizzare tutti quegli elementi e processi che possono influire sulla presa delle decisioni. Abbiamo il competente avanzato che ha sviluppato un’abilità ancora più specifica, non solo interiorizzando le regole e affrontando una serie di casi concreti che gli hanno dato la possibilità di conoscere ed usare alcuni modelli destinati a prendere una determinata decisione. Quindi è capace di formulare un intervento in cui c’è la presa di decisione. Poi abbiamo l’esperto che è colui che sa riconoscere una situazione, sa come entrare e come intervenire in quanto possiede tanto sapere professionale. Questo modello di Dreyfus e Dreyfus è importante perché l’identità professionale, i fattori, il modo in cui si acquisiscono le competenze professionali mettono in risalto gli aspetti individuali dei fattori professionali. ASPETTI DEI FATTORI PROFESSIONALI Samà ha pensato di fare uno schema grafico della matrice che descrive gli aspetti che determinano i fattori professionali che si usano in un processo decisionale professionale. L’aspetto importante di questo diagramma è che al centro pone non soltanto questioni tecniche (basate sulla razionalità scientifica); ma aci sono questioni etiche e anche legali; questo è un modello che va a smontare l’evidence based practice. Conoscenza dell’intervento professionale Evidence based practice Vs Professional wisdom CINQUE TIPI DI CONOSCENZA PER GLI OPERATORI SOCIALI: -organizzativa: valutazioni e decisioni argomentative. -operativa: valutazione, decisioni professionali e interprofessionali. -Politiche: criteri centralizzati, linee guida e protocolli -ricerche scientifiche: teorie dei processi decisionali -utenti e carer: impatto delle decisioni professionali. (I carer sono coloro che hanno un titolo volontario e si prendono cura di un evento).
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