Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Competenze Educatore: Sintesi Associazione Educatori Sociali, Appunti di Progettazione Elettronica

Educazione PrimariaEducazione superioreEducazione secondariapedagogia

Le competenze fondamentali e centrali da possedere un educatore, basate sulla interazione profonda tra sapere, saper fare e saper essere. Vengono inoltre discusse le competenze per intervenire e valutare, le competenze sociali e comunicative, personali, organizzative e sistemiche, l'educazione inclusiva e il quadro normativo di riferimento.

Cosa imparerai

  • Come vengono definite le competenze sociali e comunicative, personali, organizzative e sistemiche di un educatore?
  • Come le competenze di sapere, saper fare e saper essere si interconnettono?
  • Quali sono le competenze fondamentali e centrali da possedere un educatore?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 30/11/2021

erica-di-lascio
erica-di-lascio 🇮🇹

3.8

(4)

28 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Competenze Educatore: Sintesi Associazione Educatori Sociali e più Appunti in PDF di Progettazione Elettronica solo su Docsity! Abbiamo definito una serie di competenze che oggi l’educatore dovrebbe possedere:Abbiamo fatto riferimento all'associazione internazionale degli educatori sociali,che ha prodotto un documento in cui vengono appunto definite le competenze dell’educatore. Questo documento (trovate parte iniziale del testo)è importante, perché ovviamente è un documento che sintetizza un po’ quelle che appunto devono essere le competenze di un educatore che opera soprattutto nel sociale e individua nello specifico due tipologie di competenza:competenze definite fondamentali e altre centrali.A monte di questa descrizione abbiamo specificato che quando oggi parliamo di competenza facciamo riferimento a un costrutto complesso che tiene insieme una serie di aspetti.Abbiamo visto infatti che nella competenza interagiscono gli aspetti legati alla persona ,alla soggettività e quindi sono stati definiti in letteratura il saper essere di una persona ;la dimensione del saper essere interagisce con quelle che sono le conoscenze ,tutto quello che la persona apprende nel corso della propria vita o in riferimento ad uno specifico dominio equindi costituisce la dimensione del sapere e abbiamo visto che queste due dimensioni sono collegate anche alla dimensione del saper fare,ovvero all acquisizione di abilità che ci consentono, che si traducono in qualche modo nella pratica legata a quelle conoscenze che abbiamo appreso. Quindii questo costrutto di competenza è basato proprio sull'idea che la competenza è data dall'interazione profonda di questi tre aspetti:sapere,saper fare e saper essere;partendo da questa definzione quindi ci siamo soffermati brevemente su questo documento ,dove appunto si individuano le competenze fondamentali e centrali dell’educatore, dove per comptenze fondamentali ritroviamo competenze per intervenire, ovvero che consentono all educatore di saper leggere e interpretare i contesti,fenomeni educativi in modo da intervenire in modo rapido ed efficace ,competenze per valutare, per cui l’ educatore deve essere in grado di mettere insieme e quindi di valutare la connessione tra intenzione, azione e risultato ,cioè quello che mi propongo di fare ,quello che effettivamente realizzo e faccio e il prodotto di quell’azione, ossia il risultato.Ed infine nelle competenze fondamentali,che vengono individuate dal documento,ci sono le competenze riflessive,abbiamo detto che oggi il tema della riflessività,del professionista riflessivo è un tema che ritroviamo un po’ in tutte le professioni,soprattutto quelle educative poiche | ‘educatore deve essere in grado di riflettere, operare una continua riflessione,sul proprio agire,sul proprio operato e deve essere in grado di confrontarsi ,di dialogare con altri educatori e con tutte le figure professionali che intervengono nei processi educativi.Abbiamo visto che su queste competenze fondamentali che costituiscono | ossatura,la cornice di riferimento, si vanno poi a innestare le competenze centrali, che riguardano gli aaspetti micro dell educazione, quindi riguardano le competenze sociali e comunicative,il mettersi in relazione,comunicare con diverse platee ,competenze personali relazionali,competenze di tipo organizzativo che chiamano appunto in causa il tema della progettazione e competenze di tipo sistemico, poiché abbiamo detto che | educazione è un fenomeno complesso in cui intervengono, interagiscono una serie di variabili che non possono essere controllate,non possono essere gestite per cui | educatore deve essere in grado di far fronte a tutee quelle che possono essere delle situazioni di emergenza e quindi deve avere un atteggiamento una capacità di adattarsi e quindi di essere flessibile rispetto a quelle che possono essre le criticità e le emergenze del lavoro educativo.poi abbiamo fatto riferimento al modello dell educazione inclusiva:abbiamo visto che in questo paradigma dell inclusione orienta in maniera ormai determinante le teorie educative dei vari paesi compresa italia, dove a maggior ragione questo processo dell inclusione è andato un po' a sostituirsi con quello di integrazione.Per educazione inclusiva si intende quell approccio educativo che è volto ad intercettare,individuare le differenze e le specificità di ogni persona dal bimbo all adolescente all anziano, a chi vive una fragilità alla persona con disabilità ect.Quindi ad individuare tutte le differenze che possono caratterizzare | esistenza umana, prevede il modello inclusivo la partecipazione coordinata di tutti gli attori ai processi educativi per cui si basa sulla costruzione di reti di lavoro ,intorno alla persona e naturalmente il modello dell educazione inclusiva parte dal presupposto che occorre ristrutturare i contesti, le strategie gli approcci educativi prp per fornire delle risposte mirate e adeguate rispetto a quella che può essere la specificità di una situazione o condizione di vita.Il concetto di inclusione in ambito educativo è radicato anche nel principio di educabilità, ladove per educabilità si intende il grado di disponibilità a ricevere un’ educazione che per | educatore dovrebbe essere un principio fondante del proprio agire, cioè | educatore dovrebbe sempre agire pensando che ciasciuno puo’ essere educato e non cè nessuna persona che vive una condizione che non gli consenta di essere educato,ma che qualsiasi essere umano, in qualsiasi condizione fisica, psicologica ect puo essere educata.Questo principio si basa prp sul presupposto che ogni essere umano presenta delle capacità delle potenzialità e il ruolo dell educazione è prp quello di tirare fuori queste capacità e di far fiorire ,sviluppare queste capacità.Un altro elemento fondamentale che è alla base sul persorso dell inclusione è il concetto di differenza, che è passato da una visione negativa che evidenziava la distanza da una condizione di perfezione, quindi la differenza appunto nel pensiero occidentale,nei filosofi come Parmenide e Platone, era appunto questo discostamento da un principio di perfezione e bellezza suprema,e quindi da questa visione negativa è approdato poi ad una visione positiva grazie ad un analisi critica di questo concetto di differenza, operata da filosofi come Deles.E questa nuova accezione della differenza si basa prp sul presupposto che possibile pensare, guardare alla differenza non come uno scostamento da una norma o un prototipo, ma come condizione assolutamente normale, come appunto differenza rispetto a un'altra differenza, per cui il ruole dil educazione è prp quello di cogliere queste differenze e valorizzare. Per sviluppare ed elaborare un progetto educativo, è fondamentale operare un analisi del contesto nel quale si realizzerà il progetto educativo.L analisi comporta definire qual e | intenzionalità pedagogica del progetto e la cornice teorica di riferimento, qual e la portata pedagogica del progetto su cosa si basa, su quali idee, su quali teorie pedagogiche.(ex 36)Puo essere un analisi di tipo quanlitativo che volta a recupare quella dimensione biografica, quindi le storie ,i racconti di coloro chesono stati artefici o testimoni di cambiamenti che riguardano il territorio e naturalmente queste due analisi possono essere tranquillamente integrate cioè posso analizzare il territorio in cui mi muovo da entrambi i punti di vista quindi sia dando che offrendo dei dati quantitativi sia una lettura maggiormente qualitativi del territorio e quindi di fenomeni che lo interessano.Molto importante è il quadro normativo di riferimento,nel momento in cui presento e articolo un progetto,perché ogni progetto educativo deve confrontarsi con una normativa di riferimento e deve tenere conto delle relazioni gerarchiche che esistono dal punto di vista normativo ,quindi naturalmente c è una normativa locale ,legato a uno specifico territorio che puo essere un comune,una regione ma c e anche una normativa più ampia che fa da sfondo alla normativa locale che puo essere appunto la normativa dell unione europea e soprattutto quando ci muoviamo nell ambito dei progetti europei dobbiamo prestare attenzione proprio al quadro normativo di riferimento .Soffermat sul modello di progettazione, cioè perché utilizzare un modello, naturalmente la soluzione di un modello di prog ci consente di elaborare un progetto che possa essere basato su alcuni parametri fondamentali. Inanzitutto il progetto deve essere collocato in un contesto che ha delle caratteristiche specifiche e quindi corrisponde a una visione contestualizzata jun altro paramentro è quello della intenzionalità ovvero le azioni educative e quindi il progetto nella sua articolazione deve mettere insieme le intenzioni dell educatore ma anche quelle dell educando e quindi deve tener conto di questa necessaria integrazione jun altro paramentro è quello della riflessibilità la quale è una competenza fondamentale dell educatore proprio perché serve anche il pensare in maniera critica le proprie azioni e | ultimo parametro è quello della situatività, poiché abbiamo visto che ogni progetto cosi come ogni azione educativa, è legata a specifiche situazioni e quindi è dedttata anche da specifiche condizioni .Naturalmente abbiamo visto che non è possibile utilizzare un modello che va bene per tutte le situazioni e per tutti i contesti,per cui | analisi appunto contestuale ci consente prpr di individuare il modello di progettazione che maggiormente potrebbe rilevarsi adeguato rispetto a quella specifica realtà.Abbiamo visto i 3 grandi modelli di progettazione , anche in ambito pedagogico:il primo
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved